Autore |
Messaggio |
eurinomio
|
Inviato: 26/11/2011, 22:52 |
|
Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
|
Fumea crassiorella ha scritto: ...Ciao Vinicio, anche io temevo succedesse questo ma sembra si mantengano morbidi: sto usando una soluzione al 50% per conservarli mentre, poco prima di preparare, li passo una decina di minuti in acqua e diventano morbidissimi. grazie a te...ho imparato una cosa nuova anch'io. 
|
|
Top |
|
 |
Anillus
|
Inviato: 27/11/2011, 0:17 |
|
Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3906 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
|
Fumea crassiorella ha scritto: Grazie a tutti per i consigli!! eurinomio ha scritto: ciao Roberto, credo che gli esemplari uccisi direttamente in alcool (anche se diluito) risultino poi difficilmente preparabili. userei il solito etere acetico.  Ciao Vinicio, anche io temevo succedesse questo ma sembra si mantengano morbidi: sto usando una soluzione al 50% per conservarli mentre, poco prima di preparare, li passo una decina di minuti in acqua e diventano morbidissimi. Ad ogni modo per prudenza e dalla prossima volta userò l'etere acetico.  Occhio alle Typhloreicheia, che se le conservi in un ambiente ricco di acqua, rischi che per osmosi l'edeago estrofletta il sacco interno, di fondamentale importanza da osservare non estroflesso per discriminare la specie di appartenenza  .
_________________ ______ Andrea
|
|
Top |
|
 |
Orotrechus
|
Inviato: 27/11/2011, 12:50 |
|
Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2105 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
|
I Bathyscini, ma anche i Trechini, si preparano perfettamente se messi vivi in alcool a 65°. Mi sembra che alcuni colleghi aggiungono nell'alcool qualche goccia di acido acetico. Io comunque li preparo senza ripassarli in acqua. Ciao Mario
|
|
Top |
|
 |
Fumea crassiorella
|
Inviato: 08/01/2012, 0:02 |
|
Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
|
Qualche foto dell'uscita odierna: l'ambiente, bosco misto di leccio e sughera, con corbezzolo, erica arborea e fillirea: Durante il prelievo, alla base di una grossa roccia: Setaccio la terra sopra un foglio di plastica: la terra setacciata sarà poi messa in dei sacchi e lavata: Un altro punto di prelievo: la base di una (ex) grossa pianta di leccio: Inizia il prelievo... Qualche esemplare già visibile nell'acqua di lavaggio, in questo caso una Ponera: Un interessante stafilinide, forse una Geostiba: Spesso si rinvengono dei resti che tengo sempre con cura: li preparo su cartellino e li etichetto come se si trattasse di un esemplare perfetto: I detriti a galla, presi con il colino, vanno messi in pezzi di stoffa, ognuno diverso per un diverso punto di prelievo: per togliere l'acqua in eccesso li faccio riposare su giornali. Poi a casa, osservo alla lente il detrito e poi, dopo questo esame, vanno al berlese:
|
|
Top |
|
 |
Lucanus tetraodon
|
Inviato: 08/01/2012, 0:26 |
|
Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4533 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
|
Bel post, letto tutto d' un fiato, mi servivano proprio queste informazioni! 
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
|
|
Top |
|
 |
Pactolinus
|
Inviato: 08/01/2012, 1:05 |
|
Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
|
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
|
|
Top |
|
 |
Loriscola
|
Inviato: 08/01/2012, 1:16 |
|
Iscritto il: 05/02/2009, 17:25 Messaggi: 4894 Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
|
Bellissimo post !  E' da un pezzo che avevo in mente di fare qualche cosa di simile, ma non mi sono mai deciso a portarmi dietro la macchina fotografica: con l'attrezzatura che devi portarti dietro, il peso della terra raccolta e l'intrico che spesso devi attraversare....beh, non riesco a trovare lo spazio per una reflex Devo decidermi a prendermi un piccola compatta per le foto sul campo. Continua così.... 
_________________ Loris
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 08/01/2012, 2:28 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Bellissimo, Roberto! (non tu, ma il servizio!) Devo decidermi a provare anch'io seriamente il lavaggio del terreno, anche perchè da queste parti ci sono posti identici a quelli delle tue foto (la zona tra Cerveteri e Sasso è così). Loriscola ha scritto: beh, non riesco a trovare lo spazio per una reflex  Devo decidermi a prendermi un piccola compatta per le foto sul campo. Io invece lo spazio per la reflex lo trovo, ma è talmente d'impiccio in certe situazioni, che sto anch'io seriamente pensando di riservare la reflex per le foto a casa e portarmi appresso una buona bridge quando vado per insetti.
|
|
Top |
|
 |
FORBIX
|
Inviato: 08/01/2012, 6:10 |
|
Iscritto il: 17/02/2009, 0:05 Messaggi: 8521 Località: Isola d'Elba - Arcipelago Toscano
Nome: Leonardo Forbicioni
|
Sto facendo il turno di notte, ma vedendo Roberto all'opera, appena finisco, invece di andare a dormire.....paletta....secchiello....colino.....qualche copia de "Il Tirreno".....e via a scavare sotto qualche "sassone"!!! Se la fortuna mi assiste, qualcosa dovrei trovare! Splendida documentazione Roberto!! 
_________________ "Stay hungry, stay foolish". Steve Jobs, 2005 ___________________ jjuniper8(at)gmail.com Twitter: @weevil_forbixcell. 339/5275910 ___________________
|
|
Top |
|
 |
Mimmo011
|
Inviato: 08/01/2012, 11:10 |
|
Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
|
Roberto hai deciso di contagiarci tutti con questa febbre da ipogei!! Non mi è molto chiara una cosa: Dopo che setacci la terra (il setaccio che maglie ha?), cosa metti nell'acqua? Quello che rimane nel setaccio, oppure quello che passa attraverso?
_________________ Saluti Mimmo
|
|
Top |
|
 |
marco paglialunga
|
Inviato: 08/01/2012, 11:16 |
|
Iscritto il: 11/11/2009, 20:54 Messaggi: 4850 Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
|
_________________ O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani (InfeRRno - canto IX - vv. 61-63)
|
|
Top |
|
 |
Fumea crassiorella
|
Inviato: 08/01/2012, 11:30 |
|
Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
|
Grazie a tutti! Mimmo011 ha scritto: Non mi è molto chiara una cosa: Dopo che setacci la terra (il setaccio che maglie ha?), cosa metti nell'acqua? Quello che rimane nel setaccio, oppure quello che passa attraverso? Ciao Mimmo, il setaccio ha maglie da 6 mm e nell'acqua metto quello che passa attraverso. In questo modo nei sacchi si mette solo terra priva di pietre e pietroline, radici, foglie, pezzi di legno!! Poi carico i sacchi nello zaino e li porto via!
|
|
Top |
|
 |
Mimmo011
|
Inviato: 08/01/2012, 12:06 |
|
Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
|
Grazie Roberto, ora è tutto chiaro!! C'è un pò da faticare.....ma proprio per questo quando si trova qualcosa dà ancora più soddisfazione!! Un'altra cosa: i sacchi di terra vanno controllati subito senza farli seccare? Oppure possono essere controllati con calma qualdo si vuole? Se si usa il berlese bisognerebbe evitare che si secchi il tutto, giusto?  Altrimenti se gli insetti muiono non serve a niente..........
_________________ Saluti Mimmo
|
|
Top |
|
 |
Fumea crassiorella
|
Inviato: 08/01/2012, 12:47 |
|
Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8703 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
|
Mimmo011 ha scritto: Un'altra cosa: i sacchi di terra vanno controllati subito senza farli seccare? Oppure possono essere controllati con calma qualdo si vuole? Se si usa il berlese bisognerebbe evitare che si secchi il tutto, giusto?  Altrimenti se gli insetti muiono non serve a niente.......... Io in genere lavo il giorno stesso la terra ma se lasci i sacchi all'ombra credo possano trascorrere anche alcuni giorni senza nessun problema. Usando il berlese bisogna far sì che il detrito si asciughi lentamente e progressivamente dall'alto verso il basso: io ottengo questo semplicemente mettendolo all'aperto. C'è gli invece utilizza una lampada. Qualunque sia la soluzione impiegata, lo scopo è quello di far scendere più in profondità le bestiole che tentano così di sfuggire all'eccessiva secchezza...........sino a che però non arrivano alla bacinella!! 
|
|
Top |
|
 |
Notoxus59
|
Inviato: 14/01/2012, 11:31 |
|
Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6359 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
|
Mimmo011 ha scritto: Grazie Roberto, ora è tutto chiaro!!  C'è un pò da faticare.....ma proprio per questo quando si trova qualcosa dà ancora più soddisfazione!!  Un'altra cosa: i sacchi di terra vanno controllati subito senza farli seccare? Oppure possono essere controllati con calma qualdo si vuole? Se si usa il berlese bisognerebbe evitare che si secchi il tutto, giusto?  Altrimenti se gli insetti muiono non serve a niente.......... Ciao Mimmo, dipende da dove stai  , noi del gruppo ( Eno Gastro Entomologico Tosco-Romagnolo), quando facciamo le uscite per endogei, solitamente siamo a molti km di distanza dalle relative case, per cui ci affidiamo a semplici sacchetti da Bigattini, Cagnotti, dove riponiamo la vagliatura, per poi essere lavata anche dopo 15 giorni, a casa. Naturalmente i sacchetti non vanno tenuti come dice Roberto in luoghi caldi o secchi, altrimenti seccherebbero  . Mentre per quanto mi riguarda quando, solo, vado ad endogei partendo la mattina e tornando la sera, preferisco fare come Roberto, lavare direttamente sul posto (mi assicuro che vicino ci sia in rio o corso d'acqua), per vedere subito i risultati (Loris lo sa bene  ), altrimenti si rischia di portare a casa una tonellata di terra per poi non veder cascare nulla nella bacinella.
|
|
Top |
|
 |
|