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Mikiphasmide
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Inviato: 28/11/2011, 20:35 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Salve, volevo rivolgervi due domande:
1 - Io avevo preso un sacchetto di terra da vagliare da un bellissimo posto. Arrivato a casa inizio a vagliare la terra ponendola su un telaio di circa 15x30cm con zanzariera, ricoprendo la superficie di un sottile strato uniforme il tutto posto su una bacinella, con sopra una lampadina basso consumo. Al giorno facevo una sola vagliatura, visto che mettevo il vaglio appena tornavo da scuola (14.00). Per arrivare a circa metà del sacchetto ci ho impiegato circa una settimana. Volevo chiedervi, come posso riscaladare la terra senza tenere una luce accesa per mezzo giorno senza spendere troppo in consumo energetico?
2- In una mia camminata per un viale di tigli mi fermo a staccare per curiosità un pezzo di muschio dal tronco di un tiglio, avevo già notato una volta che molti insetti durante la stagione fredda si rifugiano sotto al muschio attaccato ai tronchi, tra la corteccia e la parte vegetale del muschio. Ho aperto ben bene quel pezzetto di muschio e in mezzo c'era un Nalassun. Anche qui volevo chiedervi, c'è un sistema (tipo vaglio) per estrarre questi insetti che si trovano nel muschio senza dover a mano cercare in ogni cm quadrato di muschio?
_________________ Michele 
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Andricus
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Inviato: 28/11/2011, 23:30 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5626 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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La prima non so risponderti in questo caso specifico, però l'estate ti basta metterla di fuori in pieno sole coperta da tulle o collant. Per la seconda, credo che ti possa comprotare come con il terriccio: selettore di Berlese o vaglio 
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Julodis
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Inviato: 29/11/2011, 0:34 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Per prima cosa, Michele, credo che tu abbia frainteso il significato del termine vaglio. Vagliare vuol dire, in pratica, setacciare il substrato in modo che la parte grossolana venga separata dalla parte più fine. Ad esempio, se raccogli un po' di lettiera in un bosco, con un primo setaccio (vaglio) a maglie grosse (intorno al centimetro) separi le foglie, i rami e i sassi dal terriccio e dal detrito di dimensioni medie, e dala quasi totalità degli insetti. Con un secondo setaccio a maglie più piccole (io ne uso uno a maglie di circa 2,5-3 mm di lato) separi ulteriormente il materiale. Dopo questa seconda setacciata io controllo a vista la parte rimasta nel vaglio, perchè se ci sono rimasti insetti sono abbastanza grandi e si vedono abbastanza facilmente (attenzione a quelli in tanatosi, alcuni dei quali non si vedono finchè non ricominciano a muoversi). La parte rimamente, più fine, la controllo prima a vista un po' per volta su una bacinella bianca, poi la metto nelle solite bottiglie tagliate e le lascio ad asciugare per settimane o mesi, senza usare lampade.
Se vuoi usare il tuo sistema, ma non vuoi consumare elettricità per le lampade, d'estate c'è il Sole che è meglio di qualunque lampada, d'inverno ci sono i termosifoni, che possono funzionare abbastanza bene senza gravare sulla bolletta dell'elettricità.
Per i muschi, se non sono in quantità abnorme, il sistema più rapido, secondo me, è fare come mi è stato detto un po' più di un anno e mezzo fa, ovvero sbatacchiare e spezzettare con le mani i ciuffi di muschio su una bacinella bianca, raccogliendo gli insetti che si vedono cadere e camminare sulla stessa. Se poi non ti fidi della tua vista, dopo aver ben sbatacchiato i muschi, ti troverai nella bacinella una masserella di detrito (una piccola frazione del volume dei muschi), che potrai poi mettere in un Berlese o in altro sistema per la separazione a caduta degli insetti.
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Loriscola
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Inviato: 29/11/2011, 9:14 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25 Messaggi: 4894 Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
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...visto che io ho un'inguaribile impazienza  ed una scarsità cronica di spazio a disposizione  e visto che tutte le settimane almeno una vagliata la devo fare  ....beh, ti dico come faccio io, anche se probabilmente è un metodo un po' rozzo e "brutale". Quando vaglio, come dice Maurizio, in pratica effettuo una prima separazione tra la parte più grossolana (foglie, rametti, sassi et similia) dalla parte più minuta che rimane nel fondo del setaccio; quest'ultima frazione la posiziono poi su un setaccio (io uso quelli da farina con maglie di circa 1.5 mm o poco più) e sotto ci metto la solita bacinella con acqua. Se dovessi fare come dicono i sacri testi, dovrei disporre di una sorta di campo da calcio coperto con tanto di batterie di lampadine per gestire le decine e decine di vagliate che si accumulerebbero in poche settimane (anche perché di solito separo le diverse vagliate di questo o quell'albero o di un particolare sasso che mi convinceva più di un altro...)....ed ovviamente non posso permettermelo. Per adesso riesco a gestire al massimo 6-7 vagli, ovviamente senza lampadine per il riscaldamento: per compensare tale mancanza e velocizzare l'esame dei detriti, ogni giorno (almeno due volte, ma anche di più, dipende dalla mia impazienza) vado a controllare le bacinelle ed in più esercito un'energica "scrollata" ai vagli posizionandoli sopra un grande contenitore in plastica bianca al fine di far cadere tutti gli insetti che sono già sul fondo, ma che non ne vogliono sapere di cadere  ; tale scrollata la esercito gradatamente in due o tre tentativi, così non cadono troppi detriti e mi facilitano l'esame visivo. Così facendo, i detriti si seccano molto pirma e l'esame ti assicuro che è completo (ho fatto più tentativi e con i miei continui rimestamenti, in 3-4 giorni non ci sono più artropodi). Ci vorrà qualche giorno in più con i detriti da lavaggio del terreno, ma solo perché partono da uno stato molto più "bagnato" e quindi, nonostante i miei rimestamenti ci vorrà di più perche si asciughino. Con i muschi, ha già detto tutto Maurizio: spezzetta, sbatti, spazzola (quelli attaccati ai tronchi) ....e poi vaglia come sopra. In bocca al lupo !! 
_________________ Loris
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Mikiphasmide
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Inviato: 29/11/2011, 16:18 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Julodis ha scritto: Per prima cosa, Michele, credo che tu abbia frainteso il significato del termine vaglio. Vagliare vuol dire, in pratica, setacciare il substrato in modo che la parte grossolana venga separata dalla parte più fine. Ah  io pensavo che fosse quando si posiziona la terra sui setacci sulle bacinelle Grazie davvero a tutti! Scusate se magari le domande erano un po' banali 
_________________ Michele 
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Mikiphasmide
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Inviato: 29/11/2011, 17:13 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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Già che ci sono vorrei chiedervi un'altra cosa di tutt'altro genere. Vorrei mettere varie trappole a caduta, trappole per necrofagi e trappole per coprofagi ai piedi di un noto monte della mia provincia, il Monte Ventasso. Il problema è che per raggiungerlo ci si mette circa 1 ora di macchina, e non posso andare a controllare ogni settimana. Vi descrivo ogni trappola che vorrei mettere e i relativi problemi:
1) Trappole a caduta: Le innescherei con aceto. Sapevo del metodo del sale per conservare gli insetti caturati, ma quanto può durare e quanto mettercene per tot aceto?
2) Trappole per necrofagi: Le vorrei innescare con scarti di macellazione messi in uno scatolino messo in uno più grande pieno di acqua (dove cadranno gli insetti senza raggiungere gli scarti) e il tutto chiuso con un tappo forato. Anche qui vale il metodo del sale?
3) Trappole per coprofagi: Stessa trappola come per i necrofagi, solo che la innescherò con sterco bovino, visto che nei dintorni vi sono molti pascoli, e vorrei usare un po' di sterco di quest'ultimi per innescare una trappola. Anche qui valgono le stesse domande.
Insomma, la domanda generale è: come posso fare per prolungare la durata degli insetti catturati?
_________________ Michele 
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Loriscola
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Inviato: 29/11/2011, 17:25 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25 Messaggi: 4894 Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
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...da quel che so e per esperienza personale, se il liquido è saturo di sale (ovvero ne metti sino a quando non si scioglie più), la durata è lunghissima: ho letto di trappolaggi di un anno addirittura  . P.S. io, la trappola con cascame la metterei ad una certa profondità, ricoprendola poi con pietre varie  ...vuoi mai che non sia zona da endogei 
_________________ Loris
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eurinomio
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Inviato: 29/11/2011, 17:35 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Loriscola ha scritto: ...da quel che so e per esperienza personale, se il liquido è saturo di sale (ovvero ne metti sino a quando non si scioglie più), la durata è lunghissima: ho letto di trappolaggi di un anno addirittura  . concordo...l'acqua saturata a sale mantiene i Trechini cavernicoli anche per 6/7 mesi, figuriamoci l'aceto con bestiole un po' meno delicate.
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Mikiphasmide
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Inviato: 29/11/2011, 17:37 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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eurinomio ha scritto: Mikiphasmide ha scritto: ...1) Trappole a caduta: Le innescherei con aceto. Sapevo del metodo del sale per conservare gli insetti caturati, ma quanto può durare e quanto mettercene per tot aceto?... puoi arrivare a saturazione, ovverosia continui ad aggiungere sale all'aceto fino a che non si scioglie più...le bestie durano una vita; l'acqua saturata a sale mantiene i delicati Trechini cavernicoli anche per 6/7 mesi. Perfetto, grazie a tutti e due! L'unica cosa che mi preoccupa è: ma dureranno quelle trappole per dei mesi senza che qualcuno o qualcosa le tolga/distrugga? 
_________________ Michele 
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eurinomio
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Inviato: 29/11/2011, 17:39 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Mikiphasmide ha scritto: ...Perfetto, grazie a tutti e due! L'unica cosa che mi preoccupa è: ma dureranno quelle trappole per dei mesi senza che qualcuno o qualcosa le tolga/distrugga?  dipender da come riuscirai a nasconderle ad occhi e "nasi" indiscreti. 
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Mikiphasmide
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Inviato: 29/11/2011, 17:41 |
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Iscritto il: 21/02/2011, 15:25 Messaggi: 3877 Località: Montecchio Emilia (RE)
Nome: Violi Michele
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eurinomio ha scritto: Mikiphasmide ha scritto: ...Perfetto, grazie a tutti e due! L'unica cosa che mi preoccupa è: ma dureranno quelle trappole per dei mesi senza che qualcuno o qualcosa le tolga/distrugga?  dipender da come riuscirai a nasconderle ad occhi e "nasi" indiscreti.   Purtroppo quella è anche una meta turistica molto frequentata 
_________________ Michele 
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eurinomio
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Inviato: 29/11/2011, 17:46 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Mikiphasmide ha scritto: ...Purtroppo quella è anche una meta turistica molto frequentata  non ti resta che interrare le trappole o ricoprirle di abbondante materiale.
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Julodis
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Inviato: 29/11/2011, 18:36 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Mikiphasmide ha scritto: eurinomio ha scritto: Mikiphasmide ha scritto: ...Perfetto, grazie a tutti e due! L'unica cosa che mi preoccupa è: ma dureranno quelle trappole per dei mesi senza che qualcuno o qualcosa le tolga/distrugga?  dipender da come riuscirai a nasconderle ad occhi e "nasi" indiscreti.   Purtroppo quella è anche una meta turistica molto frequentata  Questa è una domanda a cui nessuno può rispondere. Comunque, tanto per cominciare, ora ti consiglierei di non mettere le trappole per i necrofori. Non è il periodo. Quelli (se intendi i Silphidae del genere Nicrophorus) girano in estate. Diciamo che è una trappola che va bene da maggio a settembre, e dà i migliori risultati da luglio ad inizio settembre. Va invece ancora benino per le trappole con lo sterco (finchè non comincia a gelare), anche se non è più il periodo migliore. E' un buon periodo per le trappole con l'aceto per carabidi, ecc. Il problema che te le possano trovare esiste sempre e comunque. I rischi sono di due tipi: persone e animali. Le prime, se sono solo gente che va a fare scampagnate con la famiglia, sono un problema solo se le metti in vista e in punti di passaggio, ma basta allontanarsi di pochi metri da strade e sentieri che il rischio si riduce molto. Potrebbero trovartele solo persone che si addentrano di più nella "natura", come pastori, cacciatori, cercatori di funghi e di asparagi, ecc. (entomologi!  ). Per gli animali, i problemi sono dati soprattutto da cani e ratti nelle zone limitrofe ai centri abitati, cinghiali e volpi nelle zone più naturali. Fermare un cinghiale che si è messo in testa di tirarti fuori la trappola è praticamente impossibile, quindi è soprattutto questione di fortuna. Un buon sistema per evitare che vengano trovate dalle persone è piazzare le trappole, coperte da una o qualche pietra, sotto a qualche cespuglio, in modo che siano poco visibili e che non vengano calpestate per caso da mucche e cavalli, oppure in mezzo ad affioramenti di roccia, tra i quali un mucchio di pietre non dà nell'occhio. Nei boschi, alla base degli alberi, scava una buchetta tra le radici, piazzaci la trappola e mettici sopra qualcosa che si noti poco. Se ci sono alberi cavi fino alla base, puoi mettere la trappola lì dentro, appena affiorante dalla rosura, così puoi prendere insetti che vagano sul terreno e altri che vivono nei tronchi cavi (così ci ho preso pure l'Osmoderma eremita, oltre a vari Cerambycidae, Lucanidae, ecc., ovviamente non in questo periodo). Mikiphasmide ha scritto: 1) Trappole a caduta: Le innescherei con aceto. Sapevo del metodo del sale per conservare gli insetti caturati, ma quanto può durare e quanto mettercene per tot aceto? 2) Trappole per necrofagi: .... Anche qui vale il metodo del sale? 3) Trappole per coprofagi: ... la innescherò con sterco bovino.... Anche qui valgono le stesse domande. Il sale è perfetto per la conservazione. Se ne metti parecchio (non serve arrivare a saturare la soluzione, ma comunque sii generoso nel dosarlo, diciamo circa 100 g per litro di liquido, il triplo dell'acqua di mare), non avrai problemi di decomposizione. Ho preparato degli Pselafidi di meno di 1,5 mm dopo quasi un anno di permanenza in acqua salata, ed erano perfettamente conservati.
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Pactolinus
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Inviato: 29/11/2011, 19:04 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Julodis
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Inviato: 29/11/2011, 20:14 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Pactolinus ha scritto: Ma dai! Lo sappiamo che sei tu che ti aggiri per le campagne italiane in cerca di trappole da cui sottrarre gli Histeridi! 
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