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Dorcadion (Pedestredorcadion) arenarium marsicanum Fracassi, 1905 Dettagli della specie

22.V.2010 - ITALIA - Veneto - PD, Montegrotto Terme


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 25/02/2012, 23:02 
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05
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Nome: L. Alessandro Guariento
Stavo facendo raccolte, e mi ha attraversato velocemente il sentiero.


a.jpg

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MessaggioInviato: 25/02/2012, 23:49 
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Nome: Maurizio Bollino
Yes!!! E' lui.

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MessaggioInviato: 26/02/2012, 14:50 
 

Iscritto il: 13/09/2009, 18:04
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Nome: Pierpaolo Rapuzzi
Si tratta per la precisione di arenarium marsicanum. La forma tipica in Italia si trova solo sul Carso in provincia di Trieste e Gorizia.
Ciao
Pierpaolo


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MessaggioInviato: 26/02/2012, 15:26 
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05
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Nome: L. Alessandro Guariento
Grazie mille per l'aiuto offerto.
Le sottospecie si distinguono solo geograficamente? Avreste una cartina di distribuzione?
Grazie ancora!


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MessaggioInviato: 26/02/2012, 15:51 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Nome: Riccardo Poloni
Diciamo che la distribuzione che si è ricavata esaminando molti esemplari può essere considerata sicura e ci si può affidare a quella, anche se ci sono alcune differenze morfologiche, come le fascie omerali più lunghe ed estese nella forma tipica rispetto alla ssp. marsicanum. In questo caso però non sarebbe stato possibile esaminare questo carattere. La cartina se vuoi c'è su ckmap, ma per quanto riguarda l'Italia, come ha detto Pierpaolo, è presente solo la ssp.marsicanum, a parte le province di Gorizia e Trieste :D :)

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 26/02/2012, 23:08 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Sulla mia versione di CKMap non sono distinte le sottospecie di arenarium, e la cartina della specie è questa:

Pedestredorcadion arenarium (Scopoli, 1763).jpg



Riccardo, tu hai una versione più recente?

Osmoderma ha scritto:
Le sottospecie si distinguono solo geograficamente?

Se ti riferisci a quelle di D. arenarium, ti ha già risposto Riccardo, se intendi in generale, le sottospecie si distinguono per differenze morfologiche, che in genere dovrebbero permettere di identificarle a prescindere dalla località di provenienza (anche se a volte, purtroppo, non è così).

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MessaggioInviato: 26/02/2012, 23:35 
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05
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Nome: L. Alessandro Guariento
Cita:
Se ti riferisci a quelle di D. arenarium, ti ha già risposto Riccardo, se intendi in generale, le sottospecie si distinguono per differenze morfologiche, che in genere dovrebbero permettere di identificarle a prescindere dalla località di provenienza (anche se a volte, purtroppo, non è così).


Mi riferivo sia al caso specifico in questione sia in generale. Ho trovato risposta anche in quest'altro forum (http://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=140371): "Una sottospecie (o razza geografica), come dice il nome stesso, è espressione di una determinata area geografica (in questo caso l'Italia continentale escluso il Friuli-Venezia Giulia a sud fino al lazio e al Molise), ma deve avere ovviamente caretteristiche proprie che la distinguano dalle altre razze."(cfr. intervento di G. Sama)

Quindi, per determinare una sottospecie basta procurarsi una cartina/documentazione di distribuzione di tutte quelle presenti in un area geografica e scegliere quella appartenete al luogo di raccolta, o è necessario esaminarla sempre a prescindere?


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MessaggioInviato: 26/02/2012, 23:56 
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Nome: Maurizio Gigli
Osmoderma ha scritto:
Quindi, per determinare una sottospecie basta procurarsi una cartina/documentazione di distribuzione di tutte quelle presenti in un area geografica e scegliere quella appartenete al luogo di raccolta, o è necessario esaminarla sempre a prescindere?

Per definizione, in un determinato luogo dovrebbe esserci una sola sottospecie di una determinata specie. In caso contrario, qualcosa non va, e le presunte sottospecie sono in realtà una sola entità tassonomica con caratteri variabili, o sono specie separate, anche se strettamente imparentate. Questo in teoria, poi ci possono essere casi meno semplici da definire, superspecie, ecc.
Inoltre a volte non conosciamo bene la distribuzione geografica delle varie sottospecie di una specie, senza contare che, essendoci comunque uno scambio genico tra popolazioni limitrofe, nelle zone di contatto si hanno spesso popolazioni con caratteristiche intermedie.

Però se una specie presenta, ad esempio, una sottospecie in Europa occidentale, fino all'Italia, ed una balcanica ed orientale, se la troviamo in Francia o in Toscana siamo ragionevolmente certi che sia la sottospecie occidentale, in Grecia quella orientale. Ma a volte possono esserci sorprese. Ad esempio la Anthaxia midas ha una distribuzione proprio di questo tipo: midas midas orientale, e midas oberthuri occidentale. Quindi in Italia c'è la seconda sottospecie, ad esempio, in Lazio, Abruzzo, Campania e Basilicata. Ma sul Gargano compare la midas midas! Per cui, a volte basandosi solo sulla località si può anche sbagliare.

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MessaggioInviato: 27/02/2012, 0:00 
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Osmoderma ha scritto:
Quindi, per determinare una sottospecie basta procurarsi una cartina/documentazione di distribuzione di tutte quelle presenti in un area geografica e scegliere quella appartenete al luogo di raccolta,


In linea di principio è così che si procede. Tieni comunque conto che quella cartina di distribuzione non è sempre esistita, ma è il risultato finale di sintesi del lavoro di ricerca di uno o più specialisti. Questi, esaminando il materiale, hanno stabilito che, in quella determinata area geografica, ricorrono dei caratteri costanti di quella specie tali da permetterne la differenziazione rispetto alle altre sottospecie.

Osmoderma ha scritto:
o è necessario esaminarla sempre a prescindere


La tassonomia è sempre la sintesi di una o più opinioni, e le opinioni non sono legge, non sono immutabili e non sono infallibili. Non essendo infallibili, è sempre buona norma essere critici.

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MessaggioInviato: 27/02/2012, 0:29 
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Julodis ha scritto:
Ma a volte possono esserci sorprese. Ad esempio la Anthaxia midas ha una distribuzione proprio di questo tipo: midas midas orientale, e midas oberthuri occidentale. Quindi in Italia c'è la seconda sottospecie, ad esempio, in Lazio, Abruzzo, Campania e Basilicata. Ma sul Gargano compare la midas midas! Per cui, a volte basandosi solo sulla località si può anche sbagliare.


Sempre ammettendo che midas midas e midas oberthuri siano realmente differenziate..........

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MessaggioInviato: 27/02/2012, 1:59 
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Maurizio Bollino ha scritto:
Sempre ammettendo che midas midas e midas oberthuri siano realmente differenziate..........

Questo è un altro paio di maniche. Personalmente, se mi metteste davanti una midas midas e una midas oberthuri, senza dati di raccolta, non saprei dire con certezza assoluta quale è l'una e quale l'altra, un po' perchè ho dimestichezza solo con la seconda, un po' perchè effettivamente tanto diverse non sono. Comunque, chi ha visto esemplari del Gargano li ha considerati della forma tipica.
Del resto, se tutto fosse certo, non ci sarebbero tanti stravolgimenti della tassonomia dei vari gruppi e non servirebbero le revisioni. Guarda che succede con gli Julodis paleartici. Ogni volta che qualcuno ci mette mano, specie vengono sinonimizzate, altre riesumate, altre declassate a sottospecie, sottospecie elevate a specie, sottospecie passate da una specie ad un'altra, ....

Un problema che mi pare di aver notato in vari gruppi (limitandomi ai Coleotteri, poichè del resto so troppo poco per poter giudicare) è che spesso una sottospecie è stata descritta su un limitato numero di esemplari, magari tutti della stessa località, se non addirittura della stessa ovatura, e questi esemplari differiscono effettivamente da quelli tipici della ssp., nominale. Ma poi si scopre che nell'areale della specie c'è tutta una gradazione di variabilità e le differenze tra le sottospecie sfumano e diventano molto meno evidenti e significative. Semplicemente, spesso le stesse variazioni sono presenti in tutto l'areale ma con frequenze diverse. Però ci si ostina a mantenere i vari taxa per anni o per secoli, anche se l'opinione prevalente è che non siano distinguibili a livello sottospecie, non so se per pigrizia, per rispetto dei descrittori o per convenienza.

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MessaggioInviato: 27/02/2012, 17:38 
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Nome: Riccardo Poloni
Diciamo che questa dovrebbe essere la cartina giusta, ritoccata un po' :mrgreen: :mrgreen:. In giallo la distribuzione della forma tipica :D :) .
Pedestredorcadion arenarium (Scopoli, 1763).jpg


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MessaggioInviato: 27/02/2012, 17:55 
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Nome: Maurizio Bollino
Plagionotus ha scritto:
Diciamo che questa dovrebbe essere la cartina giusta


:no: :no: :no: :no:

Riccardo, ti sei dimenticato questo reperto!!! Non è poco come ampliamento di areale, ma so che lo hai cancellato dalla tua memoria perchè ....... Lucano :lol1: :lol1: :lol1: :lol1:

Senza titolo-1.jpg


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MessaggioInviato: 28/02/2012, 15:53 
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Nome: Riccardo Poloni
Eh vabbè, ma sei pignolo. Io mi sono limitato a voler illustrare la distribuzione della sottospecie tipica. Sai quanti puntini bisognerebbe aggiungere? :gh: :gh: :lov2: :lov2: .

P.s. Ogni reperto lucano per me è invalidato :lol: :lol: :lov2:

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MessaggioInviato: 29/02/2012, 10:29 
 

Iscritto il: 13/09/2009, 18:04
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Nome: Pierpaolo Rapuzzi
Riprendendo questo discorso vorrei dire che una sottospecie non può essere determinata soltanto in base alla località. Delle differenze morfologiche ci devono essere altrimenti per quale motivo viene separata? Certo che la località aiuta a capire a quale razza una determinata popolazione appartiene ma ciò deve sempre essere accompagnato da valide caratteristiche.
Nel caso specifico del Pedestredorcadion arenarium la razza marsicanum si distingue dalla forma tipica per la corta macchia omerale, poco visibile dal dorso dell'animale, mentre questa banda è sempre più lunga ed evidente nella forma tipica. Inoltre la forma generale è più corta ed ovale in maersicanum che in arenarium. Diversa è pure la forma della carena omerale.
Per quanto riguarda la popolazione lucana (ad oggi noto solo di fotografie) è un discorso a parte, e come diceva Gianfranco nel post riportato più sopra, merita un approfondimento a parte, su materiale vero.
Pierpaolo


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