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conan
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Inviato: 16/05/2012, 13:45 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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In questo post verrà descritto cosa fare con le cataste di legna. l' oggetto in questione è la legna che solitamente viene tagliata a primavera per essere accatastata per l' essicazione prima di esser combustibile per stufe o camini. Le cataste possono regalare davvero un sacco di divertimento e soddisfazioni, vi racconto come.
Innanzitutto la catasta è meglio che sia posizionata in zona assolata. Sicuramente sarà composta da legna di differente diametro di sezione, la si deve osservare bene senza toccare nessun ciocco di legno. In tal modo si possono scovare insetti sulla corteccia che "prendono" il sole oppure in accoppiamento. Seconda cosa da fare è osservare la catasta nella parte inferiore della legna, sempre senza toccare nulla. Osservare bene anche sulle superfici di taglio in sezione. Dopo di ciò si ha una prima impressione su cosa vive attorno alla nostra catasta.
Se si è in loco in ore molto calde della giornata e con sole battente, gli insetti saranno in grande movimento. Cosa fare allora? Una tecnica molto redditizia può essere "la posta": ci si posiziona davanti alla catasta fermi immobili e si aspetta che gli insetti che volano si posino sul legno. Importante è avere un retino a portata di mano, una volta posati, questi insetti non sosteranno per molto tempo, quindi bisognerà essere molto veloci con il retino o a mani nude.
A questo punto ciascuno di noi potrà aguzzare l' ingengo per la cattura. Mi è capitato nello stesso giorno , nella stessa catasta di raccogliere diverse specie di insetti e ognuno con tecnica differente. Per i Plagionotus arcuatus, ad esempio, quando si posavano dal volo, mi fiondavo su di loro immobilizzandoli con le dita; alcuni Buprestidi, invece, una volta posati, mettevo sopra di loro il retino tenendo con le dita la rete in modo che stesse sollevata, cosi appena avessero ripreso il volo sarebbero finiti direttamente all' interno di esso. Alcuni Agrilus sp. li ho raccolti mettendo il retino sotto di loro e appena spiccato il volo, un colpo di retino li avrebbe catturati al volo.
Capita poi, di imbattersi in tronchi di legna molto grandi, isolati o accatastati. In caso di sole battente vale il discorso qui sopra, in caso di giornata nuvolosa o piovosa, invece, occorre , dopo aver osservato bene la superficie a vista, girarli fisicamente per controllare il lato inferiore. Capita che gli insetti si nascondano in mezzo alle venature della corteccia sulla faccia inferiore del ciocco. In questo modo ho potuto raccoglere qualche Xylotrechus rusticus in una giornata più che uggiosa.
Che dire ..... ora tocca a voi riportare qualche episodio di vostra esperienza o "testare" tale tecnica sul campo. Buon divertimento!
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Manna
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Inviato: 16/05/2012, 14:59 |
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Iscritto il: 30/09/2011, 0:13 Messaggi: 244 Località: Pigneto (MO)
Nome: Luca Manelli
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Provvederò a scrutare la mia catasta di legna personale. Di solito dopo un po' che nulla si muove, perdo la pazienza e mi dirigo altrove. 
_________________ Luca Manelli
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Julodis
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Inviato: 16/05/2012, 23:11 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Personalmente preferisco non usare il retino per cacciare sui tronchi. Semmai lo uso per prendere al volo gli insetti che ci svolazzano intorno, ma quelli posati sui tronchi preferisco prenderli con le mani. Si prendono meglio se si tiene in mano un bel pezzo di cotone idrofilo o simili, in cui gi insetti rimangono incastrati, permettendo di evitare sorprese, ma anche a mani nude, con un po' di pratica, si prendono bene.
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Alessio89
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Inviato: 17/05/2012, 9:21 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05 Messaggi: 2580 Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
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Grazie Omar per le preziose indicazioni! Senti una domanda, ma quanto tempo si deve aspettare normalmente prima dell'arrivo in volo di questi coleotteri? 
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conan
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Inviato: 17/05/2012, 11:11 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19 Messaggi: 1228 Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
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Alessio89 ha scritto: Grazie Omar per le preziose indicazioni! Senti una domanda, ma quanto tempo si deve aspettare normalmente prima dell'arrivo in volo di questi coleotteri?  Beh, Alessio, dipende sempre dal momento della giornata e dalla quantità di "volo" sui tronchi. Il tempo di attesa varia da qualche secono a qualche minuto. Credo che questo genere di caccia occorra farla con del tempo e senza fretta. Io davanti alla catasta ci sono stato quasi 1 ora e mezza, poi ho dovuto abbandonare perchè era ora di pranzo. Ma se uno ha tempo, potrebbe starci anche mezza giornata o più. Ovviamente se non c'è volo e tutto sembra completamente deserto .... i tempi di permanenza diminuiscono notevolmente, e conviene passare alla tecnica del ribaltamento dei tronchi. COSA MOLTO IMPORTANTE, sottintesa ma meglio specificare, le cataste più "vive" sono quelle di legna tagliata da poco, quelle che emettono ancora il rpofumo di legno tagliato. ciaociao
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Julodis
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Inviato: 17/05/2012, 15:54 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Oltre a quanto giustamente scritto da Omar, bisogna anche tener conto di:
- Dove stanno le cataste Non intendo solo in che posto. Le cose cambiano molto a seconda della zona geografica (ad esempio, sulle Alpi questa caccia è molto più fruttuosa che sull'Appennino centrale, per non parlare di quel che arriva in Grecia o in Tuchia!), della vicinanza di boschi, del versante se ci si trova in montagna, della posizione al sole o all'ombra, ecc.
- Tipo di legno Le cataste migliori sono di solito quelle di conifere: pini e abeti bianchi sono di solito il massimo. Tra le latifoglie, vanno abbastanza bene i pioppi, i faggi, nelle zone in cui sono spontanei, i tigli, e via via le altre piante.
- momento La stagione dell'anno è fondamentale, ovviamente. E' possibile che su una certa catasta non ci si veda assolutamente niente fino ad un certo periodo dell'anno, quando diventa improvvisamente brulicante di vita. Il periodo adatto dipende da dove ci si trova, dal tipo di piante e dalle specie di insetti della zona, ma normalmente varia da maggio ad agosto. Nell'arco della giornata la maggior parte delle specie sono in attività solo per alcune ore, alcune per pochissimo tempo. Il momento migliore è di solito dopo le 10 del mattino, fino al primo pomeriggio, ma ci sono specie che si trovano invece preferibilmente nel tardo pomeriggio, o addirittura la sera o la notte.
Quel che ha detto Omar sulle cataste di legna fresca è vero per la maggior parte delle specie, anche se non per tutte. Bisogna anche tener conto di una cosa: se i tronchi hanno la corteccia, attirano molte più specie di quelli scortecciati (è il motivo per cui gli steccati, recinzioni, ecc. sono in genere costruiti con paletti scortecciati. Per evitare che vengano distrutti in breve tempo dalle larve degli xilofagi). Non mancano però alcune specie che vanno anche sul legno decorticato.
Un'ultima cosa: quando ci si avvicina ad una catasta bisogna essere molto guardinghi e muoversi con lentezza e senza movimenti bruschi, perchè molte specie (tra cui la maggior parte dei Buprestidi) percepiscono bene i movimenti, si mettono in allarme e spesso volano via ancor prima che riusciamo a vederli. E' inoltre meglio avvicinarsi, se possibile, controsole, o col Sole di lato, in modo di non proiettare la nostra ombra sui tronchi. ALtro trucco: se si avvista un insetto su un tronco, meglio avvicinarsi passando sull'altro lato, in modo da risultare nascosti dal tronco stesso. Così si accogerà di noi solo quando staremo cercando ormai di prenderlo. L'avvicinamento deve essere il più possibile lento e con movimenti fluidi, fino allo scatto finale per metterci sopra la mano (meglio se munita di ovatta). La mano andrebbe avvicinata tenendola bassa sul tronco, possibilmente nascosta dalla curvatura dello stesso. Non preoccupiamoci di non fare rumore. I Coleotteri xilofagi non hanno timpani! Però percepiscono le vibrazioni del substrato, quindi evitiamo, se possibile, di toccare i tronchi mentre ci avviciniamo all'insetto. Magari non scappano, ma si mettono comunque in allarme e così facendo saranno molto più veloci a spiccare il volo quando ci vedranno. Le specie piuttosto piccole (Agrilus, Anthaxia, ecc.) si possono prendere facilmente direttamente con un aspiratore, almeno se dotato di un tubo di aspirazione piuttosto lungo, come quello che uso io. In genere il tubo dell'aspiratore non li allarma, forse scambiato per un rametto mosso dal vento, e si riesce di solito a poggiarglielo sopra ed aspirarli velocemente prima che scappino. Per i Cerambycidae l'aspiratore è meno adatto (zampe ed antenne lungo possono creare problemi), ma in genere, benchè alcuni possano essere veloci, lo sono molto meno dei Buprestidae e si prendono facilmente a mano.
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Entomarci
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Inviato: 14/08/2012, 13:19 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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A proposito di cataste... L'estate scorsa ho raccolto 17 callidium coriaceum su una catastina di conifera da ardere. Le bestiole erano attive solo alle 14:00 , momento in cui il sole picchiava sulla legna. Alle 15:00 la catasta diventava azoica... E se fossi passato di lì alle 15:30 o alle 10 del mattino? Avrei pensato che non c'era nulla...bisognetebbe poter campionare le cataste in vari momenti.
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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