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Julodis euphratica Laporte & Gory, 1835 - Buprestidae - Kopeth Dag

1894 - IRAN, REPUBBLICA ISLAMICA DELL' - EE, Kopeth-Dagh


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MessaggioInviato: 16/05/2012, 13:14 
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Nome: Noel Mal
Julodis-sp-38579cz82.jpg


in Brussels Museum, from an old collection (Hauser ex coll. Schuster) : 1894, Kopeth-Dagh (Iran ?), Germab ?, 28 mm

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https://www.flickr.com/photos/worldwidebeetles/


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 Oggetto del messaggio: Re: Julodis sp Kopeth Dag
MessaggioInviato: 16/05/2012, 13:22 
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:)


Julodis.doc [855.5 KiB]
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Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae
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 Oggetto del messaggio: Re: Julodis sp Kopeth Dag
MessaggioInviato: 16/05/2012, 13:30 
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Iscritto il: 27/10/2010, 14:37
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Nome: Noel Mal
Thanks for this file Honza, the specimen looks a little bit as J. escalerae but I am doubtfull, not same pronotal pattern !

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 Oggetto del messaggio: Re: Julodis sp Kopeth Dag
MessaggioInviato: 16/05/2012, 16:22 
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http://utenti.romascuola.net/bups/julodis.htm

It seems as J.euphratica..... http://utenti.romascuola.net/bups/j_euphr.htm


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 Oggetto del messaggio: Re: Julodis sp Kopeth Dag
MessaggioInviato: 16/05/2012, 23:28 
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Ma mi fate scaricare la roba mia? :bit

Quella pagina web è un po' obsoleta. Dovrei aggiornarla, ma non mi decido mai a farlo.

Comunque sia, anche se le specie di Julodis non sempre si possono identificare da una sola foto dorsale, direi proprio che questo dovrebbe essere Julodis euphratica Cast. & Gory, 1835, come già ipotizzato da Jacek. Julodis escalerae è invece molto diverso.
Non vado oltre la specie, ma presumibilmente si tratta di J. euphratica euphratica.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 17/05/2012, 8:52 
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Grazie a tutti !
Scusi Maurizio ma non ho piu a la mia dispozitione questo examplare per fare altri foto, pofilo o ventrale ?
Alora in atesa andiamo bene per euphratica.

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MessaggioInviato: 17/05/2012, 14:56 
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Nome: Noel Mal
Julodis-euphratica.jpg


questa specie sembra molto variabile, anche nella stessa località (i.e. 2 last ones specimens : Arabian Emirates : Al Dhaids). Determinazione dubiosa ?

Maurizio sarebbe utile aggiungere le tue foto nella stessa scheda ?

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MessaggioInviato: 17/05/2012, 15:22 
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Nome: Maurizio Gigli
Quasi tutte le specie di Julodis sono molto variabili, e J. euphratica è una di quelle che lo sono di più. Ne ho anche altre forme, ancor più differenziate. Non cambiano solo da un posto all'altro, ma anche all'internod ella stessa popolazione.

Nella tua foto i due ultimi esemplari sono sicuramente Julodis euphratica, mentre il secondo esemplare (dall'Iran) direi che appartiene ad un'altra specie. Per la precisione dovrebbe essere Julodis faldermanni Mannerheim 1837.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 17/05/2012, 15:44 
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OK Maurizio,

Ecco una imagina piu grande de questo specimen.
Julodis-euphratica-58519cz24.jpg


Si puo confermare ? La scultura me sembra differente.

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MessaggioInviato: 17/05/2012, 16:06 
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Nome: Maurizio Gigli
Non è facile esserne certi da foto. Julodis faldermanni appartiene a quel gruppo di Julodis con il protorace con una carena longitudinale affiancata da due depressioni longitudinali (che vanno dalla base del pronoto a circa la metà) con fondo con fossette dorate molto più fitte del resto del protorace (le fossette sono ricoperte di pruina biancastra o giallastra negli esemplari vivi o ben conservati).
In Julodis faldermanni questa caratteristica è meno sviluppata che in J. variolaris, ma c'è comunque. Il problema è che Julodis euphratica in certi esemplari è privo di carena e depressioni dorate, in altri ha una carena appena accennata, in altri ancora la carena è ben visibile. Le depressioni longitudinali non ci sono mai, ma a volte la scultura del protorace può far sembrare che ci siano. Per capirlo bisogna osservare l'esemplare al microscopio o con una lente variando l'inclinazione, in modo da vedere la superficie del pronoto da varie angolazioni, e capire se ci sono queste depressioni o il pronoto è tutto ugualmente convesso ma i rilievi di questo (o meglio, la mancanza di rilievi su due fasce ai lati della carena longitudinale) fanno sembrare che esistano queste depressioni.

Nella foto più piccola mi sembrava di vedere bene le depressioni, con questa più grande non ne sono più sicuro. Se hai l'esemplare dovresti esaminarlo come ti ho detto e dirmi cosa noti: 2 depressioni leggermente concave dalla base del protorace fino quasi alla metà (faldermanni), o tutto convesso (euphratica)?

Anche l'esame della testa vista da davanti potrebbe essere utile.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 17/05/2012, 16:25 
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Te ringrazia molto Maurizio per tutti questi esplicazioni. Non e troppo facile questo problemo !
Purtroppo no ho qui il essamplare a mia dipositione...in atesa di altri futuro foto quando e possibile...

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MessaggioInviato: 20/08/2021, 12:26 
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In questo posto sono indicati come autori Castelnau e Gory; credo siano in realtà Laporte e Gory.

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MessaggioInviato: 20/08/2021, 17:18 
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Nome: Roberto Vanzini
f.izzillo ha scritto:
In questo posto sono indicati come autori Castelnau e Gory; credo siano in realtà Laporte e Gory.

È la stessa persona. Laporte de Castelnau

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MessaggioInviato: 20/08/2021, 18:12 
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Nome: Francesco Izzillo
wgliinsetti ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
In questo posto sono indicati come autori Castelnau e Gory; credo siano in realtà Laporte e Gory.

È la stessa persona. Laporte de Castelnau

Ok ma a mio avviso o si scrive Laporte oppure Laporte de Castelnau.

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 20/08/2021, 18:46 
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Iscritto il: 23/09/2009, 23:06
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Nome: Stefano Ziani
E' una antica questione, se usare Laporte oppure Castelnau.
Prima due parole sul personaggio, tratte da Bousquet (2016):
"Laporte, François Louis Nompar de Caumont (Comte de Castelnau) (London,
United Kingdom: 24 December 1802 – 4 February 1880: Melbourne, Australia).
French naturalist; led scientific expeditions to North America (1837–1841) and South
America (1843–1847); served as French consul in several cities in the world including
Bahia, Cape Town, and Melbourne (1863–1877); his first collection was given to the
National Institution of the Promotion of Science in Washington DC (precursor to the
Smithsonian) in 1842 but was probably destroyed by fire in January 1865, while part
of his later collection was left to the Melbourne Museum in Australia. References.
Whitley (1965, P); Papavero (1971: 149–159); Gilbert (2005: 34); Cambefort (2006:
140); Evenhuis (2012b, P).".
Poi: in un lavoro su Zootaxa del 2007 Tristao Branco fu obbligato dall'Editor ad usare, contro la sua volontà, il nome "Laporte". Lui signorilmente obbedì, ma ecco quanto pretese di aggiungere nell'introduzione dell'articolo:
"A word seems necessary on François Louis Nompar de Caumont de Laporte, Comte de Castelnau, and the
reason why I would prefer to refer to him as “Castelnau”. Except, perhaps, for French authors, there is currently
a definite trend to refer to him as “Laporte”. It is a fact that his early works are signed “F.L. de Laporte”.
However, as soon as he was made count of Castelnau, he started signing with his new nobility title. That is the
case of his most often quoted work, the 1840 Histoire Naturelle des Insectes Coléoptères, which is signed “Comte de Castelnau”. Perhaps, it was the authoritative work of Evenhuis (1997) that determined the currently
prevalent choice for “Laporte”. Evenhuis (1997) wrote: “Bibliographic citations of this author use both
his titled name “Comte de Castelnau” and his family name with equal frequency. Laporte used his family
name in his early works and later opted for his titled name. Sherborn (in litt. to Musgrave) stated that there is
also a paper dated 1841 with his name as “M. de los Llanos Montanos”. I have elected to cite him in this
work under his family name”. I consider Evenhuis’s choice unfortunate. As Evenhuis himself stated, his later
and best-known works are signed “Comte de Castelnau”, and this is the reason why I prefer to refer to him as
“Castelnau”. However, for editorial reasons, I am constrained to refer to him here as “Laporte.”
Direi di uniformare la nostra scelta con quella dei due cataloghi paleartici degli Scarabaeoidea, Scirtoidea, Dascilloidea, Buprestoidea e Byrrhoidea (Löbl & Smetana, 2006; Löbl & Löbl, 2016) in cui viene usato "Laporte" come autore di taxa, e Laporte [de Castelnau] in bibliografia. E tutto sommato mi sembra l'opzione meno aristocratica...


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