Vi sottopongo quanto ho letto in un recente contributo scientifico, omettendo volontariamente il nome dell'Autore e qualunque riferimento possa permettere di risalirvi.
Vi chiedo: è corretto quanto viene scritto?
Nel 19.. un entomologo (oggi deceduto), esaminando un'antica collezione, dove sono custoditi i sintipi di una specie da lui trattata nel lavoro, scrive:
" ...la descrizione di questa specie fu eseguita da .... su tre esemplari sintipici di ... [viene indicata la patria tipica]. Ho avuto l'opportunità di studiare tale materiale, conservato presso...e ho constatato che solo uno dei tre sintipi è oggi presente. Questo sintipo viene qui designato come LECTOTIPO e così etichettato."
Nel 20.. un altro entomologo, nel rivedere i materiali di questa antica collezione, parlando di questa stessa specie indicata sopra, scrive:
"In collezione sono presenti due esemplari. Uno è stato designato da .... (19..) quale lectotipo. Al contrario di quanto questo autore asserisce, vi sono però due esemplari in collezione; il secondo esemplare è quindi
un paralectotipo".
La cosa è evidenziata in neretto e riportata nell'abstract.
Il mio dubbio è: paralectotipo diviene, automaticamente, ciascun esemplare della serie dei sintipi che rimane dopo la designazione del lectotipo o deve essere indicato dallo stesso Autore nel lavoro in cui ha designato il lectotipo? Può farlo un autore successivo?
Grazie delle risposte
