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Carlo A.
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Inviato: 01/09/2012, 0:46 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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Nei giorni scorsi sono andato sulle alpi bellunesi con la famiglia per qualche giorno di vacanza e per fuggire dal caldo e dalla siccità di casa (non pioveva seriamente da diversi mesi  ) e nella speranza di raccogliere qualche bestiola interessante. Siamo stati 5 giorni a S. Vito di Cadore, a pochi Km da Cortina e abbiamo sempre camminato tra i 1600 ed i 2400 m. slm; rimanendo in quota abbiamo attraversato molti pascoli, molti tratti rocciosi coperti da macchie di rododendri e pino mugo e siamo sempre tornati a valle attraverso boschi di abeti, larici, frassini, faggi ed aceri. In questi ambienti pensavo di trovare carabidi e scarabeidi coprofagi e così mi sono messo e rivoltare pietre e cacche; pietre di tutte le dimensioni, isolate in mezzo ai prati, nei ghiaioni, alla base di pareti di roccia verticali, in mezzo ai boschi e lungo il corso dei torrenti, alcune in pieno sole, altre in perenne ombra, dalle 10 di mattina fino a sera. Stessa cosa con le cacche; ne ho rivoltate a decine, di pecora, cavallo, asino, vacca e pure di Yak  (ce ne sono nei pascoli attorno al monte Rite, sui 2000 m di quota), dai pascoli alpini a 2400 m fino a quelli di fondovalle a 1000 m, da quelle vecchie e secche a quelle appena "sfornate", ma sempre con lo stesso risultato......zero assoluto  . Non ho trovato quasi nulla; coprofagi 2, un Trypocopris sp. morto schiacciato vicino a sterco di Yak sul monte Rite ed un Aphodius, sempre su sterco di Yak e sempre sul monte Rite, per il resto 4 o 5 larve su sterco di vacca e niente altro, neanche che ci fossero gallerie o fori nel terreno ad indicare attività di larve od adulti. Quasi stesso risultato con i carabidi; 5 o 6 esemplari in tutto ( che devo ancora preparare) e quasi tutti sul monte Rite, sopra i 2000 m; per il resto nulla  Ora vi chiedo................ DOVE HO SBAGLIATO  Il periodo mi sembrava buono e la stagione era ottima, un solo giorno di pioggia (ed ho cercato anche in quello) ma.....niente. Mi piacerebbe sapere se ho toppato con il periodo o se dovevo cercare diversamente. Per adesso il mio computer non mi permette di inserire immagini, le porte USB non funzionano, ma appena risolvo il problema provo ad inviare alcune foto dei posti e, se ci riesco, anche quelle delle poche bestie catturate. Per il momento grazie.
_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
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eurinomio
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Inviato: 01/09/2012, 4:26 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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la stagione per i Carabus credo sia abbastanza avanti; le alte temperature e la scarsità di precipitazioni hanno dato il colpo di grazia e sono state probabilmente la causa dei risultati non soddisfacenti, anche se gli Orinocarabus (ad esempio) hanno vita attiva generalmente da maggio a settembre; forse, se avessi provato a mettere delle trappole ad aceto e/o birra nei luoghi in cui sei stato, avresti potuto catturare qualche bestiola in più. quest'anno non ho effettuato cacce sui pascoli alpini perchè mi sono dedicato alla ricerca di altri Carabidi, però ricordo che luglio è sempre stato (in caccia libera) il mese più proficuo...con le trappole mi è spesso andata bene anche in pieno agosto, ma sicuramente non con questo esasperante secco. 
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Julodis
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Inviato: 01/09/2012, 8:11 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Carlo A. ha scritto: Il periodo mi sembrava buono e la stagione era ottima, un solo giorno di pioggia (ed ho cercato anche in quello) ma.....niente. E proprio qui sta il problema! Un periodo caldo e secco così lungo non è certo favorevole alla maggior parte dei Carabidae, che durante il giorno, per trovare un po' di umidità, sono costretti a scendere a profondità maggiore nel terreno, senza limitarsi a nascondersi sotto le pietre, quando non vanno proprio in estivazione. Lo stesso vale, in parte, pure per i coprofagi. Probabilmente molti c'erano ma erano ancora nel terreno, in attesa di sfarfallare dopo i periodi di pioggia di fine estate, che ammorbiscono il terreno. Lo stesso fenomeno si è verificato qui sull'Appennino centrale, almeno nelle zone dove sono stato, solo in modo meno esasperato, forse perchè lunghi periodi di siccità estiva qui sono abbastanza frequenti, quindi le specie presenti ne risentono meno di quelle alpine, adattate ad un'estate più piovosa. Comunque, sul Terminillo, Campo Staffi, Monte Viglio, Campo Felice e qualche altra zona in cui sono stato, dai 1600 m fin oltre 2000, ad agosto sotto le pietre non c'era praticamente nulla, eccetto qualche Curculionidae, qualche Carabidae più resistente, e qualche Asida. Carabi o Cychrus, neanche a parlarne. Neppure un Chrysomelidae, se non qualche frammento. Mancavano perfino gli onnipresenti Staphylinidae.
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eurinomio
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Inviato: 01/09/2012, 15:50 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5911 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Julodis ha scritto: Carlo A. ha scritto: ...E proprio qui sta il problema! Un periodo caldo e secco così lungo non è certo favorevole alla maggior parte dei Carabidae, che durante il giorno, per trovare un po' di umidità, sono costretti a scendere a profondità maggiore nel terreno.... ecco perchè (in quelle condizioni meteorologiche) le trappole avrebbero potuto funzionare; forse, di notte, le bestiole che si erano interrate un giretto se lo saranno fatto. 
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Entomarci
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Inviato: 01/09/2012, 16:19 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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Fino ad alcuni anni fa (iniziano ad essere abbastanza per la verità...) ero uso trascorrere il mese di Agosto in collina, in vacanza con i miei genitori in una località dell'appennino tosco-romagnolo situata a 767 m slm. A differenza di quanto avviene ora, in quegli anni (parlo degli anni novanta fondamentalmente) il clima era molto meno arido, ricordo che la sera si dormiva con la coperta di lana anche a Ferragosto mentre ora anche in collina in estate è caldissimo e molto torrido. I temporali non mancavano e in quella zona c'erano dei pascoli di mucche. Ricordo che le "torte" pullulavano di scarabeidi coprofagi, sopratutti aphodius e onthophagus, ma anche grossi geotrupidi, copris lunaris, bubas bison, ecc... In un pomeriggio di caccia era possibile portarsi a casa diverse centinaia di coleotteri. Non ho più ripetuto quelle esperienze, ma non so se adesso sia ancora così facile imbattersi in questa moltitudine di insetti in apennino, in Agosto. Inoltre condivido anche io la considerazione sulle Alpi, dove, nonostante abbondino i pascoli, non mi è mai capitato di imbattermi in popolazioni copiose di coprofagi, a nessun livello di quota.
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Notoxus59
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Inviato: 01/09/2012, 21:32 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6359 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Cita: In questi ambienti pensavo di trovare carabidi e scarabeidi coprofagi e così mi sono messo e rivoltare pietre e cacche; pietre di tutte le dimensioni, isolate in mezzo ai prati, nei ghiaioni, alla base di pareti di roccia verticali, in mezzo ai boschi e lungo il corso dei torrenti, alcune in pieno sole, altre in perenne ombra, dalle 10 di mattina fino a sera Carlo, manca sicuramente il posto più adatto tra tutti quelli che hai citato, e in quelle condizioni, cioè i rigagnoli che scendono dai roccioni, e i torrenti incassati e non, ecco questi sono i punti migliori contro la calura nel mese di Agosto.
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Carlo A.
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Inviato: 02/09/2012, 0:37 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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In realtà non credo si sia trattato di un problema di secco; è vero che quando siamo arrivati era caldo per essere sulle alpi, circa 28 gradi, ma sicuramente non hanno risentito della siccità come noi (il giorno prima di partire a casa mia il termometro segnava 40 gradi e io abito in collina con un rio ed un bosco dietro casa). I pascoli erano verdissimi e c'era acqua in tutti i rigagnoli, spesso sui sentieri si incontravano zone umide e anche nei pascoli assolati, sotto le pietre, il terreno era umido; l'acqua non mancava  . Devo dire che per me che sono giardiniere e che da alcuni mesi mi trovo a lavorare in parchi e giardini sempre più bruciati dalla siccità vedere tutto quel verde e quell'acqua è stato veramente bellissimo Il giorno di Ferragosto siamo stati a farci un giro sul passo della Sambuca, sull'appennino a pochi km da casa e li si che si vedevano i segni della siccità, nel bosco molti alberi erano sofferenti ed iniziavano ad ingiallire le foglie e nonostante i 1080 m slm la temperatura era sopra i 35 gradi, comunque i coprofagi erano molto abbondanti ed in ogni fatta di vacca incontrata c'era una discreta varietà di specie;  sulle alpi invecie niente  . Di Orinocarabus ho trovato solo le elitre di un esemplare sotto una roccia in un prato a 2300 m ma quando le ho raccolte si sono sbriciolate  . Non ho sistemato trappole ad aceto perchè sapevo che non sarei tornato negli stessi posti e non volevo correre il rischio di lasciare trappole attive non potendo tornare a vuotarle ed eliminarle. In tutto siamo stati via solo 5 giorni  ed abbiamo sempre girato in posti diversi, l'unico punto fisso era l'albergo. Probabilmente il problema principale e stato il fatto di essere a stagione molto avanzata, anche se i coprofagi da noi in appennino si trovano anche alla fine di ottobre. Comunque i posti che ho visto mi hanno ampiamente ripagato della mancanza di catture, veramente magnifici. Grazie a tutti per i commenti
_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
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Julodis
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Inviato: 02/09/2012, 1:20 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Per i coprofagi non so dirti, perchè non ho fatto molte ricerche sulle Alpi, ma è strano che non ci fossero Carabidi, nelle condizioni che hai illustrato. Credo che ci siano solo due spiegazioni: o erano in estivazione, o li hai cercati in punti non adatti.
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