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Il ginandromorfismo negli insetti



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 Oggetto del messaggio: Re: Il ginandromorfismo negli insetti
MessaggioInviato: 02/09/2012, 19:45 
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Sicuramente ci sono individui maschi con due X, ma sono XXY (sindrome di Klinefelter), quindi con un cromosoma sovranumerario.

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:hi:
Mauro


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 Oggetto del messaggio: Re: Il ginandromorfismo negli insetti
MessaggioInviato: 02/09/2012, 20:00 
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Nome: Arturo Bonometti
Mauro ha scritto:
Sicuramente ci sono individui maschi con due X, ma sono XXY (sindrome di Klinefelter), quindi con un cromosoma sovranumerario.


si ok, ma il Klinefelter è 47,XXY, non 46,XX, è quello che non mi tornava. E il Klinefelter è decisamente comune rispetto a una traslocazione.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il ginandromorfismo negli insetti
MessaggioInviato: 04/09/2012, 0:18 
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Iscritto il: 17/08/2009, 20:43
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Nome: Andrea
Salve a tutti.

Cita:
Se non ho capito male i cromosomi sessuali di Drosophila sono analoghi a quelli umani, dunque XX conduce allo sviluppo di una femmina e XY di un maschio. Inoltre i geni presenti su X agiscono con effetto additivo per portare alla differenziazione femminile e se gli stesso sono espressi in emizigosi portano invece ad un maschio.
Per mosaicismo immagino si intenda canonicamente la presenza entro diverse cellule di un individuo di un patrimonio genetico differenziato e quindi, nel caso dei cromosomi sessuali di una serie di cellule XY e una sere XX.


Come dice giustamente Maurizio, tra uomo e moscerino della frutta la differenza principale (nella modalità con cui i cromosomi sessuali promuovono il differenziamento sessuale primario) risiede nel fatto che, mentre nella nostra specie si ha un cromosoma contenente un gene master (SRY, come tu stesso osservi, responsabile quando presente del differenziamento in senso maschile), nella drosofila si ha la presenza di geni numeratori sul cromosoma X (ma lo avevi già ampiamente notato). Casomai però mi sento di precisare che i cromosomi sessuali umani e di drosofila sono tra loro analoghi in qualità di determinanti citogenetici del sesso.

Cita:
Ciò che non mi è chiaro è in primis come sia possibile che un mosaico di questo genere si sviluppi in completa simmetria. In genere (parlo dell'uomo, e chiaramente deduco che ci saranno differenze belle sostanzione) le cellule delle due o più linee di mosaico dovrebbero distribuirsi casualmente nello spazio (originando casualmente da cellule embrionali) e gli eventuali effetti fenotipici sarebbero dovuti più a proteine esocitate dalle due linee (se ho più fattori di una certa linea gli effetti di quella linea prevalgono sulla zona che occupano) che ad altro. La simmetria com'è mantenuta per avere degli effetti fenotipici così massicci, considerando pure la presenza dei geni HOX che portano le cellule di somiti diversi a specializzarsi in modo differente e che quindi si intecciano coi geni di simmetria bilaterale ?


Negli eventi di cariodieresi caratterizzanti lo sviluppo precoce di Drosophila, qualora si abbia perdita di uno dei due cromosomi sessuali in un individuo XX, si produce un cariotipo X0, il quale viene ereditato dai nuclei figli (ed in seguito dalle cellule in cui essi migrano). A causa della distribuzione spaziale non casuale dei nuclei prima ed alla cellularizzazione del blastoderma sinciziale (la blastula di Drosophila), ritengo che perdite precoci possano portare ad accumulo locale di nuclei contenenti un medesimo cariotipo: ciò potrebbe promuovere un gradiente di Sex-lethal-early, interpretato con modalità dicotomiche dal messaggero tardivo di Sex-lethal stesso: in altre parole, si creerebbe una soglia spaziale (il piano sagittale mediano, dicevo), oltre la quale si ha un'inversione del sesso da femmina a maschio. In effetti, è interessante notare come poco più della metà laterale del Lycaenidae sopra fotografato sia di sesso maschile.

Un'interessante lettura correlata parrebbe essere questa. Purtroppo però non posso accedervi dalla postazione in cui mi trovo adesso.

Cita:
Un'altra cosa che deduco ma mi fa specie è che, sempre se ho capito bene, nessuno degli X della femmina è inattivato (lyonizzato o simili) come nei mammiferi e che dunque eccetto i geni implicati nella differenziazione sessuale, nulla differenzia un cromosoma X da un qualsiasi altro autosoma (e mi sorge a questo punto anche un grosso dubbio su eventuali fenomeni di imprinting genomico).


In Drosophila non si ha in effetti inattivazione cromosomica, nel maschio è invece incrementata la trascrizione dell'unico cromosoma X (cf. qui); a mio avviso però ciò non è necessariamente conseguenza della presenza di geni numeratori sul cromosoma X, ad esempio perché teoricamente è ipotizzabile la presenza di una finestra temporale di non inattivazione sufficiente al differenziamento in senso femminile.

Cita:
Ma la cosa più affascinante è che nel tuo esempio dici che se da XX una cellula diventa XO la tendenza è quella di sviluppare un fenotipo maschile ! Quindi l'effetto additivo dei geni su X non solo porta alla differenziazione femminile ma la loro dose è il fattore di differenziazione pure maschile (al contrario dei mammiferi dove sono i geni di Y a evitare lo sviluppo elettivo a individuo femminile) giusto ?


Sì, esatto :).

Cita:
Parentesi umana: ma 46,XX maschi ? Che io sappia i 46,XX possono al massimo essere ermafroditi con traslocazione a X o ad un autosoma (ma in questo caso spesso hanno disturbi grossolani e sono abortiti) di SRY, in ogni caso mai fenotipicamente maschi. Sbaglio anche qui ?


Sono possibili, a parte le traslocazioni di SRY, anomalie nel suo effettore, SOX9: esse possono generare maschi umani 46, XX (sterili, se non altro perché mancano del cluster DAZ, presente sul cromosoma Y).

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 Oggetto del messaggio: Re: Il ginandromorfismo negli insetti
MessaggioInviato: 04/09/2012, 12:58 
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Nome: Arturo Bonometti
Prima di tutto Andrea davvero grazie mille, sei chiarissimo e ne sai davvero un fracco !! :lov1:

Acipenser ha scritto:
Negli eventi di cariodieresi caratterizzanti lo sviluppo precoce di Drosophila, qualora si abbia perdita di uno dei due cromosomi sessuali in un individuo XX, si produce un cariotipo X0, il quale viene ereditato dai nuclei figli (ed in seguito dalle cellule in cui essi migrano). A causa della distribuzione spaziale non casuale dei nuclei prima ed alla cellularizzazione del blastoderma sinciziale (la blastula di Drosophila), ritengo che perdite precoci possano portare ad accumulo locale di nuclei contenenti un medesimo cariotipo: ciò potrebbe promuovere un gradiente di Sex-lethal-early, interpretato con modalità dicotomiche dal messaggero tardivo di Sex-lethal stesso: in altre parole, si creerebbe una soglia spaziale (il piano sagittale mediano, dicevo), oltre la quale si ha un'inversione del sesso da femmina a maschio. In effetti, è interessante notare come poco più della metà laterale del Lycaenidae sopra fotografato sia di sesso maschile.


Ho capito la tua ipotesi, ma non riesco a convincermi della cosa :no1: :no1: :no1: . Penso che questo sia dovuto alla mia ignoranza in embriologia molecolare :oops: :D . Di fatto non conosco quali siano i meccanismi che portano l'embrione in fase precoce a sviluppare la simmetria e quindi trovo opportuno non esprimermi. MA (visto che trovo la cosa particolarmente stuzzicante) andrò a studiarmi la faccenda. [off.topic: non è che conosci anche un libro serio di embiologia molecolare visto che ci siamo :mrgreen: :mrgreen: ... io ho in mente solo il periodico americano dell'Elsevier che non riesco a reperire e il cui costo è semplicemente osceno].

Acipenser ha scritto:
Sono possibili, a parte le traslocazioni di SRY, anomalie nel suo effettore, SOX9: esse possono generare maschi umani 46, XX (sterili, se non altro perché mancano del cluster DAZ, presente sul cromosoma Y).


ahaha XDD bella questa !! E il massimo è che in rete :pc: , oltre al tuo articolo, ho trovato altri casi differenti di 46,XX maschi con genitali sviluppati e sterili !! ahah XDD Mannaggia a quella fuffona della mia prof di genetica clinica !!! Che figure barbine ! :bit ahahah XD :lol1: :lol1: :lol1:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il ginandromorfismo negli insetti
MessaggioInviato: 05/09/2012, 0:25 
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Grazie mille a te per la stima :).

Cita:
Ho capito la tua ipotesi, ma non riesco a convincermi della cosa . Penso che questo sia dovuto alla mia ignoranza in embriologia molecolare . Di fatto non conosco quali siano i meccanismi che portano l'embrione in fase precoce a sviluppare la simmetria e quindi trovo opportuno non esprimermi. MA (visto che trovo la cosa particolarmente stuzzicante) andrò a studiarmi la faccenda. [off.topic: non è che conosci anche un libro serio di embiologia molecolare visto che ci siamo ... io ho in mente solo il periodico americano dell'Elsevier che non riesco a reperire e il cui costo è semplicemente osceno.


La generazione degli assi corporei in drosofila è raggiunta per mezzo di prodotti materni accumulati localmente nell'uovo grazie alla conformazione della camera ovarica (15 cellule nutrici unite da ponti citoplasmatici direzionali che convogliano macromolecole nella sedicesima cellula, l'ovocita presuntivo). La diffusione di tali prodotti, che si diranno morfogeni, genera gradienti che sono interpretati da promotori del genoma embrionale in maniera quantizzata, tale da fornire informazioni di posizione ai nuclei, essenzialmente variazioni nel trascrittoma (per approfondimenti rimando al cosiddetto modello della bandiera francese). Con tale modalità, il moscerino della frutta, che è un bilatèro, definisce gli assi corporei antero/posteriore e dorso/ventrale. Il gradiente eventualmente da chiamare in causa, di natura diciamo patologica, nella generazione del ginandormorfismo bilaterale sarebbe invece latero/laterale, e trarrebbe origine nelle modalità spaziali di cariodieresi (ciò sarebbe un modo per accumulare localmente geni numeratori, i cui RNA diffonderebbero giocoforza dai siti di produzione).

Due libri classici di biologia dello sviluppo (così è chiamata più spesso l'embriologia nei suoi aspetti molecolari), disponibili in diverse versioni e lingue, sono il Gilbert (Scott F.) ed il Wolpert (Lewis).

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MessaggioInviato: 07/09/2012, 22:46 
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Questa volta penso di aver capito :hp: ! ahaha XDD Sono duro ma alla fine ce la faccio :no1: ! ahah XD
La questione è peraltro tanto interessante quanto sembrava ! E spero di recuperare i nomi e gli effetti dei geni in ballo !

Grazie ancora per la grandissima competenza e la pazienza (pure per i testi ! XD) !!

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