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Fotografare gli insetti. / 1. Macro- e microfotografia da banco



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 29/12/2009, 13:23 
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54
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Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
Caro Marco,
la foto della Mimela è bellissima e se tanto mi dà tanto il CD sarà un successone! :hp:
Posso chiederti una cortesia, se non è un problema, potresti postare una foto di un coleotterino sui 3 mm tipo Psammobius o simile fatto con la reflex.
Il mio sistema è costituito da una Nikon Coolpix 4300 collegata tramite specifico adattatore a un tubo dello stereoscopio MEIJI EMZ13. Il sistema di illuminazione è a LED del tipo che ho gia postato. Monto gli scatti con Helicon Focus che ho scaricato una settimana fa ed è in prova per 1 mese. Come ti potrai rendere conto i risultati sono molto modesti.
E' anche vero che non so usare i programmi di fotoritocco ma se non si parte da qualcosa già di buono.......
Inserisco una foto di un Korynetes pusillus di 3,0 mm.
Hai qualche consiglio da darmi? A parte di buttare via il tutto. :lol: :lol:
Oggi provo a fare altri scatti e intanto ........ vado a cercare un bicchiere di plastica! ;)
Grazie mille in anticipo.


Prova2.jpg


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:hi: :hi: :hi:
Iuri
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MessaggioInviato: 29/12/2009, 14:13 
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49
Messaggi: 5494
Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
inserisco i link a due discussioni su Diptera.info

http://www.diptera.info/forum/viewthread.php?thread_id=1863

http://www.diptera.info/forum/viewthread.php?forum_id=5&thread_id=12302

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:hi:
Daniele


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 14:50 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
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Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Daniele Sechi ha scritto:

:sh: :sh: :sh:

Vedendo certe foto, mi sento ancora un Cro-Magnon della fotografia!!!! :cry: :cry: :cry:

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 14:50 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28
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Nome: Marco Uliana
Iuri, anzitutto mi pare che il tuo punto di partenza sia decisamente buono.
Guarda: con un po' di fotoritocco guadagna ancora qualcosa.
Prova2.jpg



Il problema è al massimo l'illuminazione un po' forte che fa vedere l'anello luminoso. Fai come ti ho suggerito, costruisci un tubino di plastica bianca in cui "inscrivere" strettamente il cartellino. Ovviamente perderai un po' di luce e dovrai usare tempi di posa più lunghi.

Lascia perdere Helicon, e scarica combine ZP. Meno "user friendly", ma dovrai usare solo due comandi: "combine and align used frames" e "Do stack".

Quanto a un esempio postato da me non ho mai fatto foto in studio di esemplari così piccoli. Supplisco con qualche foto fatta in natura su piccoli soggetti per darti l'idea della risoluzione che si ottiene con l'obiettivo citato (sono ritagli al 100% e non ritoccati). Tieni conto che sono foto fatte a mano libera, con tutte le limitazioni del caso, a partire da alti ISO (e quindi maggior granulosità) per avere un tempo di scatto più breve.

Piccolo Miride su fiori di tamerice
IMGP0312.jpg



Triodontella nitidula (circa 5 mm)
IMGP3524.jpg



Tillodenops (qui le dimensioni le sai meglio tu di me...), forse è proprio l'esemplare che ti ho dato :D
IMGP6560.jpg



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MessaggioInviato: 29/12/2009, 15:59 
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54
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Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
Caro Marco,
ho diminuito l'intensità luminosa e ho tagliato il fondo a un bicchiere di plastica di quelli che si usano per i pic nic.... ops...volevo dire per le trappole all'aceto. :lol:
Ho aumentato il numero di scatti e cambiato soggetto (lunghezza 11 mm).
Caspita! Mi sembra di notare un leggero miglioramento...adesso lo dico ad Augusto!
Come hai fatto a far sparire tutto il fondo? Io ho Adobe Photoshop ma non lo so usare.
Hai altre 2 dritte da darmi.
Ti ringrazio ancora tantissimo .... anche per il bellissimo Tillodenops. Sai che i Tillodenops bimaculatus che ho del Kenia sono diversi da questo del'Egitto. Boh? Pic nel 1922 ha descritto proprio dell'Egitto Tillodenops angustatus e secondo me è lui ma visto che il mammasantissima del cleridari europei dice che sono sinonimi perchè ha visto i tipi al momento non entro nella mischia. Anche per i Cleridae si rischia di finire come per i Carabus dove alla classificazione binomiale si sostituisce sempre più quella del "bilocale" tipo: intricatus della Basilicata! Ohibò! :lol: :lol:


Prova 2 T-leuco - Copia.jpg


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Iuri
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MessaggioInviato: 29/12/2009, 16:43 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28
Messaggi: 3223
Nome: Marco Uliana
Ciao Iuri, mi pare che il risultato sia molto buono, anche se forse puoi guadagnare ancora un po' di luce su capo e lati del pronoto, che sono piuttosto scuri. Poi è questione di gusti ed esigenza: una luce più diffusa rende meno i volumi ma permette di leggere meglio le superfici.
A questo proposito, il mio bicchiere ha una fessura larga un dito ritagliata (e chiusa da nastro adesivo per dare consistenza all'oggetto), che oriento sulle "23" o "sull'una", per dare un po' più di volume. è il colpo di luce che vedi su capo e pronoto della mia Mimela junii.

Per il fondo molto bianco:
- fondamentale la pulizia del cartellino.
- aumenta l'esposizione di uno o due stop rispetto alla proposta automatica della fotocamera, in modo da sovraesporre leggermente
- se i tuoi insetti non hanno parti bianche e il fondo è già bello pulito, utilizza lo strumento Livelli di Photoshop (ctrl + L), approssimando a bianco i grigi chiari: sposta a sx il cursore all'estrema dx, sotto al grafico. Inoltre, se gradisci uno sfondo non candido (che secondo me risulta meno accecante e approssima problemini di sporcizia e ombre), diminuisci i livelli di output: il 255 è il bianco candido, se metti 245 (come nelle mie elaborazioni) hai uno sfondo impercettibilmente grigino.
- oppure/in aggiunta, utilizza la selezione bacchetta magica, con una tolleranza intorno a 20-25 per selezionare il fondo (bacchetta in modalità addittiva, in modo che il risultato di ogni click si aggiunga a quello dei click precedenti: non è possibile selezionare bene tutto il fondo in un colpo). Una volta selezionato il fondo, ammorbidisci il contorno per non creare scalini (Select/Feather) e usa strumenti come desaturazione, correzione del contrasto (abbassandolo), pennello ampio e molto sfumato nel bordo del colore voluto (bianco, oppure con coordinate RGB 245, 245, 245 per riprodurre il grigino di cui sopra) per coprire parti non altrimenti correggibili come macchie e polvere.
- altro strumento importante (non per il fondo) è la correzione luce/ombra, (Image/adjustment/Shadow Highlight), di funzionamento più complesso, che si impara... provandoci. Serve per bilanciare le parti troppo in ombra e quelle troppo chiare.

Ecco, ho rivelato i segreti acquisiti in due anni di duro lavoro :x ... spero di essere stato d'aiuto e di farmi perdonare per i glafiridi che non ti ho ancora reso :oops: (e per quelli che non ti renderò mai :lol1: ).



Per i Tillodenops, ricordo che mi avevi fatto queste considerazioni quando ci incontrammo a Venezia. Che dire... non so nulla di cleridi, ma anche i Guru sbagliano. Magari i due tipi coincidono davvero e in Egitto c'è un'altra specie ancora?


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 18:18 
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54
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Nome: Iuri Zappi
Glaphyrus ha scritto:
Ecco, ho rivelato i segreti acquisiti in due anni di duro lavoro :x ... spero di essere stato d'aiuto e di farmi perdonare per i glafiridi che non ti ho ancora reso :oops: (e per quelli che non ti renderò mai :lol1: ).
Per i Tillodenops, ricordo che mi avevi fatto queste considerazioni quando ci incontrammo a Venezia. Che dire... non so nulla di cleridi, ma anche i Guru sbagliano. Magari i due tipi coincidono davvero e in Egitto c'è un'altra specie ancora?


OK OK!!! Non chiedo più nulla!!! :cry: :cry: :cry:

Scherzoooo!! :lov2:

Ho provato con livelli automatici e luminosità e ho già ottenuto qualcosina di meglio con una diversa sequenza di scatti. Nei prossimi giorni ho mille impegni e purtroppo non credo riuscirò a far molto. Ecco cosa succede a invitare tutti gli amici a casa propria per l'ultimo dell'anno!
Credo che il Korynetes non sia proprio uno dei soggetti più facili da elaborare per la sua estrema lucidità e i 3 mm di lunghezza. Ti mando l'ultimo risultato.
Per il Tillodenops ho fatto un po' di ripasso dei miei appunti. Il tuo Tillodenops è identico ad altri 2 che ho visto classificati come T. angustatus Pic, 1922. Certo dovrei vedere il tipo di Pic a Parigi. Prima o poi ci andrò e ti farò sapere!!! O magari il Guru farà chiarezza!
Ancora grazie mille!


K3b.jpg


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MessaggioInviato: 29/12/2009, 20:39 
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Nome: Daniele Sechi
Enoplium ha scritto:
Nei prossimi giorni ho mille impegni e purtroppo non credo riuscirò a far molto. Ecco cosa succede a invitare tutti gli amici a casa propria per l'ultimo dell'anno!


Ormai l'hai detto! Tutti a casa di Iuri per l'ultimo dell'anno!! :birra:
Facciamo una versione di Entomodena invernale :gh:
Vado a prenotare il volo, grazie Iuri! :ok: :ok: :mrgreen: :mrgreen:

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MessaggioInviato: 29/12/2009, 22:39 
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Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
Daniele Sechi ha scritto:
Enoplium ha scritto:
Nei prossimi giorni ho mille impegni e purtroppo non credo riuscirò a far molto. Ecco cosa succede a invitare tutti gli amici a casa propria per l'ultimo dell'anno!


Ormai l'hai detto! Tutti a casa di Iuri per l'ultimo dell'anno!! :birra:
Facciamo una versione di Entomodena invernale :gh:
Vado a prenotare il volo, grazie Iuri! :ok: :ok: :mrgreen: :mrgreen:


:lol: :lol: :lol: Che spasso che sei Daniele!!! :lol: :lol: :lol:

Allora vado a sentire se è libera la palestra della Polisportiva di Campogalliano....in 260 ci stiamo!!

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MessaggioInviato: 29/12/2009, 23:07 
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Località: Ginevra, Svizzera
Nome: Guido Sabatinelli
Ciao Marco, posta qualche foto del tuo apparato di illuminazione di quelle che mi hai mandato un po' di tempo fa.

Attenzione NON COMPRATE HELICON Focus!
1. ne esiste una versione gratuita la 3.20.3 gratuita che fa le stesse cose di quella a pagamento
2. come ha detto Marco i risultati sono migliori con Combine ZP anche se uno deve fare 2 passaggi per elaborare le foto.

ciao.

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
http://www.scarabeidi.it


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MessaggioInviato: 13/01/2010, 18:30 
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Iscritto il: 09/12/2009, 14:24
Messaggi: 369
Località: Cialla - Udine
Nome: Ivan Rapuzzi
Salve a tutti,
personalmente utilizzo un'attrezzatura abbastanza semplice:
- fotocamera Olympus SP-590UZ
- lampada al neon anulare da applicare attorno all'obiettivo
- treppiede Manfrotto con braccio orrizontale

Regolo l'impostazione su "manuale" do la max profondità di campo e imposto un tempo di esposizione tale da sovraesporre leggermente (+0,7 / + 1,0).

Tutto qua. Ciao Ivan


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MessaggioInviato: 17/01/2010, 21:24 
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Messaggi: 7102
Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
Trovo finalmente un momento per potervi descrivere l’attrezzatura che uso per la macrofotografia da banco.

1) Fotocamera Canon EOS 450D
2) Obiettivo SIGMA 70mm 1:2.8 DG Macro
3) Stativo su cui è fissata la fotocamera
4) Illuminazione con fibre ottiche Schott KL 150 B
5) Cilindretti di carta per lucidi
6) Piano regolabile
7) Lente addizionale Rainox M-250 (per i soggetti più piccoli)


Questa fotocamera ha il grande vantaggio di possedere la funzione “Live View” che consente di osservare il soggetto mentre si sta fotografando.
Questo, combinato all’impostazione per lo “scatto remoto”, opzione possibile con il software in dotazione, mi permette di collegare la macchina allo schermo del mio computer e operare attraverso il pc. :)
Due i vantaggi offerti da questa possibilità.
- Si può osservare il soggetto, a forte ingrandimento sullo schermo del pc mentre lo si fotografa, aumentandone l’ingrandimento sui particolari che via via si vogliono mettere a fuoco.
- Si può scattare con il mouse, ciccando sul pulsante virtuale che appare sullo schermo, evitando qualsiasi “mosso”, anche se si impostano tempi molto lunghi.
Il piano regolabile mi permette di spostare il soggetto, a seconda delle sue dimensioni, più o meno vicino all’obiettivo.
Fondamentali i cilindretti di carta da lucidi attorno al soggetto, per evitare fastidiosii riflessi e creare all’interno condizioni di illuminazione omogenee.
Per il resto, come molti di voi fanno, eseguo un numero variabile di scatti (da 5 a 10), in funzione della profondità del soggetto, mettendo prima a fuoco il piano più vicino all’obiettivo e poi i successivi (metto a fuoco dalla macchina, non sposto il piano).
Diaframma e tempi scelti di volta in volta in funzione del soggetto.
Poi elaborazione con Combine Z5 e, sull’immagine finale, un po’ di fotoritocco per eliminare eventuali dominanti e omogeneizzare lo sfondo.
Tutto qui ;)
Le foto illustrano l’attrezzatura appena descritta.
La cicindela che si vede sullo schermo è una Calomera lugens lugens che, se ce la faccio, inserisco stasera stessa.

Foto01.jpg

Foto02.jpg

Foto03.jpg

Foto04.jpg

Foto05.jpg



P.S. - Ho appena inserito la Calomera lugens lugens, che si vede sullo schermo del pc, in questa discussione.

_________________
:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 17/01/2010, 23:15 
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54
Messaggi: 1093
Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
Grazie mille Marcello!!!
Molto interessante!!! Sicuramente un modello da seguire.
Non sono molte le fotocamere digitali che hanno la funzione "Live view" mi sembra.
Domani farò un po' di ricerche. Purtroppo questa sera devo finire di preparare una lezione.
Ma volevo essere il primo a ringraziarti.
:lov1:

_________________
:hi: :hi: :hi:
Iuri


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MessaggioInviato: 18/01/2010, 7:17 
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Iscritto il: 28/08/2009, 13:45
Messaggi: 1946
Località: Ginevra, Svizzera
Nome: Guido Sabatinelli
Grazie Marcello,
Lo stativo su cui monti la macchina fotografica e il tavolinetto innalzatore da dove proviene?
Ciao, Guido

_________________
Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
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MessaggioInviato: 18/01/2010, 11:03 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Ho visto l'attrezzatura di Marcello, e devo dire che, in maniera indipendente, anche io ho realizzato qualcosa di simile, con cui faccio la maggior parte delle foto agli esemplari preparati.
Ci sono alcune differenze, ma la sostanza non cambia.
Io uso una Olympus E410 (credo non la facciano più da circa un anno, ma le sue discendenti hanno più o meno le stesse caratteristiche).
Stativo1.jpg


Lo stativo l'ho comprato usato su Ebay per una cifra modesta
Il soffietto è un vecchio ma ottimo Pentacon, comprato ancora imballato da un russo, sempre su Ebay
L'obiettivo montato nel momento della foto è un EL Nikkor 75/4 (un obiettivo da ingranditore, quindi senza regolazione della messa a fuoco, che si fa variando l'altezza del gruppo obiettivo-soffietto.fotocamera o, meglio, del piano su cui poggia il soggetto).
Fin qui tutto abbastanza normale.
Più strana è la parte riguardante illuminazione e piano per la messa a fuoco.
Per l'illuminazione ricorro a due sistemi alternativi:
Illuminatore anulare a led (roba cinese, ma di ottima qualità). La luce dei led ha una lieve dominante verdognola, che però non necessita di correzione post-scatto, poichè ci pensa direttamente il sistema di bilanciamento del bianco della fotocamera (anche lasciandolo su automatico)
Quattro lampade a fluorescenza da 18w a luce fredda (che equivalgono a circa 300W con lampade ad incandescenza) poste in quegli strani cilindri neri intorno alla base porta-insetto (ottenuti tagliando e verniciando quattro tubi delle Pringles (mi pare quelle alla paprika) :mrgreen: . In caso di necessità posso aggiungere altre due lampade dello stesso tipo, da 32w ciascuna (quindi altri 250-300W rapportati a quelle a incandescenza) su due staffe con portalampada per illuminazione dall'alto (fornite con lo stativo). Servono solo nel caso il dorso dell'insetto risulti un po' scuro con l'illuminazione troppo laterale.
Non uso mai insieme illuminazione led e fluorescente, perchè hanno una temperatura, e quindi un colore, diversi e il sistema di bilanciamento del bianco va in crisi.
base2.jpg


La base regolabile in altezza è stata ottenuta semplicemente fissando un obiettivo usato (nel mio caso, col diaframma rotto, comprato a 2 € su Ebay) sul piano dello stativo. In realtà io ho messo un secondo piano in multistrato poggiato su quello dello stativo e vi ho fissato l'obiettivo. Così, oltre a non rovinare lo stativo, posso spostare lateralmente, se necessario, tutto il piano con base porta-insetti ed illuminatori laterali, senza dover muovere l'insetto.
Sulla filettura frontale dell'obiettivo (nel mio caso 52mm) ho montato un adattatore step-down con filettatura femmina da 72mm e maschio da 52, su cui avevo in precedenza fissato un disco di plastica, con incollata sul lato interno una piccola calamita. Girando la ghiera di messa a fuoco si otteniene il movimento verso l'alto e il basso del piano porta-insetti.
Si consiglia di usare come base un obiettivo macro o di focale medio-tele (ad esempio un 90mm), perchè così si riesce ad ottenere una maggiore escursione (io uso un 50mm, ma con escursione più lunga del normale - un quasi-macro).
Ho usato questo sistema perchè l'ottimo supporto di Marcello è difficle da trovare, se non a prezzi esagerati, oppure bisogna trovare uno in gambia che ce lo costruisca (deve essere assolutamente privo di gioco ed estremamente preciso nel movimento, altrimanti diventa inutilizzabile con i programmi di combinazione immagini (io preferisco Combine Z5, antenato degli altri Combine utilizzati da altri).
base1.jpg


Poi ho preso un coperchio in metallo di un barattolo di marmellata (si capisce dal disegno variopinto!) in cui ho inserito un pezzo di plastozote. L'insetto, se spillato o cartellinato, viene fissato sul plastozote (sui cui prima metto un pezzetto di carta bianca per avere uno sfondo uniforme). Il porta-insetto (coperchio del barattolo di marmellata) viene poggiato sul piano superiore dell'obiettivo, e rimane fermo grazie alla calamita, ma se necessario si possono effettuare spostamenti per centrare il soggetto nell'inquadratura. Prima di scattare, metto il solito bicchierino bianco (ne uso di varie misure, sfruttando i contenitori di yogourt, fino a quelli da 500g, che sono anche meglio dei cilindri fatti cn carta traslucida) col fondo tagliato. Se uso la luce anulare a led, lo metto dritto (parte più larga in alto, come in foto, per migliorare l'illuminazione del fondo, se uso le luci fluorescenti laterali lo metto capovolto, per avere più luce sul dorso

Con l'obiettivo montato nella foto, 75 mm di focale (che con la Olympus equivalgono a 150 mm di una reflex tradizionale), si riescono a fotografare soggetti tra 5-6 cm e 3-4 mm riempiendo l'inquadratura. Per soggetti più grandi uso un 105mm, sempre da ingranditore, oppure un vecchio Micro Nikkor 55/2,8 montato con anello adattatore Nikon/Olympus, ma senza soffietto.
Per soggetti più piccoli uso sempre ob. da ingranditore, ma con focali più corte, generalmente 50 mm o 35 mm (arrivo fino a 17mm), ma più corta è la focale che si usa, più ci si deve avvicinare al soggetto, con conseguenti problemi di illuminazione, sempre più laterale. Si possono anche usare obietti da microscopio (meglio non andare oltre 4x o 5x), anche se spesso hanno il problema della luce che entra nella lente frontale dà un effetto sbiadito e nebbioso. Questi e quelli con ingrandimento maggiore (10x, 20x e oltre) è meglio riservarli all'uso su microscopio e adattatore per fotocamera, con illuminazione a luce trasmessa.

Altra cosa importante: tutto l'armamentario deve poggiare su una base solida, pesante e che non si muova (quel mobiletto basso su cui poggia il mio stativo l'ho fatto apposta tutto in truciolato pesante, con in più ulteriori spessori nella base (dove inoltre ho messo dozzine di obiettivi ed accessori, un microscopio che peserà 8 chili, ecc.). Se la base non è perfettamente stabile, tutto il risultato viene compromesso. Così posso anche permettermi di scattare le foto senza scatto a distanza.

Il punto debole della mia attrezzatura è il sensore della fotocamera, troppo piccolo e con i pixel troppo vicini, tanto da indurre disturbi nella qualità dell'immagine se si usano tempi troppo lunghi. La prossima volta tornerò a Nikon che ha sensori più grandi, come del resto Canon (la funzione Liveview, che ha anche la mia Olympus, in realtà serve a poco. Si mette a fuoco bene, anzi meglio, anche dal mirino).

Per ora mi fermo qui perchè devo uscire.
A proposito, scusate lo sfondo orrendo, ma mio padre ha attaccato quel poster al muro quando è entrato in vigore l'Euro e non c'è stato niente da fare per farglielo levare ('sti bancari in pensione!) Scusate pure le canne da pesca (che in realtà sono ora un manico su cui monto un seghetto per tagliare i rami sugli alberi - 4 m - o in alternativa un retino, e l'altro, di 8 m, ha all'estremità un gancio per fissare le trappole col vino sugli alberi)

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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