Ho visto l'attrezzatura di Marcello, e devo dire che, in maniera indipendente, anche io ho realizzato qualcosa di simile, con cui faccio la maggior parte delle foto agli esemplari preparati.
Ci sono alcune differenze, ma la sostanza non cambia.
Io uso una Olympus E410 (credo non la facciano più da circa un anno, ma le sue discendenti hanno più o meno le stesse caratteristiche).
Lo stativo l'ho comprato usato su Ebay per una cifra modesta
Il soffietto è un vecchio ma ottimo Pentacon, comprato ancora imballato da un russo, sempre su Ebay
L'obiettivo montato nel momento della foto è un EL Nikkor 75/4 (un obiettivo da ingranditore, quindi senza regolazione della messa a fuoco, che si fa variando l'altezza del gruppo obiettivo-soffietto.fotocamera o, meglio, del piano su cui poggia il soggetto).
Fin qui tutto abbastanza normale.
Più strana è la parte riguardante illuminazione e piano per la messa a fuoco.
Per l'illuminazione ricorro a due sistemi alternativi:
Illuminatore anulare a led (roba cinese, ma di ottima qualità). La luce dei led ha una lieve dominante verdognola, che però non necessita di correzione post-scatto, poichè ci pensa direttamente il sistema di bilanciamento del bianco della fotocamera (anche lasciandolo su automatico)
Quattro lampade a fluorescenza da 18w a luce fredda (che equivalgono a circa 300W con lampade ad incandescenza) poste in quegli strani cilindri neri intorno alla base porta-insetto (ottenuti tagliando e verniciando quattro tubi delle Pringles (mi pare quelle alla paprika)

. In caso di necessità posso aggiungere altre due lampade dello stesso tipo, da 32w ciascuna (quindi altri 250-300W rapportati a quelle a incandescenza) su due staffe con portalampada per illuminazione dall'alto (fornite con lo stativo). Servono solo nel caso il dorso dell'insetto risulti un po' scuro con l'illuminazione troppo laterale.
Non uso mai insieme illuminazione led e fluorescente, perchè hanno una temperatura, e quindi un colore, diversi e il sistema di bilanciamento del bianco va in crisi.
La base regolabile in altezza è stata ottenuta semplicemente fissando un obiettivo usato (nel mio caso, col diaframma rotto, comprato a 2 € su Ebay) sul piano dello stativo. In realtà io ho messo un secondo piano in multistrato poggiato su quello dello stativo e vi ho fissato l'obiettivo. Così, oltre a non rovinare lo stativo, posso spostare lateralmente, se necessario, tutto il piano con base porta-insetti ed illuminatori laterali, senza dover muovere l'insetto.
Sulla filettura frontale dell'obiettivo (nel mio caso 52mm) ho montato un adattatore step-down con filettatura femmina da 72mm e maschio da 52, su cui avevo in precedenza fissato un disco di plastica, con incollata sul lato interno una piccola calamita. Girando la ghiera di messa a fuoco si otteniene il movimento verso l'alto e il basso del piano porta-insetti.
Si consiglia di usare come base un obiettivo macro o di focale medio-tele (ad esempio un 90mm), perchè così si riesce ad ottenere una maggiore escursione (io uso un 50mm, ma con escursione più lunga del normale - un quasi-macro).
Ho usato questo sistema perchè l'ottimo supporto di Marcello è difficle da trovare, se non a prezzi esagerati, oppure bisogna trovare uno in gambia che ce lo costruisca (deve essere assolutamente privo di gioco ed estremamente preciso nel movimento, altrimanti diventa inutilizzabile con i programmi di combinazione immagini (io preferisco Combine Z5, antenato degli altri Combine utilizzati da altri).
Poi ho preso un coperchio in metallo di un barattolo di marmellata (si capisce dal disegno variopinto!) in cui ho inserito un pezzo di plastozote. L'insetto, se spillato o cartellinato, viene fissato sul plastozote (sui cui prima metto un pezzetto di carta bianca per avere uno sfondo uniforme). Il porta-insetto (coperchio del barattolo di marmellata) viene poggiato sul piano superiore dell'obiettivo, e rimane fermo grazie alla calamita, ma se necessario si possono effettuare spostamenti per centrare il soggetto nell'inquadratura. Prima di scattare, metto il solito bicchierino bianco (ne uso di varie misure, sfruttando i contenitori di yogourt, fino a quelli da 500g, che sono anche meglio dei cilindri fatti cn carta traslucida) col fondo tagliato. Se uso la luce anulare a led, lo metto dritto (parte più larga in alto, come in foto, per migliorare l'illuminazione del fondo, se uso le luci fluorescenti laterali lo metto capovolto, per avere più luce sul dorso
Con l'obiettivo montato nella foto, 75 mm di focale (che con la Olympus equivalgono a 150 mm di una reflex tradizionale), si riescono a fotografare soggetti tra 5-6 cm e 3-4 mm riempiendo l'inquadratura. Per soggetti più grandi uso un 105mm, sempre da ingranditore, oppure un vecchio Micro Nikkor 55/2,8 montato con anello adattatore Nikon/Olympus, ma senza soffietto.
Per soggetti più piccoli uso sempre ob. da ingranditore, ma con focali più corte, generalmente 50 mm o 35 mm (arrivo fino a 17mm), ma più corta è la focale che si usa, più ci si deve avvicinare al soggetto, con conseguenti problemi di illuminazione, sempre più laterale. Si possono anche usare obietti da microscopio (meglio non andare oltre 4x o 5x), anche se spesso hanno il problema della luce che entra nella lente frontale dà un effetto sbiadito e nebbioso. Questi e quelli con ingrandimento maggiore (10x, 20x e oltre) è meglio riservarli all'uso su microscopio e adattatore per fotocamera, con illuminazione a luce trasmessa.
Altra cosa importante: tutto l'armamentario deve poggiare su una base solida, pesante e che non si muova (quel mobiletto basso su cui poggia il mio stativo l'ho fatto apposta tutto in truciolato pesante, con in più ulteriori spessori nella base (dove inoltre ho messo dozzine di obiettivi ed accessori, un microscopio che peserà 8 chili, ecc.). Se la base non è perfettamente stabile, tutto il risultato viene compromesso. Così posso anche permettermi di scattare le foto senza scatto a distanza.
Il punto debole della mia attrezzatura è il sensore della fotocamera, troppo piccolo e con i pixel troppo vicini, tanto da indurre disturbi nella qualità dell'immagine se si usano tempi troppo lunghi. La prossima volta tornerò a Nikon che ha sensori più grandi, come del resto Canon (la funzione Liveview, che ha anche la mia Olympus, in realtà serve a poco. Si mette a fuoco bene, anzi meglio, anche dal mirino).
Per ora mi fermo qui perchè devo uscire.
A proposito, scusate lo sfondo orrendo, ma mio padre ha attaccato quel poster al muro quando è entrato in vigore l'Euro e non c'è stato niente da fare per farglielo levare ('sti bancari in pensione!) Scusate pure le canne da pesca (che in realtà sono ora un manico su cui monto un seghetto per tagliare i rami sugli alberi - 4 m - o in alternativa un retino, e l'altro, di 8 m, ha all'estremità un gancio per fissare le trappole col vino sugli alberi)