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Tenebrio
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Inviato: 01/01/2013, 23:12 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Ho acquisito negli anni una discreta esperienza sui Tenebrionidi paleartici, soprattutto del settore occidentale, pur con tante lacune e con la consapevolezza che non avrò mai il tempo e i materiali per colmarle. Per alcuni gruppi, che solo recentemente sono stati inclusi nella famiglia Tenebrionidae, le mie conoscenze sono invece ancora molto frammentarie, sia per carenze bibliografiche che di esemplari: mi riferisco in particolare alla vasta sottofamiglia Alleculinae e al più ristretto gruppo dei Lagriinae Lagriini. Questa bella specie che ho ricevuto dall’amico Andrea Corso proviene dal Marocco sud-occidentale e non ho dubbi nell’attribuirla alla tribù Lagriini. Con il Catalogo paleartico in mano, ed andando un po’ ad intuito, credo di poter escludere Lagria s. str. e subgen. Apteronympha; escludo anche Adynata (= Microlagria) poupillieri (Reiche, 1864), citata di Algeria e Marocco: ho trovato la descrizione originale e si tratta di un insetto di piccole dimensioni (5 mm) e di colore bruno. Escludendo anche i vari generi di Lagriini a distribuzione asiatica, l’unica specie ipotizzabile che trovo sarebbe Chrysolagria viridipennis (Fabricius, 1798), citata di Tunisia, Algeria, Marocco e Spagna (ma per la Spagna non trovo nessun riscontro né in Faunaeur, né in altri lavori che trattano i Lagriini iberici); il nome viridipennis potrebbe essere compatibile con una specie a tegumenti metallici, come questa, magari con riflessi variabili. Siamo proprio nel campo delle ipotesi, poiché non ho trovato nulla di concreto; nel web trovo nominata una ssp. mauritanica (Reiche, 1848) e alcune altre specie del genere a distribuzione afro-tropicale. Non trovo immagini, né descrizioni. Qualcuno più abile di me nelle ricerche bibliografiche riesce ad avere qualche notizia in più? Domani controllo tra del materiale africano (forse del Congo?) ancora in “couches” : ho la sensazione di avere qualche esemplare appartenente allo stesso genere o a qualcosa di affine. Marocco, Oued Massa (Agadir), Tikioute, 11.III.2012, A. Corso leg. (29°58'55.75"N - 9°40'39.44"W)  Ciao Piero
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Julodis
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Inviato: 01/01/2013, 23:41 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Non ho ancora avuto il tempo di cercare nel web, ma nel mio archivio fotografico si. Ed ho trovato questa. Per me è la stessa specie. Scusatemi se anticipo la pubblicazione di quella determinazione, pur avendo esaurito le mie due giornaliere, ma è solo perchè collegata a questa.
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marco paglialunga
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Inviato: 02/01/2013, 9:48 |
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54 Messaggi: 4850 Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
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Non credo sia di grande aiuto  ma sul web, in un forum amico e scivolando giù verso l'equatore, ho trovato questa http://www.insecte.org/forum/viewtopic. ... &view=next 
_________________ O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani (InfeRRno - canto IX - vv. 61-63)
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Hemerobius
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Inviato: 02/01/2013, 10:12 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Ne dovrei avere un paio raccolte in Tunisia, se riuscirò ad "estrarle" dal chaos del mio materiale te le faccio avere volentieri. Per lo meno sono molto, molto simili. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Maurizio Bollino
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Inviato: 02/01/2013, 12:56 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Intanto questo è un primo lavoro che ricordavo di avere. Non è molto, ma da qualche cosa si deve pur cominciare.....
_________________ Maurizio Bollino
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Velvet Ant
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Inviato: 02/01/2013, 14:37 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Intanto partiamo dalla descrizione originale, che non è il massimo, ma è già qualcosa. Quel " tota atra elytris solis viridibus cyaneo nitidis", mi lascia un po' perplesso sulla corrispondenza di questo esemplare alla specie di Fabricius. Mi sembra che anche il tegumento di capo e pronoto qui abbiano riflessi metallici. Che dite?
Fabricius, J. C. 1798. Supplementum entomologiae systematicae. - pp. [1-3], 1-572. Hafniae. pag. 118:
_________________ Marcello Romano
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Tenebrio
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Inviato: 02/01/2013, 23:53 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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 Grazie a tutti. Julodis ha scritto: Non ho ancora avuto il tempo di cercare nel web, ma nel mio archivio fotografico si. Ed ho trovato questa. Per me è la stessa specie. Sì Maurizio, sembrerebbe proprio la stessa (o qualcosa di estremamente simile). marco paglialunga ha scritto: sul web, in un forum amico e scivolando giù verso l'equatore, ho trovato questa http://www.insecte.org/forum/viewtopic. ... &view=next  Grazie Marco, anche questa del forum francese appartiene quasi sicuramente allo stesso genere. Hemerobius ha scritto: Ne dovrei avere un paio raccolte in Tunisia, se riuscirò ad "estrarle" dal chaos del mio materiale te le faccio avere volentieri. Per lo meno sono molto, molto simili.  Se ti riuscisse di tirarle fuori saranno veramente molto molto gradite. Maurizio Bollino ha scritto: Intanto questo è un primo lavoro che ricordavo di avere. Non è molto, ma da qualche cosa si deve pur cominciare..... Grazie Maurizio, molto apprezzato; non avevo ancora questa parte del catalogo del Normand e mi è utilissima anche perché comprende pure gli Alleculinae. Velvet Ant ha scritto: Intanto partiamo dalla descrizione originale, che non è il massimo, ma è già qualcosa. Quel "tota atra elytris solis viridibus cyaneo nitidis", mi lascia un po' perplesso sulla corrispondenza di questo esemplare alla specie di Fabricius. Mi sembra che anche il tegumento di capo e pronoto qui abbiano riflessi metallici. Che dite?
Ottimo Marcello. Già, quel " tota atra" scombina un po' tutto (confermo che capo, pronoto e anche zampe del mio esemplare sono metallici); molto strano perché, se escludo viridipennis, non saprei proprio dove andare a sbattere; un'altra stranezza è che, secondo il Cat. Pal. Col., questa Chrysolagria viridipennis non ha alcun sinonimo: strano per una specie relativamente vistosa, a distribuzione non puntiforme, e nota fin dalla fine del '700. Dal testo di Fabricius (" statura et magnitudo precedentium") che dimensioni si deducono?  Ciao Piero
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marco paglialunga
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Inviato: 03/01/2013, 9:58 |
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54 Messaggi: 4850 Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
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Velvet Ant
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Inviato: 03/01/2013, 16:08 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Tenebrio ha scritto: ...Dal testo di Fabricius (" statura et magnitudo precedentium") che dimensioni si deducono?  Ciao Piero Non è facile seguire il testo di Fabricius, almeno per le dimensioni delle specie descritte. Egli fa sempre riferimento alle specie precedenti e dunque bisogna risalire nel testo alla prima specie in cui sono chiaramente indicate. In questo caso, sempre che abbia bene interpretato il testo, al primo rigo della pagina che ho inserito, dove prosegue la descrizione di Tillus damicornis, si legge, per quella specie: " Statura et magnitudo omnino T. elongati". Il Tillus elongatus è lungo circa 8 mm. (in questa foto si parla di 7,8 mm.). La specie descritta prima della Lagria viridipennis è Tillus weberi, e viene indicata come di dimensioni maggiori rispetto alla precedente ( omnino praecedentis at alius et maior). Se ne deduce dunque che anche Lagria viridipennis ( statura et magnitudo precedentium), sia di dimensioni maggiori agli 8 mm. Sempre che abbia capito il senso di questi contorti ragionamenti di Fabricus 
_________________ Marcello Romano
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Tenebrio
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Inviato: 20/01/2013, 23:35 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Ritorno su questo argomento per confermare che non ho trovato altri dati che possano darmi delle certezze incontrovertibili sulla determinazione di questa specie. Contemporaneamente, l'unica specie di Lagriini (tra quelle descritte) alla quale si possa attribuire l'esemplare di questo post (e l'esemplare tunisino del post di Maurizio Julodis) rimane Chrysolagria viridipennis; questo nonostante la descrizione di Fabricius non le calzi del tutto a pennello. Quello che proprio non riesco a trovare è una descrizione relativamente recente di questa specie. Un'altra cosa che sarebbe utile è la descrizione del genere Chrysolagria (di cui Lagria viridipennis è la specie tipo); sta a pagina 339 di questo lavoro: Seidlitz G. C. M. von. 1898b: Lagriidae, pp. 306-364. In: Naturgeschichte der Insecten Deutschlands. Begonnen von Dr. W. F. Erichson, fortgesetzt von Prof. Dr. H. Schaum, Dr. G. Kraatz, H. v. Kiesenwetter, Julius Weise, Edm. Reitter und Dr. G. Seidlitz. Erste Abtheilung Coleoptera. Fiinfter Band. Zweite Hálfte. Lieferungen 1-3. Berlin: Nicolaische Verlags-Buchhandlung, 968 pp. Qualcuno ha accesso a quest'opera? Grazie comunque a tutti.  Ciao Piero
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cosmln
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Inviato: 21/01/2013, 2:57 |
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Iscritto il: 26/03/2010, 14:55 Messaggi: 5932 Località: Romania
Nome: Cosmin-Ovidiu Manci
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Tenebrio ha scritto: Ritorno su questo argomento per confermare che non ho trovato altri dati che possano darmi delle certezze incontrovertibili sulla determinazione di questa specie. Contemporaneamente, l'unica specie di Lagriini (tra quelle descritte) alla quale si possa attribuire l'esemplare di questo post (e l'esemplare tunisino del post di Maurizio Julodis) rimane Chrysolagria viridipennis; questo nonostante la descrizione di Fabricius non le calzi del tutto a pennello. Quello che proprio non riesco a trovare è una descrizione relativamente recente di questa specie. Un'altra cosa che sarebbe utile è la descrizione del genere Chrysolagria (di cui Lagria viridipennis è la specie tipo); sta a pagina 339 di questo lavoro: Seidlitz G. C. M. von. 1898b: Lagriidae, pp. 306-364. In: Naturgeschichte der Insecten Deutschlands. Begonnen von Dr. W. F. Erichson, fortgesetzt von Prof. Dr. H. Schaum, Dr. G. Kraatz, H. v. Kiesenwetter, Julius Weise, Edm. Reitter und Dr. G. Seidlitz. Erste Abtheilung Coleoptera. Fiinfter Band. Zweite Hálfte. Lieferungen 1-3. Berlin: Nicolaische Verlags-Buchhandlung, 968 pp. Qualcuno ha accesso a quest'opera? Grazie comunque a tutti.  Ciao Piero il volume in tutto e qui. e su Chrysolagria: spero che sia quella che tu cerchi. 
_________________ Cosmin-Ovidiu Manci ********************** cosmln's place - my blogjust insectsDragonflies of Romania
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Julodis
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Inviato: 21/01/2013, 8:34 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Se vuoi divertirti ad usare un traduttore automatico, eccola in formato testo:
3. subg. Chrysolagria.
Prothorax margine laterali deflexo subevanido. Antennae articulo ultimo maris haud elongato. Elytra epipleuris summa apice abbreviatis. Femina alata.
Halsschild und Flügeldecken grob und dicht punktirt, Flügel-decken bei männlich und weiblich nach hinten verbreitert, Stirn bei männlich und weiblich breit, die Fühlerglieder vom 6. — 10. quer, das letzte etwa so lang als die 2 vorhergehenden zusammen, beim männlich kaum länger als beim weiblich, Hintertibien beim weiblich schwach, beim männlich stark gebogen, Oberseite metallisch, Kopf und Halsschild blau, Flügeldecken grün. L. 7 — 10,5 mm. Algier, Marocco, Tunis. viridipennis Fbr.
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Velvet Ant
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Inviato: 21/01/2013, 12:42 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Direi che la descrizione combacia perfettamente con l'esemplare di Piero. 
_________________ Marcello Romano
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Hemerobius
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Inviato: 21/01/2013, 13:54 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Fuorché per le elitre verdi, ma non sarà che post-mortem cambiano colore? Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Julodis
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Inviato: 21/01/2013, 16:05 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Hemerobius ha scritto: Fuorché per le elitre verdi, ma non sarà che post-mortem cambiano colore? Roberto  No, perchè il mio esemplare è fotografato in natura, da vivo, ed è quasi dello stesso colore di quello di Piero (i riflessi verdastri che si vedono sulle elitre sono dovuti in buona parte all'angolazione della foto e al fatto che era tra il fogliame, non alla luce diretta del sole). Ritengo però che, come in molte specie a colori simili, sia possibile una variazione individuale che va dal violaceo al verde, passando per il blu.
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