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Junger
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Inviato: 03/04/2013, 18:55 |
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Iscritto il: 04/08/2012, 14:41 Messaggi: 133 Località: Montella , Avellino - Campania / Bologna - Emilia Romagna
Nome: Gerardo Moscariello
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Prima di passare alla bestiola vorrei , con questo post , chiedere scusa a tutti per il prolungato periodo d'assenza. Non vorrei sembrare un approfittatore che scompare una volta ottenuto ciò che cercava. Purtroppo , motivi personali e di studio, mi hanno tenuto lontano dalle mie passioni; spero di poter recuperare con il mio modesto apporto al forum. sottopongo alla vostra attenzione questo cerambycidae vietnamita , giuntomi non determinato. Penso si tratti di : Apriona rugicollis rugicollis (Chevrolat, 1852). Dovrebbe essere anche una specie nuova per il forum. [30 mm ; raccoglitore locale] Più verosimilmente potrebbe essere anche Apriona germarii parvigranula (Thomson, 1878)sono confuso la fotografia che allego è la mia prima prova di stacking e il risultato non mi sembra proprio scadente. ciao a tutti , Gerardo 
_________________  Gerardo Moscariello
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Carlo A.
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Inviato: 04/04/2013, 21:45 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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Ciao Gerardo, non è facile stabilire quale delle due, comunque basandosi sull'aspetto generele e sulla provenienza direi Apriona germari ssp. parvigranula Thomson, 1878; dovrebbe essere poco più grande, ma le dimensioni spesso variano molto più di quello che si trova in letteratura. L' Apriona rugicollis Chevrolat, 1852 ha una distribuzione più settentrionale, oltre ad avere più tubercoli sulle elitre ed il pronoto con i solchi più marcati. 
_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
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Junger
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Inviato: 04/04/2013, 22:56 |
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Iscritto il: 04/08/2012, 14:41 Messaggi: 133 Località: Montella , Avellino - Campania / Bologna - Emilia Romagna
Nome: Gerardo Moscariello
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Carlo A. ha scritto: Ciao Gerardo, non è facile stabilire quale delle due, comunque basandosi sull'aspetto generele e sulla provenienza direi Apriona germari ssp. parvigranula Thomson, 1878; dovrebbe essere poco più grande, ma le dimensioni spesso variano molto più di quello che si trova in letteratura. L' Apriona rugicollis Chevrolat, 1852 ha una distribuzione più settentrionale, oltre ad avere più tubercoli sulle elitre ed il pronoto con i solchi più marcati.  Grazie mille Carlo , Sinceramente sono contento di essermi avvicinato, anche se non del tutto. Anche secondo me , dopo dei raffronti più accurati , l'esemplare sembra essere più verosimilmente A. germari parvigranula . Dovrei procedere con l'estrazione per avere la certezza sulla specie ? Se così dovesse essere hai dei suggerimenti da darmi ? Non essendomi mai cimentato non vorrei rischiare di rovinare l'esemplare. Ciao Gerardo.
_________________  Gerardo Moscariello
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Junger
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Inviato: 06/04/2013, 14:58 |
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Iscritto il: 04/08/2012, 14:41 Messaggi: 133 Località: Montella , Avellino - Campania / Bologna - Emilia Romagna
Nome: Gerardo Moscariello
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Salve a tutti, nessuno ha altre idee sull'identificazione?
ciao Gerardo.
_________________  Gerardo Moscariello
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Carlo A.
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Inviato: 06/04/2013, 17:26 |
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59 Messaggi: 1134 Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
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Anche se la estrai non credo che tu riesca ad avere una conferma definitiva dato che non penso ci sia modo di confrontare i parameri; io mi sono basato sull'ultima revisione del genere Apriona disponibile che è quella di Eric Jiroux pubblicata a settembre 2011 Eric Jiroux: Révision du genre Apriona Chevrolat, 1852; Les chaiers Magellanes NS, N°5, Septembre 2011 Nel suo lavoro però non c'è il confronto dei parameri delle varie specie, così come non c'è nei lavori di Gilmour del 1958 e 1963; E. F. Gilmour: Revision of the genus Apriona Chevrolat; Idea, vol. 11, part 2 & 3, 15. VIII. 1958 E. Forrest Gilmour: Revision fo the Batocerini, Genera Doesburgia, Aprionella, Microcriodes, Pseudapriona, Parapriona and Anapriona; Entom. Abh. Mus. Tierk. Dresden. Bd. 29 1963 Nr.7 Personalmente non ho molta esperienza con le estrazioni,  le ho fatte solo su pochi dei miei esemplari di Rosenbergia, ma credo che sul sito tu riesca a trovare tutte le informazioni utili. 
_________________ Carlo Arrigo
"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti" Alfred Russel Wallace
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Xylosteus
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Inviato: 06/04/2013, 20:44 |
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Iscritto il: 13/09/2009, 18:04 Messaggi: 881
Nome: Pierpaolo Rapuzzi
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Ciao Gerardo, circa l'estrazione mi pare che il tuo esemplare sia una femmina. Me lo confermi? Sulla determinazione direi anch'io parvigranula che, stando all'ultimo lavoro di Jiroux dovrebbe essere la forma più meridionale. Resta che il fatto che guardando i miei esemplari trovo davvero poche differenze che abbiano un significato sistematico. Per quanto riguarda le estrazioni ti racconto il mio metodo: una volta estratto l'edeago che viene con i parameri ed altre parti molli lo metto in una soluzione satura di soda caustica per mezza giornata. Questo permette di "sciogliere" le parti molli. Sotto il binoculare con l'ausilio di pinzette ed uno spillo separo l'edeago dai parameri. Dal l'apice dell'edeago con uno spillo sottile la cui punta ho preventivamente curvata estraggo il sacco interno (endofallo) che in molti gruppi ha un significato fondamentale (ad esempio Trichofeus). Tutti questi "pezzetti" li lascio in acqua distillata per un breve periodo ed infine li passo in alcol (Buongusto) per un altro breve periodo al fine di eliminare l'acqua. Dopo tutto questo incollo su un cartellino trasparente di acetato di cellulosa le varie parti che vengono inglobate in resina tipo balsamo del Canada. In questo modo si possono guardare in trasparenza e restano perfetti per anni. Metodo che mi ha insegnato Sama. Ciao, Pierpaolo
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Junger
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Inviato: 08/04/2013, 16:08 |
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Iscritto il: 04/08/2012, 14:41 Messaggi: 133 Località: Montella , Avellino - Campania / Bologna - Emilia Romagna
Nome: Gerardo Moscariello
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Carlo A. ha scritto: Anche se la estrai non credo che tu riesca ad avere una conferma definitiva dato che non penso ci sia modo di confrontare i parameri; io mi sono basato sull'ultima revisione del genere Apriona disponibile che è quella di Eric Jiroux pubblicata a settembre 2011 Eric Jiroux: Révision du genre Apriona Chevrolat, 1852; Les chaiers Magellanes NS, N°5, Septembre 2011 Nel suo lavoro però non c'è il confronto dei parameri delle varie specie, così come non c'è nei lavori di Gilmour del 1958 e 1963; E. F. Gilmour: Revision of the genus Apriona Chevrolat; Idea, vol. 11, part 2 & 3, 15. VIII. 1958 E. Forrest Gilmour: Revision fo the Batocerini, Genera Doesburgia, Aprionella, Microcriodes, Pseudapriona, Parapriona and Anapriona; Entom. Abh. Mus. Tierk. Dresden. Bd. 29 1963 Nr.7 Personalmente non ho molta esperienza con le estrazioni,  le ho fatte solo su pochi dei miei esemplari di Rosenbergia, ma credo che sul sito tu riesca a trovare tutte le informazioni utili.  Ciao Carlo, buongiorno e scusa se rispondo solo ora. Del lavoro di Jiroux sono provvisto anche io , speravo nei lavori di Gilmour che non sono riuscito a reperire in nessun modo. Potrei , eventualmente , portare l'esemplare ad Entomodena e magari farlo visionare a qualcuno di voi presente. Grazie per la risposta Gerardo. Xylosteus ha scritto: Ciao Gerardo, circa l'estrazione mi pare che il tuo esemplare sia una femmina. Me lo confermi? Sulla determinazione direi anch'io parvigranula che, stando all'ultimo lavoro di Jiroux dovrebbe essere la forma più meridionale. Resta che il fatto che guardando i miei esemplari trovo davvero poche differenze che abbiano un significato sistematico. Per quanto riguarda le estrazioni ti racconto il mio metodo: una volta estratto l'edeago che viene con i parameri ed altre parti molli lo metto in una soluzione satura di soda caustica per mezza giornata. Questo permette di "sciogliere" le parti molli. Sotto il binoculare con l'ausilio di pinzette ed uno spillo separo l'edeago dai parameri. Dal l'apice dell'edeago con uno spillo sottile la cui punta ho preventivamente curvata estraggo il sacco interno (endofallo) che in molti gruppi ha un significato fondamentale (ad esempio Trichofeus). Tutti questi "pezzetti" li lascio in acqua distillata per un breve periodo ed infine li passo in alcol (Buongusto) per un altro breve periodo al fine di eliminare l'acqua. Dopo tutto questo incollo su un cartellino trasparente di acetato di cellulosa le varie parti che vengono inglobate in resina tipo balsamo del Canada. In questo modo si possono guardare in trasparenza e restano perfetti per anni. Metodo che mi ha insegnato Sama. Ciao, Pierpaolo Ciao Pierpaolo, Si, l'esemplare è una femmina. Grazie per essere stato così gentile da raccontarmi il tuo metodo. Cercherò di prendere confidenza con le estrazioni con qualche esemplare "sacrificabile". Estendo la proposta fatta a Carlo , sperando che possa servire portarmi dietro la bestiola. un saluto Gerardo 
_________________  Gerardo Moscariello
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