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Daniele Sechi
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Inviato: 13/01/2010, 18:10 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5473 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Julodis ha scritto: E' strano che la combinazione glicerolo - alcool (presumo etanolo) abbia proprietà corrosive per i metalli, visto che i due prodotti sono entrambi alcoli e dovrebbero semplicemente mescolarsi senza reagire. Chissà', forse la presenza dell'etanolo (e dell'acqua, che comunque c'è) fa scomporre parte dell'etanolo in qualche acido carbossilico (penso all'acido formico o a quello acetico - soprattutto il primo non scherza!) e questo potrebbe attaccare alcuni metalli formando, ad esempio, dei formiati. Farò qualche prova appena possibile. Il sistema della liofilizzazione mi pare veramente interessante. Probabilmente è quello usato per ottenere quei meravigliosi bruchi essiccati che si vedono a Entomodena e anche qua e là sul web. Temo che un liofilizzatore costi un botto!  Si potrebbe provare a combinare un vecchio congelatore con una pompa a vuoto (magari comprata usata). Bisognerebbe mettere la campana a vuoto nel congelatore e fare un buco nella parete di quest'ultimo per far passare il tubo di aspirazione, a cui collegare la pompa aspirante all'esterno del congelatore. In fondo è un lavoretto di mezz'ora, una volta trovati i componenti necessari. Se trovo il necessario ci provo, poi vi faccio sapere i risultati. Per ora proverò semplicemente mettendo l'insetto nel freezer del mio frigorifero. E' del tipo "no frost" con circolazione d'aria anti-brinamento, e mi mummifica tutto ciò che non è sigillato, quindi dovrebbe seccare una larva in poche settimane, forse meno. Se funziona, finalmente avrò Meloe e femmine di Vesperus senza l'addome rattrappito e senza doverli imbottire! Fammi sapere come vanno i tuoi esperimenti... Alle provocazioni del muflone campano risponderò con una bellissima collezione di Meloe preparati 
_________________  Daniele
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Julodis
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Inviato: 13/01/2010, 20:05 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ho fatto qualche ricerca. Il liofilizzatore più economico che ho trovato cosra circa 1700 euro. Decisamente troppo!
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Hemerobius
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Inviato: 13/01/2010, 20:14 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Secondo me ragazzi il liofilizzatore a vuoto non lavora bene come la sublimazione "naturale" dentro il congelatore. Gli addomi, con l'asportazione dell'aria, nonostante siano congelati, non rimangono proprio perfetti. In alternativa bisognerebbe agire molto lentamente. Quella del congelatore "no frost" potrebbe essere invece una buona soluzione, od anche un congelatore modificato con la creazione di una depressione, piuttosto che di vuoto spinto. Io ricordo che i miei ortotteri rimasero mesi (ma non perché li volevo preparare così) in questa scatoletta di cartone. Quando li tolsi erano perfetti, né grinza né macchia! Pensai subito ad un processo di sublimazione. D'altra parte anche la carne, se non è protetta da film plastico, si secca brutalmente. Però bisogna provare. Ciao Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Notoxus59
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Inviato: 13/01/2010, 20:31 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6351 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Daniele Sechi ha scritto: Seguo Maurizio e faccio anche io una domanda un po' diversa. Oggetto Meloidi genere Meloe o comunque quelli brachitteri con addome che si "sgonfia" una volta disseccato. Una volta riammorbidito l'insetto, c'è un modo per tenere confio l'addome (che non sia inciderlo e riempirlo di ovatta)? L'ovatta è il metodo che uso normalmente ma il risultato finale raramente mi soddisfa ed è poco rispettoso della forma e delle dimensioni che l'insetto ha in vivo. Voglio quindi chiedere, c'è qualche fluido che si può inserire nell'addome? Io ho provato con la glicerolo, chiudendo poi il foro con colle varie che non tengono con il risultato che il glicerolo esce dall'insetto, bagna il cartellino e fa scollare l'insetto, ho tentato con la paraffina, ovviamente scaldata in una siringa di vetro per farla diventre liquida, iniettata con un grosso e corto ago, ma la paraffina dentro l'ago si solidifica rapidamente lo ostruisce. Aiuto!  Daniele, non so se a EntoModena hai visto le larve o i ragni che prepara un mio carissimo amico e vicino Luciano Landi, ebbene lui li svuota e li riempie di Silicone trasparente, non si indurisce subito e rimane consistente una volta solidificato.
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Fumea crassiorella
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Inviato: 13/01/2010, 20:42 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8701 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Notoxus59 ha scritto: Daniele Sechi ha scritto: Seguo Maurizio e faccio anche io una domanda un po' diversa. Oggetto Meloidi genere Meloe o comunque quelli brachitteri con addome che si "sgonfia" una volta disseccato. Una volta riammorbidito l'insetto, c'è un modo per tenere confio l'addome (che non sia inciderlo e riempirlo di ovatta)? L'ovatta è il metodo che uso normalmente ma il risultato finale raramente mi soddisfa ed è poco rispettoso della forma e delle dimensioni che l'insetto ha in vivo. Voglio quindi chiedere, c'è qualche fluido che si può inserire nell'addome? Io ho provato con la glicerolo, chiudendo poi il foro con colle varie che non tengono con il risultato che il glicerolo esce dall'insetto, bagna il cartellino e fa scollare l'insetto, ho tentato con la paraffina, ovviamente scaldata in una siringa di vetro per farla diventre liquida, iniettata con un grosso e corto ago, ma la paraffina dentro l'ago si solidifica rapidamente lo ostruisce. Aiuto!  Daniele, non so se a EntoModena hai visto le larve o i ragni che prepara un mio carissimo amico e vicino Luciano Landi, ebbene lui li svuota e li riempie di Silicone trasparente, non si indurisce subito e rimane consistente una volta solidificato. Buona idea!!! La densità del silicone trasparente è tale da poter passare nell'ago di una siringa?
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eurinomio
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Inviato: 13/01/2010, 21:57 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Notoxus59 ha scritto: ...Daniele, non so se a EntoModena hai visto le larve o i ragni che prepara un mio carissimo amico e vicino Luciano Landi, ebbene lui li svuota e li riempie di Silicone trasparente, non si indurisce subito e rimane consistente una volta solidificato. sono veramente strabilianti...di un realismo unico.
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Daniele Sechi
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Inviato: 14/01/2010, 8:38 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5473 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Notoxus59 ha scritto: Daniele, non so se a EntoModena hai visto le larve o i ragni che prepara un mio carissimo amico e vicino Luciano Landi, ebbene lui li svuota e li riempie di Silicone trasparente, non si indurisce subito e rimane consistente una volta solidificato. Augusto è proprio ciò che cerco! Anche io come Roberto mi chiedo, non essendo un esperto di silicone, quale devo procurarmi e come lo inietto dentro l'addome, potresti investigare ? 
_________________  Daniele
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Notoxus59
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Inviato: 14/01/2010, 14:16 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6351 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Mi stò informando, ma per il momento il mio caro amico è fuori, ritento questa sera  .
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Julodis
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Inviato: 14/01/2010, 16:11 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maw89
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Inviato: 19/01/2010, 1:24 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Fabio Penati ha scritto: 2. La soluzione, oltre che ad ammorbidire, funziona come ottimo conservante, per cui si possono mettere a mollo gli esemplari e lasciarveli anche per mesi, fino a quando non si ha tempo o voglia di prepararli. Io lo faccio regolarmente con gli Histeridae, usando delle provette per analisi del sangue oppure i contenitori dei rullini fotografici.
Provata, Funziona per tutto e se è vero che va bene come conservante...Gli esemplari che intendo preparare non li secco piu!!!! E sai quanto piu comodo! Grazie mille!!!!!!
_________________ Nicola Dal Zotto
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Julodis
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Inviato: 19/01/2010, 2:01 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Tutti questi interventi mi hanno fatto tornare la voglia di sperimentare. Poco fa ho preso uno Gnorimus nobilis che era rimasto secco per 16 anni in una provetta dimenticata e l'ho immerso per 12 minuti in una soluzione 50% acetone, 50% aceto di vino bianco (ho volutamente usato sostanze reperibili ovunque). E' risultato perfettamente preparabile.  Arti, antenne, articolazioni di testa e protorace e perfino i segmenti addominali sono tornati morbidi, "come nuovi", e la cosa più bella e che una volta posizionati gli arti o le antenne, restano come li mettiamo, senza ostinarsi a tornare come erano come avviene con altri sistemi.  Domani farò altre prove con specie più delicate e con altre dai tegumenti spessi e articolazioni dure (come certi curculionidi, quelli che quando ti si attaccano alle dita sembra vogliano entrarti nella carne con le zampe, da quanto stringono!) Poi vi farò sapere come va. Buonanotte agli eventuali altri nottambuli.
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Julodis
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Inviato: 19/01/2010, 18:02 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Julodis ha scritto: Poco fa ho preso uno Gnorimus nobilis che era rimasto secco per 16 anni in una provetta dimenticata e l'ho immerso per 12 minuti in una soluzione 50% acetone, 50% aceto di vino bianco Ho provato la stessa soluzione con due Anthaxia (millefolii e semicuprea) stravecchie. Le ho messe nella soluzione prima di pranzo, ma poi le ho dimenticate. Dopo tre ore, quando me ne sono ricordato, temevo si fossero ridotte ad una serie di segmenti disarticolati, ma invece erano morbide e preparabili, ma la cuticola non ne aveva risentito, ed anche le antenne, che in questi casi sono spesso le prime a staccarsi, non hanno dato problemi. Gli insetti così trattati seccano molto rapidamente (quelli piccoli come queste Anthaxia, anche troppo, e se non si preparano subito ma si lasciano alcuni minuti sulla carta assorbente si rischia di doverle riammorbidire. Sicuramente è un effetto dell'acetone, che è un disidratante e evapora velocemente. Se si desidera un essiccamento meno veloce credo basti diminuire la percentuale di acetone. Con le dosi che ho usato, dopo qualche ora gli insetti sono già pronti da mettere nelle scatole. Stamattina lo Gnorimus preparato 6 ore prima era secco.
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Plagionotus
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Inviato: 19/01/2010, 18:49 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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 wow, è una soluzione fantastica, l'acetone secondo me è quello che contribuisce a entrare nelle articolazioni con l'aceto, ma è una soluzione miracolosa!, la voglio provare subito, domani quando devo riammorbidire dei Carabus la provo, ed è anche in patrte sgrassante 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Hemerobius
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Inviato: 19/01/2010, 19:08 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Sto seguendo con attenzione ed interesse le vostre prove. Però devo essermi perso da qualche parte Julodis ha scritto: ... l'ho immerso per 12 minuti in una soluzione 50% acetone, 50% aceto di vino bianco (ho volutamente usato sostanze reperibili ovunque). ... Ma questa soluzione è tua ? Cioé nuova. Non ne abbiamo parlato prima, o mi sbaglio ? E se è tua perché l'acetone, per i colori ? Ciao Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Julodis
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Inviato: 19/01/2010, 22:34 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Hemerobius ha scritto: Sto seguendo con attenzione ed interesse le vostre prove. Però devo essermi perso da qualche parte Julodis ha scritto: ... l'ho immerso per 12 minuti in una soluzione 50% acetone, 50% aceto di vino bianco (ho volutamente usato sostanze reperibili ovunque). ... Ma questa soluzione è tua ? Cioé nuova. Non ne abbiamo parlato prima, o mi sbaglio ? E se è tua perché l'acetone, per i colori ?: Infatti non ne abbiamo parlato prima. Ho solo pensato che, se l'aceto (che poi a fare effetto sarà l'acido acetico) ha le capacità emollienti sperimentate da altri con successo, forse si poteva accelerare il processo se si riusciva a farlo penetrare più velocemente all'interno dell'insetto. La capacità dell'acido acetico di ammorbidire gli insetti dipende probabilmente dal fatto che, come gli acidi in genere, attacca (magari debolmente, nel caso dell'acido acetico in soluzione acquosa diluita, come è appunto l'aceto) le strutture proteiche [mai provato a lavarvi le mani nell'acido cloridrico? Viene la pelle morbida, se non si esagera, altrimenti se ne va proprio (la pelle!)]. La chitina è appunto una proteina. Il problema è che l'acido acetico in acqua ha anche una tensione superficiale considerevole, inoltre gli acidi non hanno effetto sui grassi. Per questo la penetrazione nei tessuti interni è probabilmente lenta. L'acetone ha diversi effetti: abbassa la tensione superficiale, scioglie i grassi e permette un più rapido ingresso della soluzione nell'insetto, inoltre si mescola abbastanza bene con l'acqua e con l'acido acetico (a differenza di altri solventi organici, completamente apolari ed insolubili in acqua e negli altri liquidi polari). Come conseguenza collaterale, sgrassa e ripulisce gli insetti e ne accelera l'essiccamento in seguito, perchè evapora velocemente. E poi, a dirla tutta, avevo entrambe le sostanze sul tavolo e ho pensato di fare un tentativo, che è riuscito per puro c....aso.  Domani vado a comprarne un litro (di acetone), perchè me ne è rimasto poco, e poi provo a usare questa soluzione su qualche bestia di quelle terribili (tipo un grosso lucanide tropicale) che non si ammorbidiscono neanche se li fai bollire nella soda. Vedremo che succede. Ciao
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