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Imenottero cacciatore di ortotteri?



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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Imenottero cacciatore di ortotteri?
MessaggioInviato: 06/02/2010, 1:19 
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Sapete chi fa queste cose?

Lazio (Frosinone), Serrone, 900 m in ramo di leccio, 27.VIII.2004

Serrone_27- VIII-2004.jpg


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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 06/02/2010, 11:20 
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Che sia Isodontia mexicana (Sphecidae)... Ne ho visto il "nido" nelle canne sulle dune di Sabaudia, imbottite di ortotteri

Forse Pietro ne sa di più ;)

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MessaggioInviato: 06/02/2010, 12:40 
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Una bestiola che ho visto mentre faceva quel lavoro è questa:
Prima foderava il riparo (una bacchetta cava in plastica) con fili d'erba e poi (purtroppo non ho potuto fotografarla ma l'ho vista) ci portava delle cavallettine verdi assai simili a quella che si vede nel primo messaggio.
La vespa era lunga almeno 20 mm. Il posto è sul Lago di Como, in Agosto.


vespa cacciatrice.jpg


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Augusto (aug)
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MessaggioInviato: 06/02/2010, 12:50 
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aug ha scritto:
Una bestiola che ho visto mentre faceva quel lavoro è questa:


...un'Isodontia...

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MessaggioInviato: 06/02/2010, 14:02 
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Nome: Augusto Franzini
Vorrebbe dire che ci abbiamo azzeccato? Io il nome non lo sapevo di certo, ma la bestia (o una sua congenere) credo sia quella. Ripensandoci, forse anzichè "foderare" il nido, lo tappava, perchè la sequenza se prima erba e poi cavallette o vice-versa non me la ricordo con certezza. Ricordo benissimo le cavallettine verdi. Una curiosità: so dove andava a prendere le cavallette (in prati al di là di casa) quindi doveva trasportarle per almeno 70-80 metri e salire al di là di un tetto almeno 20 m sopra la zona di caccia. Complessivamente un lavoro che non vi dico...

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MessaggioInviato: 06/02/2010, 14:42 
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Nome: Maurizio Gigli
Quadrerebbe con quello che ho osservato io sul posto. Infatti il nido era in un ramo basso di un leccio in una lecceta montana su un terreno con una pendenza di almeno il 30%, ma il praticello sassoso più vicino, dove l'imenottero poteva aver preso le sue vittime, era ad almeno 50 m da lì. Noterete che c'era anche un bozzolo, da cui probabilmente è uscito qualcosa, che però non ricordo più che fine ha fatto (sono passati 6 anni).

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MessaggioInviato: 06/02/2010, 20:28 
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Nome: luigi lenzini
Interessante. Non avevo mai visto questi nidi. Intorno alle canne avevo sempre visto le Xilocopa sp..
Così, questo Sphecidae usa lo "stile Sceliphron", cioè cattura diverse prede piccole per poterle trasportare in volo, anziché una grossa da trasportare a piedi.
Mi chiedo perché nel nido della prima foto ci sono ancora delle cavallette (non fresche, a quanto mi sembra di capire). Può darsi che la larva sia morta o sia stata parassitata?
Aggiungo, per compagnia, una delle mie foto fatte in Sardegna nord. Questo era a caccia di cavallette tra le cannucce, ma non sono riuscito a coglierlo sul fatto. Spariva e riappariva tra gli steli e alla fine l'ho perso. :|
:hi: luigi


isodontia.JPG

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MessaggioInviato: 07/02/2010, 0:23 
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Nome: Maurizio Gigli
elleelle ha scritto:
Mi chiedo perché nel nido della prima foto ci sono ancora delle cavallette (non fresche, a quanto mi sembra di capire). Può darsi che la larva sia morta o sia stata parassitata?

Una delle cavallette (quella più verde) era ancora viva, e muoveva appena appena le appendici. Perchè fossero avanzate, non lo so proprio.

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MessaggioInviato: 07/02/2010, 10:42 
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Nome: luigi lenzini
Se era ancora viva, penso che ci fosse la larva dell'imenottero che le stava mangiando e tu non l'hai vista perché era ancora piccola e appiccicata ad una delle cavallette.
Probabilmente il bozzolo all'uscita era lì per caso; fatto da un bruco di passaggio che aveva utilizzato la parte iniziale del cunicolo.
:hi: luigi


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MessaggioInviato: 07/02/2010, 12:53 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:02
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elleelle ha scritto:
Probabilmente il bozzolo all'uscita era lì per caso; fatto da un bruco di passaggio che aveva utilizzato la parte iniziale del cunicolo.
:hi: luigi


No. Il bozzolo è sempre dell'Isodontia. ;)

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MessaggioInviato: 07/02/2010, 14:52 
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Quindi vorrebbe dire che la metamorfosi era già in corso (la larva si era già diciamo impupata, o incrisalidata, nel bozzolo) e quella cavalletta era ancora viva (o quasi) semplicemente perché avanzata dal pasto della larva?
Questi imenotteri sono dei paralizzatori, come gli Sfecidi di cui parla Fabre a proposito dei predatori di ragni?
La cosa è più intrigante di un romanzo giallo!

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MessaggioInviato: 07/02/2010, 16:04 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Io posso dirvi che la cavalletta è, con buona probabilità, l'arborea Cyrtaspis scutata (Charpentier, 1825).

Ciao Roberto :to:

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MessaggioInviato: 07/02/2010, 16:45 
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Nome: Marcello Romano
Per dare risposta alle nostre domande, occorrerebbe procurarsi il seguente lavoro:

Scaramozzino P.L., Currado I., 1988. Prime notizie sull’approvvigionamento dei nidi pedotrofici di Isodontia mexicana (Saussure) in Italia (Hymenoptera: Sphecidae). Atti XV Cong.naz.ital.Ent., L’Aquila: 871-878.

In questo contributo, come riferisce Pagliano (Fauna d'Italia Vol. XL - Hym. Sphecidae, 2005), viene indagata minuziosamente la biologia di questa specie e vengono elencate "...le numerose specie di ortotteri predati e l'eclettico comportamento riproduttivo"

P.S. (per Maurizio G. ;) ): Questa specie fa parte del lungo elenco di elementi alloctoni, di cui si parlava in altra discussione. Originaria del centro e nord America è stata importata prima in Francia durante l'ultimo conflitto mondiale ed è arrivata in Italia solo a metà degli anni '80 dove si è rapidamente diffusa, probabilmente sia per la mancanza di parassiti limitatori, sia per l'abbondanza di ospiti e l'assenza, o quasi, di specie competitive (fonte Pagliano l. c.)

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 07/02/2010, 17:23 
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Nome: Maurizio Gigli
Grazie a Marcello per l'informazione. Dal nome, avevo il sospetto che fosse una specie alloctona, ma a volte non c'è corrispondenza tra nome e origine.

Da notare che, anche se la specie attacca parecchi ortotteri, questo particolare individuo ha raccolto e paralizzato per la prole ortotteri di una sola specie, benché la zona, in quel periodo, brulicasse di ortotteri di varie specie.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 07/02/2010, 22:11 
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Nome: luigi lenzini
Anche gli Sceliphron sp., che si comportano coi ragni come questo con le cavallette, spesso (ma non sempre) riempiono il nido con un'unica specie di ragni, o quanto meno di un'unica famiglia.
Secondo me, si specializzano perché, "facendoci l'occhio", è più facile scorgerli e catturarli.
:hi: luigi


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