Forum Entomologi Italiani

bel posto, adesso arriverà Maurizio, e dirà, soprattutto per i Chrysidi, anche se non è proprio speciale, almeno secondo me, hai mai trovato le Musaria cephalotes, mi sembra di intravedere delle Trinia

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Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
Negrita, Rotolando verso sud

Sospetto fondato Riccardo, Musaria cephalotes è citata di Prosecco, ma l'ambiente non mi sembra dei più propizi. Ma dove hai visto la Trinia ? Meglio un bel pascolo.

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Gianfranco Sama

"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro"
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Gershom Sholem

Veramente un bel posto, Franco. Quella zona non la conosco per niente. La pianta, almeno dalle foglie e dal portamento, mi sembra proprio Prunus mahaleb (non mi è mai capitato di vederla fiorita). In Turchia sud orientale, dove su questa pianta c'è di tutto, vive in ambienti piuttosto simili, sgarrupati, come dice Francesco. Probabilmente proprio questo li rende adatti ai Buprestidi, perchè con quelle pendenze anche la parte bassa dei fusti è al sole almeno per qualche ora al giorno. Nell'Appennino laziale e abruzzese e in Puglia li ho invece trovati in terreni pianeggianti o con scarsa pendenza. Per ora li ho trovati attaccati da alcuni Buprestidi, prevalentemente Anthaxia nitidula e qualche Agrilus, ma chissà che prima o poi non capiti pure la candens!

La mia unica candens italiana l'hai presa tu, gli altri pochi esemplari che ho vengono da Slovacchia e Bulgaria

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Ciao Maurizio, mi fa piacere sapere che hai uno dei miei esemplari. Spero che in futuro possiamo accompagnarlo con qualc'un altro.
In effetti la zona dove si trovano le Candens e' proprio sul picco della scogliera, e piu' in basso sui dirupi.
Se ricerchi una decina di metri all'interno della sommita' spariscono, pur essendoci le piante nutrici.
Tieni presente che in alcuni punti il salto fino al mare e' di circa 400 mt, forse si sono adattate in questa nicchia
perche' forse ne risentono delle correnti calde ascensionali o per il tipo di insolazione giornaliera. Fatto sta' che gia'
in Maggio a mezzogiorno il caldo e' molto piu' intenso che non nell' entroterra. Molto interessante questo fatto sulla
distribuzione dell' Anthaxia in senso verticale. Non l'ho mai trovata per esempio neanche sotto la strada, circa 50/100
metri piu' in basso, ma forse questo sara' dovuto alla mia mancanza di ricerche in quei luoghi.
Anche per i Chrysidi il posto e' speciale, ma la Musaria non l'ho mai vista, sono comunque luoghi visitati da numerosi entomologi, puo' darsi che non ci sia.
A proposito, la mia prima Candens della scogliera di Prosecco l' ho presa proprio in compagnia di Bruno Costella, penso
fosse il 1982/83 o giu' di li'. E' stato lui a portarmi qui per la prima volta, andavo ancora a Farfalle, e l'Anthaxia la scambiai,
non ricordo con chi.

Ciao Franco

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Effe Esse

ma un momento ... anche quelli si trovano solo sull'orlo del precipizio ?

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maurizio

La generica predisposizione per molti Buprestidi, almeno della fascia temperata boreale, per le scarpate è nota. Se qualcuno ha il lavoro di Bily sulla biologia dei Buprestidi dell'Europa centrale [Bílý S. - 2002 - Summary of the bionomy of the Buprestid beetles of Central Europe (Coleoptera: Buprestidae) - Acta Ent. Musei Nat. Pragae. Supplementum 10-2002:1-104], può vedere che gli ambienti citati come preferiti per diverse specie sono proprio i crinali, i versanti ripidi esposti a Sud ed ambienti simili. Questi, nelle aree relativamente fredde, rappresentano probabilmente degli habitat di rifugio per le specie termofile ed eliofile, come sono in genere i Buprestidi. Aggiungiamo che, per esempio nel caso della più che ripida, verticale, parete rocciosa di Prosecco, le piante sui tratti rocciosi più ripidi potrebbero anche avere pi difficoltà di crescita, magari per un deficit idrico, rispetto a quelle su terreni meno in pendenza e con suoli più favorevoli, e queste sono proprio le condizioni ideali (piante sofferenti) per lo sviluppo delle specie che attaccano le piante vive, come dovrebbe appunto essere A. candens.

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Maurizio Gigli
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mi pare di vederle tra le Euphorbia in secondo piano, un po' lontano, ma avrò le traveggole, sai Gianfranco dcome si prendono, oltre al metodo che hai detto per l' Opsilia molybdaena, di cercarle alla base delle piante ospiti. la trinia se non ricordo male non dovrebbe avere le foglie larghe ma averle tipo come il finocchio, forse ho detto un mucchio di cavolate

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Riccardo Poloni
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Negrita, Rotolando verso sud

In effetti da queste parti e' descritto veramente di tutto, il problema e' farlo saltar fuori.
Io personalmente no ho mai trovato ne Opsilia ne Musaria, ma dipende dal fatto che non le ho mai cercate,
nell' eventualita' sarebbe stato un incontro occasionale. L'ambiente comunque e' difficile, ed a volte far saltar fuori una bestia
e' proprio come "cercare il classico ago nel pagliaio". Ad esempio, un insetto che mi sta' a cuore e che cerco da circa 10 anni, e' l' acmaeodera degener tipica (Locotypus Trieste), ma niente da fare. Puo' darsi che insistere qui sia di norma,
se associ le difficolta' dell'ambiente alla rarita' delle specie, e non insisti co costanza nella ricerca difficilmente otterai buoni risultati.

Ciao franco

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Effe Esse

Prova con le trappole gialle. La degener ci va.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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Ho provato in un casino di posti, ma solo anthaxia o altro. Comunque non demordo, sai il detto chi "la dura la vince".
Un colpo di fortuna mi puo' sempre capitare, poi trovato il biotopo e' fatta.

Ciao Franco

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Effe Esse

Concordo. Quest'estate ho trovato il mio primo Perotis lugubris italiano a Maccarese, dove vado a cercare insetti da circa 40 anni e non ne avevo mai visto uno. Scommetto che se ci torno nel periodo adatto ne trovo ancora.

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Maurizio Gigli
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