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Pippistrello
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Inviato: 07/05/2014, 18:11 |
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03 Messaggi: 1214 Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
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Oggi volevo proporrvi un Cerambycide molto comune in alcune zone, assente o raro in altre. Saperda punctata è strettamente legata alla presenza di olmi, essenza nella quale si sviluppa. Nella giornata di venerdi prima di Entomodena ho fatto un escursione nel Modenese, assieme a Carlo Massarone, e abbiamo trovato due piccoli olmi morti di recente infestati da questo bel Cerambicide, e l'altrettanto bel Buprestide Lamprodila mirifica, con la quale "convive" spesso. Il vivo colore verde di questo insetto potrebbe far pensare che sia ben visibile quando scorazza sui tronchi e rami d'olmo, ma cosi non è. Si confonde perfettamente con muschio e licheni che proliferano sulla corteccia degli olmi. Le larve di Lamprodila e di Saperda si sviluppano entrambe in modo molto simile tra la corteccia e il legno, ma rosicchiano prevalentemente la corteccia, e riempiono le gallerie disposte senza schema preciso, di una rosura scura e finemente granulosa. Se lo spessore della corteccia lo permette si possono inpupare entrambe nella stessa corteccia, diversamente poco prima di terminare la loro crescita entrano nel legno per pochi mm e si preparano la celletta pupale perpendicolarmente alla superficie del tronco o ramo. Il foro d'entrata rotondo di Saperda e strettamente ovale in Lamprodila vengono meticolosamente richiusi con rosura di fibre allungate, come da abitudine in molti Cerambycidi, e di rosura finemente granulosa da Lamprodila. Di solito i nascituri riemergono dallo stesso foro ma di Saperda, in alcuni casi ho notato anche che praticano una nuova uscita per liberarsi in volo. I fori d'uscita sono quasi pefettamente rotondi in Saperda e ovali in Lamprodila. Qui una sezione di un tronchetto di olmo da 7 cm con evidenti traccie subcorticole di Saperda punctata (rosso) e Lamprodila (verde) Nei pressi del foro d'uscita, anche se era già nata da qualche giorno. Quasi da subito vanno in cerca di fogliame fresco del quale si nutrono
_________________ Claudio Deiaco _____________________________________
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aug
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Inviato: 07/05/2014, 18:55 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:44 Messaggi: 2661 Località: Garbagnate Milanese
Nome: Augusto Franzini
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I complimenti per la qualità dell'informazione e per le immagini  sono d'obbligo!
_________________ Augusto (aug) Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)
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Julodis
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Inviato: 07/05/2014, 19:35 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Pippistrello ha scritto: entrambe .... entrano nel legno per pochi mm e si preparano la celletta pupale perpendicolarmente alla superficie del tronco o ramo. parallelamente nelle Lamprodila. Non dimentichiamo un'altra specie che vive circa nelle stesse condizioni, ma molto meno frequente: Anthaxia senicula. Che purtroppo in genere non regge alla competizione con queste due, e di solito viene confinata in zone particolari della pianta, come rami (oltre una certa sezione) e fusti troncati, ancora vivi ma che stanno cominciando a seccare. In rami di sezione minore si sviluppa invece l'altra specie comune sugli olmi: Anthaxia manca. Anche queste due con larve tra legno e corteccia e ninfosi in celletta nel legno, a pochi mm di profondità e parallela alla superficie.
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Pippistrello
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Inviato: 07/05/2014, 19:53 |
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03 Messaggi: 1214 Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
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Julodis ha scritto: parallelamente nelle Lamprodila. molto meno frequente: Anthaxia senicula. Che purtroppo in genere non regge alla competizione con queste due, e di solito viene confinata in zone particolari della pianta, come rami (oltre una certa sezione) e fusti troncati, ancora vivi ma che stanno cominciando a seccare. In rami di sezione minore si sviluppa invece l'altra specie comune sugli olmi: Anthaxia manca. Anche queste due con larve tra legno e corteccia e ninfosi in celletta nel legno, a pochi mm di profondità e parallela alla superficie.  Non solo nelle Lamprodila. Lapsus.. Grazie della correzione Maurizio. Julodis ha scritto: molto meno frequente: Anthaxia senicula. Che purtroppo in genere non regge alla competizione Purtroppo per ora mai trovata una seinicula. Per la verità abbiamo trovato gli alberi perchè in cerca di Anthaxia manca, di cui abbiamo catturato alcuni esemplari nelle vicinanze. Ci siamo divisi i tronchi ma per ora dalla mia legna la manca, manca, e per quello che so da Carlo neanche a lui ne sono nate. Grazie anche ad Augusto
_________________ Claudio Deiaco _____________________________________
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AleP
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Inviato: 07/05/2014, 21:17 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14 Messaggi: 1394 Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
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Bel report Claudio, molto interessante! Se cercavi la manca ed invece ti escono S. punctata e L. mirifica, beh sei proprio sfigato, eh! Ti propongo uno scambio di rami, mi dai quelli che hai raccolto tu ed io te ne passo di locali con larve di A. manca garantite al 100%. 
_________________ AleP
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Daniele Maccapani
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Inviato: 07/05/2014, 22:02 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Molto interessante! Sul come trovarle direttamente in natura? Per la Saperda immagino che bisgna falciare le fronde col retino, giusto?  Orari preferenziali? Per le Anthaxia... Per ora mi è capitato (una sola volta) solo di trovare la manca; ce n'erano alcune che scorrazzavano sul tronco a circa un metro da terra. Le altre due specie, se ci sono, si possono trovare nella stessa situazione o hanno comportamenti diversi? 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Julodis
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Inviato: 07/05/2014, 22:03 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Pippistrello ha scritto: Ci siamo divisi i tronchi ma per ora dalla mia legna la manca, manca, e per quello che so da Carlo neanche a lui ne sono nate. Forse li avete presi di sezione troppo grande per la manca. Comunque, molto meglio le Lamprodila. Le Anthaxia manca a volte attaccano con una densità incredibile. Anni fa, da rami di olmo presi qui intorno, me ne sono uscite circa 200! Non c'era più un mm non mangiato sotto la corteccia, e c'era un foro d'uscita ogni 2-3 cm 2. Purtroppo qui le manca sono così numerose (anche se ultimamente ne ho viste molto meno) che non lasciano quasi più spazio alle senicula, che sono invece molto localizzate e sempre in scarso numero. L'anno scorso ne ho viste due, ma che volavano così in alto intorno al fogliame, che non sono riuscito a prenderle. Lunedì scorso, primo giorno con temperature finalmente primaverili, girava qualche Buprestidae, e ho visto anche le prime manca in giro, che prendevano il sole su uno steccato di castagno (ma vicino ad una siepe di olmi).
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Julodis
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Inviato: 07/05/2014, 22:16 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Daniele Maccapani ha scritto: Molto interessante! Sul come trovarle direttamente in natura? Per la Saperda immagino che bisgna falciare le fronde col retino, giusto?  Orari preferenziali? Per le Anthaxia... Per ora mi è capitato (una sola volta) solo di trovare la manca; ce n'erano alcune che scorrazzavano sul tronco a circa un metro da terra. Le altre due specie, se ci sono, si possono trovare nella stessa situazione o hanno comportamenti diversi?  Le Saperda le puoi trovare ombrellando il fogliame, ma se ci vai tra le 11 e le 13 in una bella giornata di sole, le vedi che svolazzano tra le fronde, e le puoi prendere facilmente col retino. Le Anthaxia di olmo (in Italia ce ne sono tre specie: manca, senicula e hackeri, in ordine crescente di rarità) sono tutte non floricole. Le trovi sul fogliame, più o meno agli stessi orari delle Saperda, oppure le puoi prendere ombrellando la chioma degli olmi (ma devi farlo al mattino presto o la sera, altrimenti volano via, senza cadere sul telo), o ancora sui tronchi e rami quando vanno a deporre. Non bisogna mai trascurare, poi, gli steccati, non necessariamente fatti con la loro pianta ospite. L'importante è che siano ancora con la corteccia, e più fresco è il legno, meglio è. Sugli steccati si possono trovare varie specie di Buprestidi, soprattutto Antaxia, ma anche Acmaeoderini, Chrysobothris, Lamprodila ed altri. Lunedì, come dicevo, controllando uno steccato piantato da poco da queste parti (lo avevo adocchiato a febbraio), ho trovato Anthaxia manca, Chrysobothris affinis e qualche Agrilus. Tutta roba banale, ma siamo appena all'inizio della stagione, e la maggior parte delle specie non è ancora uscita. Al momento buono, ci si trovano anche diversi Cerambycidae, Cleridae, Curculionidae e altri Coleotteri (oltre a vari Imenotteri, tra cui alcuni Chrysididae).
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Alessio89
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Inviato: 07/05/2014, 22:19 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05 Messaggi: 2580 Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
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aug ha scritto: I complimenti per la qualità dell'informazione e per le immagini sono d'obbligo! Quoto Bella la GIF animata 
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Pippistrello
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Inviato: 07/05/2014, 22:32 |
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03 Messaggi: 1214 Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
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Julodis ha scritto: Forse li avete presi di sezione troppo grande Ma non penso perchè alla fine ci siamo portati via i gli interi tronchi tagliati in spezzoni da 1,5 metri. i rami laterali non erano (apparentemente) attaccati da nulla, ma per scaramanzia mi sono portato via 4-5 rametti laterali che vanno dai 4 ai 1,5 cm. Per ora non è uscito nulla, ma non si sa mai. Forse qualche rametto è stato attaccato ma ancora negli stadi più iniziali, quindi non visibili. La legna ha tempo per maturare almeno qualche anno prima di finire nel caminetto. Invece qualche giorno dopo nei boschi di casa mia, che ormai perlustro da 4 anni, e pensavo di conoscere ogni specie ivi presente, ho trovato un olmo tagliato da un contadino e lasciato a terra in fianco al sentiero. Scortecciando il tronchetto di ca 10cm di diametro alla base, ho notato subito le numerose gallerie subcorticole di Buprestide e altrettanti fori d'uscita freschi freschi. Ma contrariamente come indichi tu Maurizio, soltanto nella parte più grossa del tronco (10-6cm) Nei rami nulla. In uno dei fori ho intravisto una testolina atta a guadagnare la libertà che prontamente gli ho sottratto. Anthaxia manca! Non l'avevo mai vista in giro eppure è presente. Naturalmente ho prelevato il tronco, ma da allora non ne è più nata nessuna. In quanto alla domanda di Daniele, ho visto che mentre scrivevo ti ha già risposto Maurizio. Io personalmente ne ho ombrellato una sola, sempre nei boschi vicino a casa mia.
_________________ Claudio Deiaco _____________________________________
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Pippistrello
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Inviato: 07/05/2014, 22:34 |
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Iscritto il: 18/06/2010, 0:03 Messaggi: 1214 Località: Predore ( BG)
Nome: Claudio Deiaco
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Alessio89 ha scritto: aug ha scritto: I complimenti per la qualità dell'informazione e per le immagini sono d'obbligo! Quoto Bella la GIF animata  Grazie Alessio. Magia di Photoshop.. 
_________________ Claudio Deiaco _____________________________________
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Julodis
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Inviato: 07/05/2014, 22:43 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Pippistrello ha scritto: Ma contrariamente come indichi tu Maurizio, soltanto nella parte più grossa del tronco (10-6cm) Infatti le sezioni migliori per la manca sono proprio di 4-10 cm, ma si possono trovare anche in rami più piccoli o più grandi.
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aesalus37
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Inviato: 08/05/2014, 6:57 |
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Iscritto il: 20/08/2013, 18:14 Messaggi: 1185
Nome: Paolo Maltzeff
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Recentemente ho raccolto Saperda punctata a Castelporziano, dove non era stata ancora segnalata, mediante malaise, metodo di raccolta non molto popolare ma che talvolta dà risultati inattesi. Saluti, Paolo
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Julodis
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Inviato: 08/05/2014, 13:55 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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aesalus37 ha scritto: Recentemente ho raccolto Saperda punctata a Castelporziano, dove non era stata ancora segnalata, mediante malaise, metodo di raccolta non molto popolare ma che talvolta dà risultati inattesi. Saluti, Paolo Strano non fosse ancora segnalata di Castelporziano. E' molto diffusa in tutta la fascia costiera laziale, a patto che ci siano gli olmi. Non è che la malaise non sia popolare. Il problema è che è troppo ingombrante e appariscente, e sono molto poche le occasioni in cui si può utilizzare bene da noi. Bisognerebbe restare tutto il tempo a sorvegliarla.
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aesalus37
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Inviato: 08/05/2014, 22:55 |
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Iscritto il: 20/08/2013, 18:14 Messaggi: 1185
Nome: Paolo Maltzeff
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Ho usato la malaise in aree protette come Castelporziano ma anche in altre situazioni in cui (per periodi limitati) l'ho occultata in qualche folto quasi inaccessibile o...camuffata da stracci gettati via! Paolo
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