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Saperda octopunctata (Scopoli, 1772) Dettagli della specie

25.V.2014 - ITALIA - Veneto - VR, Dolcè


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MessaggioInviato: 27/05/2014, 8:50 
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Nome: Claudio Deiaco
Manco un giorno e mi sfugge tutta sta bella discussione, alla quale vorrei aggiungere la mi esperienza riguardo a berolinensis e alni. La berolinensis è la più selettiva. Trovata solo in carpino e betulla.
In Altoadige, nella zona in cui si è cercato la perforata, abbiamo trovato l'alni in pioppo. Spesso insieme a Poecilonota variolosa. La cattura degli esemplari adulti di Dicerca eccetto casi fortuiti è poco probabile, ma tutte le specie si possono allevare con molta facilità. Per trovarle o accertare la loro presenza ci sono due modi. Il primo quello più impegnativo e cruento, è tagliare sistematicamente pioppi (o altre essenze per la berolinensis e alni) malconci e semimorti, poi ad un altezza di tre-quattro metri dalla base si trancia il fusto e si controlla la presenza di gallerie che di solito stanno nel terzo esterno del legno. Gallerie molto piatte e leggermente curve in sezione. Trovate queste, ne è assicurata la presenza. Sapendo che l'ovodeposizione avviene nella parte alta di fusto o rami medio grossi, semimorti dell'albero, e che le larve scavando le gallerie scendendo verso il basso per arrivare a sfarfallare nella parte basale fino a ca. due metri di altezza, basta asportare i tronchi e portare pazienza. L'altro modo è di trovare vecchi fori d'uscita, di forma molto ovalizzata e piatta, di ca. 10x5mm, sempre in posizione traversa rispetto alla linea del tronco. Se vi sono 3-4 o più fori d'uscita e relativamente giovani (1-2 anni) conviene tagliare una porzione del tronco con i fori d'uscita, di solito lunghezze di 2 metri, e portarli in allevamento. Le Dicerche sfarfallano anche per 3-4 anni di seguito dal stesso tronco. Il periodo di schiusa dell'alni è fine luglio fino a settembre.
La Poecilonota invece si sviluppa nella corteccia o al massimo tra corteccia e fusto, e sempre nelle zone basse del tronco. Le ho trovate fino massimo a un metro di altezza. Spesso nelle radici aeree a terrra, e sempre nelle parti vive dell'albero. Mai allevata, perchè praticamente impossibile senza tagliare un albero almeno parzialmente vivo. Ma questa si trova facilmente scorazzando su è giù lungo il fusto, o semplicemente ferme a prendere il sole. Il periodo di schiusa è questo.

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Claudio Deiaco
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MessaggioInviato: 27/05/2014, 8:52 
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Nome: Claudio Deiaco
Entomarci ha scritto:
Siamo rigorosissimi!!! :lol1: :lol1: :lol1:


:ok: Quando ce vò, ce vò......... :P

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Claudio Deiaco
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MessaggioInviato: 27/05/2014, 9:36 
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Nome: Alessandro Pinna
Pippistrello ha scritto:
Manco un giorno e mi sfugge tutta sta bella discussione, alla quale vorrei aggiungere la mi esperienza riguardo a berolinensis e alni. La berolinensis è la più selettiva. Trovata solo in carpino e betulla.
In Altoadige, nella zona in cui si è cercato la perforata, abbiamo trovato l'alni in pioppo. Spesso insieme a Poecilonota variolosa. La cattura degli esemplari adulti di Dicerca eccetto casi fortuiti è poco probabile, ma tutte le specie si possono allevare con molta facilità. Per trovarle o accertare la loro presenza ci sono due modi. Il primo quello più impegnativo e cruento, è tagliare sistematicamente pioppi (o altre essenze per la berolinensis e alni) malconci e semimorti, poi ad un altezza di tre-quattro metri dalla base si trancia il fusto e si controlla la presenza di gallerie che di solito stanno nel terzo esterno del legno. Gallerie molto piatte e leggermente curve in sezione. Trovate queste, ne è assicurata la presenza. Sapendo che l'ovodeposizione avviene nella parte alta di fusto o rami medio grossi, semimorti dell'albero, e che le larve scavando le gallerie scendendo verso il basso per arrivare a sfarfallare nella parte basale fino a ca. due metri di altezza, basta asportare i tronchi e portare pazienza. L'altro modo è di trovare vecchi fori d'uscita, di forma molto ovalizzata e piatta, di ca. 10x5mm, sempre in posizione traversa rispetto alla linea del tronco. Se vi sono 3-4 o più fori d'uscita e relativamente giovani (1-2 anni) conviene tagliare una porzione del tronco con i fori d'uscita, di solito lunghezze di 2 metri, e portarli in allevamento. Le Dicerche sfarfallano anche per 3-4 anni di seguito dal stesso tronco. Il periodo di schiusa dell'alni è fine luglio fino a settembre.
La Poecilonota invece si sviluppa nella corteccia o al massimo tra corteccia e fusto, e sempre nelle zone basse del tronco. Le ho trovate fino massimo a un metro di altezza. Spesso nelle radici aeree a terrra, e sempre nelle parti vive dell'albero. Mai allevata, perchè praticamente impossibile senza tagliare un albero almeno parzialmente vivo. Ma questa si trova facilmente scorazzando su è giù lungo il fusto, o semplicemente ferme a prendere il sole. Il periodo di schiusa è questo.

Ciao Claudio, aggiungo anche io un paio di osservazioni personali che possono forse essere di aiuto: innanzitutto non sempre la P. variolosa si sviluppa nelle parti basali dei pioppi. Io da due anni ho schiuse di questa specie dai rami del pioppo di questa discussione (viewtopic.php?f=73&t=35161&hilit=Poecilonota), si tratta di branche abbastanza alte della pianta. La specie vi conviveva con D. aenea e A. clavipes che escono anche essi regolarmente, la prima con 1/2 es/anno (un es è uscito proprio alcuni gg fa), il secondo con molti ess che libero tutti (vicino a casa mia ci sono alcuni pioppi interessanti dove gli Aegomorphus possono andare a sistemarsi! :) ).
Relativamente alla alni uscita da pioppo, molto interessante come dato, sei sicuro della specie? Sai che qui non te la fanno passare liscia ;) :lol:
Invece una specie che non trovo proprio è la T. picta decastigma, anche se di recente ne ho visti i fori di uscita da un pioppo morto davanti all'Ospedale di Rovigo!
Relativamente alla alni/berolinensis da me avvistata, ho già raccolto da un po' alcuni promettenti spezzoni di quei faggi, vediamo se ho beccato qualche larva! :D
Infine, due parole sulla Oplosia cinerea che cita Marcello: ad oggi da rami di tiglio apparentemente adatti a questa specie mi sono uscite solo le Stenostole. Ma non mi scoraggio e continuo a raccogliere, chissà...
:hi:

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AleP


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Aggiungo un altro scatto, sempre della bestiola viva. Per ora è l'unica, o meglio l'unico, sfarfallato.
Come dicevo non vorrei che perdesse i colori una volta preparata, la mia intenzione è quella di lasciarla morire "di vecchiaia", però qualunque consiglio a riguardo è benvenuto!
:hi:
Saperda octopunctata 3a.jpg


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Nome: Claudio Deiaco
AleP ha scritto:
si tratta di branche abbastanza alte della pianta. La specie vi conviveva con D. aenea e A. clavipes

Interessante quello che affermi della variolosa, ma atipco direi. Che l'aenea e variolosa vanno a "braccetto" è risaputo. L'aegomorpus clavipes invece è molto comune sia in Altoadige che qui nella Bergamasca.

AleP ha scritto:
sei sicuro della specie? Sai che qui non te la fanno passare liscia
:lol: :bln: certo che si. I prossimi giorni posterò un racconto sui pioppi altoatesini, con tanto di foto.

La picta decastigma invece non l'ho mai trovata in italia. Trent'anni fa l'avevo trovata in Grecia (almeno mi sembra di ricordare) ma mai qui.

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Pippistrello ha scritto:
AleP ha scritto:
si tratta di branche abbastanza alte della pianta. La specie vi conviveva con D. aenea e A. clavipes

Interessante quello che affermi della variolosa, ma atipco direi. Che l'aenea e variolosa vanno a "braccetto" è risaputo. L'aegomorpus clavipes invece è molto comune sia in Altoadige che qui nella Bergamasca.

AleP ha scritto:
sei sicuro della specie? Sai che qui non te la fanno passare liscia
:lol: :bln: certo che si. I prossimi giorni posterò un racconto sui pioppi altoatesini, con tanto di foto.

La picta decastigma invece non l'ho mai trovata in italia. Trent'anni fa l'avevo trovata in Grecia (almeno mi sembra di ricordare) ma mai qui.

Ooo là! :ok: Sono contento di quello che scrivi Claudio, perchè tempo fa in una discussione, sembrava che fosse comunissima e che io fossi l'unico in Italia a non averla mai vista!
Evidentemente al nord è rara e/o localizzata, anche perchè mi sa che noi siamo entrambi abbastanza assatanati e non ci sarebbe sfuggita! :mrgreen:

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Nome: Maurizio Gigli
Entomarci ha scritto:
il fatto che oltre alle alpi sia diffusa anche in Lazio mi fa supporre che debba comparire anche in altri posti intermedi.
Magari in Umbria...

Se hai visto dove si trova la località del lavoro di Biscaccianti, etc., ti rendi conto che quella zona boschiva è divisa tra Lazio, Umbria e Toscana, per cui mi pare abbastanza probabile che sia anche in Umbria.

Pippistrello ha scritto:
vorrei aggiungere la mi esperienza riguardo a berolinensis e alni. La berolinensis è la più selettiva. Trovata solo in carpino e betulla.

Qui non posso darti ragione. Forse è così nelle tue zone, ma nel complesso berolinensis è la specie forse meno selettiva. Oltre a Alnus, Betula, Carpinus, Fagus, Ostrya, citati anche da Curletti, vive anche su Corylus, Quercus, quasi certamente Crataegus. Altre da accertare. Solo che è quella che si trova più difficilmente da adulta in giro.
In realtà è difficile fare una graduatoria di quale delle tre Dicerca (alni, berolinensis ed aenea) sia più polifaga, perchè di fatto stanno più o meno nelle stesse piante, solo che ciascuna delle tre specie ne ha una o due preferite. In Italia (perchè anche le preferenze cambiano da un posto all'altro), berolinensis preferisce Carpinus e Ostrya, alni Alnus e Fagus, aenea Populus.

Concordo con tutto il resto del tuo intervento, ma faccio una osservazione: il tuo metodo di portarsi via pezzi di tronco di due metri va bene solo per chi abita in campagna, magari con un giardino o un garage/capannone o altro, o per chi ha a disposizione una struttura apposita, ma per uno che abita in un appartamento in città, non è applicabile!
Pippistrello ha scritto:
La cattura degli esemplari adulti di Dicerca eccetto casi fortuiti è poco probabile
Eccetto la aenea, che si trova facilmente posata sui tronchi dei pioppi.

Aggiungo una cosa. A volte le larve si sviluppano in modo diverso dal solito.
Mi sono uscite un paio di berolinensis da un ramo di Carpinus orientalis di 2-3 cm di diametro, e lo stesso un altro esemplare da un ramo simile di nocciolo. Ma si sa che anche i comportamenti più rigidi presentano eccezioni.

Pippistrello ha scritto:
AleP ha scritto:
si tratta di branche abbastanza alte della pianta. La specie vi conviveva con D. aenea e A. clavipes

Interessante quello che affermi della variolosa, ma atipico direi.

Questa è probabilmente una di quelle eccezioni alla regola. In genere fanno proprio come dice Claudio.

AleP ha scritto:
Relativamente alla alni uscita da pioppo, molto interessante come dato, sei sicuro della specie? Sai che qui non te la fanno passare liscia ;) :lol:

La alni si può confondere facilmente con la berolinensis, ma certamente non con la aenea. Per cui non credo ci sia da dubitare del dato, dando per scontato che sia certa l'identità della pianta, ma anche in questo caso, difficile sbagliarsi.

Piuttosto, dalle vostre parti chissà mai che una volta o l'altra non esca fuori da Betulla la Dicerca furcata?

Pippistrello ha scritto:
La picta decastigma invece non l'ho mai trovata in italia. Trent'anni fa l'avevo trovata in Grecia (almeno mi sembra di ricordare) ma mai qui.

Devi venire a cercarla a Sud del Po. A Roma c'è e non è rara. L'ho trovata anche nel Frusinate, e piuttosto comune anche in Sila e nelle piantagioni di pioppo nelle zone di pianura calabresi. Dal Forum si deduce che in Emilia Romagna è piuttosto diffusa.

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MessaggioInviato: 27/05/2014, 17:03 
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Julodis ha scritto:
Entomarci ha scritto:
il fatto che oltre alle alpi sia diffusa anche in Lazio mi fa supporre che debba comparire anche in altri posti intermedi.
Magari in Umbria...

Se hai visto dove si trova la località del lavoro di Biscaccianti, etc., ti rendi conto che quella zona boschiva è divisa tra Lazio, Umbria e Toscana, per cui mi pare abbastanza probabile che sia anche in Umbria.

Pippistrello ha scritto:
vorrei aggiungere la mi esperienza riguardo a berolinensis e alni. La berolinensis è la più selettiva. Trovata solo in carpino e betulla.

Qui non posso darti ragione. Forse è così nelle tue zone, ma nel complesso berolinensis è la specie forse meno selettiva. Oltre a Alnus, Betula, Carpinus, Fagus, Ostrya, citati anche da Curletti, vive anche su Corylus, Quercus, quasi certamente Crataegus. Altre da accertare. Solo che è quella che si trova più difficilmente da adulta in giro.
In realtà è difficile fare una graduatoria di quale delle tre Dicerca (alni, berolinensis ed aenea) sia più polifaga, perchè di fatto stanno più o meno nelle stesse piante, solo che ciascuna delle tre specie ne ha una o due preferite. In Italia (perchè anche le preferenze cambiano da un posto all'altro), berolinensis preferisce Carpinus e Ostrya, alni Alnus e Fagus, aenea Populus.

Concordo con tutto il resto del tuo intervento, ma faccio una osservazione: il tuo metodo di portarsi via pezzi di tronco di due metri va bene solo per chi abita in campagna, magari con un giardino o un garage/capannone o altro, o per chi ha a disposizione una struttura apposita, ma per uno che abita in un appartamento in città, non è applicabile!
Pippistrello ha scritto:
La cattura degli esemplari adulti di Dicerca eccetto casi fortuiti è poco probabile
Eccetto la aenea, che si trova facilmente posata sui tronchi dei pioppi.

Aggiungo una cosa. A volte le larve si sviluppano in modo diverso dal solito.
Mi sono uscite un paio di berolinensis da un ramo di Carpinus orientalis di 2-3 cm di diametro, e lo stesso un altro esemplare da un ramo simile di nocciolo. Ma si sa che anche i comportamenti più rigidi presentano eccezioni.

Pippistrello ha scritto:
AleP ha scritto:
si tratta di branche abbastanza alte della pianta. La specie vi conviveva con D. aenea e A. clavipes

Interessante quello che affermi della variolosa, ma atipico direi.

Questa è probabilmente una di quelle eccezioni alla regola. In genere fanno proprio come dice Claudio.

AleP ha scritto:
Relativamente alla alni uscita da pioppo, molto interessante come dato, sei sicuro della specie? Sai che qui non te la fanno passare liscia ;) :lol:

La alni si può confondere facilmente con la berolinensis, ma certamente non con la aenea. Per cui non credo ci sia da dubitare del dato, dando per scontato che sia certa l'identità della pianta, ma anche in questo caso, difficile sbagliarsi.

Piuttosto, dalle vostre parti chissà mai che una volta o l'altra non esca fuori da Betulla la Dicerca furcata?

Pippistrello ha scritto:
La picta decastigma invece non l'ho mai trovata in italia. Trent'anni fa l'avevo trovata in Grecia (almeno mi sembra di ricordare) ma mai qui.

Devi venire a cercarla a Sud del Po. A Roma c'è e non è rara. L'ho trovata anche nel Frusinate, e piuttosto comune anche in Sila e nelle piantagioni di pioppo nelle zone di pianura calabresi. Dal Forum si deduce che in Emilia Romagna è piuttosto diffusa.

A conferma di questo, io ho visto i fori di uscita di questa specie a Rovigo, la provincia veneta più meridionale, confinante con l'Emilia.

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MessaggioInviato: 27/05/2014, 18:39 
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Sicuramente ci sarà anche più a Nord (è una specie con areale piuttosto vasto), solo che sarà piuttosto sporadica, per chissà quale motivo (magari solo perchè le piante stanno meglio e questi animali si sviluppano più facilmente su piante in condizioni di stress, tanto è vero che spesso sono più frequenti nelle zone antropizzate), e quindi per trovarla ci vuole fortuna, oltre alla pazienza.

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Nome: Claudio Deiaco
Julodis ha scritto:
Qui non posso darti ragione. Forse è così nelle tue zone,

Hai ragione Maurizio, parlavo strettamente delle zone di caccia in Altoadige, non ho altre esperienze quindi mi mancano paragoni.
Julodis ha scritto:
il tuo metodo di portarsi via pezzi di tronco di due metri va bene solo per chi abita in campagna,
:lol: sono d'accordo e mi rendo conto che spesso sono un tantino egoista a pensare che tutti abbiano giardino privato, o altri spazi idonei a questa attività. :oops:
Julodis ha scritto:
berolinensis da un ramo di Carpinus orientalis di 2-3 cm di diametro,..... anche i comportamenti più rigidi presentano eccezioni.
Mi sa che tutto sommato le eccezioni sono più comuni di quanto si voglia credere.
Julodis ha scritto:
Piuttosto, dalle vostre parti chissà mai che una volta o l'altra non esca fuori da Betulla la Dicerca furcata?
E qui mi cogli in flagrante. :oops: Ametto che non la conosco ma poi mi documenterò. Poi, perche sono certo che non esiterai a illuminarmi e presentarmi questa aimè sconosciuta. ;)

Julodis ha scritto:
Devi venire a cercarla a Sud del Po. A Roma c'è e non è rara.
Be, il Po non è lontano e sovente ci arrivo oltre..... Terrò gli occhi aperti.

Amo questo Forum e tutti voi....altro che enciclopedie..... :hi: :lov2:

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Nome: Daniele Maccapani
Pippistrello ha scritto:
Be, il Po non è lontano e sovente ci arrivo oltre..... Terrò gli occhi aperti.

Beh... Se per caso ti capiterà di arrivare verso il Delta, magari nei dintorni della ridente città di Mesola :lol: fa' un fischio che la Trachypteris te la faccio trovare facilmente io ;) (se è il periodo in cui è in attività e si trova in giro... Per la raccolta di legna passo! :to: )

:hi:

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"Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell)
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Nome: Alessandro Pinna
Pippistrello ha scritto:
Julodis ha scritto:
Piuttosto, dalle vostre parti chissà mai che una volta o l'altra non esca fuori da Betulla la Dicerca furcata?
E qui mi cogli in flagrante. :oops: Ametto che non la conosco ma poi mi documenterò. Poi, perche sono certo che non esiterai a illuminarmi e presentarmi questa aimè sconosciuta. ;)

In attesa della presentazione di Maurizio, cui anche io sono interessato, sappi che io la ho già cercata in Alto Adige. Per ora non ne ho viste tracce (=fori d'uscita) anche se ho inscatolato un po' di Betula, non si sa mai! Se c'è deve essere rara anche perchè è una bestiola piuttosto nordica, se ben ricordo è rara anche in Austria.
:hi:

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Nome: Francesco Izzillo
Pippistrello ha scritto:
AleP ha scritto:
si tratta di branche abbastanza alte della pianta. La specie vi conviveva con D. aenea e A. clavipes

Interessante quello che affermi della variolosa, ma atipco direi. Che l'aenea e variolosa vanno a "braccetto" è risaputo. L'aegomorpus clavipes invece è molto comune sia in Altoadige che qui nella Bergamasca.

AleP ha scritto:
sei sicuro della specie? Sai che qui non te la fanno passare liscia
:lol: :bln: certo che si. I prossimi giorni posterò un racconto sui pioppi altoatesini, con tanto di foto.

La picta decastigma invece non l'ho mai trovata in italia. Trent'anni fa l'avevo trovata in Grecia (almeno mi sembra di ricordare) ma mai qui.

Non è atipico; la P. variolosa si sviluppa regolarmete sia nella corteccia spessa sia nei rami anche di sezione abbastanza modesta (in ogni caso in alberi vivi o deperienti, mai morti). In quest'ultimo caso spesso provoca un rigonfiamento del ramo simile a quello che produce la Lamprodila dives sui Salici. (ho frequentato Policoro per molti anni...). :hi:

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Francesco Izzillo


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Nome: Maurizio Gigli
AleP ha scritto:
Pippistrello ha scritto:
Julodis ha scritto:
Piuttosto, dalle vostre parti chissà mai che una volta o l'altra non esca fuori da Betulla la Dicerca furcata?
E qui mi cogli in flagrante. :oops: Ametto che non la conosco ma poi mi documenterò. Poi, perche sono certo che non esiterai a illuminarmi e presentarmi questa aimè sconosciuta. ;)

In attesa della presentazione di Maurizio, cui anche io sono interessato, sappi che io la ho già cercata in Alto Adige. Per ora non ne ho viste tracce (=fori d'uscita) anche se ho inscatolato un po' di Betula, non si sa mai! Se c'è deve essere rara anche perchè è una bestiola piuttosto nordica, se ben ricordo è rara anche in Austria.
:hi:

E' una specie fondamentalmente siberiana, che attacca la betulla.
Per ora pare che in Italia non ci arrivi. Almeno, non ci sono notizie sicure della sua presenza. Mi pare di ricordare qualche vecchia citazione dubbia.
Però potrebbe benissimo arrivare nella zona alpina ed essere così sporadica da essere sfuggita alle ricerche. Nell'unico posto con un boschetto di betulle qui nel Lazio, alla Caldara di Manziana, è sostituita dalla alni.

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Maurizio Gigli
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Nome: Carlo Arrigo Casadio
Ciao a tutti!
Se passate da Imola vi porto a raccogliere la T. picta decastigma :D che sabato scorso ho trovato in gran numero :hp: su dei pioppi appena abbattuti al lungofiume e su alcune radici di pioppo che le fiumane degli ultimi anni hanno portato allo scoperto.
Anche la Poecilonota l'ho raccolta in due diverse località dell'imolese ed una terza sulle colline ai confini tra le provincie di Bologna e Ravenna, appena a sud della vena del gesso. Un esemplare l'ho anche ottenuto de dei rami di pioppo che avevo potato a febbraio dell'anno scorso e che avevo messo in un contenitore quasi ermetico e quindi in condizioni di altissima umidità (la stessa pianta dove ne avevo già raccolte e con i fori di uscita che dalla base salgono fino ad oltre 3 mt). Si trattava di un ramo tagliato a circa 6/7 mt di altezza e quasi completamente secco da cui mi sono usciti anche moltissimi Agrilus.

Di Dicerca invece ne ho solo tre :( , una raccolta in aprile sul muro di una casa, una raccolta in luglio sul tronco di un enorme pioppo secco che stavo abbattendo, ed una in settembre che mi si è posata addosso mentre giravo nel boschetto dietro casa. Credo siano tutte Dicerca enea

_________________
Carlo Arrigo

"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
Alfred Russel Wallace


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