Rispondo in quanto nipote (e ora fratello) di un
editore.
Il nocciolo del problema del copyright sta nei vantaggi economici diretti della riproduzione.
Varia però a secondo degli stati, per cui bisogna informarsi dapprima dove é stato pubblicato quel lavoro.
Per quanto riguarda casi concreti, per ogni lavoro pubblicato negli Stati Uniti, esiste il "fair use", cioè
non esiste diritto d'autore, se da quel lavoro non se ne ottiene un beneficio commerciale, ma lo si fa per scopi didattici o scientifici. In pratica, esiste la libera circolazione di materiale scientifico, purché non se ne abbia un ritorno finanziario.
Per quanto riguarda la Gran Bretagna, il materiale perde il copyright 50 anni dopo la morte dell'autore e, mi sembra, comunque 100 anni dopo la sua pubblicazione.
Per quanto riguarda l'Italia (e mi pare tutta l'Europa), il materiale perde copyright 70 anni dopo la pubblicazione.
In generale mi pare che il copyright non superi i 100(-120?) anni la sua pubblicazione in qualunque parte del mondo.
In ogni caso, se una casa editrice pubblica gratuitamente i propri lavori, anche coperti da copyright, come pdf (tipo la Faune de France), questi lavori possono essere copiati e riprodotti nel proprio sito... purché non li si venda.
Nel caso però si abbia avuto acceso a questi pdf pagando (un'iscrizione ad es.), oppure siano stati essi originariamente criptati,
non si ha poi diritto di rimetterli in linea gratuitamente (ovvio). Diverso ancora é il caso di una casa editrice che volesse riprodurli e rivenderli come libri cartacei, ma questo caso non ci interessa.
Nel caso di
propri lavori, a meno che ci sia un accordo
esplicito con l'editore, l'autore é detentore del copyright. Perciò ha diritto, se vuole di metterlo in linea. Nel qual caso, chiunque lo può copiare nel proprio sito.
In pratica, controllando l'origine della pubblicazione in linea e sapendo dove é stata pubblicata, si può capire abbastanza bene se la presenza in linea di quel lavoro viola o meno il copyright.
Alberto correggimi se ho detto qualche castroneria.
