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Prionotheca coronata coronata (A.G. Olivier, 1795) - Tenebrionidae Pimeliinae Pimeliini

19.II.2010 - TUNISIA - EE, Bir Soltane (o Bi’r Sulţān)


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MessaggioInviato: 10/03/2010, 21:16 
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Oggi ho ricevuto alcuni coleotteri, fra cui un resto, che ho appena identificato.
Visto che in questo momento, sul forum, vanno di moda i quiz, lo propongo a voi come tale.
Non vi do alcuna indicazione sulla località di raccolta, anche perchè penso sia già abbastanza facile identificarlo, soprattutto per qualcuno di voi, anche così ;)


Da identificare.jpg


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:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 10/03/2010, 21:19 
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Prionotheca coronata Olivier (Tenebrionidae, Pimeliinae) :mrgreen:

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Daniele


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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 10/03/2010, 21:21 
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Appena ho visto che eri in linea, ho cominciato a contare i secondi col cronometro, attendendo la tua immediata risposta :ok:
Fra un poco inserisco i dati di raccolta: ora devo allontanarmi :hi:

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:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 10/03/2010, 22:28 
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Con una bestia del genere è impossibile sbagliarsi anche osservando un resto.
Mi pare di ricordare che le popolazioni della Penisola Arabica fossero considerate una sottospecie separata. E' ancora così o sono state sinonimizzate? Da qualche parte dovrei averne un paio, ma mi pare di ricordare che fossero giusto un po' più piccole e snelle di quelle nordafricane (sai che differenza!).

La cosa più interessante in questa foto è la serie di fori dei denti del predatore sull'elitra sinistra. Sarà stato un piccolo mammifero o un rettile?

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 10/03/2010, 23:24 
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Nome: Marcello Romano
Il reperto proviene dalla Tunisia sud orientale, in particolare da Bir Soltane (o Bi’r Sulţān).

Bir Soltane_Tunisia.jpg



È stato raccolto da Andrea Corso lo scorso 19 febbraio e mi è stato recapitato oggi per posta insieme ad altri coleotteri (perlopiù Tenebrionidi) che Andrea mi ha gentilmente inviato e che proverò a determinare, col vostro aiuto, nei prossimi giorni.
Nel biglietto che l'accompagna c'è scritto: fascia predunale, sotto sassi.
Il resto, secondo quanto ha scritto in questa discussione Piero, dovrebbe appartenere alla sottospecie nominale: Prionotheca coronata coronata (A.G. Olivier, 1795), diffusa in tutto il Nordafrica.

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:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 10/03/2010, 23:37 
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Cercando sul web notizie su questa specie, ho scoperto un interessante articolo di Levinson H. & Levinson A. (1996), di cui è riportato l'abstract.
Questo il titolo:

Prionotheca coronata Olivier (Pimeliinae, Tenebrionidae) recognized as a new species of venerated beetles in the funerary cult of pre-dynastic and archaic Egypt

Abstract

The dusky, roundish and thorny beetle carcasses originating from the pre-dynastic tomb B17 (∼4000-3300 BC) of Diospolis parva (upper Egypt) and the archaic tomb 120 (∼2900 BC) of Tarkhan (lower Egypt) were identified as Prionotheca coronata Olivier 1795 (Pimeliinae, Tenebrionidae). This coleopteran species was named Radiant-sun beetle due to the sun-like appearance of its body trunk as well as its mythical significance. It is most likely that the chthonic behaviour as well as the spinous and armoured appearance of the Radiant-sun beetle renders this species to be aposematic as well as easily remembered by an observer. Despite having been buried for ∼5.5 or ∼4.9 millennia respectively, the ancient beetle carcasses, kept in clay jars, were found to be remarkably well preserved. The beetle carcasses had been hollowed out, their head capsule, prothorax, legs and two posterior abdominal sternites had been skilfully removed by human hand, leaving empty cases with an anterior and a posterior opening. The exoskeletal beetle cases were kept as funerary offerings or were worn as pendants to serve as protective amulets, which were supposed to avert evil spirits from the deceased in their imaginary Underworld (d u a t). The ancient Egyptians were attentive observers of nature and knew the peculiarities of numerous vertebrate and arthropod species occurring in the Nile valley. The chthonic behaviour of Prionotheca coronata as well as the mythical concept of 'sexless self-generation of certain sacred animals emerging from the earth' (cf. A m d u a t: 11 th hour) could have motivated the pre-historic and early dynastic Egyptians to worship the Radiant-sun beetle as a divine symbol. The same view was also utilized in the adoration of the chthonic Scarabaeus (=Ateuchus) sacer Linné 1758 (Scarabaeinae, Lamellicornia) during the late Old Kingdom (∼2345-2181 BC) and first Intermediate Period (∼2181-2040 BC). It follows that Prionotheca coronata can be regarded as an ideological precursor of the Sacred scarab beetle in the religious beliefs of the ancient Egyptians concerning cosmogony and resurrection (cf. A m d u a t: 12th hour, Book of Gates: final scene and Book of the Earth).

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:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 10/03/2010, 23:48 
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Nome: Maurizio Bollino
Julodis ha scritto:
La cosa più interessante in questa foto è la serie di fori dei denti del predatore sull'elitra sinistra. Sarà stato un piccolo mammifero o un rettile?


Bella domanda!!!! A giudicare dalla sezione dei fori, tutti sferici o quasi, escluderei un micro-mammifero.

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Maurizio Bollino


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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 11/03/2010, 0:36 
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Nome: Maurizio Gigli
Marcello, grazie per aver aggiunto i dati di raccolta. Ho letto l'altro argomento, in cui Piero spiega le abitudini e la distribuzione della forma nominale di questa specie. Aggiungerei solo che non è esclusivo delle sone desertiche sabbiose, ma si trova regolarmente nelle aree predesertiche. In Tunisia, in particolare, arriva sicuramente, a Nord, fino dalle parti di Gafsa, dove proprio deserto non è (anche se possiamo quasi considerarlo tale rispetto ai nostri ambienti italiani). Ho letto che i resti erano sotto ad un sasso, ma ci erano probabilmente finiti dopo che era stato mangiato, perchè normalmente questa specie non si rifugia sotto i sassi, ma scava delle tane nel terreno sabbioso o proprio nella sabbia (lo strato superficiale spesso forma una specie di crosta, come avviene anche su una spiaggia non troppo calpestata, per i sali che si depositano con l'evaporazione della poca acqua piovana che ogni tanto cade anche lì, e su questo strato "duro" si vedono bene i fori degli insetti e degli altri animali scavatori). La prima volta che sono stato in Tunisia, nel 1980, ho scavato uno di questi fori, pensando fosse il rifugio di una Prionotheca, e mi è sbucato fuori un varano! (Varanus griseus, un giovane di soli 30 cm, ma sempre un varano! E pure bello aggressivo. Immagino che possono fare quelli di 1 metro e mezzo!) La Prionotheca è un animale notturno, e raramente esce prima del tramonto.

Avevo già letto quell'articolo sulla Prionotheca come animale sacro.

Maurizio Bollino ha scritto:
Julodis ha scritto:
La cosa più interessante in questa foto è la serie di fori dei denti del predatore sull'elitra sinistra. Sarà stato un piccolo mammifero o un rettile?


Bella domanda!!!! A giudicare dalla sezione dei fori, tutti sferici o quasi, escluderei un micro-mammifero.


Quindi rimarrebbero i rettili. Uno potrebbe essere appunto Varanus griseus, che frequenta gli stessi ambienti. Anche un esemplare giovane potrebbe fare quel lavoro (hanno una boccaccia molto più grande di quella di una lucertola di pari dimensioni). Altrimenti mi viene in mente solo qualche Agama, ma dovrebbe essere bella grossa. Gli altri rettili della zona o sono troppo piccoli, o non hanno una dentatura che lascia un segno simile, o non sono predatori (vedi uromastice). La lucertola ocellata, ramarraccio che arriva a non ricordo bene se 90 o 120 cm (raggiunge anche l'Italia dalle parti di Ventimiglia), potrebbe certamente farlo, ma vive più a Nord, in ambienti molto più umidi e con più vegetazione.
Comunque, considerando che sono pevalentemente diurni e Prionotheca notturna, sospetto più qualche mammifero. Un fennec piccolo potrebbe fare quei segni masticando l'insetto. Forse anche un riccio (credo che la specie nordafricana viva in posti più aridi della nostra).

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
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Julodis ha scritto:
Maurizio Bollino ha scritto:
Julodis ha scritto:
La cosa più interessante in questa foto è la serie di fori dei denti del predatore sull'elitra sinistra. Sarà stato un piccolo mammifero o un rettile?
Bella domanda!!!! A giudicare dalla sezione dei fori, tutti sferici o quasi, escluderei un micro-mammifero.
Quindi rimarrebbero i rettili. ...
Colpi di becco ... di un uccellino, che poi ha "sbucciato" il povero coleottero. Vedi anche quella incisione profonda in alto a sinistra. Non è poi tanto diverso dai danni da cornacchia sulle mie angurie :devil: :gh: !

Roberto :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 11/03/2010, 8:19 
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Nome: Maurizio Gigli
Hemerobius ha scritto:
Colpi di becco ... di un uccellino, che poi ha "sbucciato" il povero coleottero. Vedi anche quella incisione profonda in alto a sinistra. Non è poi tanto diverso dai danni da cornacchia sulle mie angurie :devil: :gh: !

Roberto :to:

L'avevo pensato anche io, ma i fori mi sembrano troppo piccoli per essere stati prodotti dalle beccate di un uccello. Di solito da quelle parti imperversano le averle, che non hanno un becco così sottile. In genere gli uccelletti staccano l'addome dei coleotteri, lasciando le elitre più o meno intatte e mangiando le parti molli (preferiscono i Melolonthini e gli Julodis). I tenebrionidi in genere finiscono infilzati su qualche cespuglio dalle averle. Potrebbe anche avere fatto quella fine: infilzato da qualche averla sulla punta di un rametto o su una spina più volte, perchè agitandosi si staccava, fino a causare quella serie di fori, e poi mangiato da qualche altro animale che ha lasciato i resti a terra. Del resto, non so quanti uccelli abbiano il coraggio (o la fame) per mangiarsi una bestiaccia come questa. Come la maggior parte dei Tenebrionidi che gironzolano sul terreno non deve avere un buon sapore :sick:

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Maurizio Gigli
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una volta ucciso e "succhiato" potrebbe essere stato rosicchiato anche da un altro tenebrionide (elitra destra).

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 Oggetto del messaggio: Re: Anch'io col mio quiz
MessaggioInviato: 11/03/2010, 11:38 
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Velvet Ant ha scritto:
Cercando sul web notizie su questa specie, ho scoperto un interessante articolo di Levinson H. & Levinson A. (1996), di cui è riportato l'abstract.
Questo il titolo:

Prionotheca coronata Olivier (Pimeliinae, Tenebrionidae) recognized as a new species of venerated beetles in the funerary cult of pre-dynastic and archaic Egypt



:o :o , molto interessante, grazie della segnalazione :ok: !!


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MessaggioInviato: 11/03/2010, 14:54 
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Daniele Sechi ha scritto:
una volta ucciso e "succhiato" potrebbe essere stato rosicchiato anche da un altro tenebrionide (elitra destra).

Più che probabile, anzi, quasi certo. Figurati se si lasciano scappare un po' di proteine!
Poi vi mando un'immagine per farvi vedere come hanno ridotto un grosso prionino.

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