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manuele88
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Inviato: 22/11/2015, 19:22 |
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Iscritto il: 11/05/2013, 20:10 Messaggi: 13
Nome: Emanuele Longo
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Come da titolo stiamo cercando entomologi volontari che possano collaborare con noi apicoltori per trovare soluzioni riguardanti il piccolo coleottero degli alveari. Aethina tumida arrivato lo scorso anno in Italia. Il Mipaf non sapendo cosa fare ha emanato un descreto che prevede di distruggere gli alveari infestati e non solo, anche tutti quelli nello stesso apiario. Gli apiari possono essere composti anche da migliaia di alveari. Nonostante ciò lo scorso anno sono stati bruciati 3600 alveari in totale non riuscendo a risolvere un bel nulla. Ora si sta continuando con i roghi e i casi positivi al parassita stanno crescendo esponenzialmente, anche perché gli apicoltori hanno paura del non risarcimento degli stessi e di seguito non si espongono e non si autodenunciano. Chiedo a voi, e a chiunque volesse collaborare, noi apicoltori abbiamo messo su un gruppo Facebook (chiamato Aethina Tumida - Small Hive Beetle - Piccolo Coleottero dell'Alveare che trovate qui https://www.facebook.com/groups/1513967562199491/) dove poter chattare e comunicare per trovare insieme soluzioni alternative e sostenibili, ma potete anche rispondermi qui se non avete Facebook. qui trovate la storia e i decreti emanati fino a oggi http://www.izsvenezie.it/aethina-tumida-in-italia/, i roghi continueranno fino al 2017 A breve apriremo una petizione per bloccare questi roghi e vorremmo inserire anche delle proposte- Vi ringrazio per l'attenzione
_________________ "Quando morira' l'ultima ape all'umanita' resteranno solamente quattro anni di vita"(Albert Einstein)
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Julodis
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Inviato: 22/11/2015, 20:03 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Qualcuno ha già pensato all'uso di trappole ai feromoni nei pressi delle arnie, per ridurre il numero di questi Nitidulidi? Tanto, eliminarli definitivamemte, una volta arrivati, mi sembra irrealizzabile, ma almeno tenerli sotto controllo in attesa di soluzioni migliori.
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gomphus
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Inviato: 22/11/2015, 23:08 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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a nessuno dei cervelloni che hanno stabilito le strategie di lotta è venuto in mente che questo potrebbe non essere legato solo alle api domestiche (o domesticate), cioè da noi Apis mellifera sspp. pl.? senza arrivare alle api solitarie, basta che per svilupparsi e poi diffondersi ulteriormente sia in grado di utilizzare come serbatoi naturali i nidi dei bombi, e vi ci voglio a eradicarlo senza contare che se a un'arnia infestata si dà fuoco, presumibilente i coleotteri adulti che vi si trovano tagliano la corda prendendo il volo a meno che sotto non ci sia qualcosa per favorire gli apicoltori di chissadove come per la sceneggiata della xylella in salento p.s. sarò rimasto uno dei 10 o meno in italia, ma con facebook non ho niente a che fare e ho tutte le intenzioni di continuare così
_________________ ***************** maurizio
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manuele88
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Inviato: 23/11/2015, 0:02 |
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Iscritto il: 11/05/2013, 20:10 Messaggi: 13
Nome: Emanuele Longo
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Julodis ha scritto: Qualcuno ha già pensato all'uso di trappole ai feromoni nei pressi delle arnie, per ridurre il numero di questi Nitidulidi? Tanto, eliminarli definitivamemte, una volta arrivati, mi sembra irrealizzabile, ma almeno tenerli sotto controllo in attesa di soluzioni migliori. io ci avevo pensato ma ci vuole un feromone specifico, voi sareste in grado di indicarmi dove poterlo acquistare? gomphus ha scritto: a nessuno dei cervelloni che hanno stabilito le strategie di lotta è venuto in mente che questo potrebbe non essere legato solo alle api domestiche (o domesticate), cioè da noi Apis mellifera sspp. pl.? senza arrivare alle api solitarie, basta che per svilupparsi e poi diffondersi ulteriormente sia in grado di utilizzare come serbatoi naturali i nidi dei bombi, e vi ci voglio a eradicarlo senza contare che se a un'arnia infestata si dà fuoco, presumibilente i coleotteri adulti che vi si trovano tagliano la corda prendendo il volo a meno che sotto non ci sia qualcosa per favorire gli apicoltori di chissadove come per la sceneggiata della xylella in salento le api solitarie non possono essere colpite perchè non fanno un alveare ma una singola galleria sotterranea dove alimentano la loro larva e quindi non hanno grandi scorte di miele, ma i bombi si e secondo me sono già stati infestati. Sono stati ritrovati infestati anche sciami naturali di api mellifere. Per quanto riguarda il protocollo d'azione doveva prevedere di utilizzare prima del rogo anidride solforosa, ma poi nessuno lo ha più fatto non si sa il perché... gomphus ha scritto: p.s. sarò rimasto uno dei 10 o meno in italia, ma con facebook non ho niente a che fare e ho tutte le intenzioni di continuare così Facebook è un valido modo di comunicazione oramai, devo ricredermi anch'io ma ora c'è la possibilità di iscriversi ai gruppi dove di possono condividere foto e documenti e ci si può organizzare per scambi e altro insomma in base all'argomento che ti interessa. Ti consiglio di rivalutarlo o almeno ridarci una semplice occhiata.
_________________ "Quando morira' l'ultima ape all'umanita' resteranno solamente quattro anni di vita"(Albert Einstein)
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Julodis
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Inviato: 23/11/2015, 8:20 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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manuele88 ha scritto: io ci avevo pensato ma ci vuole un feromone specifico, voi sareste in grado di indicarmi dove poterlo acquistare? Ovviamente ci vuole un feromone specifico, ma immagino che, vista l'importanza economica, lo avranno isolato e commercializzato. Ci sono parecchie società specializzate che producono feromoni, specialmente negli USA, e potrebbe essere possibile trovare qualcosa per L'Aethina tumida. Con una velocissima ricerca, perchè devo prepararmi per andare al lavoro, ho trovato in questa pagina un elenco di lavori, alcuni dei quali trattano proprio di feromoni in grado di attirare questa specie. Basta usare il comando trova del browser sulla parola Aethina, e ne escono fuori 4 o 5. Alcuni hanno un link, seguendo il quale non si possono scaricare liberamente, ma si possono acquistare. Per gli altri, dal riferimento bibliografico si può fare una ricerca per capire come ottenerli. Ci sono anche studi sulle sostanze volatili liberate dagli alveari che permettono a questi Nitidulidae di individuarli, che potrebbero essere usate per dirottarli in una trappola. Qui trovi qualche riferimento. Nella stessa pagina ci sono anche le pubblicità di alcune società a cui ci si potrebbe rivolgere per sapere se producono sostanze specifiche per la lotta contro questi insetti.
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Tc70
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Inviato: 23/11/2015, 19:51 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52 Messaggi: 4510 Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
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gomphus ha scritto: p.s. sarò rimasto uno dei 10 o meno in italia, ma con facebook non ho niente a che fare e ho tutte le intenzioni di continuare così Infatti sono il n° 5 tu?... Condivido il tuo paragone con la Xilella...
_________________ Tc70
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Fabio62
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Inviato: 27/11/2015, 23:35 |
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Iscritto il: 25/05/2011, 22:20 Messaggi: 548 Località: MILANO
Nome: FABIO SERENI
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Tc70 ha scritto: gomphus ha scritto: p.s. sarò rimasto uno dei 10 o meno in italia, ma con facebook non ho niente a che fare e ho tutte le intenzioni di continuare così Infatti sono il n° 5 tu?... Ed io sono il sesto....
_________________ Fabio Sereni
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Notoxus59
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Inviato: 27/11/2015, 23:48 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6305 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Meno male, pensavo di essere una mosca bianca, io il settimo
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Julodis
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Inviato: 27/11/2015, 23:58 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ma volete dare una risposta al povero Emanuele, invece di fare la graduatoria di chi non usa Facebook?
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Alessio89
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Inviato: 28/11/2015, 19:29 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05 Messaggi: 2568 Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
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Ciao Emanuele, io provo a sparare una delle mie strane idee. Ti prego di considerarla esclusivamente come un semplice tentativo di aiutarti . Premetto che non mi interesso di apicoltura e neppure di imenotteri, che conosco solo in minima parte. Una sera, dopo aver scartato altre ipotesi, mi sono messo a riflettere sui punti di forza di questi due insetti, l'ape e l' Aethina. In un primo momento sono riuscito a trovare soltanto elementi a favore del coleottero (corazzato, volatore, di taglia più piccola dell'ape, ecc...; quindi impossibile utilizzare barriere, griglie, ecc..), poi mi è venuto in mente che probabilmente il nitidulide non ha la stessa abilità di volo dell'ape. Mentre il primo (come gran parte dei coleotteri volatori) ha un volo rettilineo, e per penetrare nell'alveare ha bisogno (immagino) di un appiglio, il secondo può compiere più manovre, e arrivare al nido con meno difficoltà. La mia idea sarebbe quella di provare a modificare la struttura dell'arnia, spostando l'ingesso nella parte inferiore, trasformandolo in un elemento tubolare a "L" (o di altra forma), liscio, che complicherebbe (se non impedirebbe) l'entrata del parassita tramite deambulazione. Ovviamente mi è difficile immaginare come si comporteranno le api in una situazione di questo tipo . Aggiungo un'immagine esplicativa(se non altro servirà almeno a farci fare due risate ).
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gomphus
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Inviato: 28/11/2015, 22:51 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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non sono molto convinto prima di tutto, le api bottinatrici arrivano all'alveare cariche di tutto il carico che possono portare, in queste condizioni non so quanto sarebbero in grado di superare un ostacolo come quello descritto, potrebbero o rimanere bloccate, o scoprire che per superarlo devono limitarsi a carichi più leggeri, ma anche in questo caso l'approvvigionamento dell'alveare ne sarebbe compromesso inoltre, mi sa che tu sottovaluti la capacità di manovra in volo dei coleotteri in generale, compresi i nitidulidi... alla prossima buona stagione, osservali mentre svolazzano intorno a una qualche infiorescenza, sui loro fiori preferiti i Meligethes sono spesso abbondanti, e poi ne riparliamo
_________________ ***************** maurizio
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Julodis
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Inviato: 29/11/2015, 1:38 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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A questo punto sparo pure io una possibile modifica all'arnia. Partendo dal fatto che questi nitidulidi sicuramente all'interno dell'arnia si spostano camminando, e che sono molto più piccoli delle api, si potrebbero modificare pareti, tetto e fondo, aggiungendo una rete rigida, o griglia (di metallo o di plastica), con maglie sufficienti al passaggio dell'Aethina ma non delle api, applicata all'interno di ogni parete, distanziata da questa di circa 1,5 cm. Tra la parete e la griglia, accostato alla parete, un sottile pannello di plastica ricoperto di vischio od altra colla che non secca (si potrebbero usare i pannelli adesivi gialli usati per catturare insetti dannosi alle piante coltivate, o normali fogli di plastica spruzzati con colla spray come la Vebicolla). I pannelli sfilabili, per sostituirli facilmente quando perdono di efficacia. Le Aethina finirebbero, prima o poi, per camminare su uno dei pannelli appiccicosi, su una parete, sul fondo o sul tetto, rimanendovi invischiate, per cui non dovrebbero essere in grado di infestare pesantemente l'alveare. Le api non avrebbero problemi, perchè non arriverebbero in contatto con le superfici adesive.
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Alessio89
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Inviato: 29/11/2015, 12:24 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05 Messaggi: 2568 Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
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Affettivamene la condizione "a pieno carico" non l'avevo considerata . Evidentemente l'ho fatta troppo facile . Riguardo il volo dei nitidulidi però, (con tutto il rispetto Maurizio ) non sono tanto d'accordo. Non metto in dubbio le capacità di volo dei coleotteri, specie quelli piccoli, negli spazi aperti. Ma il fatto di riuscire a superare un ostacolo verticale in uno spazio ristretto. Basterebbe fare una prova. Prendere un barattolo, mettere all'interno un'ape e un nitidulide, e lasciarlo aperto per vedere chi dei due riesce ad uscire volando. Io punterei tutto sull'ape (senza carico ovviamente). Con il carico di polline non saprei. Il nitidulide, secondo me, credo che rimarrebbe lì dentro. Sono pronto a ricredermi però . In ogni caso, il prossimo anno, cercherò di fare attenzione ai Meligethes come mi hai consigliato . Per l'altro Maurizio (Julodis). Ieri, cercando immagini sull'Aethina, mi sono imbattuto proprio in trappole del genere. Dovrebbero chiamarsi "West Beetle Trap"... Oggi mi accorgo che il sito è Wiki Apicoltura. Ce ne sono un sacco di trappole per l'Aethina!
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