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Julodis
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Inviato: 01/01/2016, 23:17 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ankareus luciphilus Bílý, Curletti & Van Harten, 2003 - ParatipoVisto che è il primo dell'anno, ecco un Buprestidae piccolo e nero, tanto per cambiare. Questa è probabilmente una delle specie più piccole della famiglia. Pensate che ce ne vorrebbero circa 100.000 per raggiungere la massa di un solo esemplare di Aaata finchi o di Megaloxantha concolor. Un'altra caratteristica di questa specie è che è una delle pochissime che vengono attirate dalla luce, tra i Buprestidae (lo dice anche il nome specifico). Scusate la preparazione all'americana, ma essendo l'unico esemplare che ho in collezione, e viste le dimensioni, non mi sono fidato a riprepararlo. Yemen, Al Kowd, 4.I.2001, to light trap, Van Harten & Al Haruri legit 1,75 mm
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strepens
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Inviato: 02/01/2016, 0:26 |
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Iscritto il: 25/01/2012, 21:39 Messaggi: 496 Località: athens, greece
Nome: Kakiopoulos George
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AAAAAA, a great insect !!!! The new year starts with something very beautiful ... Antennae with only 9 articles or do something missing ???
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Julodis
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Inviato: 02/01/2016, 0:44 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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strepens ha scritto: AAAAAA, a great insect !!!! The new year starts with something very beautiful ... Antennae with only 9 articles or do something missing ??? Yes, 9 articles. Another unusual character for Buprestidae is that antennal articles are very hairy.
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Daniele Maccapani
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Inviato: 02/01/2016, 1:08 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Che bestia assurda!! 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Anillus
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Inviato: 02/01/2016, 1:09 |
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3904 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
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Il fatto che venga attratto dalla luce vuol dire che è una specie notturna?
_________________ ______ Andrea
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Julodis
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Inviato: 02/01/2016, 9:08 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Anillus ha scritto: Il fatto che venga attratto dalla luce vuol dire che è una specie notturna? Non necessariamente. Io conosco, come certamente attratte dalla luce, solo pochissime altre specie di Buprestidi: Melanophila acuminata, Melanophila cuspidata e poche altre dello stesso genere (quelle nere che depongono sul legno appena bruciato, che possiedono dei recettori per gli infrarossi per localizzare gli incendi) e Merimna atrata, che pur non essendo dello stesso gruppo, si comporta in maniera analoga (ed ha un aspetto simile) in Australia. Queste arrivano regolarmente alla luce, probabilmente perché i sensori vengono tratti in inganno dalle frequenze emesse dalle lampade. Poi può capitare che occasionalmente arrivi qualche altra specie normalmente non attirata; a me è capitato con un Agrilus. Ma non si tratta di specie notturne, per quanto ne so. Se poi questa lo fosse, non mi meraviglierei neanche troppo. In fondo, sembra più un Anobiidae che un Buprestidae! Gianfranco, che è uno dei descrittori, certamente ne saprà di più.
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marco villa
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Inviato: 02/01/2016, 9:09 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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Davvero strano! Si sa qualcosa sulla sua biologia? Sono stati raccolti altri esemplari dopo la descrizione? 
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Julodis
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Inviato: 02/01/2016, 9:13 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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marco villa ha scritto: Davvero strano! Si sa qualcosa sulla sua biologia? Sono stati raccolti altri esemplari dopo la descrizione?  Controllo sulla descrizione e ti faccio sapere. Per quanto riguarda altri ritrovamenti, non so nulla.
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Julodis
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Inviato: 02/01/2016, 10:24 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Sulla biologia non c'è scritto niente, nel lavoro di descrizione. Da notare che, su 74 esemplari della serie tipica, tutti raccolti alla luce nello stesso posto in diversi periodi, tra aprile e agosto del 2001, uno solo è femmina. Questa si distingue perchè molto più grande, protorace di forma diversa, antenne più corte e senza setole, occhi più piccoli. Devo correggermi riguardo a questo: Julodis ha scritto: Yes, 9 articles. Another unusual character for Buprestidae is that antennal articles are very hairy. In realtà gli articoli antennali sono 11, come di regola nei Buprestidi. Solo che il primo e il secondo, in foto (ed anche guardandolo al binoculare, osservandolo il quella posizione) sembrano uno solo (girandolo di lato o frontalmente, si vede che sono due), e il terzo articolo è molto piccolo e parzialmente fuso con il quarto, che è invece ben sviluppato. Se non l'avessi letto nella descrizione, non me ne sarei mai accorto.
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strepens
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Inviato: 02/01/2016, 12:18 |
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Iscritto il: 25/01/2012, 21:39 Messaggi: 496 Località: athens, greece
Nome: Kakiopoulos George
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A very strange species... It seems that the female has different habits from the male. The female, may be difficult to find, even from the males of its own species. Probably with this way, was developed these extra-hairs on the antennae of the male. However it seems that Ankareus is a "successful" genus with an ancient origin: from the catalogs has reported 23 species in mainland Africa, Madagascar and the islands around it, one species in Yemen (this one) and 2 species in India and Sri Lanka. Many thanks Maurizio 
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Valerio
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Inviato: 02/01/2016, 15:52 |
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Iscritto il: 28/04/2010, 23:44 Messaggi: 2107 Località: Roma
Nome: Valerio Viglioglia
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Non immaginavo ci fossero buprestidi così piccoli e le antenne sono strane in effetti, lunghe e pelose, sembra quasi un altra cosa!
_________________ Valerio V
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Julodis
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Inviato: 02/01/2016, 19:00 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Valerio ha scritto: Non immaginavo ci fossero buprestidi così piccoli e le antenne sono strane in effetti, lunghe e pelose, sembra quasi un altra cosa! In realtà, qui dovremmo essere abbastanza vicini ai Buprestidi ancestrali. Nella sottofamiglia Polycestinae ci sono alcuni tra quelli che sono probabilmente i gruppi di Buprestidae più antichi, che credo siano di origine gondwaniana, a giudicare dalla distribuzione attuale, prevalentemente sud-americana, africana e australiana, mentre altri sono presumibilmente più recenti, o almeno si sono allontanati maggiormente dalla struttura base. Il genere Ankareus, in particolare, appartiene alla tribù Haplostethini, con un po' più di un centinaio di specie, tutte piccole e con aspetto più o meno simile a questo, distribuite in una decina di generi, concentrate appunto tra Sud America, Africa australe e Australia, con alcune specie che hanno raggiunto le zone limitrofe delle regioni Neartica, Paleartica e soprattutto Orientale. Dovrei avere qualche esemplare dei generi Mastogenius, Helferella e Micrasta. Quando li ritrovo li fotografo.
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Autarcontes
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Inviato: 03/01/2016, 16:34 |
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1082
Nome: Gianfranco Curletti
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Julodis ha scritto: Anillus ha scritto: Il fatto che venga attratto dalla luce vuol dire che è una specie notturna? Non necessariamente. Io conosco, come certamente attratte dalla luce, solo pochissime altre specie di Buprestidi: Melanophila acuminata, Melanophila cuspidata e poche altre dello stesso genere (quelle nere che depongono sul legno appena bruciato, che possiedono dei recettori per gli infrarossi per localizzare gli incendi) e Merimna atrata, che pur non essendo dello stesso gruppo, si comporta in maniera analoga (ed ha un aspetto simile) in Australia. Queste arrivano regolarmente alla luce, probabilmente perché i sensori vengono tratti in inganno dalle frequenze emesse dalle lampade. Poi può capitare che occasionalmente arrivi qualche altra specie normalmente non attirata; a me è capitato con un Agrilus. Ma non si tratta di specie notturne, per quanto ne so. Se poi questa lo fosse, non mi meraviglierei neanche troppo. In fondo, sembra più un Anobiidae che un Buprestidae! Gianfranco, che è uno dei descrittori, certamente ne saprà di più. Non ne so molto più di voi, ma il fatto che la totalità degli exx. (non pochi) siano stati presi al lume mi farebbe pensare a una specie notturna, il che trova anche conferma anche nel colore nero opaco sommato alla lunghezza delle antenne, che nei Buprestidi è un fatto abbastanza raro.
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Julodis
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Inviato: 03/01/2016, 17:53 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Aspettavo proprio il tuo intervento, Gianfranco. Sono del tuo stesso parere. Non vedo perchè debba esserci un veto all'attività notturna dei Buprestidi. E' vero che in genere sono animali fortemente amanti del sole e del caldo, ma qualche eccezione ci può sempre essere. Soprattutto considerando che in quelle zone, se non si è in alta montagna, le notti non credo siano molto fredde, e le giornate saranno anche troppo calde. Solo che per dimostrarlo bisognerebbe trovarli in attività di notte.
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Autarcontes
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Inviato: 04/01/2016, 11:13 |
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Iscritto il: 19/04/2012, 7:52 Messaggi: 1082
Nome: Gianfranco Curletti
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Julodis ha scritto: Aspettavo proprio il tuo intervento, Gianfranco. Sono del tuo stesso parere. Non vedo perchè debba esserci un veto all'attività notturna dei Buprestidi. E' vero che in genere sono animali fortemente amanti del sole e del caldo, ma qualche eccezione ci può sempre essere. Soprattutto considerando che in quelle zone, se non si è in alta montagna, le notti non credo siano molto fredde, e le giornate saranno anche troppo calde. Solo che per dimostrarlo bisognerebbe trovarli in attività di notte. Van Harten che li ha trovati è un buon ricercatore. Per esperienza diretta so che piazza parecchie malaise. Il fatto che non ne abbia catturati in pieno giorno e che li abbia trovati solo al lume (e come sai ne ha trovati parecchi e in periodi diversi) fa pensare a questa ipotesi e che la specie si comporti come le nostre Melanophila e che sia attratta dagli incendi
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