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Isotomus speciosus barbarae Sama, 1977 Dettagli della specie

V.2008 - ITALIA - Lazio - RM, San Gregorio da Sassola, 590 m


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MessaggioInviato: 06/03/2016, 15:27 
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Xylosteus ha scritto:
Francesco hai mai preso Isotomus in Peloponneso? Sarei curioso di vederli....

Non ne ho del Peloponneso, li ho presi solo all'Ossa se vuoi vederli fammi sapere anche se ora sono in fase di trasloco per cui dovresti pazientare un po'. :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 06/03/2016, 17:14 
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Xylosteus ha scritto:
Ciao Marco,
Il modo migliore per gli Isotomus sono le trappole dolci. In Croazia o in Slovenia alcune volte è il Cetambycidae più abbondante. Sono certo che anche con Isotomus barbara e, trovando il posto giusto, i risultati sarebbero incredibili.


Grazie. Proverò anche con le trappole e vi farò sapere se ci sono andati.

:hi:


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MessaggioInviato: 07/03/2016, 17:25 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
Io ho trappolato nel posto in cui sono uso raccogliere tronchi di Ostrya infestati dal Barbara e.
Nulla!!!

Per Marco. Io li ho presi su cataste sopra monte mauro

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Marci
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MessaggioInviato: 07/03/2016, 18:34 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
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Nome: Marco Villani
Entomarci ha scritto:
Io ho trappolato nel posto in cui sono uso raccogliere tronchi di Ostrya infestati dal Barbara e.
Nulla!!!

Per Marco. Io li ho presi su cataste sopra monte mauro


Interessante. Contarini non lo segnala nella checklist dei cerambici della vena del gesso.


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MessaggioInviato: 07/03/2016, 20:13 
 

Iscritto il: 13/09/2009, 18:04
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Questo è davvero strano è interessante. Isotomus speciosus è praticamente un alcolista e quando sente vino non perde tempo mentre I. Barbara e sembra essere più moderato....


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MessaggioInviato: 07/03/2016, 20:22 
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Nome: Maurizio Gigli
Entomarci ha scritto:
Io ho trappolato nel posto in cui sono uso raccogliere tronchi di Ostrya infestati dal Barbara e.
Nulla!!!


Xylosteus ha scritto:
Questo è davvero strano è interessante. Isotomus speciosus è praticamente un alcolista e quando sente vino non perde tempo mentre I. Barbara e sembra essere più moderato....

Quadra perfettamente con quel che avevo scritto ieri:
Julodis ha scritto:
Nel posto da cui vengono i due esemplari in foto io le trappole ce le ho messe più di una volta, ma non ci sono mai andati, mentre si trovano quasi facilmente facendo i prelievi.

L'unico Isotomus che ho trovato in trappola è stato un Isotomus speciosus in Grecia, sulle pendici verso mare dell'Olimpo. In una zona ad arbusti dove le piante più alte arrivavano forse a 2 m.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 07/03/2016, 22:08 
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Nome: Marcello Benelli
Xylosteus ha scritto:
Questo è davvero strano è interessante. Isotomus speciosus è praticamente un alcolista e quando sente vino non perde tempo mentre I. Barbara e sembra essere più moderato....


E questo già te lo dovrebbe rendere antipatico Paolo... :gh:

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MessaggioInviato: 07/03/2016, 22:09 
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Nome: Marcello Benelli
marco villa ha scritto:
Entomarci ha scritto:
Io ho trappolato nel posto in cui sono uso raccogliere tronchi di Ostrya infestati dal Barbara e.
Nulla!!!

Per Marco. Io li ho presi su cataste sopra monte mauro


Interessante. Contarini non lo segnala nella checklist dei cerambici della vena del gesso.


Non è che c'è solo Contarini! E non è che lui abbia trovato tutto!! Lasciami trovare qualcosa anche a me!!!

Del resto Sama non segnalava di certo la carilia virginea di Verghereto no? :lol:

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MessaggioInviato: 07/03/2016, 22:32 
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Entomarci ha scritto:
marco villa ha scritto:
Entomarci ha scritto:
Io ho trappolato nel posto in cui sono uso raccogliere tronchi di Ostrya infestati dal Barbara e.
Nulla!!!

Per Marco. Io li ho presi su cataste sopra monte mauro


Interessante. Contarini non lo segnala nella checklist dei cerambici della vena del gesso.


Non è che c'è solo Contarini! E non è che lui abbia trovato tutto!! Lasciami trovare qualcosa anche a me!!!

Del resto Sama non segnalava di certo la carilia virginea di Verghereto no? :lol:


Sì ma Contarini va alla vena del gesso romagnola da mezzo secolo e raccoglie legna di ogni sorta, compreso il carpino. Ed immagino sia pure andato a guardare sulle cataste. O comunque altri entomologi, come Mingazzini che da quelle parti ci gira spessissimo, li avrebbero raccolti e sarebbero entrati in qualche lavoro.

La Carilia almeno era ad una quota tipica :gh:


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MessaggioInviato: 07/03/2016, 23:05 
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marco villa ha scritto:
Sì ma Contarini va alla vena del gesso romagnola da mezzo secolo e raccoglie legna di ogni sorta, compreso il carpino. Ed immagino sia pure andato a guardare sulle cataste. O comunque altri entomologi, come Mingazzini che da quelle parti ci gira spessissimo, li avrebbero raccolti e sarebbero entrati in qualche lavoro.

Non dimenticate che gi areali cambiano, le specie diventano più scarse o più abbondanti, si estendono verso Nord, verso Sud, niente resta fermo.
Io ho cercato insetti nel Lazio per 40 anni senza vedere un solo Isotomus, poi negli ultimi otto anni ho cominciato a trovarlo qua e là, in posti dove avevo cercato chissà quante volte.
I casi sono due: o la specie è diventata molto più comune, o ha esteso il suo areale. E lo stesso potrei dire per altre specie di xilofagi, mentre altre, in passato molto comuni, ora non si trovano quasi più.

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MessaggioInviato: 07/03/2016, 23:11 
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Julodis ha scritto:
marco villa ha scritto:
Sì ma Contarini va alla vena del gesso romagnola da mezzo secolo e raccoglie legna di ogni sorta, compreso il carpino. Ed immagino sia pure andato a guardare sulle cataste. O comunque altri entomologi, come Mingazzini che da quelle parti ci gira spessissimo, li avrebbero raccolti e sarebbero entrati in qualche lavoro.

Non dimenticate che gi areali cambiano, le specie diventano più scarse o più abbondanti, si estendono verso Nord, verso Sud, niente resta fermo.
Io ho cercato insetti nel Lazio per 40 anni senza vedere un solo Isotomus, poi negli ultimi otto anni ho cominciato a trovarlo qua e là, in posti dove avevo cercato chissà quante volte.
I casi sono due: o la specie è diventata molto più comune, o ha esteso il suo areale. E lo stesso potrei dire per altre specie di xilofagi, mentre altre, in passato molto comuni, ora non si trovano quasi più.


Infatti è molto strano che una specie così relativamente comune e che si sviluppa su di una pianta tanto diffusa sia stata descritta recentemente (39 anni non sono tantissimi in questi termini). Potrebbe trattarsi di un fenomeno del tutto naturale.
Oppure scopriremo che si tratta di una specie cinese introdotta ed in continua espansione :lol:

Ciao :hi:


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MessaggioInviato: 08/03/2016, 0:21 
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Penso che questa specie sia semplicemente stata molto meno frequente in passato, poi con la ricrescita graduale dei boschi tagliati durante l'ultima guerra, ed i cedui gradualmente meno sfruttati, magari favorita anche dal cambiamento climatico degli ultimi decenni, è diventata più frequente, ha occupato nuovi siti, e forse ha anche esteso il suo areale, anche se su questo non scommetterei, nel senso che potrebbe essere sempre stata anche nell'Appennino centro meridionale (ricordo che la specie è segnalata anche per una località in Campania) ma estremamente rara e quindi mai trovata fino a tempi recentissimi. Del resto, anche ora, della Campania mi pare sia segnalata di una sola località, del Lazio di tre, una mi pare in provincia di Viterbo, questa mia di San Gregorio, in provincia di Roma, l'altra mia di Serrone (Frosinone), ed ho trovato tracce quasi certamente sue su Ostrya sui Monti Lepini, presso Supino (FR). Sama e Rapuzzi (2011) lo segnalano anche per la Basilicata, ma non so di dove. Sempre quindi poche località sparse. Ora deve venir fuori da qualche località abruzzese.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 08/03/2016, 9:54 
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Per la mia personale esperienza, l'I. speciosus che ho raccolto diverse volte in Croazia, Bulgaria e Grecia direi, come diceva Pierpaolo, va moltissimo in trappola, e mi è capitato di trovarne anche 30-40 in una sola trappola, nei posti giusti. Inoltre I. speciosus generalmente dove c'è si può vedere anche in volo attorno alle piante ospiti verso il tardo-pomeriggi/sera. I. barbarae invece l'ho raccolto quasi esclusivamente in polloni di carpino formatisi grazie alla caduta di pezzi di gesso. Provando a mettere le trappole abbiamo avuto sia risultati scadenti (due esemplari in 5-6 trappole) sia risultati buoni, però ilmetodo migliroe resta lòa legna secondo me.

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Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
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