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Ergates faber faber (Linnaeus, 1760) Dettagli della specie

8.VII.2016 - ITALIA - Umbria - PG, Gualdo Tadino


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Pagina 1 di 1 [ 13 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 10/07/2016, 23:13 
 

Iscritto il: 23/07/2011, 16:51
Messaggi: 398
Nome: MARIO LUNA
Trovato su di un tronco marcescente di Pinus Sp. Vorrei fare una domanda in questo stato c'è qualche possibilità di poterlo tenere in vita fino alla schiusa? E se si, quali precauzioni prendere, esempio tenerlo sempre nello stessa segatura di legno di raccolta e posizionare il tutto in un recipiente chiuso, o occorrono altre precauzioni?
Grazie anticipate per i suggerimenti.
Ps. fra quanto tempo circa avverrà la schiusa?

:hi: :hi:
Mario


E. faber w...jpg

lunghezza circa 8 cm
E. faber w. d..jpg

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 Oggetto del messaggio: Re: Ergates faber (Linnaeus, 1760) ?
MessaggioInviato: 10/07/2016, 23:56 
 

Iscritto il: 05/05/2010, 11:56
Messaggi: 1357
Nome: Giuseppe Mariani
Sicuramente si può tenerlo in vita fino alla schiusa, mettilo in un recipiente con un coperchio forato per la circolazione dell'aria, e lo copri con la rosura che hai raccolto tenendola leggermente umida, non mettergli pesi sopra tipo pezzi di legno o altro, al massimo un pezzetto di corteccia, perchè in questa fase è molto delicato e può darsi che un peso eccessivo gli comprometta lo sviluppo normale delle elitre che restano in questo caso atrofizzate.
Non disturbarlo più di tanto, non credo che ci vorrà molto alla schiusa al massimo un mese.
Ti ho detto questo in base alle mie esperienze, che mi hanno dato quasi sempre ottimi risultati.

In bocca al lupo
Giuseppe :hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Ergates faber (Linnaeus, 1760) ?
MessaggioInviato: 11/07/2016, 0:12 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Non gli metterei sopra niente, neanche un pezzo di corteccia. Tienilo in una scatolina su un letto di carta igienica, se non hai la sua segatura (eventualmente, gli fai una conchetta un po' più grande della pupa).
Questa specie in genere sfarfalla ad agosto, per cui manca poco. Quando farà la muta, meglio se lo tieni vivo per un po', altrimenti può restare coi tegumenti un po' molli.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Ergates faber (Linnaeus, 1760) ?
MessaggioInviato: 11/07/2016, 8:11 
 

Iscritto il: 23/07/2011, 16:51
Messaggi: 398
Nome: MARIO LUNA
Ringrazio Giuseppe e Maurizio per i consigli che attuerò alla lettera sperando di tenerlo in vita più a lungo possibile.

:hi: :hi:
Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: Ergates faber (Linnaeus, 1760) ?
MessaggioInviato: 27/07/2016, 23:30 
 

Iscritto il: 23/07/2011, 16:51
Messaggi: 398
Nome: MARIO LUNA
Al mio ritorno in casa questa sera ho avuto la tanto attesa sorpresa è nato credo che sia un maschio ma non l'ho infastidito più di tanto. Ed è un Ergates faber quindi si può convalidare il titolo grazie.

:hi: :hi:

Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: Ergates faber (Linnaeus, 1760) ?
MessaggioInviato: 28/07/2016, 7:12 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
MARIO LUNA ha scritto:
è un Ergates faber quindi si può convalidare il titolo grazie.

Bene. Fotografalo appena possibile. Già dalla foto della pupa era sicuro che fosse un Ergates faber, anche se nessuno lo aveva confermato.
Da un po' cerco questa specie nel Lazio, dove risulta citata solo di un paio di posti improbabili, ma senza successo, per ora.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 28/07/2016, 8:44 
 

Iscritto il: 01/01/2011, 0:08
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Nome: Paolo Missori
Julodis ha scritto:
MARIO LUNA ha scritto:
Da un po' cerco questa specie nel Lazio, dove risulta citata solo di un paio di posti improbabili, ma senza successo, per ora.

L'ho cercato anche io per molti anni e nel Lazio non l'ho mai trovato nonostante vi siano ambienti adatti. Mi sono sempre domandato se nel Lazio ci sia un suo aggressore che ne impedisce la diffusione (elateridae, cleridae, fungo?). :)


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MessaggioInviato: 28/07/2016, 13:41 
 

Iscritto il: 23/07/2011, 16:51
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Nome: MARIO LUNA
Qui in Umbria ho evidenziato due possibili predatori, il Cinghiale e l'Istrice direi sicuri predatori perchè il tronco dove l'ho trovato era totalmente sgretolato ridotto ad un ammasso di sottilissimi detriti, e si vedeva che vi avevano cercato larve e quant'altro. Evidenti le numerose impronte caratteristiche degli ungulati, e numerosi escrementi costituiti in grandissima parte di frammenti di elitre di Coleotteri vari che ci fa risalire al comportamento e alla dieta dell'Istrice. Mi hanno lasciato intatta la parte basale dell'albero dove si diramano le radici circa cinquanta centimetri in totale, probabilmente le grosse radici ancora di una certa durezza non hanno permesso di scavare all'interno.

:hi: :hi:

Mario


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MessaggioInviato: 28/07/2016, 13:58 
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Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
Ciao Mario,
mi permetto una piccola correzione, l'Istrice è un roditore e quindi prevalentemente vegetariano, è molto più facile che sia il Tasso a predare le larve nei ceppi marci, qui da me è molto frequente e spesso distrugge anche i nidi interrati delle vespe per nutrirsi delle larve.

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Carlo Arrigo

"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
Alfred Russel Wallace


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MessaggioInviato: 28/07/2016, 16:10 
 

Iscritto il: 23/07/2011, 16:51
Messaggi: 398
Nome: MARIO LUNA
Lapsus. Condivido, perchè incolpare un animale innocente :ok:

:hi: :hi:
Mario


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MessaggioInviato: 28/07/2016, 18:10 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
MARIO LUNA ha scritto:
Lapsus. Condivido, perchè incolpare un animale innocente :ok:

:hi: :hi:
Mario

Innocente mica tanto. Qui in certi posti rosicchia tutta la corteccia dei giovani alberi (gli piacciono particolarmente gli olmi, ma non solo), dalla base fino a dove riesce ad arrivare, ed ovviamente alle piante questo non fa molto bene.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 31/07/2016, 14:26 
 

Iscritto il: 23/07/2011, 16:51
Messaggi: 398
Nome: MARIO LUNA
Vista la richiesta di Maurizio aggiungo due foto dal vivo, è ancora nel pressi del suo luogo nativo ricreato in cattività.
Quanto prima lo riporterò nel suo luogo di origine restituendolo alla natura.

:hi: :hi:
Mario


Ergate faber 2w.jpg

Ergate faber w..jpg

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MessaggioInviato: 31/07/2016, 15:00 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
Perchè anzichè restituirlo alla natura non lo regali a qualche giovane cerambycidaro? :mrgreen: :mrgreen:

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Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
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