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Rothari
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Inviato: 07/09/2016, 11:54 |
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Iscritto il: 03/05/2016, 18:05 Messaggi: 646 Località: Manerbio (BS)
Nome: Niccolò Massimo
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Una domanda: la specie Agabus bipustulatus (Dytiscidae), che io ho catturato in un laghetto sulle Dolomiti, si trova anche in pianura padana? Perché avevo catturato due esemplari per tenerli, ma mi sono accorto che non ho tempo per farlo e vorrei liberarli nel loro ambiente. Io vivo nella Bassa Bresciana. Grazie in anticipo.
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Acquarius
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Inviato: 07/09/2016, 12:41 |
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Iscritto il: 11/06/2014, 12:12 Messaggi: 703 Località: Calabria
Nome: Ferdinando Giovine
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io li rimetterei dove li hai presi
_________________ Fai attenzione a chi calpesti per salire, potresti incontrarlo mentre scendi. Marcela Jalife
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Julodis
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Inviato: 07/09/2016, 15:02 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Rothari ha scritto: Una domanda: la specie Agabus bipustulatus (Dytiscidae), che io ho catturato in un laghetto sulle Dolomiti, si trova anche in pianura padana? Vive un po' ovunque, sempre che sia quella specie.
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ruzzpa
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Inviato: 07/09/2016, 18:23 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11 Messaggi: 2784 Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
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Rothari ha scritto: Una domanda: la specie Agabus bipustulatus (Dytiscidae), che io ho catturato in un laghetto sulle Dolomiti, si trova anche in pianura padana? Perché avevo catturato due esemplari per tenerli, ma mi sono accorto che non ho tempo per farlo e vorrei liberarli nel loro ambiente. Io vivo nella Bassa Bresciana. Grazie in anticipo. Le alternative ecologiche valide a mio parere sono 4 1 Li riporti dove li hai presi - se non puoi farlo vai alla 2 o 3 2 Li uccidi - li metti in bustina con tutti i dati di raccolta poi regali il tutto a qualche entomologo 3 Li uccidi - poi li butti 4 Li abbandoni in autostrada 
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Nicola
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Inviato: 07/09/2016, 19:12 |
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Iscritto il: 24/11/2015, 19:04 Messaggi: 991 Località: Marina Romea (RA)
Nome: Nicola Cuffiani
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Se non vuoi ucciderli o non puoi liberarli prova a allevarli. 
_________________ Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita... (Inferno canto I)
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f.izzillo
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Inviato: 07/09/2016, 19:15 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Nicola ha scritto: Se non vuoi ucciderli o non puoi liberarli prova a allevarli.   Ma hai letto cosa aveva scritto Rothari?
_________________ Francesco Izzillo
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Andricus
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Inviato: 07/09/2016, 19:40 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5603 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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I Ditiscidi, come altri insetti acquatici, sono buoni volatori e possono raggiungere tranquillamente da soli un luogo adatto alla loro sopravvivenza. Basti pensare che spesso alcune specie, Agabus bipustulatus incluso, si trovano in pozze temporanee lasciate dai grossi temporali. Potresti semplicemente lasciarli su un terrazzo o in un giardino e poi loro troveranno la strada da se. Sarebbe però cosa saggia vedere se si può badare a un animale prima di prenderlo 
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Julodis
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Inviato: 07/09/2016, 19:42 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Credo che, se anche li liberasse dietro casa, non farebbe nulla di male, visto che non è una specie aliena, tantomeno infestante, ma un normale e comune abitante delle nostre acque interne (dato per certo che sia quella specie).
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Acquarius
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Inviato: 07/09/2016, 19:54 |
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Iscritto il: 11/06/2014, 12:12 Messaggi: 703 Località: Calabria
Nome: Ferdinando Giovine
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Andricus ha scritto: Sarebbe però cosa saggia vedere se si può badare a un animale prima di prenderlo  Se non trovano da riprodursi perchè lontani da esemplari delle stessa specie, moriranno comunque inutilmente Ribadisco che come ha scritto ruzzpa le scelte sono IN ASSOLUTO LA MIGLIORE è rimetterli dove sono stati presi (qualunque specie sia, va comunque bene) Ucciderli e preparli per qualcuno ne fosse interessato
_________________ Fai attenzione a chi calpesti per salire, potresti incontrarlo mentre scendi. Marcela Jalife
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ruzzpa
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Inviato: 07/09/2016, 20:33 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 11:11 Messaggi: 2784 Località: Cagliari
Nome: Gianpaolo Ruzzante
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Julodis ha scritto: Credo che, se anche li liberasse dietro casa, non farebbe nulla di male, visto che non è una specie aliena, tantomeno infestante, ma un normale e comune abitante delle nostre acque interne (dato per certo che sia quella specie). Non voglio esasperare questo caso come pure colpevolizzare Rothari, ma credo che con troppa faciloneria si liberano per il loro "bene" animali in ambienti tra i più disparati, creando non pochi danni alla biodiversità! Non sarei così sicuro che liberare un ditisco, prelevato sulle Dolomiti, nella pianura Padana sia così innocuo, cosa ne sappiamo se sono presenti agenti patogeni (funghi, batteri, virus ecc)? In tutti i casi credo sia buona norma non liberare mai esseri viventi se non nel luogo dove sono stati raccolti. 
Ultima modifica di ruzzpa il 07/09/2016, 20:48, modificato 1 volta in totale.
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Julodis
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Inviato: 07/09/2016, 20:44 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Acquarius ha scritto: Andricus ha scritto: Sarebbe però cosa saggia vedere se si può badare a un animale prima di prenderlo  Se non trovano da riprodursi perchè lontani da esemplari delle stessa specie, moriranno comunque inutilmente Ribadisco che come ha scritto ruzzpa le scelte sono IN ASSOLUTO LA MIGLIORE è rimetterli dove sono stati presi (qualunque specie sia, va comunque bene) Ucciderli e preparli per qualcuno ne fosse interessato Forse non hai presente le grandi capacità di spostamento che ha questa specie e altre affini, come pure la sua diffusione. Come giustamente ha detto Marco, basta una pozzanghera che duri un po' più del normale per trovarne qualcuno (addirittura, io li trovo spesso nelle impronte piene d'acqua lasciate dalle mucche sul terreno argilloso). Credo che se anche li lasciasse liberi sul balcone di casa, probabilmente troverebbero il modo di cavarsela e cercare un partner. Credo che se potesse Niccolò li rimetterebbe volentieri dove li ha presi, ma dalla bassa bresciana alle Dolomiti saranno più o meno 300 km!
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Julodis
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Inviato: 07/09/2016, 20:47 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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ruzzpa ha scritto: Julodis ha scritto: Credo che, se anche li liberasse dietro casa, non farebbe nulla di male, visto che non è una specie aliena, tantomeno infestante, ma un normale e comune abitante delle nostre acque interne (dato per certo che sia quella specie). Non voglio esasperare questo caso come pure colpevolizzare Rothari, ma credo che con troppa faciloneria si liberano per il loro "bene" animali in ambienti tra i più disparati, creando non pochi danni alla biodiversità! Non sarei così sicuro che liberare un ditisco, prelevato sulle Dolomiti, nella pianura Padana sia così innocuo, cosa ne sappiamo se sono presenti agenti patageni(funghi, batteri, virus ecc)? In tutti i casi credo sia buona norma non liberare mai esseri viventi se non nel luogo dove sono stati raccolti.  In linea di massima sono d'accordo con te, ma in questo caso particolare mi permetto di dire che state esagerando. Io li avrei già preparati e messi in collezione, ma se lui li vuole liberare, non mi sembra il caso di starsi tanto a preoccupare.
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marco villa
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Inviato: 07/09/2016, 21:40 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5606 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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In ogni caso non sarebbe il caso di confermare l'identificazione in qualche modo prima di dare consigli a riguardo? Magari è una specie alpina molto affine al bipustulatus.
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gomphus
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Inviato: 07/09/2016, 23:39 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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se non c'è modo di riportarli dove sono stati presi, mi spiace ma io sono per la soppressione e successivo utilizzo collezionistico, non importa da parte di chi se la specie non è quella (e a quanto pare qui nessuno, a cominciare dal sottoscritto, è in grado di stabilirlo), se va bene defungeranno comunque, e se va male faranno ulteriori danni da aggiungersi a quelli già in corso Julodis ha scritto: Credo che, se anche li liberasse dietro casa, non farebbe nulla di male, visto che non è una specie aliena, tantomeno infestante, ma un normale e comune abitante delle nostre acque interne (dato per certo che sia quella specie). ricordati la distinzione fra " alien in europe" e " alien to europe" la Vespa crabro in italia nella parte continentale non è certo una specie aliena, ma lo è in sardegna, dove fino a un po' di anni fa non esisteva e dove, dopo l'introduzione accidentale e successiva acclimatazione, sta facendo danni non indifferenti all'apicoltura
_________________ ***************** maurizio
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Daniele Maccapani
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Inviato: 07/09/2016, 23:47 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Anche io la penso come Maurizio (Pavesi  )... Probabilmente ha ragione Maurizio (Gigli  ) nel dire che in questo caso i rischi sono minimi, ma per principio e per prudenza è sempre meglio evitare di rilasciare organismi lontano dal punto di origine. I rischi sono tanti e non facili da prevedere (parassiti e patogeni vari, contaminazioni genetiche fra popolazioni diverse, ecc.ecc...).
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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