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Censimento Carabidi del comprensorio di San Vitale: aggiornamento



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MessaggioInviato: 17/11/2016, 23:01 
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Nome: Marco Villani
Non comprendo il paragone con le sottofamiglie che citi. Soprattutto gli Scaritinae non credo siano mai stati seriamente classificati come famiglia a parte. Gli Omophroninae sono considerati famiglia nel manuale APAT, tuttavia credo che le differenze che hanno rispetto agli altri Carabidi siano dovute ad adattamenti biologici (li considero dei Nebrini ingrassati). A contrario mi pare che i Cicindelidi siano considerati famiglia a sé da tempo immemore, fino a quando qualcuno ha deciso di accorparli ai Carabidi (e spero che questo non sia stato giustificato dagli esami del DNA...).

gomphus ha scritto:
i Paussidae (che non ci sono a san vitale, il che semplifica la trattazione )


Non ne sarei così sicuro... :D ;)


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MessaggioInviato: 18/11/2016, 21:20 
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Nome: Daniele Maccapani
Ciao Marco :)
Credo volesse dire che le differenze fra i Cicindelinae e gli altri carabidi non sono maggiori di quelle fra Scaritinae, Omophroninae, ecc. e gli altri carabidi (al di là del fatto che in passato i primi siano stati considerati famiglia a parte e gli altri no, questo è irrilevante; bisogna guardare le differenze oggettive e trarre conclusioni da queste).
Quindi o consideri carabidi anche le cicindele, o non consideri carabidi nemmeno varie altre sottofamiglie altrettanto (se non di più) particolari.

Personalmente li ho sempre visti come carabidi a tutti gli effetti, non ci vedo nulla di strano. Labrum grande e posizione dell'inserzione delle antenne non mi sembrano sinapomorfie poi così importanti da doverli "splittare"...
Poi non sono certo un esperto di tassonomia dei carabidi, quindi prendila solo come una mia opinione personale :oops: :hi:

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"Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell)
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MessaggioInviato: 18/11/2016, 21:55 
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Nome: Nicola Cuffiani
Daniele Maccapani ha scritto:
Poi non sono certo un esperto di tassonomia dei carabidi, quindi prendila solo come una mia opinione personale :oops: :hi:

Una opinione che supporto anche io ;), e probabilmente non solo.

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Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita... (Inferno canto I)


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MessaggioInviato: 18/11/2016, 22:30 
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Nome: Marco Villani
Va bene :ok: . In ogni caso i Cicindelidi nella lista non li metto perché, ripeto, nel lavoro di riferimento non sono presi in considerazione.


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MessaggioInviato: 21/11/2016, 21:28 
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Nome: Nicola Cuffiani
+Pterostichus (Adelosia) macer
VIII/2016--2/X/2016 (trappola ad aceto)
Sotto un capanno sulla riva del Lamone proprio davanti al Bardello (RA)

P.S. non mi trovo più quella Amara aenea trovata a Punte Alberete :msic :ohno .
:hi:Nik

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MessaggioInviato: 21/11/2016, 22:12 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
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Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Nicola ha scritto:
+Pterostichus (Adelosia) macer
VIII/2016--2/X/2016 (trappola ad aceto)
Sotto un capanno sulla riva del Lamone proprio davanti al Bardello (RA)

P.S. non mi trovo più quella Amara aenea trovata a Punte Alberete :msic :ohno .
:hi:Nik


Già messa in lista l'Adelosia a seguito della comunicazione orale :ok:
L'Amara era certamente l'aenea, che comunque deve essere sicuramente presente in tutte le stazioni. Magari l'ho pure già trovata ma non ci ho fatto caso e così mi sono dimenticato di inserirla in lista.

Comunque ieri, tra le specie di interesse, ci sono Badister (Trimorphus) sodalis (non segnalato, nemmeno nel secolo scorso :hp: ), un piccolissimo Dyschiriodes (mi divertirò ad identificarlo :P ) e Pterostichus (Pseudomaseus) oenotrius (già preso la scorso uscita ma comunque interessante). Ho raccolto oltre 50 Agonum (tutti quelli che sono riuscito a prendere) ma sfortunatamente sembrano essere solo i soliti duftschmidi, emarginatum e longicorne :no1: .
Le altre specie raccolte di recente ma che mancavano nell'elenco del secolo scorso sono Anisodactylus (Hexatrichus) poeciloides, Leistus (Leistus) fulvibarbis, Bembidion (Neja) ambiguum, Bembidion (Phyla) tethys, Brachinus (Brachynidius) nigricornis, Calathus (Calathus) fuscipes graecus, Notiophilus biguttatus, Ophonus (Ophonus) ardosiacus. Suppongo che solo pochissime di queste non siano state trovate in passato per difetto di ricerca. Innanzitutto alcuni elementi devono essere comparsi recentemente per cambiamenti ambientali: A. poeciloides e B. ambiguum sono stati sicuramente agevolati dall'aumento della salinità delle acque, essendo elementi piuttosto alobi. La presenza di C. fuscipes e O. ardosiacus potrebbe essere imputata al clima più arido. Altre specie invece potrebbero aver preso il posto di altre oggi estinte localmente, per esempio B. sodalis e B. nigricornis. Un altro esempio è dato dalla particolare abbondanza di Carabus (Carabus) granulatus interstitialis: si parla di anche 30 esemplari sotto ad una sola corteccia, dai tronchi caduti a terra fino a tre metri di altezza sugli alberi! Suppongo che la scomparsa di Carabus (Limnocarabus) antonellii e quella, in alcune aree, di Carabus (Eucarabus) italicus abbia lasciato "libera" una nicchia ecologica di grande predatore da suoli umidi, che il granulatus ha subito deciso di occupare.
Il quadro è comunque preoccupante: la Pineta di San Vitale si è dimostrata quasi totalmente abiotica, con, sotto le cortecce, uno scarso numero di specie anche banali (le uniche raccolte sono state C. granulatus, Agonum lugens, Agonun duftschmidi e Oodes helopioides mi pare, ma in non più di due esemplari per ognuna) che a Punte Alberete sono ancora comuni. Questo è da imputare alla maggiore vicinanza al mare della pineta, con conseguente maggiore salinità delle acque. Il Bardello ancora si salva visto che le uniche acque che vi sono, limitatamente nei mesi meno siccitosi, derivano dai canali vicini. Qui infatti si trova il C. italicus che, chiaramente, è scomparso alla Pineta San Vitale, dove era segnalato, per i motivi sopra esposti. Anche la zona di pineta detta "Stazione Quattrocchi" è in condizioni accettabili, probabilmente perché riceve acque dolci dal vicino fiume Lamone. Ne è la prova il ritrovamento di abbondanti C. granulatus e di Chlaeniellus vestitus.
Ho raccolto alcuni campioni d'acqua delle varie zone per determinarne il grado di salinità e l'inquinamento.

Ciao.
Marco.


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MessaggioInviato: 21/11/2016, 22:46 
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Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Ecco l'elenco aggiornato.
Carabidi del comprensorio di San Vitale.pdf [199.41 KiB]
Scaricato 80 volte


Ciao.
Marco.


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MessaggioInviato: 22/11/2016, 7:58 
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
marco villa ha scritto:
Altre specie invece potrebbero aver preso il posto di altre oggi estinte localmente, per esempio B. sodalis e B. nigricornis. Un altro esempio è dato dalla particolare abbondanza di Carabus (Carabus) granulatus interstitialis: si parla di anche 30 esemplari sotto ad una sola corteccia, dai tronchi caduti a terra fino a tre metri di altezza sugli alberi! Suppongo che la scomparsa di Carabus (Limnocarabus) antonellii e quella, in alcune aree, di Carabus (Eucarabus) italicus abbia lasciato "libera" una nicchia ecologica di grande predatore da suoli umidi, che il granulatus ha subito deciso di occupare.

Non sottovalutare la presenza del granulatus.
Fino ad una trentina di anni fa si trovava in quel modo, a decine, se non centinaia di esemplari, sotto cortecce o nei ceppi marci, anche qui. Poi è praticamente sparito, ed in posti dove lo trovavo abbondante e neppure lo prendevo, non ne vedo più uno da anni ed anni.

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MessaggioInviato: 22/11/2016, 13:17 
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Nome: maurizio pavesi
Julodis ha scritto:
Non sottovalutare la presenza del granulatus.
Fino ad una trentina di anni fa si trovava in quel modo, a decine, se non centinaia di esemplari, sotto cortecce o nei ceppi marci, anche qui. Poi è praticamente sparito, ed in posti dove lo trovavo abbondante e neppure lo prendevo, non ne vedo più uno da anni ed anni.

ciao maurizio :)

per caso, nei posti dove il granulatus prima era abbondante e adesso è sparito, nel frattempo sono arrivati i gamberi rossi :? ?

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MessaggioInviato: 22/11/2016, 14:52 
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Iscritto il: 24/11/2015, 19:04
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Località: Marina Romea (RA)
Nome: Nicola Cuffiani
gomphus ha scritto:
per caso, nei posti dove il granulatus prima era abbondante e adesso è sparito, nel frattempo sono arrivati i gamberi rossi :? ?

Io non credo che centrino qualcosa, a Punte Alberete e a S. Vitale abbondano sia i Procambarus clarki che i C. granulatus.
:hi:Nik

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MessaggioInviato: 22/11/2016, 16:08 
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Località: Marina Romea (RA)
Nome: Nicola Cuffiani
Marco, hai fatto il lavoro un po' in fretta......manca qualcosina :no1: :no1: (P. macer)
Poi hai scritto:
Anisodactylus (Anisodactylus) binotatus

Anisodactylus (Hexatrichus) poeciloides

Anisodactylus (Pseudanisodactylus) binotatus

:hi:Nik

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MessaggioInviato: 22/11/2016, 16:30 
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Julodis ha scritto:
marco villa ha scritto:
Altre specie invece potrebbero aver preso il posto di altre oggi estinte localmente, per esempio B. sodalis e B. nigricornis. Un altro esempio è dato dalla particolare abbondanza di Carabus (Carabus) granulatus interstitialis: si parla di anche 30 esemplari sotto ad una sola corteccia, dai tronchi caduti a terra fino a tre metri di altezza sugli alberi! Suppongo che la scomparsa di Carabus (Limnocarabus) antonellii e quella, in alcune aree, di Carabus (Eucarabus) italicus abbia lasciato "libera" una nicchia ecologica di grande predatore da suoli umidi, che il granulatus ha subito deciso di occupare.

Non sottovalutare la presenza del granulatus.
Fino ad una trentina di anni fa si trovava in quel modo, a decine, se non centinaia di esemplari, sotto cortecce o nei ceppi marci, anche qui. Poi è praticamente sparito, ed in posti dove lo trovavo abbondante e neppure lo prendevo, non ne vedo più uno da anni ed anni.


Purtroppo tra qualche decina d'anni temo diverranno rari anche a Punte Alberete come adesso a San Vitale :(

gomphus ha scritto:
Julodis ha scritto:
Non sottovalutare la presenza del granulatus.
Fino ad una trentina di anni fa si trovava in quel modo, a decine, se non centinaia di esemplari, sotto cortecce o nei ceppi marci, anche qui. Poi è praticamente sparito, ed in posti dove lo trovavo abbondante e neppure lo prendevo, non ne vedo più uno da anni ed anni.

ciao maurizio :)

per caso, nei posti dove il granulatus prima era abbondante e adesso è sparito, nel frattempo sono arrivati i gamberi rossi :? ?


Non credo che centrino molto i gamberi. Sono abbondantissimi ovunque, anche dove i granulatus appaiono sovrabbondanti. Del resto il granulatus non ha larve acquatiche, dunque non è una preda abituale del gambero (a contrario del clatratus).


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MessaggioInviato: 22/11/2016, 16:58 
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Nome: Marco Villani
Nicola ha scritto:
Marco, hai fatto il lavoro un po' in fretta......manca qualcosina :no1: :no1: (P. macer)
Poi hai scritto:
Anisodactylus (Anisodactylus) binotatus

Anisodactylus (Hexatrichus) poeciloides

Anisodactylus (Pseudanisodactylus) binotatus

:hi:Nik


:no1: Ho dimenticato di salvare l'ultima versione. Ora ho sostituito il file.


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MessaggioInviato: 22/11/2016, 22:39 
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Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
Caro Marco, in passato ho raccolto un paio di specie di Carabidae anche io al Bardello, ma sono tutte già citate da te. Se ti è utile il dato preciso comunque, posso provare a recuperarlo. Se poi decidi di inserire i cicindelidi(o -ini che dir si voglia) ti segnalo Cicindela campestris.
:hi:

_________________
AleP


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MessaggioInviato: 22/11/2016, 22:42 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
Messaggi: 5624
Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Grazie Alessandro. Fammi pure presente le specie raccolte, indicando il numero di esemplari. La C. campestris l'hai presa sempre al Bardello?


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