Forum Entomologi Italiani

Dovrebbe essere un Eupholus bennetti Gestro, 1876, ma attendo conferme!

Papua Nuova Guinea.

Dimensioni: 30mm





Ciao

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Giacomo

Esatto.

Visto che ho appena ottenuto una buona estroflessione dell'endofallo di questa specie, ne approfitto per allegarne la foto. Credo che sia la prima volta che viene pubblicata sul web.

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Maurizio Bollino

Wow
Io non ho ancora ben capito come funziona l'estroflessione dell'endofallo, anche se vedo che viene sempre più usata...
Si riesce a fissare così riempiendolo con qualche cosa, o è solo un "gonfiaggio" temporaneo con aria?

In ogni caso complimenti per la perfetta estroflessione e per la bella foto

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"Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell)
Daniele

Il mio è un gonfiaggio ad aria, ma non è temporaneo. Una volta seccata la membrana, resta tesa come la vedi fino a quando non verrà ribagnata.
Altri usano riempitivi, ma ritengo la cosa poco pratica, perchè in caso di errore nell'estroflessione non si può ritentare perchè il riempitivo tende a indurire.

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Maurizio Bollino

Interessante, non avrei mai immaginato che la membrana fosse abbastanza spessa da "reggersi da sola"!
Grazie della spiegazione

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"Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell)
Daniele

A parte che gli ventuali "errori" si vedono facendo il lavoro, finchè il preparato è molle e correggibile, il dentrifricio è idrosolubile anche dopo essicazione... certo non si fa in un attimo.

Io e Maurizio siamo degli esperti gonfiatori di endofalli (si può anche dire che abbiamo poca concorrenza), ma usiamo tecniche differenti. Io, anche dopo diverse centinaia di preparati, preferisco il riempitivo perchè trovo che il risultato sia meno fragile e soprattutto non tende ad "ammosciarsi" col tempo (tecnicamente: perdere turgore) in un clima umido come quello padano a cui è abituata la mia collezione.
A parte le preferenze personali (e che il mio metodo è indiscutibilmente il migliore ) entrambe le tecniche hanno pro e contro. Quello ad aria, per esempio, non avendo problemi di viscosità e intasamento dell'ago si può usare proficuamente con specie minuscole dove non si potrebbe iniettare nulla. Quello a riempitivo si può usare con endofalli danneggiati dove l'altro non funzionerebbe, ci è successo di doverlo fare per riuscire a studiare un vecchio tipo.

Per dare un'idea di endofallo gonfiato a dentrifricio (addensato con polvere di silice), eccone uno (di scarabeide)

... detto questo....
la mia tecnica di gonfiaggio ad aria ha anche il vantaggio (oltre all'indubbio valore estetico dei preparati ) di permettere di vedere in trasparenza la posizione di eventuali scleriti e la loro relazione con le membrane.
Questo qui sotto è l'endofallo di Otiorhynchus cardiniger fresco fresco di gonfiaggio.

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Maurizio Bollino

La verità è che siete due pervertiti!

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Francesco Izzillo

tsk tsk... "vedere" ... diciamo che si intuiscono. Io direi di gonfiarne uno dritto e uno rovescio


Lo ammetto, è divertente!

Ragazzi devo dire che siete veramente bravi! Tutti e due
Sto avendo in questi giorni le prime esperienze di estrazione,e vedere quello che riuscite a fare mi sbalordisce....Le foto poi sono spettacolari!
Complimenti davvero!

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Lorenzo

Maurizio! Lo sanno i tuoi pazienti che tra anestesia e trapanazione fai 'ste cose?

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

E' meglio che non lo sappiano

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Maurizio Bollino