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Cryptocephalus (Cryptocephalus) zambanellus Marseul, 1875 Dettagli della specie

19.VI.2010 - ITALIA - Basilicata - PZ, Santuario della Madonna di Viggiano m. 1650


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MessaggioInviato: 22/06/2010, 23:49 
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Nome: Maurizio Bollino
Dovrebbe essere C. sericeus.
Dati: Basilicata, Santuario della Madonna di Viggiano (PZ), m. 1650, 19.VI.2010
Dimensioni: 6,5 mm
Allego anche foto in laterale dell'edeago

Cryptocephalus-Viggiano.jpg



Cryptocephalus-Viggiano-edeago.jpg


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Maurizio Bollino


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Maurizio,

you just letting me without words with your photos... just great.

cosmln

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cosmln ha scritto:
Maurizio,

you just letting me without words with your photos... just great.

cosmln


Thank you, Cosmin: it is a great compliment, especially if said by you.

Bye

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 23/06/2010, 8:44 
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Ciao Maurizio,
bellissima foto!
Potresti mettere anche una foto in versione frontale dell' edeago?

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Nicola Dal Zotto


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Ecco l'edeago in visione frontale. Mi sono accorto che, in fase di estrazione, gli ho rovinato l'apice!!! Mea culpa!!!

Con la freccia rossa indico ciò che penso sia uno degli scleriti dell'endofallo. Me lo confermate?

Cryptocephalus-Viggiano-edeago-frontale.jpg


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Maurizio Bollino ha scritto:
Ecco l'edeago in visione frontale. Mi sono accorto che, in fase di estrazione, gli ho rovinato l'apice!!! Mea culpa!!!

Con la freccia rossa indico ciò che penso sia uno degli scleriti dell'endofallo. Me lo confermate?

Cryptocephalus-Viggiano-edeago-frontale.jpg


Ok, aspetta Fabio o qualche altro esperto, ma dovrebbe essere lui, sia C. sericeus sia lo sclerite.

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Nicola Dal Zotto


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Adesso sono in ufficio ... quindi mi riservo di controllare appena rientro in "laboratorio" ... in ogni caso credo di poter confermare la determinazione.
Solo una domanda, hai fotografato l'apice in visione ventrale o sbaglio?

ps:
posso chiederti con quale metodo e con quali strumenti effettui l'estrazione? grazie

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“Allorquando si ha la facilità di determinare esattamente una specie animale, vegetale o minerale, si prova un godimento morale che non può comprendere chi non è addentro a questi studii......"

Fabio Camino
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Nome: Maurizio Bollino
Falconyere ha scritto:
Solo una domanda, hai fotografato l'apice in visione ventrale o sbaglio?


Non sbagli. Dall'altro lato sporgono gli scleriti che coprono tutto.

Falconyere ha scritto:
posso chiederti con quale metodo e con quali strumenti effettui l'estrazione? grazie


Ad esemplare fresco, divarico, infilo una pinzetta acuminata, afferro ed estraggo. In genere va tutto bene, questa volta .... ho afferrato troppo in punta!!!! Non amo usare spilli a punta ritorta et similia, perchè, per mia esperienza, prima di "afferrare" l'edeago, si eviscera quasi l'esemplare. Con le pinzette, invece, sotto binoculare a 30-40X, si è quasi sempre "chirurgici".

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Maurizio Bollino ha scritto:
Ad esemplare fresco, divarico, infilo una pinzetta acuminata, afferro ed estraggo. In genere va tutto bene, questa volta .... ho afferrato troppo in punta!!!! Non amo usare spilli a punta ritorta et similia, perchè, per mia esperienza, prima di "afferrare" l'edeago, si eviscera quasi l'esemplare. Con le pinzette, invece, sotto binoculare a 30-40X, si è quasi sempre "chirurgici".


Anch'io faccio sempre così con esemplari freschi, magari morti in aceto, di queste dimensioni e anche con esemplari di dimensioni degli alticini:) Altrimenti, se riammorbiditi, sollevo un elitra e con un microbisturi asporto tutta la parte superiore dell addome e poi allo stereo estraggo l' edeago dalla poltiglia. Riabasso l'elitra ed incollo.

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Maw89 ha scritto:
Anch'io faccio sempre così con esemplari freschi, magari morti in aceto, di queste dimensioni e anche con esemplari di dimensioni degli alticini:) Altrimenti, se riammorbiditi, sollevo un elitra e con un microbisturi asporto tutta la parte superiore dell addome e poi allo stereo estraggo l' edeago dalla poltiglia. Riabasso l'elitra ed incollo.


Con esemplari riammolliti (che quindi sono stati scollati) io, invece, con microforbici da chirurgia oftalmica, taglio lungo il bordo laterale gli ultimi sterniti, li sollevo, estraggo e riaccollo. Sollevare l'elitra, incidere e poi riposizionare il tutto, se ci sono le ali, mi sembra molto più complicato. Per sistema, comunque, sto estraendo sempre e comunque almeno 2-3 maschi per popolazione. Se ho il sospetto che più specie siano mischiate, estraggo tutti i maschi, come sto facendo con le Anisoplia e i Pygopleurus di Grecia.

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Maurizio Bollino ha scritto:
Maw89 ha scritto:
Anch'io faccio sempre così con esemplari freschi, magari morti in aceto, di queste dimensioni e anche con esemplari di dimensioni degli alticini:) Altrimenti, se riammorbiditi, sollevo un elitra e con un microbisturi asporto tutta la parte superiore dell addome e poi allo stereo estraggo l' edeago dalla poltiglia. Riabasso l'elitra ed incollo.


Con esemplari riammolliti (che quindi sono stati scollati) io, invece, con microforbici da chirurgia oftalmica, taglio lungo il bordo laterale gli ultimi sterniti, li sollevo, estraggo e riaccollo. Sollevare l'elitra, incidere e poi riposizionare il tutto, se ci sono le ali, mi sembra molto più complicato. Per sistema, comunque, sto estraendo sempre e comunque almeno 2-3 maschi per popolazione. Se ho il sospetto che più specie siano mischiate, estraggo tutti i maschi, come sto facendo con le Anisoplia e i Pygopleurus di Grecia.


Carissimo Maurizio,
potresti farmi vedere, se non è troppo disturbo, le microforbici di cui parli ... ???
Io fino ad adesso ... ho sempre usato il metodo descritto da Burlini nel suo

Codice:
Burlini, M. Revisione delle specie italiane a della maggior partedelle specie europee del genere Pachybrachis Chev. (Coleoptera,Chrysomelidae). Mem. Soc. Ent. Ital., 47, 11-116, 1968.


ma staccare l'addome mi da tremendamente fastidio, anche se mi permette di visionarlo per bene ... molto utile per alcune specie.

Invece vogliamo parlare della pulizia dai tessuti molli???? come vi comportate?? Io personalmente metto a bollire in qualche goccia d'acqua.
Qualcuno di voi usa metodi chimici?

Ed ancora come incollate??? con Gomma Arabica ... oppure con la soluzione (non ricordo il nome) che ho letto qualcuno acquista da Entomopraxis ??

Scusate le mie domande ... ma è sempre utile confrontarsi per migliorare. :ok:

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Falconyere ha scritto:
Carissimo Maurizio,
potresti farmi vedere, se non è troppo disturbo, le microforbici di cui parli ... ???


Sono quelle di cui aveva parlato qui Guido Sabatinelli. Le ho acquistate su ebay, e sono lunghe, in tutto, 8 cm., con le lame da 5 mm. Costano poco, ma si spende un pò di spedizione, e poi i pacchi dagli USA passano inesorabilmente dalla dogana, per cui si paga anche la tassa di importazione. Alla fine da 16-17 Euro si arriva a quasi 35.
Attualmente sono in vendita con compralo subito su Ebay a 16,28 Euro (vedi qui)

Falconyere ha scritto:
Io fino ad adesso ... ho sempre usato il metodo descritto da Burlini nel suo

Codice:
Burlini, M. Revisione delle specie italiane a della maggior partedelle specie europee del genere Pachybrachis Chev. (Coleoptera,Chrysomelidae). Mem. Soc. Ent. Ital., 47, 11-116, 1968.


ma staccare l'addome mi da tremendamente fastidio, anche se mi permette di visionarlo per bene ... molto utile per alcune specie.


Ti capisco, ma non ho esperienza sufficiente per dire se il metodo di Burlini non sia ottimale per i Cryptocephalini (almeno quelli....). Incidentalmente, avresti la possibilità di farmi un PDF del lavoro? Lo sto cercando, e mi eviteresti "mangiamienti de capu" se me ne facessi copia.

Falconyere ha scritto:
Invece vogliamo parlare della pulizia dai tessuti molli???? come vi comportate?? Io personalmente metto a bollire in qualche goccia d'acqua.
Qualcuno di voi usa metodi chimici?
Ed ancora come incollate??? con Gomma Arabica ... oppure con la soluzione (non ricordo il nome) che ho letto qualcuno acquista da Entomopraxis ??


Pulizia dai tessuti molli: io ho sempre usato, sia per Lepidotteri che per Coleotteri, una soluzione al 10% di soda caustica. Immergo il campione in 1 cc di soda in provetta di vetro, scaldo a bagnomaria (se ho tempo) o su spiriteria (se vado di fretta) e si puliscono benissimo. Qualche residuo lo rimuovo poi sotto binoculare con uno spillo o pinzette acuminate. In alternativa, si dovrebbero lasciare a bagno nella soda a temperatura ambiente almeno per 12-18 ore.
Per l'incollaggio, uso colla a base di alcool polivinilico, o, in alternativa, gomma arabica molto densa. Non ho mai usato il DMHF che vende Entomopraxis. Sto anche pensando di non incollare, ma utilizzare microprovette con un pò di glicerolo spillate direttamente sotto l'esemplare: questa soluzione mi sembra la più funzionale, perchè il campione resta morbido, si può maneggiare come si vuole, si fotografa benissimo e non c'è rischio che si scolli dal cartoncino e si perda. I genitali dei Lepidotteri li ho sempre conservati in microprovette da criogenia perchè, essendo poco chitinizzati, non è consigliabile incollarli su cartoncino: l'unica scomodità è che la provetta è separata dall'esemplare, per cui sono necessari mille accorgimenti affinchè non si perdano i riferimenti tra i due. Altra controindicazione (ma solo per i Lepidotteri) è che le parti chitinose tendono a diventare trasparenti dopo qualche anno in alcool e glicerolo in soluzione 3 a 1. Non credo, però, che questo possa accadere con gli edeagi molto chitinizzati dei Coleotteri.
Una dritta, infine: per incollare gli esemplari uso la colla a base di alcool polivinilico cui accennavo prima, ma per sistemare zampe e antenne uso solo gomma arabica e un pennellino. Poichè è diventato quasi impossibile trovarla già pronta in cartoleria (sostituita da colle di semisintesi che non mi piacciono), mi sono attivato per reperirla. Ho scoperto:
1) viene usata in pasticceria.....
2) viene usata per preparare vernici per quadri.
Ho quindi visitato un negozio di belle arti dove ne ho acquistato un sacchetto da 100 grammi bianca (attenzione, esiste sia color paglierino che bianca) per 5 euro. Con mezzo cucchiaino si preparano circa 50 cc di soluzione acquosa alla densità giusta per preparazione. Qualora si desideri più densa, o si lascia addensare su un vetrino per evaporazione, o si aggiunge un pizzico di polvere alla soluzione base. Credo che con i 100 grammi avrò autonomia fino al 2100......

:hi: :hi: :hi:

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Maurizio Bollino ha scritto:
Incidentalmente, avresti la possibilità di farmi un PDF del lavoro? Lo sto cercando, e mi eviteresti "mangiamienti de capu" se me ne facessi copia.


Per il PDF almeno al momento non posso aiutarti ... ma per la copia cartacea nessun problema ... tra colleghi bisogna venirsi incontro ... SEMPRE!!!! :lov2: :lov2:

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Maurizio Bollino ha scritto:
Incidentalmente, avresti la possibilità di farmi un PDF del lavoro? Lo sto cercando, e mi eviteresti "mangiamienti de capu" se me ne facessi copia.


Per il PDF almeno al momento non posso aiutarti ... ma per la copia cartacea nessun problema ... tra colleghi bisogna venirsi incontro ... SEMPRE!!!! :lov2: :lov2:


Caro Fabio,
copia cartacea va benone. Ci sentiamo in MP.

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Ho rinominato la discussione visto l'interessante argomento che vi si era sviluppato :D :)

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