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Enoplium
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Inviato: 27/06/2009, 11:14 |
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54 Messaggi: 1093 Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
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Carissimi, mi rivolgo a tutti gli appassionati di macrofotografia ed entomologia. Sono quindi nel posto giusto!! Con il poco tempo che ho, riesco saltuariamente a fare un salto in qualche museo per studiare i miei amati cleridi. Da alcuni anni fotografo le collezioni museali con la mia Nikon Coolpix 4300 dotata anche di flash anulare. Purtroppo quando arrivo a casa non sempre l'esame degli scatti è soddisfacente. Ritornare al museo non è cosa immediata. Tale forma di fotografia ha certamente delle particolarità. Le riassumo sinteticamente: 1) Spesso si lavora con poca luce; 2) I soggetti sono assolutamente fermi e lo sfondo non interessa; 3) Bisogna continuamente passare dalla fotografia della scatola con magari 300 coleotteri alla foto di un singolo esemplare (a esempio un tipo); 4) Molto spesso il tempo è poco e le cose da fare sono tante. A questo non c'è rimedio! Vorrei chiedere qualche consiglio per migliorare i miei risultati. Fare fotografie alle collezioni è importantissimo. Quanto sarebbe bello poter avere le foto di tutti i tipi di una collezione storica o di tutta la collezione? Non sono un pessimista ma credo che passeranno decenni prima di vedere da noi qualcosa come questo: http://insects.oeb.harvard.edu/mcz/Certo. E' vero. Harvard è su un altro pianeta ma non è così distante da noi. Tornando alla mia richiesta di consigli, premetto che non ho competenze in materia di macrofotografia e vorrei decisamente apprendere tale tecnica fotografica, ho pensato di passare a una reflex. Visto che la fotografia delle scatole entomologiche prevede la verticalità dell'asse focale credo che la Nikon D5000 sia idonea con il suo display orientabile ma bisognerebbe avere una mano molto ferma e anche tanti soldini. Vi sono altre macchine fotografiche con tale particolarità e un po' meno costose? Che obiettivo dovrei montare? Usare un treppiede con il rischio che mi cada sulla scatola non è proprio il caso. Nei prossimi anni vorrei fare un giro dei principali musei europei e vorrei poterci andare con l'idonea attrezzatura fotografica così da creare un database fotografico delle principali collezioni entomologiche di Cleridae. Certo che se i risultati dovessero essere ottimi potrei comprare anche la Nikon D5000 visto che quest'anno non riuscirò a fare il mio bel viaggio all'estero ma dovrò rimanere a casa e comunque in Italia. Grazie in anticipo a tutti coloro che mi daranno qualche consiglio. Ciao Enoplium
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Salvatore Saitta
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Inviato: 03/07/2009, 19:28 |
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Iscritto il: 14/04/2009, 18:43 Messaggi: 805 Località: Messina
Nome: Salvatore Saitta
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Ciao Se mostri qualche scatto che non ti soddisfa magari posso darti qualche consiglio Detto così è un po' generico perchè non capisco se i problemi che riscontri sono di nitidezza, esposizione (bruciature dovute al flash per esempio), ecc. Tieni comunque sempre conto che per fare foto come si deve specialmente in macro il treppiede è d'obbligo; anche se scatti col flash c'è sempre il rischio che prima di scattare ti muovi un pelino e il soggetto va fuori fuoco (non viene mosso perchè è congelato dal lampo del flash, ma basta un millimetro di spostamento avanti e indietro della fotocamera perchè non sia nitido come quando lo hai inquadrato. Io scatto tenendo la scatola in verticale e spostando fotocamera e treppiede; quando fotografo esemplari singoli li sposto dalla scatola a un pannello di polistirolo su cui ho riposto un foglio di carta bianco per evitare che si veda le "cellette" del materiale. Tu dici che lo sfondo non interessa ma uno sfondo bianco e pulito è utile anche per il bilanciamento del bianco della fotocamera Utilizzo la luce naturale, qui vorrei capire quanto poca è la luce che ti ritrovi al museo e se è artificiale o proviene dalle finestre ecc.... Ciao
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Enoplium
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Inviato: 04/07/2009, 11:25 |
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54 Messaggi: 1093 Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
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Caro Salvatore, come prima cosa i miei complimenti per le meravigliose foto che ho potuto ammirare nel tuo sito. Alcune sono veramente stupende! Bellissime!!! Anch'io sono un appassionato di funghi, soprattutto nel mangiarli! Ieri sera ho avuto modo di conoscere un appassionato di macrofotografia. Mi ha dato diversi consigli per la mia Nikon Coolpix 4300 che voglio mettere in pratica nei prossimi giorni. Da quanto ho capito l'uso del treppiede è veramente importante ed è il sistema migliore per evitare effetti di micromosso e vere e proprie foto sfuocate. Il problema è che mettere in verticale una scatola di formato 52 cm x 45 cm che poggia sul solo spessore della cassetta (4 o 5 cm tolto il coperchio) mi fa un po' paura soprattutto se dentro è piena di tipi. Dovrò fissarla superiormente in qualche modo per evitare che si possa ribaltare. La luce con la quale spessissimo mi è capitato di lavorare è quella artificiale. In alcuni musei le collezioni sono conservate in un sottotetto, in un locale seminterrato o comunque dentro una stanza con poca luce naturale. Il tavolo a disposizione spesso non è vicino a una finestra e non è facile spostarlo perchè pieno di ogni cosa. Dovrò comunque dedicare più tempo e più attenzione alla ripresa dei fotogrammi. Per il sottofondo mi sono espresso male. Quando fotografo un singolo esemplare lo tolgo sempre dalla scatola e faccio esattamente come hai detto tu. Mi riferivo al fatto che ai fini della fotografia di cui stiamo parlando il sottofondo non ha la stessa importanze che ha nella macrofotografia in natura dove esso è parte molto importante nella riuscita di una bella foto macro. Nel caso mi decidessi a comprare una reflex digitale, questo mio nuovo amico mi ha detto che un ottimo obiettivo macro è il NIKON 105 VR Micro. Cosa ne pensi? Hai qualche informazione in merito? Visto il costo elevato, prima voglio provare a vedere i risultati che otterrò con i settaggi che mi ha consigliato sulla mia Coolpix. Poi deciderò. Mi sono reso conto che è normale che il rapporto tra foto che soddisfano e che non soddisfano sia molto basso per un principiante di macrofotografia come me. Grazie mille per la tua risposta. Un salutone 
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Salvatore Saitta
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Inviato: 04/07/2009, 20:13 |
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Iscritto il: 14/04/2009, 18:43 Messaggi: 805 Località: Messina
Nome: Salvatore Saitta
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Grazie Beh studiarli non significa non essere felici ogni volta che si trova qualche bel porcino nero! Tornando a noi; per quanto riguarda il posizionamento della scatola conviene assicurarsi che stia ferma, ma se è appoggiata su un tavolo stabile e nessuno la tocca non cadrà mai  Certo è che uno con la propria collezione può permettersi qualche rischio ma giammai con la collezione di un museo Se la luce è poca e brutta, ed artificiale, credo che usare il flash sia la scelta migliore; visto che la tua coolpix ha un flash anulare potrai evitare i problemi del flash frontale. Per quanto riguarda l'attrezzatura Nikon, io non ne ho idea perchè ho Canon; se passa Paolo potrà darti informazioni più precise. Da parte mia credo che un obiettivo macro stabilizzato sia pari ad un obiettivo macro normale: non so quanti vantaggi possa dare la stabilizzazione (specialmente a rapporti di riproduzione elevati) e poi se si scatta sempre su treppiedi è inutile  ciao
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chaetonyx
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Inviato: 05/07/2009, 10:28 |
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Anche io mi sono creato un database dei tipi dei coleotteri che studio e quelli che non ho potuto avere in prestito li ho fotografati direttamente nei musei. Io uso il seguente metodo: ho una Canon PowerShot S80, che ha il vantaggio di avere un sistema di "remote capture". In altre parole la macchina è collegata al mio pc portatile. Questo mi consente di controllare la foto (oltre che impostare luminosità, apertura, ecc. e scattare) direttamente dal computer, vedendo quindi l'immagine direttamente sul video del pc. La macchina fotografica è collegata al binoculare da un adatattore. L'adattatore è stato disegnato appositamente per i micorscopi Leica (che peraltro sono piuttosto diffusi nei grandi musei), ma ho notato che le dimensioni sono abbastanza universali e quindi in genere riesco a usarlo anche con binoculari di marche differenti. Si tratta di uno strumento costoso (intorno ai 1000 euro), in quanto è di fatto un oculare modificato (dotato pertanto di lenti). Esistono tuttavia adattatori senza lenti e molto più economici. Io poi non mi limito a fare una sola foto: prendo un'intera serie di foto a diversi livelli di fuoco, che poi unisco con un apposito software di montaggio (ho usato automontage, ma recentemente sono passato a Helicon Focus, molto più economico e altrettanto utile). Per una buona fotografia da binoculare è indispensabile una buona illuminazione. Ti consiglio pertanto di andarti a rivedere i vari interventi su questo forum circa le foto full focus e l'illuminazione per fotografia da microscopio. Ciao, Alberto
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Enoplium
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Inviato: 05/07/2009, 18:19 |
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54 Messaggi: 1093 Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
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Anch'io possiedo un adattatore per il mio microscopio Meiji e utilizzo la tecnica dei diversi piani focali che elaboro con il programma CZM. Il collegamento con il portatile è da diverso tempo che lo medito e dovrò decidermi a farlo. Il fatto è che vorrei fare un salto al museo di Amsterdam dove vi sono centinaia di tipi e in 2 giorni non potrei certo fotografarli tutti perchè ho tante altre cose da fare. Speravo che con una buona reflex digitale con obiettivo macro stabilizzato avrei potuto velocizzare i tempi ottenendo risultati soddisfacenti. Una volta al museo di Vienna avevo solo 2 ore e così ho preferito scrivere località di raccolta interessanti invece di fare fotografie perchè avevo il forte dubbio di ottenere risultati non soddisfacenti come mi era copitato già in altri musei. Con la memoria che mi ritrovo ho anche bisogno di fare le fotografie a tutta la scatola così a distanza di tempo riesco a controllare se una certa specie era presente e in quanti esemplari. Certo posso allenarmi come Charlie Chaplin alla catena di montaggio in "Tempi moderni" così da ridurre i tempi di scatto.  P.S. 1 Per Alberto: Grazie mille per le indicazioni. Utilissime. P.S. 2 Per Salvatore: Oltre a un sentito grazie, ieri sera è piovuto tantissimo, in montagna si prevedono tonnellate di funghi. Gnam, gnam!!
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chaetonyx
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Inviato: 05/07/2009, 22:31 |
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Dimenticavo: se hai intenzione di fotografare all'estero procurati adeguati adattatori per le prese elettriche locali (....almeno una volta mi è capitato di non poter usare il mio sistema perché non potevo collegare il mio pc e la macchina fotografica alla rete elettrica!). Ad Amsterdam sono stato anche io e ricordo che il microscopio che mi era stato messo a disposizione (e soprattutto il sistema di illuminazione di cui era dotato) era abbastanza scarso... infatti le foto che ho fatto in quel museo sono le peggiori di tutto il mio database! Ciao, Alberto
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Enoplium
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Inviato: 06/07/2009, 20:01 |
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54 Messaggi: 1093 Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
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Caro Alberto, sei veramente una miniera di informazioni. Vorrà dire che metterò in valigia anche l'anello per l'illuminazione per il microscopio. Magari prima di partire ti chiedo qualche altra cosa sul museo di Amsterdam. Non ho ancora deciso i giorni e spero che per le mie date ci sia il curatore. Ciao Iuri
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enry69
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Inviato: 20/07/2009, 20:21 |
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Iscritto il: 09/06/2009, 19:36 Messaggi: 19 Località: Modena
Nome: Enrico Ferrari
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Ciao Yuri! Sono riuscito a trovare il tempo per fare qualche esperimento con la Coolpix4300 ed ecco cosa ho scoperto, per le foto con il flash prova cosi!  Giera principale settata su 'M', seleziona il 'fiorellino' e attiva il flash (pulsanti sotto il display), esposizione a 1/1000 e f7.6. Ah, seleziona dal menù principale ISO100 (sensibilità). Sappimi dire!! A meno che tu non abbia già aquistato la reflex... 
_________________ http://www.wix.com/FerrariEnrico/ModenaMoths
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Enoplium
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Inviato: 30/07/2009, 17:31 |
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54 Messaggi: 1093 Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
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Caro Enrico, scusami se non ti ho scritto prima ma sono stato una dozzina di giorni in Thailandia per un viaggetto turistico con la mia ragazza. Ovviamente viaggio zaino in spalla e tutto fai da te. Ho provato a fare qualche foto con le indicazioni che mi hai dato. I risultati sono decisamente incoraggianti. Direi che è una buona impostazione per far foto a un singolo esemplare o a non più di 3 o 4 messi vicino. Nei prossimi giorni farò altri tentativi. Ti ringrazio tanto per il validissimo suggerimento. Al momento non ho ancora acquistato la reflex. Mi piace tantissimo la Nikon D5000. Anche ieri sono passato in un negozio ad ammirarla. Ma con tutti gli accessori è veramente una salassata. Ci penserò ancora un po'. Un caro saluto Iuri
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Daniele Sechi
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Inviato: 31/07/2009, 7:36 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5494 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Ciao Iuri, avrai visto che con una digitale in mano sono una schiappa quindi niente suggerimenti, volevo solo chiederti se ci fai vedere qualche foto della Thailandia!! Hai raccolto?
_________________  Daniele
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Enoplium
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Inviato: 31/07/2009, 11:27 |
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54 Messaggi: 1093 Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
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Caro Daniele, purtroppo in Thailandia è la stagione delle piogge. Ho trovato pochissimo perchè ero con la mia ragazza e abbiamo fatto soprattutto turismo. Il poco materiale che ho raccolto lo preparerò durante l'inverno e non mancherò di inserire qualche foto. A Chiang Dao ho visto volare un'enorme Dorystenes walcheri (un Cerambycidae con mandibole tipo zanne di tigre dai denti a sciabola). Non sono riuscito a prenderla perchè volava a 5 metri d'altezza e il mio retino ha un manico di 150 cm. Non so come dirlo a Francesco (vitalifranz) perchè anche questa volta non ho preso nessun Cerambycidae e neppure nessun Cleridae.  Che rabbia! L'acquisto di un retino con manico telescopico di 5 metri sarà la prima cosa che farò alla prossima edizione di EntoModena. La Dorystenes vola con il corpo quasi verticale e le 2 mandibolone spalancate. Sono rimasto incantato come un bambino che guarda un aquilone. Penso che non mi dimenticherò mai di quanto mi sono emozionato. Una meraviglia che non si può descrivere a parole ma che solo un altro entomologo può comprendere e condividere. Non avendo portato la lampada una sera ho fatto un giro sotto alcuni lampioni. Nulla di nulla, fino a che a un certo punto tornando verso il bungalow in macchina, ho scorto un grosso coleottero che si dibatteva capovolto. Inchiodata e... un colosso di Heliocopris bucephalus Fabricius, 1775 (maschio). Di questo bestione ti mando una foto che non rende quanto è ciccione! Ora che ci penso posto subito la foto di un ragnazzo che anche quest'anno ho incontrato. E' una costante di ogni mio viaggio in Oriente e mi piacerebbe sapere se è velenoso. Un caro saluto Iuri

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Daniele Sechi
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Inviato: 31/07/2009, 12:50 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5494 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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Beh l'Heliocopris è notevole, chissà che forza che deve avere con quelle tibie, scommetto che se lo stringi sulla mano ti apre le dita. Il tuo esemplare sembrerebbe un maschio. Prima o poi un viaggio esotico lo farò anche io, non tanto per la ricerca entomologica quanto per "turismo entomologico" e vedere quindi dal vivo le magnifiche specie tropicali. Chissà com'è vedere in volo un Acrocinus o una Euchroma gigantea! Però la specie che vorrei vedere più di tutte è l' Aaata, più di 7 cm di buprestide paleartico!
_________________  Daniele
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