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Papilio machaon Linnaeus, 1758 ... a macchie verdi ! - Papilionidae - Lazio, Roma



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MessaggioInviato: 02/08/2010, 0:36 
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Nome: Maurizio Bollino
Maw89 ha scritto:
e se...le mutazioni fossero 2 causate da una singola mutazione?? intendo...supponiamo che il rosso diventi giallo... e che venga estesa l'espressione di scaglie blu anche alla macchia... blu e giallo darebbe il nostro bel verde!
Un esempio inventato al momento e molto semplificato: considerando che l'enzima che genera a molecola blu è espresso nella zona appena superiore alla macchia rossa, se la pteridina (rossa) funzionasse da inibitore per il gene che codifica l'enzima responsabile della molecola blu,oppure promuovesse un inibizione allosterica sull' enzima stesso, verrebbe a mancare l'inibizione al gene blu nella macchia rossa dando il verde se il gene "rosso" venisse modificato a "giallo",che è poi la causa dell'estensione del blu...
Non sono ubriaco, e capisco che sia un idea molto campata per aria, ma se non può essere un errore della fotocamera, provo a cercare una spiegazione almeno un pò logica...


Alla faccia delle mutazioni: quante probabilità ci sono che intervengano in sincrono senza che intervengano altre mutazioni incompatibili con la vita?

Adesso devi calcolare anche questo.... :gh: :gh: :gh:

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 02/08/2010, 0:56 
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Nome: Nicola Dal Zotto
Maurizio Bollino ha scritto:
Maw89 ha scritto:
e se...le mutazioni fossero 2 causate da una singola mutazione?? intendo...supponiamo che il rosso diventi giallo... e che venga estesa l'espressione di scaglie blu anche alla macchia... blu e giallo darebbe il nostro bel verde!
Un esempio inventato al momento e molto semplificato: considerando che l'enzima che genera a molecola blu è espresso nella zona appena superiore alla macchia rossa, se la pteridina (rossa) funzionasse da inibitore per il gene che codifica l'enzima responsabile della molecola blu,oppure promuovesse un inibizione allosterica sull' enzima stesso, verrebbe a mancare l'inibizione al gene blu nella macchia rossa dando il verde se il gene "rosso" venisse modificato a "giallo",che è poi la causa dell'estensione del blu...
Non sono ubriaco, e capisco che sia un idea molto campata per aria, ma se non può essere un errore della fotocamera, provo a cercare una spiegazione almeno un pò logica...


Alla faccia delle mutazioni: quante probabilità ci sono che intervengano in sincrono senza che intervengano altre mutazioni incompatibili con la vita?

Adesso devi calcolare anche questo.... :gh: :gh: :gh:


Ma in un caso del genere la mutazione sarebbe una sola, solo che agisce non solo su un singolo gene,ma anche sulla regolazione di espressione di un altro gene... Tuttavia se il gene mutato non è essenziale per la vita e regolasse solo l'espressione del blu, la farfalla vivrebbe tranquillamente :) La mia è solo un' idea che mi è venuta in mente visto la stranezza della cosa, ma dubito abbia un minimo di applicazione alla realtà, vista la complessità del mondo cellulare.

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Nicola Dal Zotto


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MessaggioInviato: 02/08/2010, 17:14 
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Nome: Andrea Bonifazi
Queste tesi genetiche sono davvero molto interessanti,anche se abbastanza complesse,almeno per un non grande appassionato di Genetica come me...eheheh
Mi auguro che l'analisi delle foto originali possa essere fruttuosa;ovviamente ricordo che chiunque fosse interessato,può darmi la sua mail ed io gli spedisco celermente le foto originali... ;)

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MessaggioInviato: 02/08/2010, 17:21 
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Nome: Maurizio Bollino
Dall'esame dei dati EXIF risulta che non hai usato il flash. Io resto della mia idea, e cioè che è un artefatto fotografico determinato dal un qualche effetto che sfugge alla mia capacità di individuazione.
Mi resta, peraltro, anche il rammarico che tu non abbia catturato l'esemplare. Una foto, senza l'esemplare, vale quanto quella di un UFO .........

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 02/08/2010, 17:52 
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Nome: Domenico Cardinale
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma per confutare ogni dubbio basta che carpe diem si procuri un macaone, lo mette sotto la luce del giardino e lo fotografa con la stesse fotocamera!! Non penso sia complesso procurarsi un macaone!!

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Saluti :hi: Mimmo


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MessaggioInviato: 02/08/2010, 17:58 
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Iscritto il: 25/12/2009, 16:57
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Nome: Andrea Bonifazi
Mimmo011 ha scritto:
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma per confutare ogni dubbio basta che carpe diem si procuri un macaone, lo mette sotto la luce del giardino e lo fotografa con la stesse fotocamera!! Non penso sia complesso procurarsi un macaone!!


Insomma...a Roma non se ne vedono tantissimi...

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MessaggioInviato: 02/08/2010, 17:59 
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Nome: Maurizio Gigli
Devo ammettere che questa cosa delle macchie verdi invece che rosse mi sta incuriosendo parecchio, e sto facendo anche io qualche ricerca.
Le ommatine (in combinazione con le ommine) sono in grado di produrre vari colori, come già detto dal mio omonimo, ma mi par di capire che siano responsabili principalmente del colore degli occhi degli insetti, più che di altre parti del corpo (anche se non si può escludere, visto che sia gli ommatidi sia le scaglie delle ali delle farfalle sono comunque parti specializzate della cuticola, ed in quanto tali potrebbero contenere lo stesso tipo di pigmenti senza problema).
Le pteridine sembrerebbero le principali responsabili dei gialli e rossi delle ali delle farfalle. Cercando ho trovato, oltre alla struttura base del nucleo pteridinico (che è un semplice composto eterociclico contenente azoto), la struttura della xanthopterina.
xanthopterina.gif


Questa dovrebbe essere responsabile del colore giallo. Per il rosso, così ad occhio, dovrebbe esserci una rodopterina, che infatti esiste, ma di cui non ho trovato nulla. Non mi risultano derivati della pteridina di colore verde, anche se non mi sembra impossibile la loro esistenza (almeno in teoria).
Resta la possibilità di un fenomeno di concomitanza di due mutazioni, o anomalie o come volete chiamarle, tipo quel che diceva Maw89, ma mi sembra altamente improbabile.

Concordo con quanto scritto da Maurizio Bollino, ritenenedo più probabile un qualche involontario artefatto fotografico, o effetto ottico dovuto alla luce artificiale, o qualcosa che abbia potuto fare da filtro e modificare il colore. Per caso sulla fotocamera c'era qualche lente addizionale, tipo polarizzatore (non credo, di notte), skylight o chissà che altro?

Mi viene in mente una cosa che probabilmente non c'entra nulla, ma non si sa mai: come tutti sanno l'emoglobina è rossa. La causa è l'atomo di ferro contenuto nel gruppo eme. Per quanto ne so, parte della struttura emoglobinica viene riciclata nel fegato per sintetizzare la bilirubina della bile, di colore giallastro, che però in massa, col resto dei costituenti, conferisce alla bile un colore verdastro. Quindi in questo caso due strutture molecolari simili danno come risultato il rosso ed il verde.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 02/08/2010, 18:03 
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Nome: Maurizio Gigli
Mimmo011 ha scritto:
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma per confutare ogni dubbio basta che carpe diem si procuri un macaone, lo mette sotto la luce del giardino e lo fotografa con la stesse fotocamera!! Non penso sia complesso procurarsi un macaone!!

Questo argomento è così visitato che mentre scrivi un messaggio ne arrivano altri tre!
Questo è anche il consiglio che già avevo dato all'autore della foto. Non serve un altro esemplare vivo, ne basta uno conservato, che non dovrebbe essere difficile da rimediare. L'esperimento lo potrebbe fare anche Maurizio Bollino o altri con esemplari della specie, ma bisognerebbe usare una luce identica e considerare anche l'effetto che potrebbe avere lo sfondo in pietra su cui era posata la farfalla.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 02/08/2010, 18:07 
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Nome: Maurizio Gigli
Mi è appena venuto un dubbio: la farfalla era, come sembra, su una parete intonacata? Di che colore era? Se invece non era intonaco ma una qualche roccia, anche se non mi pare, sai cosa era?
Nessuno di noi ha tenuto conto dell'effetto dello sfondo ed eventualmente della luce di ritorno che può aver attraversato le ali della farfalla e alterato, almeno in parte, il colore delle macchie.

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MessaggioInviato: 02/08/2010, 18:52 
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Nome: Andrea Bonifazi
Essendo la foto scattata con un cellulare (Samsung Omnia i900) senza flash e senza modalità notturna,posso confermare che non ho utilizzato alcuna lente addizionale, tipo polarizzatore , skylight o chissà che altro;inoltre la lampadina che illuiminava il Lepidottero è alogena ed ha questi dati,se possono esservi d'aiuto:"Osram Halolux 64476BT C5B8"...inoltre lo sfondo su cui era posata è semplice intonaco bianco.
Vi allego la foto del luogo preciso dove ho rinvenuto e fotografato la farfalla,ma ora scattata in pieno giorno (5 minuti fa):
Immagine
La Farfalla era posata al di sotto del lampioncino...mi auguro che questi nuovi dati possano aiutarvi...eheheh

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MessaggioInviato: 02/08/2010, 18:53 
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Nome: Maurizio Bollino
Julodis ha scritto:
Questo argomento è così visitato che mentre scrivi un messaggio ne arrivano altri tre!
Questo è anche il consiglio che già avevo dato all'autore della foto. Non serve un altro esemplare vivo, ne basta uno conservato, che non dovrebbe essere difficile da rimediare. L'esperimento lo potrebbe fare anche Maurizio Bollino o altri con esemplari della specie, ma bisognerebbe usare una luce identica e considerare anche l'effetto che potrebbe avere lo sfondo in pietra su cui era posata la farfalla.


Impossibile che lo faccia io: dovremmo ricreare le stesse condizioni (luce, strumento di ripresa, settaggi). L'unica cosa che posso fornire è un esemplare identico, con macchie rosse, come sempre.

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Maurizio Bollino


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Nome: Andrea Bonifazi
Maurizio Bollino ha scritto:
Julodis ha scritto:
Questo argomento è così visitato che mentre scrivi un messaggio ne arrivano altri tre!
Questo è anche il consiglio che già avevo dato all'autore della foto. Non serve un altro esemplare vivo, ne basta uno conservato, che non dovrebbe essere difficile da rimediare. L'esperimento lo potrebbe fare anche Maurizio Bollino o altri con esemplari della specie, ma bisognerebbe usare una luce identica e considerare anche l'effetto che potrebbe avere lo sfondo in pietra su cui era posata la farfalla.


Impossibile che lo faccia io: dovremmo ricreare le stesse condizioni (luce, strumento di ripresa, settaggi). L'unica cosa che posso fornire è un esemplare identico, con macchie rosse, come sempre.



Magari i nuovi dati spero abbastanza esaurienti che ho aggiunto potrebbero aiutare... :birra:

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MessaggioInviato: 02/08/2010, 18:56 
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Julodis ha scritto:
Non serve un altro esemplare vivo, ne basta uno conservato, che non dovrebbe essere difficile da rimediare.



Infatti, io intendevo anche non vivo! Non c'è nessun entomologo a Roma che ha conservato un macaone?

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Saluti :hi: Mimmo


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Mimmo011 ha scritto:
Julodis ha scritto:
Non serve un altro esemplare vivo, ne basta uno conservato, che non dovrebbe essere difficile da rimediare.



Infatti, io intendevo anche non vivo! Non c'è nessun entomologo a Roma che ha conservato un macaone?


Io delle Farfalle contenute all'interno di una resina artificiale trasparente (di quelle che vendevano settimanalmente in edicola),ma presumo non vadano bene;inoltre ho anche un quadretto con una Sasakia charonda che presenta degli ocelli rossi come la classica Macaone...secondo voi può andar bene?

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Mimmo011 ha scritto:
Julodis ha scritto:
Non serve un altro esemplare vivo, ne basta uno conservato, che non dovrebbe essere difficile da rimediare.



Infatti, io intendevo anche non vivo! Non c'è nessun entomologo a Roma che ha conservato un macaone?


Quanti nominativi volete? Ce ne sono molti, ma quasi tutti in ferie o in viaggio.

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