Forum Entomologi Italiani

Lo chiamo così anche se sicuramente apparterrà ad uno dei generi in cui è stato diviso il vecchio genere Aphodius.

Con questo ricomincio la serie degli insetti che si trovano intorno a casa mia, ovvero il quartiere Monte Sacro, zona Nord di Roma, dopo la forzata pausa di fine estate.

Lazio, Roma, Parco Talenti, 13.X.2010, a spasso sul sentiero, M. Gigli legit
6 mm

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Maurizio Gigli
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Che ha sul clipeo?

Non ci avevo fatto caso! Probabilmente qualche liquido espulso dalla bocca che si è solidificato. Pulisco, rifotografo e mando un particolare della testa pulita.

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Maurizio Gigli
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Secondo me ha .... rotto i freni e ha ... fatto un chioppo assurdo

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Maurizio Bollino

A prima vista si direbbe un Agrilinus constans ... ma non ho tavole sotto mano e non vorrei aver preso un granchio.
Ciao
Alberto

Ecco la capoccia ripulita:

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Maurizio Gigli
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fai delle foto splendide.

Questi sono facili da fotografare.

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Maurizio Gigli
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E se fosse un Loraphodius suarius (Faldermann, 1835)? Con quel clipeo e quella punteggiatura sul pronoto potrebbe essere solo lui.

anche secondo me potrebbe essere Loraphodius suarius (Faldermann, 1835), bella foto davvero, e bel reperto!

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Marco Gabbi

Nonostante i notevoli limiti della qui presente scheda video, che mi fa apparire tutto come un'indistinta macchia scura, propenderei anche io per un Loraphodius suarius....

Questa bella bestiola veniva considerata sempre rara e localizzata....ma probabilmente questa presunta rarità è da imputarsi alle sue peculiari abitudini "gastronomiche". Se è infatti possibile trovarlo raramente anche nelle deiezioni di svariati mammiferi (personalmente mi sembra d'averlo raccolto solo su sterco equino), questo aphodino è invece "ghiotto" di svariati vegetali in decomposizione.
Normalmente lo trovo sotto ai cumuli di paglia o meglio, sotto ai "balini" di fieno dimenticati per lungo tempo: mi ricordo ancora che un autunno di alcuni anni fa trovai sotto alcuni di questi balini ormai marcescenti, centinaia e centinaia di individui....ed altrettanti che svolazzavano lì intorno.

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Loris

Posso aggiungere le modalità di un mio reperto in Sardegna: nella lana di pecora (impregnata d'umidità) abbandonata in campagna dopo la tosatura.
Ciao
Piero

Si accorda bene alle condizioni in cui ho trovato questo. Il prato attraversato dal sentiero su cui stava camminando è stato tagliato durante l'estate e la maggior parte dell'erba tagliata non è stata portata via (probabilmente per mancanza di personale del Comune) ma lasciata a seccare sul posto, ed in questi giorni, dopo qualche pioggia, sta iniziando a marcire. Quindi i vegetali in decomposizione non mancano.

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Maurizio Gigli
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Ecco ... quando si dice che servono tutti i caratteri!
Anche se non si vedono bene gli angoli posteriori del protorace (che dovrebbero essere come quelli degli Aphodius, troncati e non regolarmente curvi) con il clipeo così conformato ... le cose cambiano un po!
Le guance dovrebbero essere un poco auricolate ...
Alberto

Interessante.
Io l'avevo trovato, vicino ad Urbino, nelle Marche, qualche esemplare per mq sempre vagante lungo un sentiero solamente lungo un tratto di una decina di metri. Il sentiero attraversava un vastissimo prato arido su un crinale, in un ambiente apparentemente molto omogeneo per vegetazione, esposizione, terreno e senza altre apparenti fonti alimentari tipo sterco, tane, vegetali. Nonostante i tentativi di capire perchè solo lì e non altrove, non ho visto nulla e dopo tre giorni non ho più visto nemmeno gli afodi .
Mi ricordava un poco il manifestarsi dei Neagolius alpini e quindi avevo ipotizzato il terriccio vegetale.

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Marco Gabbi