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Domenico Cirillo (1739-1799)



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 Oggetto del messaggio: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 28/02/2009, 21:00 
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Non vorrei sbagliarmi, ma credo che, l'opera "Entomologiae neapolitanae specimen primum" (1787-1792), di Domenico Cirillo, rappresenti, iniseme a "Specimen Insectorum Ulterioris Calabriae" (1786) di Vincenzo Petagna, uno dei primi lavori di entomologia riguardanti l'Italia meridionale.
Non ho mai avuto la fortuna di potere sfogliare quest'opera, nè credo sia presente sul web (se Roberto non l'ha trovata, sicuramente non c'è ;) ), a parte questa microscopica immagine della pagina di copertina:

Cirillo.jpg



Si tratta di un volume in 4° sforzato (lo trovo indicato con questo termine, che sinceramente non conosco).
E’ costituito da 12 grandi tavole, incise dal Claner su rame e colorate, con la relativa spiegazione in latino; è preceduto dalla dedica a Ferdinando IV (*) che probabilmente ne sostenne le spese.
I disegni furono effettuati dallo stesso Cirillo (come del resto tutti i disegni delle sue opere), che in questo modo intendeva divulgare un saggio dei propri studi entomologici napoletani e del suo allievo Nicodemi.
Qui sono figurate diverse specie, molte delle quali conservano tuttora il nome assegnato loro dal Cirillo.
Un esempio è la Mutilla quinquemaculata
Ho trovato una pagina web tedesca (tanto per cambiare ;) ) dove sono riportate alcune pagine (pag. 329-334) digitalizzate dell'opera tedesca "Allgemeine Auswanderungs-Zeitung" (pubblicata fra il 1846 ed il 1871) che descrivono i contenuti di quest'opera del Cirillo.

Mi piacerebbe risalire a tutte le altre specie, tuttora valide, descritte nel 1787 da Cirillo.
Avvio le mie ricerche, ma conto sul vostro prezioso aiuto ;)




Molti di voi conosceranno la figura di Cirillo Domenico Maria Leone (o Cyrillus Dominicus - si trova anche Cyrillo e Cyrilli)
Per chi non l'avesse mai sentito nominare o ne conoscesse la biografia e la bibliografia, ricordo che, nato a Grumo Nevano (Napoli) nel 1739 fu medico, naturalista e patriota.
Professore di botanica e medicina all'Università di Napoli, morì sul patibolo, nel 1799, per motivi politici (qui un video, dal titolo Domenico Cirillo, martire della Repubblica di Napoli - 1799 tratto dal film "Il resto di niente")
Ho cercato di utilizzare il web, come sono solito fare, per radunare una serie di documenti e di pagine che fanno riferimento e danno informazioni intorno a questo illustre nostro predecessore.
Elenco qui appresso quello che fino ad ora ho trovato:

Intanto, ecco un suo ritratto:


Ritratto_di_Domenico_Cirillo.jpg



A dire la verità, sul web ce ne sono molti altri. Potete confrontarli con questo.
Li trovate qui, qui, qui e qui, a colori.

Buone fonti biografiche e bibliografiche su Domenico Cirillo, potete consultarle a questi indirizzi:

Domenico Cirillo - Albo a corredo della mostra documentaria del 28 e 29 ottobre 1999

Biografia e Bibliografia di Domenico Cirillo

Interessante, infine, una lettera di D. Cirillo che fa parte di una corrispondenza che il Nostro ebbe con un grande e illustre contemporaneo: Carlo Linneo :o

Lettera di Domenico Maria Leone Cirillo, indirizzata a Carl Linnaeus (dal sito: The Linnaean Correspondence)





(*) (FERDINANDO / UTRIUSQUE SICILIAE / ET HIERUSALEM REGI ETC:ETC: / BONARUM ARTIUM / INSTITUTORI FAUTORI AC PATRONO /MUNIFICENTISSIMO / ENTOMOLOGIAE NEAPOLITANAE / TABULAS DILIGENTER DELINEATAS / VIVISQUE INSECTORUM COLORIBUS / ORNATAS/ D.D.D. Domenicus Cyrillus)

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:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 28/02/2009, 22:13 
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Ho trovato altre due specie di Domenico Cirillo ancora valide:

Scolia (Discolia) hirta unifasciata Cyrillo 1787
Ventocoris (Selenodera) falcatus (Cyrillus, 1791)

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:hi: Marcello Romano


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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 28/02/2009, 22:52 
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Velvet Ant ha scritto:
Si tratta di un volume in 4° sforzato (lo trovo indicato con questo termine, che sinceramente non conosco).


Si riferisce alla fascicolazione del foglio di stampa, la cui dimensione determinava la consistenza del libro.
Vedi qui:
http://www.storiadellastampa.unibo.it/n ... ttura.html

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L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 01/03/2009, 22:22 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Su questo Autore, nonostante gli sforzi, ho trovato pochissimo. Io posso contribuire con una (non buona) riproduzione di una sua figura Ascalaphus italicus tab IX fig. 9 in CIRILLO, 1787–1792 Entomologiae neapolitanae specimen primum. Napoli, 13 pp. + 12 tavv. (attuale Libelloides latinus):
IMMAGINE_12.jpg



Ciao Roberto :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 01/03/2009, 22:26 
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Caro Roberto, ho trovato altre informazioni sul Cirillo :)
Continuando infatti la mia ricerca sul web, mi sono imbattuto, su Google libri, in un interessantissimo saggio di Achille Costa, pubblicato nel 1855 sulle pagine degli "Annali Scientifici" (Giornale di Scienze fisiche, matematiche, agricoltura etc., Napoli).
Il lavoro di Achille Costa è intitolato:
"Storia critica della coltura della zoologia e paleontologia nel regno di Napoli dal secolo XVI alla metà del secolo XIX" (pag. 233-264).
Moltissime le informazioni contenute, che torneranno sicuramente utili nel prosieguo, anche sulle ricerche entomologiche.
In particolare, alle pagine 245 e segg. si parla proprio di Domenico Cirillo e della genesi della sua opera, che vide la luce, come il Costa ci racconta, per una serie di circostanze imprevedibili e per la rivalità nata fra Domenico Cirillo ed il contemporaneo e conterraneo Vincenzo Petagna.
Riporto appresso i passaggi che qui più ci interessano, rimandando chi fosse interessato a maggiori approfondimenti alla lettura del testo originale.



"Il termine del secolo decimottavo può dirsi il principio della coltura della Entomologia nel nostro regno , di che niun vestigio abbiam finora incontrato. Essa s'inaugurava con auspicii felici, e coi nomi di due uomini illustri ancora e come Medici e come Botanici, Vincenzo Petagna e Domenico Cirillo. Ambedue questi genii , senza che l' uno avesse avuto l' altro a maestro, associarono alla botanica lo studio degli entomati ; avendo ben riconosciuto quanto stretto legame si avessero queste due branche di scienze naturali, e come si giovino l'una dell'altra e l'altra dell' una. Presa principalmente di mira la illustrazione delle piante, e degl'insetti della propria patria, varie peregrinazioni ciascuno eseguì : ed insieme nel 1779 visitarono il Matese , ricalcando le orme del Colonna. E comunque per epoca di pubblicazioni figurasse prima il Petagna, nulladimeno volendo ritenere per vero quello che Io stesso Cirillo dichiara nella Prefazione al suo Saggio , egli precedè il Petagna nello studio degl' insetti. Certo è che il Cirillo avea concepito il vero disegno, che condur dovea alla illustrazione della Entomologia patria. Chè, non solo per quanto il poteva andava egli medesimo ricercando gli entomati, soprattutto nella Provincia di Terra di Lavoro , ma cercò ancora diffondere il gusto per tale dilettevole scienza in varii suoi allievi, i quali ammaestrati da lui, restituitisi alle rispettive native contrade mandavan di colà insetti al Cirillo. Nè con le sole parole ed esempio egli stimolava gli allievi a tali raccolte , ma riunendo con l' amor per la scienza uno spirito filantropico, e convinto del non potersi tali scienze coltivare da chi non è di beni di fortuna dotato , somministrava egli medesimo a suoi allievi i mezzi onde visitassero diversi luoghi del regno per raccogliervi e piante ed insetti. E delle une e degli altri inviava anche egli a Linneo, il quale ebbe a formarsi di lui sì vantaggioso concetto, che espressamente inviò in Napoli tre distinti suoi allievi per attinger direttamente dal Cirillo notizie e dilucidazioni intorno a piante ed insetti napoletani. Con tali materiali pertanto egli andava formando un' opera, la quale avesse contenuto la illustrazione degl' insetti patrii: opera vasta nel piano , e lunga per la esecuzione , ma che l' autore forse non avrebbe neppur data alla luce senza una spinta. Così parimente il Petagna non ostante tutto lo zelo e studio per la entomologia , nulla dava alla luce : ed un avvenimento tutto estraneo servì indirettamente di occasione perchè sì l' uno che l' altro avessero dato fuori un qualche frutto de' proprii studii.
Nel 1783 V ulteriore Calabria fu il teatro di straordinarii tremuoti, che gran danno produssero nell' abitato , e non lieve strage fecero di abitanti. L' Accademia delle scienze in vista di sì funesto avvenimento sollecita spedì nella desolata contrada' una commissione scelta fra suoi membri, ad oggetto di studiar da vicino i fenomeni fisici che ivi in seguito de' preceduti tremuoti osservavansi. A tal commissione , con saggio provvedimento , vennero associati i due più cari allievi del Petagna , Giulio Candida e Giuseppe Stefanelli, con lo speziale mandato di raccogliervi quanto di oggetti naturali offrivano quei luoghi. La missione fu con fedeltà e zelo da essi adempiuta. Per cagioni però che non giova qui consacrare , delle loro copiose raccolte poterono appena i due ardenti giovani salvare e condur seco loro in Napoli una cassettina d'insetti. La quale come ebber depositata nelle mani del loro maestro e pro- teggitore, una alle notizie intorno alle località nelle quali erano stati raccolti , la loro frequenza ed altro ; l' uno , il Candida, morì vittima di febbre intermittente nella Calabria contratta, l'altro ritirossi in sua patria , non meno dispiaciuto della perdita del compagno , che indignato dell' avversità degli uomini ; nò più sentir volle il nome soltanto delle scienze naturali. Pertanto il Petagna non si lasciò sfuggire l'avventurosa occasione di aver fra mani insetti di tanta interessante regione del regno, che per la prima fiata era stata allora visitata sotto l'aspetto entomologico. Si applicò quindi a studiar quegl' insetti , ordinarli, e determinarli. E poichè oltre allo interesse scientifico che scorgeva nel far conoscere quanto da quella regione era stato riportato , varie specie gli sembrarono o degne d'illustrazione, o nuove del tutto, egli ne formò l'oggetto di pubblicazione, che eseguì con il suo Specimen Insectorum Ulterioris Calabriae dato fuori nel 1787. Questo Saggio , comunque lo si fosse , certo fu il primo lavoro entomologico che vide la luce nonchè nel regno di Napoli, ma nell' Italia tutta ; chè la Fauna Etrusca del Rossi è posteriore di ben tre anni al lavoro del nostro Petagna. Il quale venne assai bene accolto dagli Entomologi, che ignoravan del tutto se pure nel nostro regno vivesse il comune scarafaggio. Sicchè in breve tempo si diffuse per ogni regione d'Europa, e scorsi sol pochi anni fu riprodotto dai tipi di Francfort....
Poscia che il Petagna ebbe dato alla luce il Saggio sugl'Insetti dell' Ulteriore Calabria, dal quale si acquistò rinomanza , il Cirillo che come notammo era stato primo in tali studii, e già trovavasi riunito buon numero d'osservazioni cntomologiche , annotate molte specie a suo giudizio più rare, descrittene altre come nuove, pensò non esser più tempo di tener tale lavoro sepolto fra suoi numerosi manoscritti. E poichè le sue cliniche occupazioni non gli permettevano di attendere a tale argomento , diè incarico ad uno degli allievi più cari, Nicodemo, perchè dato avesse ordine a' materiali esistenti, de' quali costituì gli elementi del suo lavoro , che quasi ad imitazione del Petagna intitolò Specimen Entomologiae Neapolitanae, dato in luce nel 1788, precedendo quindi anch' esso 1' opera del Rossi. Per modo che possiamo vantarci che la Entomologia in Italia è stata esordita con li due Saggi de' nostri concittadini, Petagna e Cirillo. Con metodo tutto nuovo, nè senza uno scopo, fu formato interamente sopra tavole in rame, delle quali dodici rappresentano le specie da lui illustrate o descritte , ed altrettante contengono il corrispondente testo. Il piano secondo il quale quel saggio trovasi dal Cirillo eseguito è veramente tale , che portato innanzi avrebbe in breve tempo illustrato quanto di più singolare e raro il nostro regno racchiude. Ma quel saggio non comprese che centoandici specie soltanto, cioè centosei d'insetti, e cinque di Aracnidi. Fra le quali specie molte figurano come nuove , e tali erano in realtà quando egli così le giudicava. Però lo aver con molta liberalità inviato avanti tempo gli oggetti in natura ad Entomologi stranieri, e lo aver troppo ritardata la pubblicazione del suo lavoro, fnron cagione che la più parte delle sue specie nuove si trovassero descritte nelle opere di Linneo o di Fabricio venute in luce sol pochi anni prima nessuna v' è rimasta, cui la scienza avesse potuto ritenere il nome Cirilliano. In varii punti dell' opera traluce un antagonismo dell'autore col Petagna, precisamente quando parla della Buprestis brutla e della Phalaena calabra, le sole due specie del Petagna ch'egli riporta, la prima per smentirne la novità, la seconda per avvertir la inesattezza del nome specifico. Però la sua critica è inesatta per una parte, di poco valore per I' altra...
"

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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 02/03/2009, 23:13 
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Continuando a frugare nel web, ho trovato un intero volume, disponibile in rete, dedicato alla figura di Domenico Cirillo :D

cliccare per accedere al volume


Un intero capitolo (il V Capitolo), scritto da PELLEGRINO FIMIANI, entomologo, professore di Entomologia agraria presso l’Università degli Studi di Basilicata, è dedicato a Domenico Cirillo e all'entomologia nel settecento.
Moltissime informazioni qui si trovano sull'opera "Entomologiae neapolitanae specimen primum" una copia della quale, dettagliatamente descritta, è conservata presso la biblioteca del Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Napoli.
Sono fra l'altro elencate quasi tutte le specie riportate dal Cirillo ed in particolare, per i lepidotteri, viene fornita una tabella di confronto fra i nomi "cirialliani" e quelli attuali, redatta con l'aiuto del Prof. Paolo Parenzan.
Moltissime altri dati sono qui riportati dal Fimiani, che ha anche scritto un articolo, apparso sul Bollettino Sezione Campania ANISN, 1999, n.17:7-24, dal titolo: Dalle raccolte di insetti al patibolo borbonico. Un medico e naturalista napoletano del settecento: Domenico Cirillo.
In particolare poi sono riprodotte, purtroppo in formato molto ridotto, due tavole dell'opera e qualche disegno.
Fra poco le inserisco qui ;)


Ecco le tavole ed i disegni, che ho ingrandito rispetto alle immagini riportate dal Fimiani, per renderle leggermente più leggibili (anche se, ovviamente, tendono a sgranare)

Cirillo Tavola II.jpg

Tavole II e III



Cirillo, particolari di insetti.jpg


Particolari di insetti, dalle tavole di Cirillo, col
nome da lui attribuito. a) Scolia flavifrontis (tav. I) – b) Mantis
filiformis, F (tav. V) – c) Idem, M (tav. VII) – d) Mantis pauperata
(tav. VIII) – e) Noctua pancratii (tav. XII).

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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 17/08/2009, 16:22 
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Ciao ragazzi, mi volevo documentare ancor piu' dettagliagliatamente su questo libro di Domenico Cirillo :) , dunque mi sono messo a cercare, come se le vostre ricerche non bastassero :) e curioso come sono ho trovato una pagina da cui posso scaricare qualcosa, ma purtroppo una volta scaricato, non me lo riconosce e non mi apre nulla :x !! Volevo sapere se e' un problema mio o del download :? !!
guardate un po'....

http://tv.grumonevano.net/index.php?opt ... mitstart=5

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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 17/08/2009, 17:43 
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Bel colpo Vittorio! Materiale interessante :sma: !

Roberto :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 17/08/2009, 17:45 
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Nome: Vittorio Risoldi
:? eh.. per voi ! perche' a me non si apre :dead: :evil: ??

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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 17/08/2009, 18:47 
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:17
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Nome: Agostino Letardi
soken ha scritto:
:? eh.. per voi ! perche' a me non si apre :dead: :evil: ??


Presto fatto, Vittorio, dimmi dove spedirti il file formato .pdf e se poi hai il lettore dell'Adobe (gratuitamente fornito in rete) non avrai alcun problema a leggere l'interessantissimo volume!

Grazie mille

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agostino letardi
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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 17/08/2009, 18:56 
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Nome: Vittorio Risoldi
ah ! Grazie, penso che con i messaggi privati si possa spedire no?, altrimenti se ti sei segnato la mia mail quando ti ho spedito le foto, fai pure :to: !!

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 Oggetto del messaggio: Re: Domenico Cirillo (1739-1799)
MessaggioInviato: 17/08/2009, 20:02 
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il collegamento non funziona, ma ho risolto, era un problema mio con Adobe Image Ready. Grazie lo stesso Agostino, comunque ho dato un' occhiata veloce e sembra che le maggior parte delle cose le avete postate voi. Domani leggero' piu' approfonditamente :hi:


P.S.
Mi e' arrivato un sms su mail proprio ora e questo funziona :ok: comunque come ho gia' scritto ho risolto :bln:

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