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Plagionotus
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Inviato: 16/01/2011, 21:02 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6988 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Salvatore Saitta
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Inviato: 16/01/2011, 21:18 |
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Iscritto il: 14/04/2009, 18:43 Messaggi: 805 Località: Messina
Nome: Salvatore Saitta
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Plagionotus
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Inviato: 16/01/2011, 21:31 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6988 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Ma si può scaricare gratuitamente?
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Maw89
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Inviato: 16/01/2011, 21:42 |
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Iscritto il: 08/06/2009, 0:06 Messaggi: 3415 Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
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Plagionotus ha scritto: Ma si può scaricare gratuitamente? Si, è in prova per un mese;) Oppure usa Combine (se non hai mac) che è gratis;) Se usi helicon imposta radius a 20 che generalmente da risultati migliori. Per la tecnica... monta la macchina, blocca l'autofocus, posizionati con il fuoco appena sopra o appena sotto il soggetto e poi inizia a scattare alzando ogni volta di un pò il fuoco, ma alzando la macchinetta con la rotellina del cavalletto e non cambiando la messa a fuoco. Con helicon puoi scattare anche in RAW se vuoi. Poi dai tutto in pasto al programma; Nicola
_________________ Nicola Dal Zotto
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Pactolinus
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Inviato: 16/01/2011, 21:47 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Combine è gratuito! Sicuramente i "Maurizi" ti potranno dare tutte le dritte necesarie! 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Julodis
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Inviato: 16/01/2011, 23:28 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ciao Riccardo. Ti hanno già detto più o meno tutto.
Ti consiglio Combine, perchè è gratuito senza limiti di tempo e di funzioni e i risultati sono praticamente equivalenti ai programmi commerciali come Helicon Focus (tra un programma e l'altro qualche differenza c'è, ma marginale).
Di Combine esistono tre versioni, in ordine di tempo: Z5, ZM, Zp, che trovi seguendo il link di Giovanni. Io uso la prima (Z5), perchè col computer vecchio ha meno problemi (anzi, non ne ha). Le versioni successive hanno più funzioni ma richiedono più risorse e le funzioni base, che servono a noi, sono praticamente identiche.
In pratica, devi fare una serie di foto senza cambiare inquadratura (in realtà gli slittamenti verso destra, sinistra, alto e basso non sono un problema, così come un leggero cambio di scala, ma le rotazioni sono assolutamente da evitare) ma mettendo a fuoco diverse parti dell'insetto. A seconda dell'insetto, delle sue dimensioni, e del tipo di obiettivo e chiusura del diaframma, bisogna fare un diverso numero di foto. In genere io ne faccio da 8 a 12, ma in certi casi ne bastano 3 o 4, in altri arrivo a farne una trentina (di più no, perchè rischio che si impalli il computer).
Per variare il punto di messa a fuoco, io in genere lascio il fuoco fisso e cambio la distanza tra fotocamera e soggetto agendo sulla regolazione di posizione del soffietto (che è fissato sullo stativo). Lo stesso si fa usando la messa a fuoco del microscopio se si monta la fotocamera su questo. Se invece hai la macchina su cavalletto, ti rimangono tre soluzioni possibili: 1 - fissi l'insetto su un pezzo di plastozote fissato su un supporto regolabile con continuità e precisione in altezza (ce ne sono di fatti apposta, ma costano parecchio, oppure ricicli un vecchio obiettivo come ho fatto io, usando la sua ghiera di messa a fuoco per variarne la lunghezza - io lo uso al posto della regolazione del soffietto per le bestie piccole, perchè è più preciso) 2 - compri una slitta regolabile da interporre tra cavalletto e fotocamera (se ne trovano a poche decine di euro) 3 - metti l'obiettivo in manuale (le macro serie è meglio sempre farle in manuale) e regoli la messa a fuoco con la ghiera dell'obiettivo (è la soluzione più semplice)
Una volta che hai la serie di foto, le controlli al computer ed elimini le prime e le ultime se non hanno parti a fuoco (quando le fai, è sempre meglio fare qualche foto in più prima e dopo, perchè a volte ciò che vediamo nel mirino non è proprio ciò che poi otteniamo). Elimina pure eventuali foto mosse. In genere se salti uno strato, ma li hai fatti ravvicinati, non è un problema. Una volta che hai la serie definitiva, la carichi su Combine (dal comando "Nuovo") e poi esegui direttamente il comando "Do stack". Il programma farà tutto da solo e ti restituirà una foto unica completamente a fuoco. A quel punto salvi l'immagine intera o un suo riquadro (ti consiglio di salvare in formato TIF, che non ha perdite di qualità). Quella immagine puoi poi eventualmente modificarla, se necessario, ed infine la salvi. Poi la ridimensioni a massimo 1024 pixel per lato e la salvi in JPG (ti consiglio il 90% di qualità, ma dovrai fare qualche prova per non eccedere le dimensioni massime in kb del Forum, ed il gioco è fatto.
Un ultimo consiglio: non chiudere mai molto il diaframma. Per fotografare un insetto di circa un cm, la chiusura ottimale (ma varia secondo gli obiettivi) è non più di 8. Più piccole sono le dimensioni, più è meglio lasciare aperto il diaframma. Per cui per insetti molto piccoli si usano diframmi di 5,6 o 4, se non meno. In caso contrario, le foto diventano sempre più confuse per effetto della diffrazione.
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Plagionotus
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Inviato: 17/01/2011, 15:10 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6988 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Julodis
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Inviato: 17/01/2011, 16:32 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Plagionotus ha scritto: Lo stativo è sicuramente molto meglio. Uno dei più comodi per i nostri scopi è il Mini Repro, prodotto qui in Italia. Con un po' di pazienza si può trovare usato a meno di 100 Euro. Spostando la macchina, ovviamente l'immagine cambia dimensioni, ma per Combine non è un problema. E' in grado di ridimensionare le varie immagini in modo da averle tutte identiche. Fai solo attenzione a lasciare un pochino di spazio (basta 1/20 della larghezza del fotogramma) tra le parti estreme dell'insetto (in genere, le punte delle antenne e le estremità dei tarsi posteriori, e lateralmente quelle dei tarsi mediani) e il bordo dell'immagine, perchè se arrivi proprio al bordo può verificarsi una strano effetto e ti ritrovi le parti estreme dell'immagine duplicate al contrario e sovrapposte all'originale. Se non sfrutti completamente il fotogramma e/o non ci sono differenze eccessive di dimensioni del soggetto tra i vari scatti, non si verifica. Ti consiglio di non usare lo zoom (immagino sia l'obiettivo standard), per avere risultati migliori. Io non uso i tubi ma un soffietto russo (ma il risultato è lo stesso) con attacco a vite. In pratica fisso la macchina al soffietto usando un adattatore Olympus 4/3 -> vite 42x1 (l'attacco a vite delle vecchie reflex). Sul soffietto si può montare qualsiasi obiettivo a vite, o anche d'altro tipo con l'adattatore idoneo (si trovano per tutti gli innesti). Ad esempio, un vecchio obiettivo manuale a focale fissa delle vecchie reflex. Vanno molto bene per le macro i normali 50mm, o anche i grandangoli (35 mm, 28 mm o meno), soprattutto se montati rivoltati (usando un anello invertitore, che per l'attacco a vite 42x1 costa pochissimo). Io preferisco invece montarci i vecchi obiettivi da ingranditore, che per le macro funzionano meglio. Per gli insetti da 4-5 mm in su va benissimo il Nikon EL-Nikkor 75/4, che trovi usato su Ebay a poche decine di euro. Io ho anche i Nikon EL-Nikkor 50/4 e EL-Nikkor 50/2,8, con cui si ottengono ingrandimenti maggiori (ma a distanze molto minori). L'ultimo viene considerato migliore del 75/4, ma a me ha dato sempre risultati scadenti. Comunque, ho anche altri obiettivi da ingranditore di varie marche e focali, e per la maggior parte degli insetti i risultati migliori li ottengo con quelli di focale 75 mm, anche modelli supereconomici (uno dei migliori l'ho pagato 1,50 Euro, più qualche euro di spedizione, di una ignota casa giapponese). I problemi iniziano sotto i 2 mm, perchè per macro così spinte ci vorrebbero obiettivi nati per questo scopo, che però costano veramente tanto. Oppure ci si accontenta di quel che si ottiene montando la fotocamera sul microscopio. Considera che, se non si montano invertiti, gli obiettivi, più è corta la focale, più ingrandiscono, ma a distanze di lavoro minori. Anche per questo preferisco i 75 mm, perchè col soffietto arrivano comunque a notevoli valori di ingrandimento, ma rimanendo distanti dal soggetto, e facilitando così l'illuminazione. Focali più lunghe diventano scomode perchè ci vorrebbero stativi molto alti e soffietti lunghissimi. Altrimenti un 50 mm va comunque bene. Le focali corte è meglio invertirle, così si ottiene un forte ingrandimento a una distanza accettabile e l'obiettivo lavora meglio (otticamente). Il problema è che con l'obiettivo invertito spesso entra luce e ti rende le immagini sbiadite o nebbiose (bisogna fare attenzione all'illuminazione). Dimenticavo: la maggior parte degli obiettivi da ingranditore hanno attacco a vite 39x1, quindi per fissarli sul soffietto ci vuole un adattatore (costa un paio di euro). Alcuni hanno attacchi diversi, per cui è più difficile trovare adattatori. Con uno 42x1 -> RMS ci puoi attaccare anche quelli standard da microscopio biologico.
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Maurizio Bollino
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Inviato: 17/01/2011, 19:05 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Un ultimo consiglio, visto che il 99,9 % ti è già stato detto: se puoi, scatta ogni fotogramma con autoscatto, così eviterai (o quanto meno ridurrai al minimo) il rischio di micro-mosso. Per il resto non posso che concordare in tutto con il mio omonimo, incluso l'utilizzo del software Combine.
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 17/01/2011, 22:44 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maurizio Bollino ha scritto: Un ultimo consiglio, visto che il 99,9 % ti è già stato detto: se puoi, scatta ogni fotogramma con autoscatto, così eviterai (o quanto meno ridurrai al minimo) il rischio di micro-mosso. Per il resto non posso che concordare in tutto con il mio omonimo, incluso l'utilizzo del software Combine. Ti conviene seguire questo consiglio, anche se allunga i tempi. Altrimenti puoi usare uno scatto a distanza. Su alcune macchine c'è anche la possibilità di attivare una funzione di ritardo tra il movimento dello specchio che serve a vedere l'immagine nel mirino (da cui il nome reflex), e che deve essere sollevato per permettere alla luce di raggiungere il sensore, e lo scatto vero e proprio. Questo per permettere alle vibrazioni innescate dal movimento dello specchio di smorzarsi prima dello scatto. Sulla mia, quando scatto in manuale (ovvero usando lo stativo) ho memorizzato due ritardi: pressione del pulsante di scatto - 2 secondi - sollevamento dello specchio - 2 secondi - scatto. In questo modo non c'è problema di foto mosse.
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Gian Luca Agnoli
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Inviato: 18/01/2011, 17:55 |
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Iscritto il: 28/09/2009, 22:32 Messaggi: 204 Località: Bologna
Nome: Gian Luca Agnoli
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Maurizio sei una fonte di informazioni inesauribile!
Sto costruendo uno "stativo" orizzontale, dal momento che sono pigro e voglio allo stesso tempo sperimentare. Nel caso in cui funzionasse, posterò le foto.
Ad ingrandimenti di 1X o più mi sembra che l'uso di uno scatto remoto (flessibile o comandato via software) sia molto utile a minimizzare vibrazioni e differenze fra uno scatto e l'altro.
Come buona regola generale, più il sistema è solido (e pesante), migliore sarà il risultato, proprio come con il treppiede fotografico.
_________________ Gian Luca Agnoli - http://www.chrysis.net
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Julodis
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Inviato: 19/01/2011, 0:50 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Gian Luca Agnoli ha scritto: Maurizio sei una fonte di informazioni inesauribile!
Sto costruendo uno "stativo" orizzontale, dal momento che sono pigro e voglio allo stesso tempo sperimentare. Nel caso in cui funzionasse, posterò le foto.
Ad ingrandimenti di 1X o più mi sembra che l'uso di uno scatto remoto (flessibile o comandato via software) sia molto utile a minimizzare vibrazioni e differenze fra uno scatto e l'altro.
Come buona regola generale, più il sistema è solido (e pesante), migliore sarà il risultato, proprio come con il treppiede fotografico. Anche io all'inizio avevo provato a costruirmi con materiali rimediati uno stativo orizzontale, ma mi trovo molto meglio in verticale (è anche molto più semplice posizionare il soggetto). Però c'è anche chi lo preferisce orizzontale. Immagino tu sappia che esistono dei soffietti su cui si può montare (o già dotati di) un accessorio che dovrebbe servire per fissare una diapositiva e duplicarla, dotato anche di regolazione della distanza dall'obiettivo. Tale aggeggio sarebbe facilmente trasformabile in un supporto per l'insetto, fissando sul portadiapositive un rettangolo di cartoncino o di plastica con incollato un pezzo di plastozote, o ancora meglio una lastrina con incollata una piccola calamita con cui fissare un disco metallico con attaccato il plastozote per puntarci l'insetto spillato o su cartellino (come base metallica io uso, col mio stativo verticale, un coperchio di barattolo di marmellata, ai frutti di bosco, per la precisione  ) Lo scatto remoto è sicuramente consigliabile. Io ne ho comprati ben due: il primo ad infrarossi, ma la luce fluorescente che usavo prima per illuminare l'insetto distrurbava il sensore, e in pratica non funzionava; quindi ne ho comprato un secondo col filo. Però, visto che sono ancor più pigro di te, va a finire che per non tirarlo fuori dal cassetto, faccio le foto senza utilizzarlo, premendo direttamente il pulsante di scatto. E' verissimo che più pesante è lo stativo, meno vibra e meglio vengono le foto. Io, per non sbagliare, ho costruito un supporto cubico di circa 60 cm di lato in pesantissimo truciolato, ulteriormente appesantito con pesanti pannelli nella base, e al suo interno ho ricavato due vani in cui ho sistemato tutti gli obiettivi e accessori e il microscopio biologico quando non lo uso. Su questo supporto ho poi fissato lo stativo. E' così pesante che riesco a stento a spostarlo, ma per farlo vibrare ci vuole un terremoto! Del resto, le vibrazioni sono una vera maledizione per questo tipo di foto. Ricordo ancora le foto fatte anni fa al Museo di Praga con la Coolpix 4500 montata sulla base di un microscopio che avevo sacrificato a quello scopo. Ne ho dovuto buttare la metà, perchè il pavimento di quel vecchio edificio era tutto meno che stabile, ed ogni volta che qualcuno camminava nelle vicinanze vibrava il pavimento e tutto quel che c'era sopra, compreso il tavolo su cui stavo facendo le foto. Purtroppo me ne sono accorto solo una volta tornato a Roma!
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Maurizio Bollino
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Inviato: 19/01/2011, 1:42 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Julodis ha scritto: Io, per non sbagliare, ho costruito un supporto cubico di circa 60 cm di lato in pesantissimo truciolato, ulteriormente appesantito con pesanti pannelli nella base, e al suo interno ho ricavato due vani in cui ho sistemato tutti gli obiettivi e accessori e il microscopio biologico quando non lo uso. Su questo supporto ho poi fissato lo stativo. E' così pesante che riesco a stento a spostarlo, ma per farlo vibrare ci vuole un terremoto!
In pratica il prototipo di uno stativo anti-sismico 
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 19/01/2011, 1:56 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maurizio Bollino ha scritto: Infatti ha già sopportato un paio di terremoti e il crollo del soffitto! 
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Plagionotus
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Inviato: 19/01/2011, 20:24 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6988 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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