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Cetonia aurata (Linnaeus, 1761) ssp - Cetoniidae

1.VI.2008 - GRECIA - EE, Lamia - Grecia centrale


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 01/09/2009, 11:36 
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arcing ha scritto:
Chissà cosa ne pensa Guido :?:


penso che sono molto "romano" in queste cose e non dichiaro il contenuto o dichiaro il falso...

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
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MessaggioInviato: 01/09/2009, 12:46 
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Guido Sabatinelli ha scritto:
arcing ha scritto:
Chissà cosa ne pensa Guido :?:


penso che sono molto "romano" in queste cose e non dichiaro il contenuto o dichiaro il falso...


Io intendevo da un punto di vista della preparazione del campione, al di là delle eventuali modalità di spedizione.
Secondo le Tue conoscenze un campione mantenuto in alcool assoluto per 20 gg e poi immerso in glicole etilenico per qualche giorno può essere usato per estrarne il DNA oppure l'immersione in glicole etilenico lo danneggia?

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Ciao.
Alberto
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Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti. (Charles Robert Darwin)


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MessaggioInviato: 01/09/2009, 13:22 
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Francamente non lo so ma non so neppure perche' dovresti utilizzare altro che alcool assoluto e congelazione.
Il DNA e' cosi' fragile!

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MessaggioInviato: 01/09/2009, 14:18 
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Nome: Alberto Buffetti
Guido Sabatinelli ha scritto:
Francamente non lo so ma non so neppure perche' dovresti utilizzare altro che alcool assoluto e congelazione.

Pura curiosità vista la mia ignoranza sull'argomento. :)

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Ciao.
Alberto
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MessaggioInviato: 09/10/2009, 10:41 
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MessaggioInviato: 27/11/2009, 14:46 
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Nome: Maurizio Bollino
Guido Sabatinelli ha scritto:
Assolutamente no, non siamo sicuri di alcunche' ma sono sicuramente attualmente considerate ssp. dalla nomenclatura recente.

Per fortuna il bravo Dirk Ahrens ci sta lavorando per chiarie il tutto utilizaando il DNA mitocondriale.

Anzi il prossimo anno diamogli una mano a raccogliere un po' di esemplari (2-5) di varie localita' in alcool assoluto per testarli con la biologia molecolare.

Fatemi sapere chi e' interessato a collaborare.

ciao, Guido


Guido,
perdonami, ma per biologia molecolare intendi sequenziare le Citocromossidasi? Perchè se è così, non credo che il DNA sia poi tanto instabile. Ho qui da me, per finire dei lavori, Keith Willmott, del McGuire Center (Florida Museum), e tra le altre cose stiamo programmando un lavoro di filogenesi molecolare su Pieridae andini. Lui mi assicura che il DNA si estrae anche da materiale secco, purchè non più vecchio di 5-6 anni, e mai ammollito per essere preparato. Nel malaugurato caso si tratti di un esemplare preparato da secco (quindi passato in camera umida), mi dice che si ottengono risultati accettabili solo in un 10% di campioni. In pratica lui procede in questo modo: ogni volta che ottiene un esemplare secco di cui vuole testare il DNA, semplicemente stacca qualche zampetta (parliamo di Lepidotteri, ma credo sia universale il principio) e le piazza in alcool assoluto. Punto. A suo tempo, poi, farà le sequenze.
Procedura molto simile mi ha descritto Valerio Sbordoni, che tu certamente conosci.

Comunque, poichè l'anno prossimo ho in programma un giretto in ambito mediterraneo (non so ancora dove), prendo nota della richiesta di collaborazione e le Cetonie e Potosia ve le ramazzo con piacere.

Ciao

Maurizio

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Maurizio Bollino


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