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Osmoderma
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Inviato: 31/01/2011, 19:32 |
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05 Messaggi: 216 Località: Padova
Nome: L. Alessandro Guariento
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Come dal titolo, volevo chiedervi come riuscite a identificare uova "generiche" di insetti trovate durante escursioni sul campo: usate chiavi dicotomiche oppure vi basate sull'esperienza personale?
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Julodis
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Inviato: 01/02/2011, 22:10 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Bella domanda! Più difficile la risposta! In genere, a parte quelle di alcuni lepidotteri e di pochi altri, la maggior parte delle uova degli insetti è ben nascosta. Alcune hanno un aspetto molto caratteristico e si riconoscono facilmente (quando si riesce a vederle!), come quelle dei fasmidi. Molte altre hanno un aspetto "anonimo", da sferiche a più o meno bislunghe, e per la maggior parte sono deposte all'interno di qualche substrato. Il riconoscimento è facile quando la madre resta nei pressi delle uova, come ad esempio succede nei Dermatteri. Quando sollevi una pietra e ci trovi un mucchietto di uova bianche e sferiche con una Forficula o simile sopra o accanto, non c'è molto da indovinare.
Altre volte più che le uova si riconoscono le ooteche. Così è per esempio per le blatte e per le mantidi, con ooteche molto caratteristiche e ben visibili.
Purtroppo il più delle volte non è così facile. Ad esempio le uova dei Buprestidi vengono deposte una per volta nel legno, in genere sfruttando ferite o screpolature della corteccia, o il punto in cui, topo il taglio di un ramo o di un tronco, la corteccia si solleva un pochino. Sono quindi difficilissime da individuare, se non per caso. Si individuano più facilmente quelle degli Agrilus, perchè la madre ricopre l'ovatura con una specie di liquido denso che solidifica formando una specie di piccola protezione, che si può vedere sulla corteccia. Quelle che conosco bene sono le uova degli Julodis, bianche, bislunghe, simili a uova di rettile, con un guscio liscio e relativamente robusto, lunghe circa 4 mm o forse più e sui 3 mm di larghezza (molto più grandi di quelle degli altri Buprestidi), perchè allevando gli adulti me le hanno deposte spesso (le lasciano nel suolo, poco sotto la superficie)
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elleelle
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Inviato: 04/02/2011, 14:20 |
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4930
Nome: luigi lenzini
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Julodis ha scritto: Bella domanda! Più difficile la risposta!
Il riconoscimento è facile quando la madre resta nei pressi delle uova, come ad esempio succede nei Dermatteri. Quando sollevi una pietra e ci trovi un mucchietto di uova bianche e sferiche con una Forficula o simile sopra o accanto, non c'è molto da indovinare.
Tolfa, Roma, 2-2-2011  A volte mi vengono delle perplessità: sembra impossibile che quella mole di uova fosse contenuta nell'addome dell'insetto o del ragno. E' semplicemente che le uova erano pigiate, oppure hanno assorbito umidità dopo la deposizione aumentando effettivamente di volume?
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Julodis
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Inviato: 05/02/2011, 8:06 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Tieni conto che prima della deposizione l'addome sarà stato molto più grande ed allungato.
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Gremu
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Inviato: 05/02/2011, 15:39 |
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Iscritto il: 06/05/2010, 16:28 Messaggi: 349
Nome: Stefano Mammola
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Ma quindi si potrebbe affermare che nei Dermaptera esiste una sorta di primordiale cura parentale? La forbicina difende semplicemente le sue uova, oppure si premura anche di tenerle pulite e/o di spostarle in caso di necessità?
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Julodis
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Inviato: 05/02/2011, 17:59 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Gremu ha scritto: Ma quindi si potrebbe affermare che nei Dermaptera esiste una sorta di primordiale cura parentale? La forbicina difende semplicemente le sue uova, oppure si premura anche di tenerle pulite e/o di spostarle in caso di necessità? Si, i Dermatteri presentano cure parentali. Non so fino a che punto si spinga, ma sicuramente resta con le uova fino a dopo la schiusa, perchè capita di trovarne anche con i piccoli. Dovrei averci qualche foto, se le ritrovo (sto rifacendo l'nstallazione a partire dal sistema operativo sul computer principale), ma sicuramente ne avrà anche Luigi.
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Gremu
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Inviato: 06/02/2011, 14:58 |
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Iscritto il: 06/05/2010, 16:28 Messaggi: 349
Nome: Stefano Mammola
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Leggo sulla guida degli insetti d'Europa:
"In genere negli insetti non ci sono cure parentali, ma la forficula femmina costituisce una eccezione. Essa depone le uova nel suolo [...], e veglia su di esse tutto l'inverno. Esperimenti realizzati in laboratorio hanno dimostrato che quando le uova venivano sparpagliate sul suolo, la femmina provvedeva a riunirle nuovamente. La schiusa ha luogo all'inizio della primavera, ma le larve lasciano i loro quartieri invernali prima di aver raggiunto il secondo stadio. Esse sono nutrite e curate dalla madre, anche dopo aver raggiunto la superficie del suolo, fino a quando non sono capaci di far fronte hai loro bisogni; in primavera si possono frequente osservare questi gruppi familiari."
Che dire... secondo me è fantastico.
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Osmoderma
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Inviato: 06/02/2011, 15:31 |
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05 Messaggi: 216 Località: Padova
Nome: L. Alessandro Guariento
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Estremamente interessante... probabilmente, il primo passo verso una primitiva forma di socialità.
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Julodis
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Inviato: 06/02/2011, 16:58 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Gremu ha scritto: Leggo sulla guida degli insetti d'Europa:
"In genere negli insetti non ci sono cure parentali, ma la forficula femmina costituisce una eccezione. Non è proprio esatto. Ci sono numerosi altri esempi: gli Imenotteri sociali gli Isotteri i Silphidae del genere Nicrophorus i Passalidae e probabilmente ce ne sono anche altri che ora non mi vengono in mente.
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pietro lo cascio
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Inviato: 06/02/2011, 17:51 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:15 Messaggi: 143
Nome: Pietro Lo Cascio
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J.H. Fabre, nei suoi "Ricordi entomologici" (vol 5.) descrive le cure parentali del Copris hispanus. La femmina, infatti, trascorre le sue giornate da neo mamma a pulire da terra e muschi ed eventualmente riparare le "pere" di sterco entro cui ha deposto le uova, anche dopo la schiusa e fino al completamento dello sviluppo. Con le prime piogge autunnali i nuovi nati emergono dal sottosuolo insieme alla genitrice la quale ha ormai esaurito il suo compito e non dimostra piu' particolari attenzioni verso i suoi stessi figlioli.
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Julodis
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Inviato: 10/02/2011, 0:01 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Gremu ha scritto: .... La schiusa ha luogo all'inizio della primavera, ma le larve lasciano i loro quartieri invernali prima di aver raggiunto il secondo stadio. Esse sono nutrite e curate dalla madre, anche dopo aver raggiunto la superficie del suolo, fino a quando non sono capaci di far fronte hai loro bisogni; in primavera si possono frequente(mente) osservare questi gruppi familiari." Eccone uno, ma autunnale:
Monte Morra (Roma), 22.X.2004
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