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Maurizio Bollino
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Inviato: 22/05/2011, 7:35 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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_________________ Maurizio Bollino
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Plagionotus
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Inviato: 22/05/2011, 15:45 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6989 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Veramente peccato. Speriamo solo che si trovino altre stazioni....
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Mimmo011
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Inviato: 22/05/2011, 19:21 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Plagionotus ha scritto: Veramente peccato. Speriamo solo che si trovino altre stazioni.... Quoro in pieno!! Maurizio ti sei dato una spiegazione per questa situazione critica? E' minacciato l'ambiente dove vivono questi cerambicidi? Io penso che la biologia di questi coleotteri (nutrirsi delle radici di graminacee) male si concilia con l'uso massiccio di insetticidi che nel terreno si accumulano in maniera elevata! Mentre per esempio, per la specie xilofaghe, l'insetticida è difficile che penetre nel legno..........cosa dite?? 
_________________ Saluti Mimmo
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Maurizio Bollino
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Inviato: 22/05/2011, 19:51 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Mimmo011 ha scritto: Maurizio ti sei dato una spiegazione per questa situazione critica? E' minacciato l'ambiente dove vivono questi cerambicidi? Ho qualche idea in merito. L'area non è molto coltivata, e comunque in maniera molto parcellare. Pur sapendo che, per motivi che sfuggono ad una mia giustificazione, i Dorcadion in Italia meridionale sono sempre molto scarsi (ne sai qualche cosa anche tu con il famoso arenarium di Matera....), le popolazioni devono comunque avere una densità tale da permetterne la sopravvivenza. Nella fattispecie, l'unico fattore "perturbatore" che credo di aver individuato è il pascolo di greggi. Non voglio con questo dire che il pascolo in sè sia dannoso, ma reputo che lo sia il calpestio ripetuto di centinaia di pecore OGNI GIORNO, nel periodo primaverile, SEMPRE NELLA STESSA ZONA!! A riprova di ciò, degli otto esemplari che ho visto in tre anni, TRE li ho trovati morti schiacciati in zona di pascolo o di transito di ovini. Un gregge di cento pecore che pascola RULLA letteralmente una fascia di terreno di 15-20 metri di ampiezza per tutto il suo percorso. Se consideriamo che il D. mediterraneum , secondo una stima abbastanza verosimile, ha un'areale complessivo di non più di mezzo chilometro quadrato (di cui almeno un quinto è comunque coltivato), puoi ben immaginare cosa può succedere se ogni giorno anche un solo esemplare viene ucciso accidentalmente dallo zoccolo di una pecora.
_________________ Maurizio Bollino
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Mimmo011
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Inviato: 22/05/2011, 21:09 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Maurizio Bollino ha scritto: Se consideriamo che il D. mediterraneum , secondo una stima abbastanza verosimile, ha un'areale complessivo di non più di mezzo chilometro quadrato (di cui almeno un quinto è comunque coltivato), puoi ben immaginare cosa può succedere se ogni giorno anche un solo esemplare viene ucciso accidentalmente dallo zoccolo di una pecora.  Mezzo chilometro quadrato?!?! Praticamente la specie è biologicamente estinta!!  Maurizio secondo te questa popolazione "naturalmente" si può riprendere? Starò per dire una cavolata: si può pensare di allevare i Dorcadion per la reintroduzione? E' stata mai tentata una cosa del genere negli insetti?! Il pascolo.........quanti danni che fa!! Mi spiego meglio: come dicevi tu il pascolo in se per se non fa danni, io aggiungo che secondo me anche il calpestio potrebbe non essere cosi dannoso, tutto questo è possibile solo se c'è un PASCOLO SOSTENIBILE! In tantissime uscite per i boschi lucani mi capita di vedere intere aree stravolte dal pascolo! Praticamente si trovano solo piante spinose! Il discorso della sostenibilità è cruciale per la protezione della natura! L'allevamento è nato con l'uomo, e non mi pare che se viene fatto nel rispetto della natura crei danni! Ma un'altra domanda mi sorge: come si è arrivati alla situazione in cui questo Dorcadion sia relegato in un area di mezzo chilometro quadrato? E' dovuto al calpestio delle pecore? 
_________________ Saluti Mimmo
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Maurizio Bollino
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Inviato: 22/05/2011, 23:42 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Mimmo011 ha scritto: Immagino che si potrebbe riprendere spontaneamente solo se l'area venisse lasciata libera da pascolo e pressione antropica (intesa nel senso più .... ampio del termine). Anche se non mi risulta ci siano altri pericoli immediati, purtroppo il pascolo non si può evitare. Reintroduzione da allevamento: so che si fa nella lotta biologica (allevamento intensivo di Coccinelle, per esempio), ma con i Dorcadion è un'altra storia. Intanto non si conosce nulla del ciclo biologico della specie in questione, anche se si può ipotizzare che ricalchi il ciclo di specie similari. In secondo luogo resta il problema di reperire un numero minimo di esemplari selvatici da cui ottenere deposizioni, e la cosa, ti assicuro, è MOLTO difficile. Mimmo011 ha scritto: Il pascolo.........quanti danni che fa!! Mi spiego meglio: come dicevi tu il pascolo in se per se non fa danni, io aggiungo che secondo me anche il calpestio potrebbe non essere cosi dannoso, tutto questo è possibile solo se c'è un PASCOLO SOSTENIBILE! In tantissime uscite per i boschi lucani mi capita di vedere intere aree stravolte dal pascolo! Praticamente si trovano solo piante spinose! Il discorso della sostenibilità è cruciale per la protezione della natura! Il pascolo brado può essere devastante!! Non so da quanto conosci il Pollino, ma a giudicare dalla tua età suppongo che tu non abbia memoria di cosa era, per esempio, Piano Ruggio alla fine degli anni '70 e inizio degli '80! Un paradiso per gli insetti, mentre ora, ad essere generosi, c'è il 5% di ciò che c'era 
_________________ Maurizio Bollino
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Entomarci
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Inviato: 23/05/2011, 13:55 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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In Romagna i dorcadion sono difficili da avvistare al giorno d'oggi, ma tuttavia sappiamo che sono presenti con popolazioni di un certo livello, dato che risulta maggiormente evidente dall'esame del numero di larve rizofaghe invece che di adulti vaganti. Domanda: avete mai provato a cercare le larve di questa bella specie? Potrebbe essere utile per tracciare una stima verosimile...
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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Mimmo011
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Inviato: 23/05/2011, 14:51 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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_________________ Saluti Mimmo
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Mimmo011
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Inviato: 23/05/2011, 14:54 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Maurizio Bollino ha scritto: Immagino che si potrebbe riprendere spontaneamente solo se l'area venisse lasciata libera da pascolo e pressione antropica (intesa nel senso più .... ampio del termine). Speriamo!!!! Anche se mezzo chilometro quadrato è veramente poco!! Comunque non si avrebbero problemi con il fatto che ci sarebbe una bassissima diversità genetica nella popolazione? 
_________________ Saluti Mimmo
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Antonio Verdugo
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Inviato: 03/06/2011, 13:14 |
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Iscritto il: 28/03/2011, 14:46 Messaggi: 634 Località: Cadiz, España
Nome: Antonio Verdugo
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Maurizio Bollino ha scritto: Mimmo011 ha scritto: Immagino che si potrebbe riprendere spontaneamente solo se l'area venisse lasciata libera da pascolo e pressione antropica (intesa nel senso più .... ampio del termine). Anche se non mi risulta ci siano altri pericoli immediati, purtroppo il pascolo non si può evitare. Reintroduzione da allevamento: so che si fa nella lotta biologica (allevamento intensivo di Coccinelle, per esempio), ma con i Dorcadion è un'altra storia. Intanto non si conosce nulla del ciclo biologico della specie in questione, anche se si può ipotizzare che ricalchi il ciclo di specie similari. In secondo luogo resta il problema di reperire un numero minimo di esemplari selvatici da cui ottenere deposizioni, e la cosa, ti assicuro, è MOLTO difficile. Mimmo011 ha scritto: Il pascolo.........quanti danni che fa!! Mi spiego meglio: come dicevi tu il pascolo in se per se non fa danni, io aggiungo che secondo me anche il calpestio potrebbe non essere cosi dannoso, tutto questo è possibile solo se c'è un PASCOLO SOSTENIBILE! In tantissime uscite per i boschi lucani mi capita di vedere intere aree stravolte dal pascolo! Praticamente si trovano solo piante spinose! Il discorso della sostenibilità è cruciale per la protezione della natura! Il pascolo brado può essere devastante!! Non so da quanto conosci il Pollino, ma a giudicare dalla tua età suppongo che tu non abbia memoria di cosa era, per esempio, Piano Ruggio alla fine degli anni '70 e inizio degli '80! Un paradiso per gli insetti, mentre ora, ad essere generosi, c'è il 5% di ciò che c'era  Yo tengo cierta experiencia en reproducir especies de Iberodorcadion de la Península Ibérica; por tanto si se me envía una pareja o dos de la especie puedo intentar reproducirla en cautividad. Cordiali Saluti
_________________ Antonio Verdugo https://sites.google.com/site/unentomologoandaluz/
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