Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4950
Nome: luigi lenzini
Immagino che qualcuno di voi li abbia già visti su FNM e uno si è anche pronunciato chiedendo altri dettagli fotografici. Io, purtroppo, ho solo tre foto simili. La lunghezza era sui 15-20mm; avevano l'aria di essere stati costruiti uno sopra l'altro, a giudicare dalla trama esterna. L'involucro interno sembrava più il bozzolo fine di una larva di imenottero che l'esuvia di una crisalide di lepidottero. Stavano tra due pietre piatte una appoggiata sull'altra che delimitavano una fessura orizzontale, ad un'altezza da terra di almeno 20cm. Vicino a uno dei gruppi ci sono i resti scoloriti di un Decticus albifrons, ma non credo c'entri niente. Nel caso fossero di origine vegetale, a parte la rete esterna che sembra tutta collegata, ci sarebbe da chiedersi chi li ha fatti arrivare così ordinatamente sotto la pietra. Se mai, un topolino, che avrebbe anche catturato o raccolto il Decticus albifrons? luigi
Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4950
Nome: luigi lenzini
Isodontia mexicana? Non costruisce nidi di fango, né li scava nel terreno, ma usa cavità diverse. Però, mi sembravano un po' troppo grandi. Direi più grandi di quelli di Sceliphron ...., ma forse ricordo male le dimensioni; metto e tolgo gli occhiali da presbite e a volte mi confondo. Però, non sapremo mai la risposta; quelli sembravano tutti vuoti e comunque non li ho raccolti .... luigi
... Però, non sapremo mai la risposta; quelli sembravano tutti vuoti e comunque non li ho raccolti ....
mai dire mai... quella è una zona che tu frequenti, e questi non credo fossero gli unici/ultimi della loro specie, dobbiamo avere pazienza... oltretutto sono abbastanza sicuro che qualunque cosa sia, l'inverno lo passa nel bozzolo
p.s. non è detto che i resti di Decticus non c'entrino, magari sono bozzoli di Isodontia paludosa, che usa ortotteri per approvvigionare i nidi (non so cosa usa la mexicana)
Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4950
Nome: luigi lenzini
Bene! La prossima volta vedo se c'è qualcosa dentro; magari, riesco anche a ritrovare la stessa pietra .... L'Isodontia mexicana mi risulta che preda ortotteri, ma sceglie quelli piccoli e li trasporta in volo al nido come uno Sceliphron invece di trascinarli a piedi come uno Sphex. Quindi, un Decticus albifrons adulto sarebbe fuori portata. luigi
Mi sembrava di aver già visto un bozzolo simile, infatti, anche se in un contesto diverso, eccolo qui. Gli ortotteri erano di una specie più piccola, ma il bozzolo era delle stesse dimensioni dei tuoi.
elleelle ha scritto:
ma forse ricordo male le dimensioni; metto e tolgo gli occhiali da presbite e a volte mi confondo.
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Nome: luigi lenzini
Ho trovato un'altra pietra nei paraggi, a Santa Marinella. Allego una cartina di Google earth per supportare la decisione se scindere o no la discussione (distanza sui 10km; dislivello sui 300m).
Anche questa volta il rifugio era tra due pietre sovrapposte che delimitavano una cavità piatta spessa non più di 10-15mm che si trovava sopraelevata dal terreno di una ventina di cm. Come si vede tutt'intorno erano stati ammassati degli stecchi e vario materiale vegetale che probabilmente serviva a formare una parete tutt'intorno alla cavità; il materiale era più o meno spesso a seconda della distanza tra le due pietre, che in alcuni punti si toccavano. Oltre ai bozzoli si intravedono in mezzo anche dei piccoli nidi di fango che ricordano quelli dello Sceliphron curvatum, ma più piccoli e molto fragili; non ho idea di quale imenottero li avesse costruiti. Le dimensioni, come si vede dal confronto col dito, sono notevoli; mi sembrano eccessive per un'Isodontia mexicana, a meno che la larva non ci stia particolarmente comoda. Tutti i bozzoli erano vuoti e sembravano piuttosto vecchi. Come si vede dalla foto della pietra, la maggior parte sono rimasti attaccati alla superficie superiore, e ciò denota che erano attaccati tramite la seta; non appoggiati .
In conclusione: 1) L'insieme denota un'attività di preparazione del sito e di costruzione che solo un imenottero può fare, e quindi si conferma l'ipotesi di Roberto. 2) Gli altri nidi (di fango) devono essere precedenti o successivi; non possono essere stati attivi insieme. 3) Dalle dimensioni notevoli si potrebbe essere trattato anche di uno Sphecidae (o Pompilidae?) di dimensioni superiori a quella di un' Isodontia. 4) Non saprei che dire per i Crabronidae (Tachytes?); i maggiori, come Bembix e Stizus nidificano solo in tane sotterranee. luigi
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Nome: luigi lenzini
Tolfa, 8-3-2011, qualche chilometro a nord-ovest rispetto al secondo ritrovamento. A questo punto, visto l'ambiente simile penso che il tutto si possa considerare un unico sito.
Bene! Aggiorno la situazione con nuovi ritrovamenti. Sembra che questi imenotteri amino particolarmente le fessure tra due pietre messe una sopra l'altra, perché ne ho trovati altri due nidi nelle stesse identiche condizioni. Il bello è che il secondo nido aveva i bozzoli pieni, con la larva dentro. Allego due foto della larva e alcune foto d'insieme che mostrano il nido attaccato alla pietra superiore. La larva è lunga 18mm e i bozzoli poco più di 20mm. Si notano i resti di due (forse 3) grossi ortotteri femmina che, a occhio, sembrano Decticus albifrons, anche se non me la sento di escludere del tutto Platycleis o Eupholidoptera, dato che il colore si è calcinato. Tutt'intorno, la fessura era stata intasata con rametti secchi e altri detriti vegetali. Da questo penso di poter trarre delle conclusioni abbastanza sorprendenti; almeno per me.
1) L'imenottero che ha costruito il nido (o gli imenotteri, nel caso avessero nidificato in colonia) sono molto forti e trasportano la preda a piedi; quindi perde terreno l'ipotesi Isodontia e prende piede l'ipotesi Sphex (flavipennis?). Credo che non ci siano molti Sphecidae capaci di issare un Decticus albifrons su una parete di pietra verticale ... 2) i resti indicano che gli ortotteri sono in numero minore rispetto ai bozzoli; il rapporto è 1/2 - 1/4, come del resto è logico se consideriamo la mole della preda. Quindi, queste larve mangiano una preda in comune senza mangiarsi tra loro.
Ad ogni modo, ho raccolto alcuni bozzoli e credo che, nel giro di 1-2 mesi, sapremo a chi appartengono. luigi
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Nome: luigi lenzini
Nuntio vobis gaudium magnum. Due adulti sono sfarfallati e mi sembrano Isodontia mexicana. A dire la verità, ho qualche perplessità; mi sembra che il peduncolo sia troppo corto e che la posizione ad ali chiuse anziché a delta non sia la sua. Ma può dipendere dal fatto che sono neosfarfallati. Altra perplessità viene dal fatto che l'Isodontia dovrebbe predare ortotteri giovani e trasportarli in volo, mentre questa aveva catturato delle Eupholidoptera sp. adulte, perfino troppo grandi per una larva sola, e le aveva evidentemente trascinate. Ad ogni modo, non mi viene in mente nessuna alternativa. luigi
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Nome: luigi lenzini
Infine è uscita anche una femmina e a questo punto è stato chiaro che si trattava di Sphex e non di Isodontia ....
Ho avuto la fortuna di documentare in video lo sfarfallamento, perché la nostra amica aveva cominciato già da mezz'ora prima a ronzare rumorosamente dentro il bozzolo facendolo vibrare; così mi sono armato di pazienza e sono riuscito a beccare il momento.