Autore |
Messaggio |
Mimmo011
|
Inviato: 23/08/2011, 18:10 |
|
Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 23/08/2011, 23:39 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Intanto ho modificato il titolo. Poi credo sarebbe meglio spostarlo in Entomologia generale.
|
|
Top |
|
 |
Entomarci
|
Inviato: 25/08/2011, 8:19 |
|
Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
|
Non seguo molto i coprofagi, ma devo dire che questi insetti sono estremamente affascinanti, oltre che bellissimi!
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
|
|
Top |
|
 |
Giorgarz
|
Inviato: 25/08/2011, 15:22 |
|
Iscritto il: 18/09/2010, 17:17 Messaggi: 297 Località: Còrdoba (ARG)
Nome: Giorgio Garzaniti
|
I Phanaeini non sono solo coprofagi...anzi. Le specie più comuni hanno si una dieta specificamente legata alle deiezioni di mammiferi (sia erbivori che onnivori), ma le meno conosciute e quelle di cui si hanno meno notizie, sono legate ad ambienti (termitai, tane di piccoli roditori...) e tipi di alimento non comuni. A parte un gran numero di Coprophanaeus che sono solamente necrofagi, sono molto interessanti la biologia e l'ecologia dei generi Meghatarsis, Dendropaemon, Tetramereia ed Homalotharsus. Ho inserito nella discussione sui testi riguardanti i Phanaeini un pdf secondo me molto interessante!
_________________ Giorgio Garzaniti
|
|
Top |
|
 |
Julodis
|
Inviato: 25/08/2011, 16:10 |
|
Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
|
Questa cosa che siano necrofagi è molto interessante, e già ne avevi accennato. Ripensandoci, se anche in Africa parte dei "coprofagi" fossero in realtà dei necrofagi, potrebbe spiegare un fatto di cui mi sono chiesto sempre il perchè: la quasi totale mancanza di Silphidae nelle regioni tropicali subsahariane. Credevo fosse da imputare alla nutrita presenza di vertebrati spazzini (leoni, iene, sciacalli, avvoltoi, ecc.), ma forse la competizione di altri insetti potrebbe essere una spiegazione più valida. Avevo pensato ai Tenebrionidae, ma quelli potrebbero avere un ruolo importante soprattutto nelle zone aride, non credo nelle zone di foresta o comunque più umide.
|
|
Top |
|
 |
Giorgarz
|
Inviato: 25/08/2011, 20:10 |
|
Iscritto il: 18/09/2010, 17:17 Messaggi: 297 Località: Còrdoba (ARG)
Nome: Giorgio Garzaniti
|
Maurizio, anche questa è un'ipotesi interessante all'interno del tema dei rapporti fra fauna neotropicale ed africana. Sono stato varie volte in Africa (per lavoro e per diletto...), ma le aree che potrebbero dare indicazioni sono off limits, se non organizzando dei safari a piedi (non sempre consigliati...). Comunque, non sapendo quasi nulla di fauna africana, proverò a chiedere a qualche amico. Chissà, potrebbe essere un tema molto interessante! 
_________________ Giorgio Garzaniti
|
|
Top |
|
 |
Honza
|
Inviato: 25/08/2011, 22:45 |
|
Iscritto il: 09/11/2009, 14:12 Messaggi: 5132 Località: Hradec Kralove,Czech republik
Nome: Jan Matějíček
|
Phanaeini MacLeay, 1819
Bolbites Harold, 1868 1 sp; Argentina, southern Brazil, Paraguay, Uruguay Coprophanaeus Olsoufieff, 1924 28 sp; Mexico to Argentina =Megaphanaeus Olsoufieff, 1924 Dendropaemon Perty, 1830 25 sp; South America Diabroctis Gistel, 1857 3 sp; South America =Taurocopris Olsoufieff, 1924 Gromphas Brullé, 1834 4 sp; South America Homalotarsus Janssens, 1932 1 sp; Brazil Megatharsis Waterhouse, 1891 1 sp; Ecuador Oruscatus Bates, 1870 2 sp; South America Oxysternon Laporte de Castelnau, 1840 15 sp; southern Central America to South America Phanaeus MacLeay, 1819 53 sp; southern and eastern USA to South America =Lonchophorus Germar, 1824 =Onthurgus Gistel, 1857 Sulcophanaeus Olsoufieff, 1924 14 sp; southern Mexico to South America Tetramereia Klages, 1907 1 sp; Brazil, Venezuela =Eurypodea Klages, 1906 =Boucomontius Olsoufieff, 1924
_________________ Research Fields Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae
|
|
Top |
|
 |
Honza
|
Inviato: 27/08/2011, 9:42 |
|
Iscritto il: 09/11/2009, 14:12 Messaggi: 5132 Località: Hradec Kralove,Czech republik
Nome: Jan Matějíček
|
W.D.Edmonds,J.Zídek, 2004: ..........Genus Oxysternon
_________________ Research Fields Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae
|
|
Top |
|
 |
Honza
|
Inviato: 27/08/2011, 9:43 |
|
Iscritto il: 09/11/2009, 14:12 Messaggi: 5132 Località: Hradec Kralove,Czech republik
Nome: Jan Matějíček
|
.
_________________ Research Fields Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae
|
|
Top |
|
 |
Giorgarz
|
Inviato: 27/08/2011, 10:26 |
|
Iscritto il: 18/09/2010, 17:17 Messaggi: 297 Località: Còrdoba (ARG)
Nome: Giorgio Garzaniti
|
Bel contributo Jan...ma occhio al copyright...! E' già scaduto? In ogni caso, più inerente al tema di questo post, il testo di riferimento per lo studio dei Sulcophanaeus è il precedente lavoro di Edmonds "Revision of the Neotropical dung beetle genus Sulcophanaeus" edito sempre nella collana Folia Heyrovskyana nel 2000 (Supplementum 6). Lo indico e consiglio come testo di riferimento, per la sua completezza e accortezza nelle indicazioni tassonomiche e nomenclaturali. A differenza di quanto prodotto due anni dopo da Arnaud, all'interno della collana "Beetles of the World", n. 28, "Phanaeini", dove compaiono attribuzioni, nuove specie, sottospecie e varie altre indicazioni diciamo "in libertà"... Riguardo agli Oxysternon (molto apprezzati per la colorazione, ma poco studiati se non per alcune specie comuni), il testo di cui Jan ha proposto le tavole è anch'esso utilissimo per fare ordine.
_________________ Giorgio Garzaniti
|
|
Top |
|
 |
Honza
|
Inviato: 27/08/2011, 10:54 |
|
Iscritto il: 09/11/2009, 14:12 Messaggi: 5132 Località: Hradec Kralove,Czech republik
Nome: Jan Matějíček
|
Ho libro originale............in caso di problemi con i diritti d'autore,si prega di rimuovere dal forum. 
_________________ Research Fields Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae
|
|
Top |
|
 |
Isotomus
|
Inviato: 27/08/2011, 10:58 |
|
Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
|
Julodis ha scritto: Questa cosa che siano necrofagi è molto interessante, e già ne avevi accennato. Ripensandoci, se anche in Africa parte dei "coprofagi" fossero in realtà dei necrofagi, potrebbe spiegare un fatto di cui mi sono chiesto sempre il perchè: la quasi totale mancanza di Silphidae nelle regioni tropicali subsahariane. Credevo fosse da imputare alla nutrita presenza di vertebrati spazzini (leoni, iene, sciacalli, avvoltoi, ecc.), ma forse la competizione di altri insetti potrebbe essere una spiegazione più valida. Avevo pensato ai Tenebrionidae, ma quelli potrebbero avere un ruolo importante soprattutto nelle zone aride, non credo nelle zone di foresta o comunque più umide. Credo che molti coprofagi africani (e non) siano anche necrofagi. Ricordo l'immagine, già postata, dell'antilope sbranata e divorata dai leoni in Zambia sotto i cui resti ho trovato, assieme a Silphidi come Thanatophilus cfr micans numerosi Proagoderus gemmatus specie comune anche su sterco animale (comunissimo sulle grosse fatte di elefante) e umano sia su resti di serpenti e grossi "millepiedi" morti.
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
|
|
Top |
|
 |
Giorgarz
|
Inviato: 27/08/2011, 11:00 |
|
Iscritto il: 18/09/2010, 17:17 Messaggi: 297 Località: Còrdoba (ARG)
Nome: Giorgio Garzaniti
|
Anch'io ho i testi originali, ma la legge sul copyright bisognerebbe verificarla...non la conosco bene. I testi comunque in pdf si possono chiedere con mp 
_________________ Giorgio Garzaniti
|
|
Top |
|
 |
Giorgarz
|
Inviato: 27/08/2011, 11:08 |
|
Iscritto il: 18/09/2010, 17:17 Messaggi: 297 Località: Còrdoba (ARG)
Nome: Giorgio Garzaniti
|
Isotomus ha scritto: Credo che molti coprofagi africani (e non) siano anche necrofagi. Esattamente Gianfranco! Mi è stato confermato anche da alcuni amici che, in Sudafrica, stanno esaminando una serie di dati di raccolta. Credo che il tutto si inserisca bene nell'ampio spettro delle capacità di adattamento a diete variabili di molti fra i coprofagi, soprattutto dove (come in Africa e Sudamerica) le fonti di approvigionamento sono varie e si differenziano nel corso delle stagioni nello stesso territorio.
_________________ Giorgio Garzaniti
|
|
Top |
|
 |
Giorgarz
|
Inviato: 04/09/2011, 19:37 |
|
Iscritto il: 18/09/2010, 17:17 Messaggi: 297 Località: Còrdoba (ARG)
Nome: Giorgio Garzaniti
|
Posto un'altra specie del genere Sulcophanaeus. E' il S. batesi Harold, 1868. E' inserito da W. D. Edmonds nel gruppo "menelas" (insieme a S. rhadamanthus e S. menelas). E' diffuso negli altipiani del Nord-Ovest dell'Argentina e nel sud della Bolivia. Personalmente ho avuto modo di raccoglierne esemplari fino a quasi 3000 metri di altitudine e in condizioni meteorologiche estreme (ricordo una serata ad Abra Pampa, Prov. di Jujuy, in piena estate, ma con 5 gradi!!!). Attivissimo al crepuscolo, quando vola sui pascoli in cerca di cibo (è coprofago, anche se l'ho trovato in trappole con carne, a dimostrazione del fatto che sono molto adattabili), è anche attirato dalle luci. Gli esemplari in foto provengono da Tafì del Valle, Prov. di Tucuman, dove se ne possono incontrare a centinaia nei pascoli montani, intorno all'altipiano (a 2000 metri sul livello del mare).
Il tramonto a Tafì del Valle

|
Uno scatto prima della cattura...

|
Esemplare femmina

|
Un es. maschio...notare il grande sviluppo del corno cefalico

|
_________________ Giorgio Garzaniti
|
|
Top |
|
 |
|