Anche se qualcuno potrebbe cominciare a grattarsi

, visto che so per certo che è questa la reazione di alcuni entomologi quando parlo loro di Acari, non posso trattenermi di partecipare a questa discussione ponendo la stessa domanda iniziale di Marcello, ma con riferimento a questo vastissimo gruppo di Aracnidi: quante sono le specie di Acari che vivono sul nostro Pianeta?
Premetto che non mi sono mai posto questa domanda perché ho sempre considerato, personalmente, ma anche seguendo il parere di molti acarologi, le nostre conoscenze in merito talmente arretrate da non poter riuscire a fare nessuna stima, neanche sull’ordine di grandezza di questa cifra. Penso che per quanto riguarda il numero di specie già descritte, gli acarologi siano circa quaranta se non cinquant’anni indietro rispetto agli entomologi. Ovviamente come diceva qualcuno per gli Insetti, anche per gli Acari ci sono già dei problemi nel riconoscere il numero di specie descritte figuriamoci nel fare una stima di quelle ancora sconosciute. E le posizioni di parte, poco oggettive, esistono anche tra gli acarologi.
In seguito ad una brevissima ricerca nel Web ho trovato un interessante articolo sull’argomento scritto da tre fra i più illustri acarologi. Questo articolo (Global diversity of mites) fa parte di una fantastica
pubblicazione scaturita da “Proceedings of the 1997 Forum on Biodiversity” che invito tutti a scaricarsi anche se non si è interessati agli Acari (in realtà contiene anche un contributo simile dedicato agli Insetti: Global diversity of Insects). Teniamo conto che questa pubblicazione è di ben quattordici anni fa.
Per farla breve, perché non voglio farvi venire troppo prurito, gli autori propongono un metodo, secondo me applicabile benissimo anche ad altri gruppi animali, che fornisce una stima, che seppure molto parziale e imprecisa, può essere il punto di partenza per ulteriori analisi. Sono stati considerati solo alcuni gruppi tassonomici di Acari e solo relativamente alla fauna degli Stati Uniti, dell’Australia e del Regno Unito. Per ognuno di questi gruppi, non sempre gli stessi nei tre paesi, è stato calcolato semplicemente l’incremento del numero di specie conosciute avvenuto in seguito ad alcuni lavori di revisione, grazie ai quali sono state descritte ovviamente nuove specie. E’ stata poi calcolata la media dei valori di incremento per tutti i gruppi analizzati in quel dato paese ed è stato poi estrapolato il numero complessivo di specie esistenti, sempre e solo per quel paese, moltiplicando questo valore medio per il numero di specie già descritte (ricavato principalmente dalla letteratura). Ovviamente la cifra che si ottiene è imprecisa, per diverse ragioni, ma a mio parere soprattutto perché se i valori sono stati ottenuti principalmente da gruppi ben conosciuti si rischia di sottostimare la cifra finale, si ottiene invece una sovrastima se sono stati considerati di più gruppi poco conosciuti. Ma la parte più interessante della discussione sono alcune considerazioni degli autori che inducono a pensare che in realtà qualunque cifra si ottenga con questo approccio essa è una larga sottostima del numero di specie realmente esistenti. Se siete interessati ai dettagli l’articolo si trova a pag. 192.
Solo una mia considerazione finale: moltissime specie di Acari sono associate ad Insetti, quindi come possiamo ottenere una stima ragionevole del numero di specie di questi Aracnidi se non conosciamo ancora, o perlomeno non ne abbiamo un’idea precisa, il reale numero dei loro ospiti a sei zampe? Così se vi fa piacere siamo tornati alla domanda iniziale di Marcello.
P.S.: ora che ho finito potete smettere di grattarvi
