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Ranatra
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Inviato: 27/02/2009, 16:39 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 8:59 Messaggi: 305 Località: Sassari
Nome: Laura Loru
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04/05/2005 Tiana (Nu) Fascia trappola su nocciolo. Dovrebbe essere Calisius ghiliani se ho ben interpretato la forma dell'ultimo antennomero. Anche perchè l'unica alternativa possibile di questo genere ( C. salicis) non è segnalata per l'Italia  . Mi piace giocare facile  ! Anche se a volte ci si brucia  ! Che ne dite? Grazie Laura
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Loriscola
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Inviato: 27/02/2009, 17:03 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25 Messaggi: 4891 Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
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Sulla determinazione non metto becco....ma volevo chiederti una cosa. La "Fascia Trappola" cosa è ?? Una specie di bendaggio intorno al tronco, per cercare le bestiole subcorticiole ?? Come vengono fatte ?? Grazie, Loris
_________________ Loris
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eremicus
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Inviato: 27/02/2009, 20:24 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:36 Messaggi: 780
Nome: Attilio Carapezza
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Si può tranquillamente togliere il punto interrogativo dalla determinazione; tra l'altro, A. Costa descrisse la specie proprio di Sardegna. È una specie W-mediterranea raccolta di rado, come l'unica sua congenere, C. salicis Horváth, nota di poche località balcaniche a cui di recente se n'è aggiunta una austriaca. La ragione della supposta 'rarità' delle specie di questo genere dipende sicuramente dalla mancata conoscenza della loro biologia.
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Ranatra
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Inviato: 02/03/2009, 11:48 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 8:59 Messaggi: 305 Località: Sassari
Nome: Laura Loru
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Loriscola ha scritto: volevo chiederti una cosa. La "Fascia Trappola" cosa è ?? Una specie di bendaggio intorno al tronco, per cercare le bestiole subcorticiole ?? Come vengono fatte ?? Grazie, Loris Hai fatto centro  ! Le fasce trappola consistono in manicotti, nel mio caso di cartone da imballaggio a due strati, che vengono posti intorno al tronco o alle branche principali della pianta. Sò che allo stesso scopo viene usata anche la plastica a bolle (pluriball). Si tratta di una metodologia di campionamento estremamente efficace nel catturare gli organismi che durante il giorno si rifugiano negli anfratti delle cortecce; a tale scopo lo strato ondulato viene posto a contatto con la corteccia mentre quello liscio è rivolto verso l’esterno. Al termine di ciascun periodo di esposizione (nel mio caso una settimana) le fasce vengono recuperate con cura ed immediatamente riposte in ampi sacchetti di nylon provvisti di chiusura ermetica. In laboratorio, in un primo momento viene accuratamente ispezionato lo strato ondulato sulla sua faccia libera (quella rivolta verso la corteccia) raccogliendo tutti gli organismi presenti; poi lo strato liscio viene asportato per esaminare la faccia nascosta dello strato ondulato raccogliendo anche in questa parte tutto ciò che vi si rifugia. L'ho fatto per due anni per la mia tesi di Dottorato sull'artropodofauna del nocciolo  .

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Ranatra
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Inviato: 02/03/2009, 12:03 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 8:59 Messaggi: 305 Località: Sassari
Nome: Laura Loru
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eremicus ha scritto: Si può tranquillamente togliere il punto interrogativo dalla determinazione; tra l'altro, A. Costa descrisse la specie proprio di Sardegna. È una specie W-mediterranea raccolta di rado, come l'unica sua congenere, C. salicis Horváth, nota di poche località balcaniche a cui di recente se n'è aggiunta una austriaca. La ragione della supposta 'rarità' delle specie di questo genere dipende sicuramente dalla mancata conoscenza della loro biologia. Caro Eremicus, prima di tutto grazie per le informazioni che aggiungi alla semplice conferma o smentita dell'identificazione  . Non sò cosa si intende per "raccolta di rado"  , io lo stesso anno (2005) sempre a Tiana (Nu) ho raccolto una femmina (che è quella che ho già postato) un maschio ed un giovane che suppongo sia della stessa specie e che posto ora per avere il tuo parere. Ho raccolto inoltre un altro maschio nel 2004 a Belvì (Nu), un paese poco distante da Tiana. Queste catture sono sempre state fatte su nocciolo con fascia trappola. GRAZIE Laura

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eremicus
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Inviato: 05/03/2009, 15:10 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:36 Messaggi: 780
Nome: Attilio Carapezza
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Cara Laura, scusa se non ho potuto rispondere prima. Anzitutto ti confermo che anche il giovane che hai fotografato è sicuramente un Calisius ghiliani. Dicendo "di rado" mi riferivo al fatto che le catture di questa specie sono relativamente poche (per non parlare di quelle del congenerico C. salicis, per cui si contano sulle dita di una mano) e frammentarie rispetto all'areale w-mediterraneo in cui la specie è presumibilmente presente in modo continuo.
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Ranatra
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Inviato: 05/03/2009, 15:44 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 8:59 Messaggi: 305 Località: Sassari
Nome: Laura Loru
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eremicus ha scritto: Cara Laura, scusa se non ho potuto rispondere prima. Ci mancherebbe altro, era solo che avevo il dubbio che non avessi notato che avevo aggiunto un altro quesito! Grazie mille! Laura
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