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Insetti nell'ambiente ipogeo, in particolare nell'ambiente sotterraneo superficiale (MSS), nonché nelle acque sotterranee



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MessaggioInviato: 27/10/2011, 15:23 
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Nome: Andrea Petrioli
Julodis ha scritto:
Il sistema dell'esca avvolta nella paglia mi pare ottimo. Dovrebbe essere più facile da posizionare e se me ne dimentico almeno non ammazzo inutilmente eventuali insetti attirati. Una volta ritirata l'esca, la paglia va vagliata oppure immersa in acqua, per far uscire gli insetti?


Il lavaggio del detrito per verificare la presenza di bestiole è vantaggioso se nel detrito c'è una cospicua parte di materia inorganica.
A mio avviso è meglio passare la paglia al vaglio oppure mettere la paglia direttamente su una rete metallica con sotto posizionata una bacinella con dell'acqua per raccogliere le bestiole che, al progressivo asciugarsi della paglia, tendono a portarsi in basso e quindi a cadere nella bacinella.

Julodis ha scritto:
Quel che mi chiedo è dove prendono l'aria dei Dytiscidae che vivono nella falda freatica?


Non c'ho mai pensato :?
Viste del dimensioni minime di questi ditiscidi, può darsi che abbiano delle trachee modificate che gli permettano di sfruttare l'ossigeno disciolto nell'acqua :roll:

Facendo una veloce ricerca in rete, qua c'è il pdf con la descrizione di un ditiscide pressoché anoftalmo raccolto presso una sorgente nel Texas.

http://digitalcommons.unl.edu/cgi/viewc ... stygius%22

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Andrea


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MessaggioInviato: 27/10/2011, 17:19 
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Nome: Maurizio Gigli
Anillus ha scritto:
Il lavaggio del detrito per verificare la presenza di bestiole è vantaggioso se nel detrito c'è una cospicua parte di materia inorganica.
A mio avviso è meglio passare la paglia al vaglio oppure mettere la paglia direttamente su una rete metallica con sotto posizionata una bacinella con dell'acqua per raccogliere le bestiole che, al progressivo asciugarsi della paglia, tendono a portarsi in basso e quindi a cadere nella bacinella.

Non c'ho mai pensato :?
Viste del dimensioni minime di questi ditiscidi, può darsi che abbiano delle trachee modificate che gli permettano di sfruttare l'ossigeno disciolto nell'acqua :roll:

Facendo una veloce ricerca in rete, qua c'è il pdf con la descrizione di un ditiscide pressoché anoftalmo raccolto presso una sorgente nel Texas.

Grazie per i consigli. Se farò qualche tentativo, passerò poi tutto al vaglio.

E' possibile che bestie così piccole, specialmente se viventi in acque fredde, possano farsi bastare l'ossigeno disciolto in acqua.

Mi sono letto l'articolo. Stranissima bestia. Somiglia ai nostri Bidessus, ma è solo 1 mm di lunghezza, completamente priva di occhi e irta di peli sensioriali!
Da quel che ho capito l'hanno raccolta filtrando l'acqua sorgiva con qualcosa di simile ad un retino da plancton (tipo quelli che usavo quando facevo la tesi in idrobiologia), facile da realizzare. Bisognerebbe provare in qualche nostra sorgente. Qui nel Lazio ce ne sono tante, ma o sono sfruttate, oppure, se non lo sono, è comunque molto difficile posizionarci una rete di questo tipo per uno o più giorni e sperare poi di ritrovarla! Andrebbe messa di pomeriggio tardi e ritirata il mattino dopo.

A pensarci bene, conosco dei punti in cui l'acqua che filtra dalla roccia scende poi su questa formando un velo di pochi mm di spessore. Potrei provare a appenderci un retino con un contenitore all'estremità per vedere se per caso ci finisce qualcosa. Temo che saranno soprattutto larve di ditteri e forse di efemerotteri, ma chissà!

Certo che si tratta di ambienti veramente estremi! Immagino che anche il reperimento del cibo non sia affatto facile per questi poveri insetti!
Comunque non mi meraviglia più di tanto.
Se non sbaglio al vecchio Istituto di Zoologia (ora parte del Dip. di Biologia Animale e dell'Uomo) della Sapienza, da un rubinetto al piano più basso dell'Istituto, da cui usciva (esce?) acqua proveniente da un pozzo sottostante, anni fa controllando l'acqua hanno trovato un crostaceo che allora non era ancora descritto.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 27/10/2011, 17:36 
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Nome: Domenico Cardinale
Julodis ha scritto:
Certo che si tratta di ambienti veramente estremi! Immagino che anche il reperimento del cibo non sia affatto facile per questi poveri insetti!
Comunque non mi meraviglia più di tanto.
Se non sbaglio al vecchio Istituto di Zoologia (ora parte del Dip. di Biologia Animale e dell'Uomo) della Sapienza, da un rubinetto al piano più basso dell'Istituto, da cui usciva (esce?) acqua proveniente da un pozzo sottostante, anni fa controllando l'acqua hanno trovato un crostaceo che allora non era ancora descritto.


Gli insetti più li conosco e più mi rendo conto della loro stupefaciente adattabilità!!!! :o :o Ditemi dove non si ritrovano!!!

Certo che gran cu..o quando ti escono le bestiole dal rubinetto di casa!!!!! :lol: :lol: :lol:

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Saluti :hi: Mimmo


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MessaggioInviato: 27/10/2011, 17:38 
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scansione0001.jpg

Ciao Maurizio
il concetto di "vero troglobio" è ormai superato;come è stato sottolineato in interventi precedenti, è possibile, sia pure in maniera occasionale, trovare organismi assai specializzati anche in superfice.Quindi va a cadere la teoria che certe specie fossero esclusive dell'ambiente cavernicolo.L'ambiente sotterraneo, quando adeguatamente fessurato, è colonizzato in toto
dagli organismi ipogei.Quelli che cambiano sono i metodi di raccolta di questi organismi.Raccolta diretta in grotta, laddove questa sia presente, oppure raccolta occasionale sotto grandi pietre od ancora raccolta mediante trappole con esche piazzate nel MSS.Nell'inpresentabile schema che ho inserito ho cercato di esemplificare (mooooolto) ciò che ho scritto in precedenza.Immaginiamo di essere nella situazione dello schema, ma spostati lateralmente di qualche centinaio di metri; avremo condizioni simili, ma senza la grotta.Nel sottosuolo fessurato saranno ugualmente presenti gli organismi ipogei, che potranno essere reperiti solo con raccolte occasionali di superfice oppure, più probabilmemte, con trappole piazzate nel MSS.Questo almeno è il convincimento che mi sono fatto io. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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:to: Marco
"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."
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MessaggioInviato: 27/10/2011, 18:51 
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Nome: Maurizio Gigli
Mimmo011 ha scritto:
Gli insetti più li conosco e più mi rendo conto della loro stupefaciente adattabilità!!!! :o :o Ditemi dove non si ritrovano!!!

In Antartide, a parte qualche collembolo e qualcosa sbattuto dal vento, credo ci sia ben poco. :mrgreen:
Mimmo011 ha scritto:
Certo che gran cu..o quando ti escono le bestiole dal rubinetto di casa!!!!! :lol: :lol: :lol:
Più che altro, che gran sfortuna per le bestiole uscire proprio dal rubinetto di un laboratorio di zoologia! :sick:

hypotyphlus ha scritto:
Ciao Maurizio
il concetto di "vero troglobio" è ormai superato.....

Grazie per le ulteriori spiegazioni.
Il disegno, anche se artisticamente incommentabile, è chiarissimo (compreso l'Hypotyphlus vagante con lampada frontale) :)

Ora però mi tocca fare due cose:
1 - darmi da fare per vedere se riesco ad acchiappare qualche ipogeo
2 - dividere questo argomento in due, facendo dell'ultima serie di messaggi una discussione indipendente in tecniche di raccolta o in entomologia generale

La prima cosa per me presenta un problema, anzi due. Non sono uno speleologo, quindi non ho esperienza di grotta, a parte quelle turistiche e l'essermi infilato per pochi metri nell'imboccatura di qualche piccola grotta trovata durante le escursioni entomologiche (però in superficie mi muovo su qualsiasi tipo di terreno e in qualsiasi condizione senza particolari problemi, quindi non dovrei essere proprio impedito nemmeno in grotta). Le mie escursioni le faccio quasi esclusivamente in solitaria, e non credo sia la condizione migliore per girare in grotta

La seconda cosa è molto più semplice della prima!

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MessaggioInviato: 27/10/2011, 19:00 
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Nome: Mario Grottolo
Io per anni sono andato in grotta da solo ma comunque te lo sconsiglio, perchè anche quelle che sembrano facili sono sempre un ambiente estremo. Se non trovi chi ti accompagna "dentro", l'importante che ci sia uno "fuori", che se non esci a una determinata ora faccia scattare l'allarme.
L'ambiente cavernicolo è bellissimo, anche se ormai noi biospeleologi di vecchia data spesso non alziamo più lo sguardo dal suolo.
Ciao
:hi: Mario


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MessaggioInviato: 27/10/2011, 19:10 
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Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
Julodis ha scritto:
Le mie escursioni le faccio quasi esclusivamente in solitaria, e non credo sia la condizione migliore per girare in grotta



Maurizio se mi trovi un ostello economico a Roma verrei volentieri con te!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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Saluti :hi: Mimmo


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Nome: marco bastianini
Orotrechus ha scritto:
Io per anni sono andato in grotta da solo ma comunque te lo sconsiglio

Mai andare in grotta da soli;è il primo comandamento di ogni speleologo.La bellezza e la particolarità dell'ambiente sotterraneo non ci deve far dimenticare che comunque è un ambiente difficile e quindi anche un lieve incidente, una storta, che in superfice sarebbe di poco conto la sotto può diventare un grosso problema.Se davvero sei attirato dal mondo sotterraneo la cosa migliore è contattare uno dei numerosi gruppi speleo delle tue parti ed approfittare di una delle loro periodiche uscite per prendere dimestichezza con quell'ambiente e sopratutto con l'attrezzatura minima indispensabile per muoversi, in sicurezza, nel sottosuolo.Poi se proprio ci prendi passione vuol dire che possiamo provare ad organizzarci quando facciamo qualche uscita laziale. :hi: :hi:

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MessaggioInviato: 27/10/2011, 20:09 
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Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
Una domanda per gli esperti: ma questo famoso MSS come si riconosce? E' presente solo ad una certa profondità oppure può essere superficiale? :roll: :roll:

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Saluti :hi: Mimmo


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Nome: Augusto Franzini
Per rispondere in parte alle domande, specie poste dai Colleghi più giovani :hp: , è utile la lettura di "LA FAUNA DEL SUOLO - tassonomia, ecologia e metodi di studio dei principali gruppi di invertebrati terresti italiani" edito da Quaderni MTSN (Museo Tridentino Scienze naturali) (Autori L. Latella e M. Gobbi). Non è un testo molto specializzato, ma spiega un sacco di cose, non solo sui Carabidi.

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Augusto (aug)
Prediction is very difficult, especially about the future (Niels Bohr, fisico)


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MessaggioInviato: 27/10/2011, 20:55 
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Nome: marco bastianini
Beh, intanto ti dico che il MSS è per definizione superficiale.Comunque in questa stessa discussione Andrea (Anillus) ha segnalato un sito dove si può scaricare il bel libro di Giachino e Vailati, la cui attenta lettura soddisferà in pieno ogni tua curiosità. :hi: :hi:

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MessaggioInviato: 27/10/2011, 21:09 
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Nome: Maurizio Gigli
Mimmo011 ha scritto:
Una domanda per gli esperti: ma questo famoso MSS come si riconosce? E' presente solo ad una certa profondità oppure può essere superficiale? :roll: :roll:

Ti ha già risposto il mio omonimo:
gomphus ha scritto:
un buon MSS (milieu souterrain superficiel = ambiente sotterraneo superficiale) a pochi decimetri di profondità,


Mimmo011 ha scritto:
Maurizio se mi trovi un ostello economico a Roma verrei volentieri con te!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Se vuoi ti ospito nella stanza della badante, se a lei va bene ..... :to:

Orotrechus ha scritto:
Io per anni sono andato in grotta da solo ma comunque te lo sconsiglio, perchè anche quelle che sembrano facili sono sempre un ambiente estremo. Se non trovi chi ti accompagna "dentro", l'importante che ci sia uno "fuori", che se non esci a una determinata ora faccia scattare l'allarme.
L'ambiente cavernicolo è bellissimo, anche se ormai noi biospeleologi di vecchia data spesso non alziamo più lo sguardo dal suolo.
Ciao
:hi: Mario

Stai tranquillo che se sono in un ambiente che non mi è familiare, sono molto prudente. Non per niente nemmeno io, come Augusto, sono più un giovincello!

hypotyphlus ha scritto:
Se davvero sei attirato dal mondo sotterraneo la cosa migliore è contattare uno dei numerosi gruppi speleo delle tue parti ed approfittare di una delle loro periodiche uscite per prendere dimestichezza con quell'ambiente e sopratutto con l'attrezzatura minima indispensabile per muoversi, in sicurezza, nel sottosuolo

Le uscite in massa non mi entusiasmano. Comunque nella situazione in cui sono ora non è che abbia il tempo per fare molto. Più in là si vedrà. Per cominciare vedrò se riesco a calare qualche esca in qualche grotticella verticale o quasi, e magari qualche campionamento del MSS.
Nessuno mi ha risposto quando ho chiesto se si può trovare qualcosa anche nelle cavità scavate nel tufo (tra catacombe e condotte romane ce ne sono una infinità). Così ad occhio, benchè possano essere molto umide, mi sa che non sono molto adatte.

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Per quel che può valere, non ho notizie di ritrovamenti di coleotteri ipogei in cavità scavate nel tufo. :hi:

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Nome: Maurizio Gigli
hypotyphlus ha scritto:
Per quel che può valere, non ho notizie di ritrovamenti di coleotteri ipogei in cavità scavate nel tufo. :hi:

Lo sospettavo!

Se mi dite che titolo dare a tutta questa serie di messaggi, li separo dai primi, sull'Italodytes.

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Julodis ha scritto:
Se mi dite che titolo dare a tutta questa serie di messaggi, li separo dai primi, sull'Italodytes.

Sono indeciso tra un "Prolegomeni alla speleologia" ed un meno impegnativo "L'ambiente sotterraneo". :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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