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Semanotus russicus (Fabricius, 1777), S. laurasii corsicus (Croissandeau, 1890) e S. algiricus Pic, 1905

 


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MessaggioInviato: 02/11/2009, 17:19 
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Semanotus laurasii corsicus (Croissandeau, 1890)- sottospecie endemica di Corsica e Sardegna di elemento mediterraneo occidentale: S. laurasii (Lucas, 1852) descritta di Algeria e nota anche di Tunisia, Spagna e Francia. Si sviluppa su alcune specie di Juniperus. Si tratta, in pratica, della specie vicariante occidentale di Semanotus russicus (Fabricius, 1777) diffuso dal Turkmenistan all'Italia, fino al Piemonte ed alle coste tirreniche. Come la precedente si sviluppa su Juniperus di cui attacca piante debilitate o appena morte, ma anche piante vive. Il ciclo biologico dura normalmente un anno; come in tutte le specie del genere l'adulto passa l'inverno in celletta e sfarfalla nella primavera successiva.
S. russicus è' rappresentato in Nord Africa (Algeria e Marocco) da S. algiricus Pic, 1905, che si sviluppa, invece, su Cedrus atlantica.
Molti anni fa, l'amico Luigi Bassetti ha tentato, in laboratorio, l'incrocio fra S. laurasii corsicus di Corsica con S. russicus di Ravenna e con Semanotus algiricus da me raccolti a Blida in Algeria. In tutti i casi ha ottenuto ibridi fecondi fino alla seconda generazione. In base a questo risultati, si sarebbe tentati di ridurre le tre entità citate a razze di una sola specie; è interessante notare, tuttavia, che, se in cattività S. russicus, S. laurasii corsicus e S. algiricus si accoppiano dando luogo a ibridi fecondi (non è stato accertato fino a quale generazione) nelle numerose località del Nord Africa in cui S. laurasii laurasii e S. algiricus convivono, sviluppandosi su piante diverse, non hanno mai dato origine a ibridi naturali.
Nelle foto che seguono, propongo esemplari di S. laurasii corsicus e di un paio di ibridi fra questo e S.russicus e S. algiricus.
Semanotus laurasi corsicus 001.jpg

Semanotus laurasii femmina x S. russicus maschio-2.jpg



Semanotus russicus femmina x S. laurasii maschio002.jpg


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Gianfranco Sama

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MessaggioInviato: 02/11/2009, 17:30 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Tra gli insetti specie anche ben distinte possono dare facilmente ibridi se costrette in spazi angusti in laboratorio (e normalmente con un solo sesso per ciascuna specie). Le barriere riproduttive in natura possono anche essere di tipo eto-ecologico e non fisiologico. Poi va verificato se gli F1 siano veramente interfecondi. Ma qui mi devo fermare perché, almeno per quanto riguarda le Crisope del genere Chrysoperla, si tratta di discorsi basati su ricerche ancora inedite di alcuni miei collaboratori. Il caso riportato da Gianfranco è molto interessante perché gli ibridi sono immediatamente identificabili (cosa che non avviene per le Crisope) e questo aprirebbe tutta una serie di nuovi scenari sperimentali.
Segnalo che pochi anni prima del mio arrivo in Sardegna (1990?) in un villaggio turistico vi fu una vera e propria pullulazione di Semanotus laurasii corsicus che attaccava il ginepro coccolone.

Ciao Roberto :to:

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MessaggioInviato: 02/11/2009, 17:52 
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Nome: Daniele Sechi
Hemerobius ha scritto:
Segnalo che pochi anni prima del mio arrivo in Sardegna (1990?) in un villaggio turistico vi fu una vera e propria pullulazione di Semanotus laurasii corsicus che attaccava il ginepro coccolone.
Ciao Roberto :to:


Ringrazio Gianfranco per le informazioni su questa specie e chiedo a Roberto... dove sono tutti gli esempalri di quella pullulazione? Si può sapere qualcosa in più? Età/dimensione delle piante colpite, periodo di attività degli adulti, località esatta al millimetro?? :p

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Daniele


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MessaggioInviato: 02/11/2009, 18:15 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Hai fatto una domanda? Potresti darti la risposta :gh: !
La situazione dell'Istituto di Entomologia per quanto riguarda certe cose la conosci quasi quanto me. Io ho scoperto questa notizia perché l'allora Direttore mi chiese di determinare alcuni cerambicidi (due ?) più alcuni altri in una scatola biologica. Il tecnico, ormai deceduto, mi raccontò della pullulazione. La località è Platamona, forse proprio al residence i Ginepri :lol: . Ma forse te lo avevo già raccontato (o a Alessandro/Esapoda ?, ormai sono rinc...). La scatola biologica c'è sicuramente ancora (ma avrà cartellini?), i (due ?) cerambicidi non so.
Mi dispiace.

Roberto :to:

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MessaggioInviato: 02/11/2009, 19:13 
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Nome: Marcello Romano
Isotomus ha scritto:
Nelle foto che seguono, propongo esemplari di S. laurasii corsicus e di un paio di ibridi fra questo e S. algiricus


Non vedo le foto degli ibridi fra S. laurasii corsicus e S. algiricus che ci avevi promesso :p

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MessaggioInviato: 03/11/2009, 10:33 
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Nome: Gianfranco Sama
E' vero, il fatto è che avevo preparato la risposta in un file di testo a parte (lo faccio in quanto mi sono accorto che testi lunghi, scritti direttamente nel riquadro "risposta" diventano ingestibili), poi l’ho copiato nella “risposta” ed ho aggiunto le fotografie senza controllare quello che avevo scritto..
A dire il vero c'è un altro problema nella preparazione dei testi; questa risposta era già stata preparata ieri sera ed era pronta per l’invio quando è sparito tutto e mi si è presentata una diversa videata con l’invito ad eseguire il login. Così ho rimandato tutto.
Invio ora alcune foto di ibridi fra maschio di S. russicus e femmina di S. algiricus,
semanotus russicus maschio x algiricus femmina_2.jpg

una serie di S. algiricus di Algeria
semanotus algiricus Algeria.jpg

ed una della stessa specie di Marocco in cui è evidente una maggiore variabilità.
Semanotus algiricus_Marocco 015.jpg


Inserisco, infine, la foto di un Semanotus bifasciatus ssp. sinoaustralis di Taiwan il cui disegno elitrale non è molto diverso da quello dell’ ibrido fra laurasii e russicus inserito ieri.
Semanotus bifasciatus sinoaustralis_Taiwan.jpg


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Gianfranco Sama

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