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Manna
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Inviato: 30/12/2011, 0:42 |
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Iscritto il: 30/09/2011, 0:13 Messaggi: 244 Località: Pigneto (MO)
Nome: Luca Manelli
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Salve a tutti, sono di ritorno da una 2 giorni di relax a Saturnia in provincia di Grosseto. La Maremma è meravigliosa e le temperature decisamente alte per il periodo: mi sono permesso di girare in maglietta per buona parte del mio soggiorno! La località è famosa zona termale, e nell'acqua ho notato un'ingente presenza di larve di questi Nematoceri di colore rossastro (e relativi adulti che gironzolavano a pelo d'acqua). Sono rimasto stupito dall'adattamento di queste òarve ad un acqua ad alto contenuto solforoso (per gli stessi bagnanti sono consigliati bagni di massimo 20 minuti alla volta) e mi chiedevo (oltre ad una blanda identificazione) che tipo di adattamento possano aver subito per sopravvivere un queste condizioni. La qualità dell'immagine è quella che è, visto che è stata scattata in fretta e senza pretese (motivo per cui non l'ho nemmeno inserita nella richieste di identificazione), ma ho pensato fosse meglio di niente. 
_________________ Luca Manelli
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Julodis
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Inviato: 30/12/2011, 1:10 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Sono larve di Chironomidae. Queste di colore rosso presenti in ambienti poveri d'ossigeno appartengono di solito al genere Chironomus, probabilmente plumosus o specie vicina. Si trovano nel sedimento di tutte le sorgenti sulfuree di Toscana e Lazio, a volte sono estremamente numerosi, anzi costituiscono la specie animale dominante in questi ambienti così ostili. Quella della foto è una larva ai primi stadi, a giudicare dalle dimensioni.
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Manna
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Inviato: 30/12/2011, 1:20 |
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Iscritto il: 30/09/2011, 0:13 Messaggi: 244 Località: Pigneto (MO)
Nome: Luca Manelli
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Repentino! Dimenticavo di essere vicino al tuo territorio..  Difatti non si faceva fatica a trovarne: era sufficiente mettere la mano sott'acqua nei pressi dei bordi, e tirarla su. Gli stadi adulti che regime alimentare hanno? Sono dotate di emoglobina, giusto? il motivo è il peculiare habitat che frequentano?
_________________ Luca Manelli
Ultima modifica di Manna il 30/12/2011, 1:23, modificato 1 volta in totale.
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Julodis
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Inviato: 30/12/2011, 1:57 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Degli adulti so poco, ma credo che vivano circa come le zanzare, tanto che anche i Chironomidi pungono, se non sbaglio.
Si, queste specie rosse sono di quel colore perchè l'emolinfa contiene emoglobina (credo si sia evoluta in modo indipendente una molecola simile a quella dei Vertebrati, perchè negli altri insetti non esiste) che gli è necessaria per sfruttare al meglio il poco ossigeno disponibile negli ambienti che frequentano. Infatti di solito si trovano, oltre che nelle sorgenti sulfuree, nelle acque termali (dove l'acqua calda contiene comunque poco ossigeno), nelle acque ferme, stagnanti, con fondo ricco di sostanze in decomposizione che consumano ossigeno, nelle acque fortemente eutrofizzate. Ricordo che quando facevo le ricerche per la tesi su un laghetto carsico del Lazio, la fascia costiera, ossigenata, ospitava un gran numero di specie di Chironomidi, gialli, verdi, e di vari altri colori, poi scendendo a profondità maggiore le specie diminuivano, aumentavano le dimensioni e già a 8 m di profondità c'erano solo le grandi larve rosse di Chironomus plumosus. Più giù, fino ai 15-16 m della zona più profonda, sparivano gradualmente pure loro, fino a trovare quasi solo altre larve di Ditteri, i Chaoborus, che a differenza dei Chironomus si spostano ciclicamente, nelle 24 ore, a diverse profondità, grazie a delle sacche di gas.
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Manna
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Inviato: 30/12/2011, 9:49 |
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Iscritto il: 30/09/2011, 0:13 Messaggi: 244 Località: Pigneto (MO)
Nome: Luca Manelli
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Sono proprio curioso sul regime degli adulti. Se fossero ematofagi non sarebbe un rischio sanitario per la zona? (ce n'erano davvero tanti) eppure i bagnini a una domanda di una bagnante sulla pericolosità eventuale, hanno risposto che non provocano assolutamente nessun danno all'uomo. Possibile che siano detritivori?
_________________ Luca Manelli
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Julodis
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Inviato: 30/12/2011, 10:21 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Manna ha scritto: Sono proprio curioso sul regime degli adulti. Se fossero ematofagi non sarebbe un rischio sanitario per la zona? (ce n'erano davvero tanti) eppure i bagnini a una domanda di una bagnante sulla pericolosità eventuale, hanno risposto che non provocano assolutamente nessun danno all'uomo. Possibile che siano detritivori? Ma allora parli delle larve? Quelle dei Chironomidi, a quanto ne so, sono effettivamente detritivore. Credo si nutrano prevalentemente di batteri ed altri microrganismi che trovano nel substrato. Le specie che invece stanno nei vegetali sommersi, ad esempio sui (o nei) fusti e foglie di Potamogeton, si nutrono presumo di questi stessi vegetali o della patina algale/batterica che vi cresce sopra, o un po' e un po'. Credo che anche in questo ci sia una certa variabilità da specie a specie, visto che ce ne sono molte. Quelle del gruppo plumosus si nutrono certamente come detritivori nella fanghiglia. Le larve dei Chaoborus di cui parlavo prima, di una famiglia vicina ai Chironomidae (Chaoboridae, appunto), hanno invece alimentazione molto diversa, visto che sono agguerriti predatori che afferrano le prede con le antenne (se non ricordo male sono fortemente modificate ed asimmetriche, ed una aggancia la preda e la porta alla bocca). Si nutrono di piccoli invertebrati come Cladoceri e Copepodi Gli adulti penso abbiano una vita breve e non so neanche se tutte le specie abbiano bisogno di nutrirsi in questo stadio. Per la maggior parte credo si nutrano di sostanze vegetali in fermentazione. Ma tempo fa avevo letto da qualche parte di alcuni che, come appunto avevo detto nell'altro messaggio, potrebbero anche pungere, ma non so se sia vero o solo frutto di confusione con altri Ditteri simili, come Culicidi, Simulidi o altro. Come ti ho detto, degli adulti non so praticamente niente. Ti confermo che allo stato larvale sono sicuramente innocui.
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T.spinai
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Inviato: 30/12/2011, 12:56 |
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Iscritto il: 09/11/2011, 12:38 Messaggi: 44 Località: Da Sassari a Campobasso
Nome: Giuseppe Spina
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Luca per fortuna i Chironomidi non hanno apparato boccale pungente! Sono degli insetti particolarmente adattati poichè, come ben ha spiegato Maurizio, possiedono nell'emolinfa una molecola molto silmile all'emoglobina che gli permette di sfruttare anche il poco ossigeno presente nelle acque eutrofiche e inquinate. Attualmente in alcune aree del paese sono diventati un grosso problema. Con lo sfarfallamento vengono fuori miliardi di individui creando delle vere e proprie "nubi". Creano disagi ai traffici automobolistici e talvolta anche aerei. Inoltre rendono la pavimentazione strucciolevole con i loro corpi e gli escrementi. Son causa anche di fenomeni allergici (Asma, congiuntiviti, riniti). In diverse aree del paese (esclusivamente al nord) si attuano piani seri a livello comprensoriale di lotta con Bacillus thuringiensis, molto utilizzato nelle risaie piemontesi, o altri regolatori di crescita. 
_________________ "Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono" Galileo
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Mimmo011
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Inviato: 31/12/2011, 0:49 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Julodis ha scritto: Degli adulti so poco, ma credo che vivano circa come le zanzare, tanto che anche i Chironomidi pungono, se non sbaglio.
Si, queste specie rosse sono di quel colore perchè l'emolinfa contiene emoglobina (credo si sia evoluta in modo indipendente una molecola simile a quella dei Vertebrati, perchè negli altri insetti non esiste) che gli è necessaria per sfruttare al meglio il poco ossigeno disponibile negli ambienti che frequentano. Infatti di solito si trovano, oltre che nelle sorgenti sulfuree, nelle acque termali (dove l'acqua calda contiene comunque poco ossigeno), nelle acque ferme, stagnanti, con fondo ricco di sostanze in decomposizione che consumano ossigeno, nelle acque fortemente eutrofizzate. Ricordo che quando facevo le ricerche per la tesi su un laghetto carsico del Lazio, la fascia costiera, ossigenata, ospitava un gran numero di specie di Chironomidi, gialli, verdi, e di vari altri colori, poi scendendo a profondità maggiore le specie diminuivano, aumentavano le dimensioni e già a 8 m di profondità c'erano solo le grandi larve rosse di Chironomus plumosus. Più giù, fino ai 15-16 m della zona più profonda, sparivano gradualmente pure loro, fino a trovare quasi solo altre larve di Ditteri, i Chaoborus, che a differenza dei Chironomus si spostano ciclicamente, nelle 24 ore, a diverse profondità, grazie a delle sacche di gas. Veramente interessante il fatto che abbiano evoluto una simil-emoglobina!! Chissà se qualcuno se n'è occupato?!?! Dal punto di vista evolutivo è un fatto molto importante!!!
_________________ Saluti Mimmo
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Julodis
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Inviato: 31/12/2011, 2:15 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Mimmo011 ha scritto: Veramente interessante il fatto che abbiano evoluto una simil-emoglobina!! Chissà se qualcuno se n'è occupato?!?! Dal punto di vista evolutivo è un fatto molto importante!!! E' un fatto molto noto. Immagino che di studi ne avranno fatti a non finire. Comunque, qui dovrebbero saperne qualcosa! Ho appena scoperto una cosa che non sapevo, leggendo l'abstract di un lavoro sull'evoluzione dell'emoglobina. Le forme arcaiche di questa proteina risalgono addirittura agli albori della vita sulla Terra, in un periodo in cui esistevano solo batteri, tanto che attualmente molecole ad esse riconducibili sono presenti in svariati gruppi di animali e di piante. Quindi i Chironomidi non hanno reinventato l'emoglobina, come pensavo, ma hanno semplicemente sviluppato molecole che già avevano, ereditate dai loro antenati, potenziandone le capacità di assorbimento dell'ossigeno.
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