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Fumea crassiorella
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Inviato: 29/01/2012, 1:00 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8701 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Gianfranco ha scritto: Umbro ha scritto: molto bello questo Cerambicide!  Ovvio che è bello: è una Cerambix cerdo con aggiunte fatte (malamente!) a Photoshop. Mettiamoci una pietra sopra! Ciao Gianfranco  , gianfranco, l'immagine è photoshoppata apposta in modo da creare una miniatura apposita per questa discussione. 
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Sleepy Moose
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Inviato: 29/01/2012, 1:03 |
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Iscritto il: 21/05/2010, 23:05 Messaggi: 2978 Località: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
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Gianfranco ha scritto: Umbro ha scritto: molto bello questo Cerambicide!  Ovvio che è bello: è una Cerambix cerdo con aggiunte fatte (malamente!) a Photoshop. Mettiamoci una pietra sopra! Ciao Gianfranco Gianfranco, l'affermazione di Umbro era riferita NON al Cerambyx cerdo photoshoppato  , ma a quello riportato nel collegamento che Julodis aveva messo nel suo primo messaggio in questa stessa discussione (basta cliccare sul nome del cerambycide). Il Cerambyx è stato aggiunto dopo solo ed esclusivamente per non far apparire la miniatura del gatto-pokemon  P.S.: Vedo che Roberto mi ha parzialmente anticipato. 
_________________ Carlo Massarone
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Julodis
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Inviato: 29/01/2012, 1:10 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Per fortuna qualcuno legge tutti i messaggi prima di rispondere.
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Umbro
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Inviato: 29/01/2012, 1:32 |
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Iscritto il: 28/05/2011, 21:10 Messaggi: 1981
Nome: Umberto Devincenzo
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Sleepy Moose ha scritto: Gianfranco ha scritto: Umbro ha scritto: molto bello questo Cerambicide!  Ovvio che è bello: è una Cerambix cerdo con aggiunte fatte (malamente!) a Photoshop. Mettiamoci una pietra sopra! Ciao Gianfranco Gianfranco, l'affermazione di Umbro era riferita NON al Cerambyx cerdo photoshoppato  , ma a quello riportato nel collegamento che Julodis aveva messo nel suo primo messaggio in questa stessa discussione (basta cliccare sul nome del cerambycide). E' proprio quello a cui mi riferivo, al collegamento di Maurizio, grazie mille Carlo! 
_________________ "La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali, è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono." Charles Darwin
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eurinomio
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Inviato: 29/01/2012, 3:43 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Gianfranco ha scritto: Qui mi pare vi siate tutti bevuto il cervello!... invece sei tu che ti devi dare una regolata e leggere TUTTA la discussione prima di intervenire...il cerdo taroccato con la coda da scorpione non ha nulla a che vedere con Onychocerus albitarsi. Julodis ha scritto: Per fortuna qualcuno legge tutti i messaggi prima di rispondere. 
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Julodis
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Inviato: 29/01/2012, 10:11 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Spero che non si inneschi una polemica che non servirebbe a nessuno, altrimenti levo l'immagine incriminata e faccio risbucare fuori il gatto Pikachu.
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Velvet Ant
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Inviato: 29/01/2012, 10:37 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Ho aggiunto alla discussione, nel primo intervento di Maurizio ( Julodis) che aveva correttamente identificato la specie di Cerambicide velenoso, un'immagine di Onychocerus albitarsis, tratta dal web, indicandone la provenienza e l'Autore, (nel rispetto della licenza Creative-Commons, espressamente indicata nello stesso sito) in modo da farla apparire nelle miniature ed evitare qualunque malinteso 
_________________ Marcello Romano
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Anillus
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Inviato: 29/01/2012, 11:26 |
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3904 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
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Velvet Ant ha scritto: Ho aggiunto alla discussione, nel primo intervento di Maurizio ( Julodis) che aveva correttamente identificato la specie di Cerambicide velenoso, un'immagine di Onychocerus albitarsis, tratta dal web, indicandone la provenienza e l'Autore, (nel rispetto della licenza Creative-Commons, espressamente indicata nello stesso sito) in modo da farla apparire nelle miniature ed evitare qualunque malinteso  
_________________ ______ Andrea
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Manna
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Inviato: 29/01/2012, 12:37 |
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Iscritto il: 30/09/2011, 0:13 Messaggi: 244 Località: Pigneto (MO)
Nome: Luca Manelli
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Julodis ha scritto: La pressione atmosferica non è un problema, visto che è bilanciata da una pressochè uguale pressione interna, come del resto in tutti gli animali terrestri. Del resto, considera che questi artropodi derivavano, con modificazioni, nel complesso, non eccessive, da gruppi acquatici, in cui la pressione è molto più alta. Probabilmente ti riferivi a come facesse a sopportare il peso, senza schiacciarsi. In questo caso faccio un'ipotesi: l'esoscheletro presentava delle lamine, espansioni, ecc., verso l'interno, che formavano una struttura di sostegno supplementare, quasi una sorta di endoscheletro prodotto come espansione dell'esoscheletro. Del resto ci sono strutture simili anche nell'esoscheletro di insetti attuali, molto più piccoli di questi mostri, che servono proprio da attacco per i muscoli. Avevo letto anche io che in alcuni insetti attuali, sono presenti queste lamine trasversali che aumentano la superficie d'attacco, ma è davvero incredibile pensarle applicate ad un corpo COSI grande!.. dev'essere stato cruciale il passaggio da un ambiente acquatico ad uno terrestre, e soprattutto dev'essere stata cruciale la differenza di peso che hanno dovuto affrontare.. ma del resto l'evoluzione è una cosa assurda come genialità.. Aspetti molto interessanti da approfondire comunque, grazie per le ipotesi, Maurizio! 
_________________ Luca Manelli
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Julodis
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Inviato: 29/01/2012, 12:59 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Manna ha scritto: .. dev'essere stato cruciale il passaggio da un ambiente acquatico ad uno terrestre, e soprattutto dev'essere stata cruciale la differenza di peso che hanno dovuto affrontare.. ma del resto l'evoluzione è una cosa assurda come genialità..
Credo che per gli Artropodi il passaggio da ambiente subacqueo ad ambiente subaereo sia stato meno difficile che per i Vertebrati. Hanno dovuto modificare principalmente il sistema respiratorio e quello riproduttivo. Il sistema locomotore era già preadattato e l'esoscheletro ha sicuramente giocato, almeno all'inizio, un ruolo importante. I poveri Vertebrati oltre al resto hanno dovuto modificare il sistema locomotore e gradualmente anche i tessuti epiteliali, con strutture annesse. Peccato che si conosca solo una piccola parte delle forme di vita estinte, soprattutto delle paleozoiche, e soprattutto ben poco della loro etologia/ecologia.
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Manna
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Inviato: 29/01/2012, 13:45 |
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Iscritto il: 30/09/2011, 0:13 Messaggi: 244 Località: Pigneto (MO)
Nome: Luca Manelli
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Domanda: rapporto chitina:fossilizzazione?
_________________ Luca Manelli
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Julodis
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Inviato: 29/01/2012, 16:48 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Manna ha scritto: Domanda: rapporto chitina:fossilizzazione?  Non ho capito cosa chiedi!
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Manna
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Inviato: 29/01/2012, 16:57 |
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Iscritto il: 30/09/2011, 0:13 Messaggi: 244 Località: Pigneto (MO)
Nome: Luca Manelli
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Intendevo come si comporta l'esoscheletro chitinoso in rapporto con la fossilizzazione.. se si ottengono fossili ben apprezzabili! 
_________________ Luca Manelli
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Julodis
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Inviato: 29/01/2012, 17:34 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Manna ha scritto: Intendevo come si comporta l'esoscheletro chitinoso in rapporto con la fossilizzazione.. se si ottengono fossili ben apprezzabili!  Allora, la chitina, benché molto resistente, non fossilizza benissimo (in confronto, ad esempio, alle ossa dei Vertebrati o ai gusci dei Molluschi), perchè è comunque una sostanza organica (per anni sono stato convinto che fosse una proteina, mentre tempo fa, grazie ad una discussione sul Forum, ho imparato che in realtà è un polisaccaride), e come tale, anche se lentamente, si decompone. Nella stragrande maggioranza dei casi, degli insetti morti dopo un po' non resta più niente (a parte quelli nelle collezioni, che possono durare anche per secoli, perchè tenuti al riparo da organismi che se ne nutrono, dall'umidità e dalla luce). I resti chitinosi in una foresta o in un prato o un deserto, scompaiono piuttosto velocemente e lo loro sostanze tornano in circolo. In condizioni particolari posso resistere e fossilizzare. Ora mi vengono in mente queste situazioni principali: 1 - veloce sedimentazione di materiali molto fini (argilla) sul fondo di bacini d'acqua dolce in condizioni di anossia. Si formano così argille, argille marnose e argille bituminose in grado di mantenere l'impronta anche di tessuti delicati. Qui vicino c'è un pacco di strati di diatomite (farina fossile) in cui speravo di trovare resti di insetti, ma ho trovato solo fossili vegetali. 2 - sedimenti di aree paludose e torbiere, che originano rocce molto scure, fino a nere, per l'elevata componente di origine organica, in cui possono essere abbondanti i resti di insetti (ne ho un pezzetto di 3-4 cm di lato, proveniente dagli USA, in cui si vedono i resti di 1-2 Dytiscidae e di diversi Hydrophilidae, molto ben conservati, benchè praticamente carbonizzati). 3 - Inclusioni in ambra. Sono i fossili meglio conservati, e rappresentano qualcosa di diverso. Mentre negli altri fossili le sostanze organiche vengono gradualmente sostituite da minerali o degradano semplificandosi, quelle in ambra restano praticamente invariate, quasi congelate. Tanto che a volte sarei quasi tentato di sciogliere l'ambra in alcool e preparare l'insetto su cartellino! Ma forse i singoli pezzi dell'esoscheletro si staccherebbero l'uno dall'altro.
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Manna
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Inviato: 29/01/2012, 18:35 |
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Iscritto il: 30/09/2011, 0:13 Messaggi: 244 Località: Pigneto (MO)
Nome: Luca Manelli
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Anni fa andai un paio di volte sulle coste polacche del Mar Baltico, e la mattina, trasportate dalle onde, si potevano rinvenire parecchie ambre in spiaggia, alcune addirittura con zanzare al loro interno (dovevi andarci alle 5 di mattina, dopo venivano tutte raccolte e vendute dai commercianti del lungomare), ma non mi sono mai chiesto se, sciogliendo l'ambra, l'insetto rimanga integro o si disintegri. Dobbiamo chiederlo a quelli di Jurassic Park.. 
_________________ Luca Manelli
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