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Julodis
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Inviato: 12/02/2012, 23:34 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ti assicuro che a molte delle tue ipotetiche domande si può rispondere anche senza un database. Ai tempi di noi poveri vecchietti i computer ce li sognavamo, eppure si andava avanti lo stesso. Io mi ricordo quasi tutti i dati importanti degli insetti che ho preso personalmente, soprattutto dei Buprestidi, che mi interessano maggiormente. Poi, se mi vengono dei dubbi, ci vuole molto poco a controllare in collezione, se è correttamente ordinata. I problemi li ho con gi esemplari ancora nei barattoli (magari da 20 anni) o nelle scatole "di magazzino", ovvero quelle in cui ammasso provvisoriamente gli esemplari preparati ma ancora non ordinati sistematicamente, che purtroppo attualmente sono una parte consistente della mia collezione. Un database con tutti i dati di ogni esemplare ammetto che mi piacerebbe molto averlo, ma considerando che dovrei costruirlo praticamente da zero (ho digitalizzato solo i dati di parte delle specie di Buprestidae, ma solo delle specie, non degli esemplari, di cui al massimo conosco il numero) e che in tutto, tra preparati e non, dovrebbero aggirarsi intorno ad almeno 300 - 400.000 esemplari, credo che lascerò l'incombenza ai posteri.
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Osmoderma
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Inviato: 12/02/2012, 23:54 |
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05 Messaggi: 216 Località: Padova
Nome: L. Alessandro Guariento
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Ma certo che si può fare lo stesso! Intendevo dire, perché non usare un sistema che renda tutto più ordinato e sicuro visto che ce l'abbiamo a disposizione? E poi il tempo passa e i dati ce li dimentichiamo, magari le cose più importanti le ricordiamo ma non potremo mai pretendere di ricordare su che pianta nutrice abbiamo trovato ogni esemplare, cosa stava facendo, e cosa abbiamo osservato di interessante. Poi comunque, dipende da persona a persona e ognuno sceglie ciò che pensa sia più corretto, per me tutto questo è importante, e conservare un esemplare senza tutto il suo corredo di informazioni è un esemplare "incompleto". Di sicuro quando capiterà di avere un centinaio di esemplari ancora da registrare me ne pentirò amaramente, questione di pro e contro.  Scusate per l'ostinazione 
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Seth
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Inviato: 13/02/2012, 0:20 |
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Iscritto il: 07/11/2010, 1:28 Messaggi: 379 Località: Dresano (MI)
Nome: Matteo Cuva
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Alla fine dipende da come uno ha "impostato" la propria collezione e ovviamente per chi, come me, è agli inizi sarà un lavoro più semplice perchè il numero degli esmplari è, per ora, abbastanza limitato. Dico la mia... presupponendo di avere una suddivisione logica delle cassette (es. geografica, per genere o per specie) si potrebbe dare un "nome" alla cassetta e nel foglio elettronico inserire il nome della cassetta e quindi tutti i suoi inquilini, magari numerati. Esempio pratico: il mio interesse è per i rappresentanti della famiglia Cetoniidae. Posso ipotizzare una suddivisione delle cassette in tribù, quindi Cetoniini, Goliathini, ecc. e un'ulteriore suddivisione all'interno della cassetta per specie o luogo di ritrovamento e quando le cassette saranno più di una si possono indicare con un numero progressivo (es. Cetoniini 1, 2, 3, ecc). A me questo pare un sistema abbastanza ordinato per come la vedo io, ma posso ovviamente essere smentito. 
_________________ Io una volta usavo il DDT contro gli insetti. Poi lo hanno vietato perché provoca il cancro. Io invece continuo ad usarlo, perché non mi frega un ciufolo di come muoiono...
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Julodis
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Inviato: 13/02/2012, 1:01 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Seth ha scritto: Esempio pratico: il mio interesse è per i rappresentanti della famiglia Cetoniidae. Posso ipotizzare una suddivisione delle cassette in tribù, quindi Cetoniini, Goliathini, ecc. e un'ulteriore suddivisione all'interno della cassetta per specie o luogo di ritrovamento e quando le cassette saranno più di una si possono indicare con un numero progressivo (es. Cetoniini 1, 2, 3, ecc). A me questo pare un sistema abbastanza ordinato per come la vedo io, ma posso ovviamente essere smentito.  Questo è ciò che si fa normalmente impostando una collezione sistematicamente. In genere si mette un cartellino sulla cassetta per indicare il contenuto, che sia famiglia, tribù, genere o specie. L'ideale sarebbero quelle cornicette metalliche in cui infilare cartellini rettangolari di carta, da sostituire quando necessario, ma ora sono difficili da trovare e presumo anche costosette, se ne servono molte, così ho ripiegato su dei portatarghette in plastica trasparente con un lato adesivo, che si attaccano sulla cassetta e poi ci si può mettere e togliere come si vuole la targhetta di cartoncino sottile. Si trovano, ad esempio, da Buffetti. Io uso questa misura.
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Pactolinus
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Inviato: 13/02/2012, 1:22 |
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10 Messaggi: 3603 Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
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Julodis ha scritto: L'ideale sarebbero quelle cornicette metalliche in cui infilare cartellini rettangolari di carta, da sostituire quando necessario, ma ora sono difficili da trovare e presumo anche costosette... Le trovi da Paradox (in fondo alla pagina) ma, a parte il prezzo, non ci sta un'etichetta con molto scritto! 
_________________ GiovanniPactolinus gigas (Paykull, 1811)
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Julodis
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Inviato: 13/02/2012, 1:30 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Pactolinus ha scritto: Le trovi da Paradox (in fondo alla pagina) ma, a parte il prezzo, non ci sta un'etichetta con molto scritto!  E' vero! Non le avevo viste. Ma comunque costano molto più di quelle di plastica, anche se sicuramente dureranno molto di più.
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Orotrechus
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Inviato: 13/02/2012, 10:09 |
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Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2105 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
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Premesso che ognuno è libero di fare quello che preferisce, ritengo che una collezione dovrebbe seguire la sistematica; collezioni in base alla località mi sembrano riduttive e spesso poco utili per studi scientifici. Su ogni cassetta incollo una cornicetta metallica con cartellino in cui scrivo la famiglia o il genere, in questo modo posso recuperare rapidamente quello che mi serve nelle oltre duecentocinquanta cassette, che per motivi di spazio non sono localizzate nella stessa stanza. Purtroppo non ho la collezione inserita in un database con tutti i dati di ogni esemplare, ma anch'io dovrei costruirlo praticamente da zero e quindi ormai non è un'impresa impossibile. Come Maurizio ho solo l'elenco delle specie e il numero di esemplari dei Trechini e dei Bathyscini. Per anni ho invece registrato su agende le uscite effettuate e i dati salienti; poi di norma preparo almeno un paio di esemplari di ogni specie catturata, lasciando il resto in alcool. Quello che conta maggiormente sono i dati riportati sotto il singolo esemplare, che spesso, se l'insetto non è stato raccolto da me, lasciano a desiderare. Numerare i singoli esemplari non lo trovo di senso, una collezione è sempre in movimento si inseriscono nuovi esemplari, si tolgono alcuni, si scambiano, ecc. ecc.. Concludendo per chi inizia o ha poco materiale: fatevi un database in cui inserire tutti i dati, preparate almeno un esemplare per specie catturata, sistemate i vostri reperti seguendo la sistematica e tenete conto che quello cxhe mettete in bustina non lo preparerete MAI (  ) e spesso lo ritroverete impreparabile, rovinato e magari attaccato dagli Antrenus  . Ciao Mario
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Osmoderma
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Inviato: 13/02/2012, 15:19 |
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05 Messaggi: 216 Località: Padova
Nome: L. Alessandro Guariento
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Cita: poi di norma preparo almeno un paio di esemplari di ogni specie catturata, lasciando il resto in alcool Per l'alcool vi trovate meglio con provette, vials, o eppendorf? Mettere tutto in congelatore è d'obbligo? Cita: tenete conto che quello cxhe mettete in bustina non lo preparerete MAI e spesso lo ritroverete impreparabile, rovinato e magari attaccato dagli Antrenus. Speriamo di no 
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Orotrechus
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Inviato: 13/02/2012, 15:56 |
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Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2105 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
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Avendone una scorta io uso le Vials, ma anche le normali provette vanno bene e non ho mai usato il congelatore. Ciao Mario
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Julodis
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Inviato: 13/02/2012, 18:26 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Osmoderma ha scritto: Cita: poi di norma preparo almeno un paio di esemplari di ogni specie catturata, lasciando il resto in alcool Per l'alcool vi trovate meglio con provette, vials, o eppendorf? Mettere tutto in congelatore è d'obbligo? Se li conservi in alcool in congelatore non serve. E' utile se si conservano gli esemplari freschi. In pratica, dopo averli catturati (da qualche ora a qualche settimana, secondo la necessità e il tempo disponibile) si mettono nel freezer o direttamente con la provetta/barattolo/contenitore di raccolta, o in provettine più piccole, magari già ripuliti e divisi per specie o gruppo (vanno benissimo anche le Eppendorf, che sono le più economiche), avendo cura di metterceli quando sono ancora mobidi. Quando si scongelano, dopo un mese come dopo 10 anni, tornano esattamente come quando erano stati messi in freezer, ed è facile prepararli. Per la conservazione in alcool l'unica cosa importante è che il contenitore tenga bene e non lo faccia evaporare lentamente. Orotrechus ha scritto: tenete conto che quello cxhe mettete in bustina non lo preparerete MAI (  ) e spesso lo ritroverete impreparabile, rovinato e magari attaccato dagli Antrenus Concordo in parte. E' vero che il materiale in bustina non lo preparerete mai, salvo casi particolari (lo prepareranno, eventualmente, quelli a cui lo manderete), ma se sono stati uccisi nel modo giusto, ammorbidendoli gli esemplari tornano preparabili, anche se a volte un po' meno facilmente che da freschi. Se imbustato e conservato bene non si rovina niente e gli antreni non ci arrivano. Poi molto dipende dalle condizioni ambientali. Io per anni non avevo mai avuto problemi. Poi un anno in cui mi hanno fatto dei lavori in casa (e per diversi mesi mi sono ritrovato con un tasso di umidità più alto del solito) è iniziata l'invasione e ho dovuto buttare almeno 1/4 di ciò che avevo in bustina. Si sono accaniti, come al solito, soprattutto sulle bestie più interessanti (tra cui un'intera scatola di Acanthcinus xanthoneurus ridotti in briciole!). Per debellarla c'è voluto parecchio tempo
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Osmoderma
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Inviato: 13/02/2012, 19:56 |
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05 Messaggi: 216 Località: Padova
Nome: L. Alessandro Guariento
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Cita: Se li conservi in alcool in congelatore non serve. Davvero? Eppure io ho letto che per prendersi le precauzioni necessarie per conservare il DNA (nel caso eventualmente servisse in futuro) fosse necessario il congelatore, è meglio lasciar stare oppure si può conservare ma va benissimo anche la temperatura ambiente? 
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Julodis
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Inviato: 13/02/2012, 22:47 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Osmoderma ha scritto: Cita: Se li conservi in alcool in congelatore non serve. Davvero? Eppure io ho letto che per prendersi le precauzioni necessarie per conservare il DNA (nel caso eventualmente servisse in futuro) fosse necessario il congelatore, è meglio lasciar stare oppure si può conservare ma va benissimo anche la temperatura ambiente?  Ma quando mai avevi parlato di analisi del DNA? In quel caso il discorso è diverso. Comunque (opinione personale) mi pare che tu ti stia preoccupando di tante di quelle cose che rischi di stufarti prima di cominciare.
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Osmoderma
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Inviato: 13/02/2012, 23:31 |
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Iscritto il: 05/05/2010, 13:05 Messaggi: 216 Località: Padova
Nome: L. Alessandro Guariento
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Cita: Comunque (opinione personale) mi pare che tu ti stia preoccupando di tante di quelle cose che rischi di stufarti prima di cominciare.  Si è vero è un difetto, io spesso sono eccessivamente perfezionista purtroppo perché de facto porta più danni che benefici. Ma non mi spavento, all'ossessione compensa anche la tenacia (anche quella un po' eccessiva), per cui non sono il principiante che si avvicina perché ha il periodo di semplice curiosità per qualcosa di diverso o di "biophilia" passeggera, cerco insetti dall'infanzia, li classifico dai quattordici anni, li studio dai sedici, adesso ne ho appena diciassette ma fidati, può succedere di tutto ma non corro il rischio di stufarmi, se no questa non si chiamerebbe passione.
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Orotrechus
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Inviato: 14/02/2012, 9:34 |
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Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2105 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
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Per il DNA occorre alcool assoluto, quindi dopo sono impreparabili, in questo caso ti consiglio di conservare uno o due esemplari per specie, mentre per il resto conservalo in bustine o in alcool a 65°. Ciao Mario
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Andricus
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Inviato: 16/02/2012, 0:54 |
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26 Messaggi: 5605 Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
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Anche io sto facendo un database degli esemplari nella mia collezione con i seguenti dati: Genere-Specie-Famiglia-Sottofamiglia-Tribù-Data-Stato-Regione-Provincia-Località-Coordinate-Ambiente-Pianta-Sesso-Note(comportamenti particolari, teratologie e altre cose degne di nota).
Io però non lo faccio per dare un ordine alla collezione(infatti non metto il cartellino con il numero identificativo), ma per avere una visione dei dati biologici delle varie specie(distribuzione, fenologia, ambienti...).
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