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Entomarci
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Inviato: 04/04/2012, 8:17 |
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02 Messaggi: 2264
Nome: Marcello Benelli
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Complimenti anche da parte mia! Anche se sono un cerambicidaro puro ormai, ricordo che quando iniziai a collezionare (e raccoglievo di tutto!) avrei ucciso per un callicnemis latrellei!!! Marcello
_________________ Marci "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo, S'i fosse vento, lo tempesterei, S'i fosse acqua, i' l'annegherei s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).
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f.izzillo
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Inviato: 04/04/2012, 8:20 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Quel qualcuno ci è tornato domenica mattina per vedere se c'erano esempari morti dalle notti precedenti, ma fin dai primi passi sulla sabbia ha visto che tirava una brutta aria: centinaia di Pimelia bipunctata brulicanti ovunque, per non parlare delle Tentyria italica e qualche Erodius, che ispezionavano tutta la spiaggia e il terreno retrostante. In un'oretta di ricerca dove avevo trovato le Calicnemis in attività una settimana prima, non ho visto un solo resto di insetto! Pimelia e Tentyria banchettavano pure con gli escrementi di cane. Mi sono dovuto accontentare di qualche Cicindela. Quindi i miei esemplari sono rimasti i tre dell'altra settimana. Se hai pazienza, probabilmente l'anno prossimo potrò trovarne altri. Altrimenti c'è qualcuno che conosci che qualche giorno fa ne ha presi parecchi morti su una spiaggia non lontana da dove li ho presi io.[/quote] Magari saranno uscite al crepuscolo!! Comunque va bene, aspetto pazientemente  [/quote] Ahi voglia ad aspettare! E' stato un caso in genere trova Coccinelle  . Ma in Campania c'è sta' bestia?
_________________ Francesco Izzillo
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Daniele Sechi
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Inviato: 04/04/2012, 8:50 |
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49 Messaggi: 5494 Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
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f.izzillo ha scritto: Cita: Cita: Quel qualcuno ci è tornato domenica mattina per vedere se c'erano esempari morti dalle notti precedenti, ma fin dai primi passi sulla sabbia ha visto che tirava una brutta aria: centinaia di Pimelia bipunctata brulicanti ovunque, per non parlare delle Tentyria italica e qualche Erodius, che ispezionavano tutta la spiaggia e il terreno retrostante. In un'oretta di ricerca dove avevo trovato le Calicnemis in attività una settimana prima, non ho visto un solo resto di insetto! Pimelia e Tentyria banchettavano pure con gli escrementi di cane. Mi sono dovuto accontentare di qualche Cicindela.
Quindi i miei esemplari sono rimasti i tre dell'altra settimana. Se hai pazienza, probabilmente l'anno prossimo potrò trovarne altri. Altrimenti c'è qualcuno che conosci che qualche giorno fa ne ha presi parecchi morti su una spiaggia non lontana da dove li ho presi io. Magari saranno uscite al crepuscolo!! Comunque va bene, aspetto pazientemente  Ahi voglia ad aspettare! E' stato un caso in genere trova Coccinelle  . Ma in Campania c'è sta' bestia? Credo di si, non so però quanto siano inquinate le foci in Campania Da INSECTA COLEOPTERA Paolo Audisio & Augusto Vigna Taglianti: " Delle due specie presenti in Italia, C. sardiniensis è endemica di Sardegna, mentre C. latreillei occupa la parte più orientale dell’areale, dalla costa occidentale del Mediterraneo a quella tirrenico-ionica dell’Italia (Sardegna esclusa)."
_________________  Daniele
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f.izzillo
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Inviato: 04/04/2012, 8:59 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Quindi i miei esemplari sono rimasti i tre dell'altra settimana. Se hai pazienza, probabilmente l'anno prossimo potrò trovarne altri. Altrimenti c'è qualcuno che conosci che qualche giorno fa ne ha presi parecchi morti su una spiaggia non lontana da dove li ho presi io.[/quote] Magari saranno uscite al crepuscolo!! Comunque va bene, aspetto pazientemente  [/quote] Ahi voglia ad aspettare! E' stato un caso in genere trova Coccinelle  . Ma in Campania c'è sta' bestia?[/quote] Credo di si, non so però quanto siano inquinate le foci in Campania Da INSECTA COLEOPTERA Paolo Audisio & Augusto Vigna Taglianti: " Delle due specie presenti in Italia, C. sardiniensis è endemica di Sardegna, mentre C. latreillei occupa la parte più orientale dell’areale, dalla costa occidentale del Mediterraneo a quella tirrenico-ionica dell’Italia (Sardegna esclusa)."[/quote] Bene, se capito su una spiaggia ci do una occhiata attenta. Ho verificato che alla fine l'inquinamenton incide fino ad un certo punto per alcune bestie...vedremo.
_________________ Francesco Izzillo
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gomphus
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Inviato: 04/04/2012, 10:28 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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ciao franco Daniele Sechi ha scritto: ... Son convinto che l'unico pericolo per le popolazioni di Calicnemis sia l'inquinamento dei fiumi... ho qualche dubbio  ... questo può valere per aree protette e al riparo dalla devastazione ambientale, ma in generale io sospetto che il principale fattore di rischio, e quello che ne ha determinato l'attuale rarità e localizzazione, sia la "sistemazione" e "valorizzazione" delle spiagge quindi, circa la possibilità almeno teorica che la Calicnemis si trovi dalle tue parti, tutto sta a sapere se c'è ancora qualche spiaggia degna di questo nome  ...
_________________ ***************** maurizio
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Effe Esse
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Inviato: 04/04/2012, 10:39 |
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Iscritto il: 17/12/2009, 19:19 Messaggi: 571 Località: Miane (TV)
Nome: Franco Sandel
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Pienamente d'accordo, ne so qualcosa sulle nostre spiagge Venete, in inverno percorse dalle ruspe per movimentare la sabbia che altrimenti viene erosa, in estate calpestate da migliaia di bagnati. Cosa pretendiamo che viva ormai sulle nostre spiagge ???
_________________ Effe Esse
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f.izzillo
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Inviato: 04/04/2012, 10:52 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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gomphus ha scritto: ciao franco Daniele Sechi ha scritto: ... Son convinto che l'unico pericolo per le popolazioni di Calicnemis sia l'inquinamento dei fiumi... ho qualche dubbio  ... questo può valere per aree protette e al riparo dalla devastazione ambientale, ma in generale io sospetto che il principale fattore di rischio, e quello che ne ha determinato l'attuale rarità e localizzazione, sia la "sistemazione" e "valorizzazione" delle spiagge
quindi, circa la possibilità almeno teorica che la Calicnemis si trovi dalle tue parti, tutto sta a sapere se c'è ancora qualche spiaggia degna di questo nome  ... Ciao Maurizio, intendevo qualcosa del genere quando dicevo a Daniele che l'inquinamento c'entra fino a un certo punto. Da noi ci sono molte spiagge che non vengono pulite affatto! inoltre la fauna possiede risorse insospettabili! Ti faccio un esempio. Ho frequentato per anni, un amico aveva la barca e andavamo a fare immersioni, una spiaggetta a Bacoli che si chiama "porto Garibaldi". Piccolissima e antropizzatissima, con stabilimento su palafitte, barche e gente dappertutto, calpestatissima e sufficientemente inquinata da rimessaggio barche, rifiuti, residui di carburante e vernici, cani, ristoranti, sgrassatori ed altro che sicuramente non ricordo. Ebbene, ci volavano tranquillamente le Cicindele! 
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 04/04/2012, 21:33 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Il problema di queste bestie sono le esigenze delle larve, che a quanto pare vivono nel legno spiaggiato coperto dalla sabbia e che per questo resta umido. Finchè resta legno sul litorale, c'è la possibilità che sopravviva anche questo insetto, altrimenti c'è poco da fare. Per questo bisogna cercare zone relativamente abbandonate, spiagge non pulite, dove si ammassano tronchi, che poi col tempo restano sepolti dalla sabbia, soprattutto vicino alle foci dei fiumi, dove ovviamente c'è maggiore apporto di legna ogni anno, con le piene. E forse anche le condizioni fisico-chimiche o granulometriche del substrato possono essere più idonee. Per le cicindele litoranee, ci sono meno problemi. Hanno qualche possibilità di sopravvivenza in più (e poi, se ci sono, sono molto più facili da trovare). Francesco, sarebbe ora che cominciassi a fare le citazioni come si deve! 
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f.izzillo
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Inviato: 05/04/2012, 8:07 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Julodis ha scritto: Il problema di queste bestie sono le esigenze delle larve, che a quanto pare vivono nel legno spiaggiato coperto dalla sabbia e che per questo resta umido. Finchè resta legno sul litorale, c'è la possibilità che sopravviva anche questo insetto, altrimenti c'è poco da fare. Per questo bisogna cercare zone relativamente abbandonate, spiagge non pulite, dove si ammassano tronchi, che poi col tempo restano sepolti dalla sabbia, soprattutto vicino alle foci dei fiumi, dove ovviamente c'è maggiore apporto di legna ogni anno, con le piene. E forse anche le condizioni fisico-chimiche o granulometriche del substrato possono essere più idonee.
Per le cicindele litoranee, ci sono meno problemi. Hanno qualche possibilità di sopravvivenza in più (e poi, se ci sono, sono molto più facili da trovare).
Francesco, sarebbe ora che cominciassi a fare le citazioni come si deve! :to: Il problema mi sembrava essere se l'inquinamento incidesse ed eventualmente quanto! Non se alcuni insetti fossero più o meno facili da trovare!!! 
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 05/04/2012, 9:00 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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f.izzillo ha scritto: Julodis ha scritto: Il problema di queste bestie sono le esigenze delle larve, che a quanto pare vivono nel legno spiaggiato coperto dalla sabbia e che per questo resta umido. Finchè resta legno sul litorale, c'è la possibilità che sopravviva anche questo insetto, altrimenti c'è poco da fare. Per questo bisogna cercare zone relativamente abbandonate, spiagge non pulite, dove si ammassano tronchi, che poi col tempo restano sepolti dalla sabbia, soprattutto vicino alle foci dei fiumi, dove ovviamente c'è maggiore apporto di legna ogni anno, con le piene. E forse anche le condizioni fisico-chimiche o granulometriche del substrato possono essere più idonee.
Per le cicindele litoranee, ci sono meno problemi. Hanno qualche possibilità di sopravvivenza in più (e poi, se ci sono, sono molto più facili da trovare).
Francesco, sarebbe ora che cominciassi a fare le citazioni come si deve! :to: Il problema mi sembrava essere se l'inquinamento incidesse ed eventualmente quanto! Non se alcuni insetti fossero più o meno facili da trovare!!!  Per il fatto dell'inquinamento, ti ho risposto prima. Non è tanto questo il problema, quanto la "pulizia" delle spiagge. Apparentemente, la presenza di schifezze varie non incide più di tanto sull'entomofauna, (ovvio che se la sabbia è impregnata di catrame e di nafta, qualche effetto deleterio lo ha sicuramente) mentre il continuo rivoltare e spostare la sabbia, asportando i tronchi spiaggiati, come avviene nelle zone balneari, incide molto sulle Calicnemis, probabilmente meno sulle Cicindele (anche se ovviamente ne risentono anche loro). La frase che hai sottolineato era semplicemente riferita al fatto che una bestia attiva di giorno, che vola in bella vista sul bagnasciuga, per diversi mesi all'anno, si vede sicuramente più facilmente, se c'è, di una attiva solo dopo il tramonto, per pochi minuti, che vola velocissima anche ad una certa altezza e poco dopo sparisce sotto la sabbia, per pochissimi giorni all'anno. Credo che anche in Campania sia possibile trovare questa bestia. Basta trovarsi nei posti adatti al momento giusto. Altrimenti, salvo fortuiti ritrovamente di resti, è impossibile accorgersi della sua presenza.
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Julodis
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Inviato: 05/04/2012, 9:13 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ad esempio, io farei una capatina alla foce del Volturno, sulla sinistra del fiume. Non si sa mai.
Ma potrebbero bastare anche ambienti molto più limitati e marginali, come la foce del Trimoletto, dalla parti di Baia Domizia, tra le case e gli stabilimenti balneari
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f.izzillo
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Inviato: 05/04/2012, 9:26 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Julodis ha scritto: Ad esempio, io farei una capatina alla foce del Volturno, sulla sinistra del fiume. Non si sa mai.
Ma potrebbero bastare anche ambienti molto più limitati e marginali, come la foce del Trimoletto, dalla parti di Baia Domizia, tra le case e gli stabilimenti balneari Professore, ma adesso mi volete anche suggerire i siti "possibili" in Campania? State esagerando! 
_________________ Francesco Izzillo
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f.izzillo
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Inviato: 05/04/2012, 10:03 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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f.izzillo ha scritto: Julodis ha scritto: Ad esempio, io farei una capatina alla foce del Volturno, sulla sinistra del fiume. Non si sa mai.
Ma potrebbero bastare anche ambienti molto più limitati e marginali, come la foce del Trimoletto, dalla parti di Baia Domizia, tra le case e gli stabilimenti balneari Professore, ma adesso mi volete anche suggerire i siti "possibili" in Campania? State esagerando!  ...e poi perchè riva sinistra del Volturno che è tutto in Campania? Semmai riva sinistra del Garigliano la cui riva destra cade in territorio laziale! 
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 05/04/2012, 11:08 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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f.izzillo ha scritto: ...e poi perchè riva sinistra del Volturno che è tutto in Campania? Semmai riva sinistra del Garigliano la cui riva destra cade in territorio laziale!  Ma hai visto che c'è sulla riva destra del Volturno? Poi, se vuoi metterti a cercare nelle case, accomodati pure!
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f.izzillo
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Inviato: 05/04/2012, 11:26 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Julodis ha scritto: f.izzillo ha scritto: ...e poi perchè riva sinistra del Volturno che è tutto in Campania? Semmai riva sinistra del Garigliano la cui riva destra cade in territorio laziale!  Ma hai visto che c'è sulla riva destra del Volturno? Poi, se vuoi metterti a cercare nelle case, accomodati pure! Si, lo sapevo; ma nelle striscette di sabbia vicino al mare/fiume ci può comunque essere fauna. Ciao.
_________________ Francesco Izzillo
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