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Julodis
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Inviato: 28/08/2012, 22:22 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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coleottero_96 ha scritto: grazie a tutti per le utili risposte ma una volta messi gli insetti nelle "bustine" dove metto quest'ultime? Finchè non sono secchi, ti consiglio di tenere le bustine in un sacchetto di carta tipo quelli del pane, o in una scatola di cartone, come quelle per le scarpe. Una volta che sono ben secchi, puoi mettere le bustine in scatole di plastica che chiudano ermeticamente (quelle per gli alimenti vanno benissimo), e tenerceli indefinitamente.
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f.izzillo
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Inviato: 28/08/2012, 22:32 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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coleottero_96 ha scritto: grazie a tutti per le utili risposte ma una volta messi gli insetti nelle "bustine" dove metto quest'ultime? Sempre sott'olio insieme ai carciofini;  bada però, ricordati di togliere le bustine quando li estrarrai dall'olio per "usarli"!  C'è poco da fare: ogni sistema ha i suoi inconvenienti... 
_________________ Francesco Izzillo
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eurinomio
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Inviato: 28/08/2012, 23:26 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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coleottero_96 ha scritto: grazie a tutti per le utili risposte ma una volta messi gli insetti nelle "bustine" dove metto quest'ultime? intanto che gli insetti sono freschi in una scatola di cartone, quando sono perfettamente essiccati li puoi riporre in una qualiasi scatola di plastica ermetica...quelle dei gelati vanno benissimo.
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Apoderus
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Inviato: 29/08/2012, 9:47 |
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01 Messaggi: 6163 Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
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Se non ho letto male, non è stato dato il consiglio che a me pare più semplice. A maggio ho raccolto parecchi coleotteri all'isola d'Elba. Appena raccolti li ho messi, come sono solito fare, in flaconi col tappo a vite (alcuni col doppio tappo) contenenti sughero e poche gocce di etere. Alcuni li ho aperti per preparare gli esemplari nei giorni seguenti. Altri li sto aprendo in questi giorni: gli esemplari sono perfettamente morbidi e, anzi, più facili da preparare perchè meno elastici. Uso da sempre questo sistema, mi è capitato di preparare esemplari anche dopo molti mesi senza mai riscontrare muffe o danni agli insetti. 
_________________
Silvano
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Maura
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Inviato: 29/08/2012, 12:08 |
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Iscritto il: 09/07/2011, 13:43 Messaggi: 2210 Località: Marmirolo (MN)
Nome: Maura Bocci
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Anche io sto stoccando insetti da determinare con calma nei lunghi mesi invernali... anche se non so di quale anno  ... quindi, in previsione di una conservazione a tempo indeterminato, ho adottato la tecnica dell'aceto e sale al 9% in semplici provette come quelle usate per gli esami delle urine. In ogni provetta metto ovviamente tutti gli esemplari raccolti lo stesso giorno nella medesima località: sono sempre pronti per essere preparati (basta avere l'accortezza di risciacquarli altrimenti quando si asciugano possono formarsi piccoli cristalli di sale) e il contenuto delle provette è abbastanza visibile così che si possa rintracciare un esemplare che ci interessa con facilità. Gli insetti raccolti già da mesi si stanno conservando bene (l'unico problema l'ho avuto con degli immaturi di forficula che si sono praticamente dissolti). Quelli presi in trappole dolci possono tendere a fermentare, forse perchè il lavaggio non è stato fatto alla perfezione, in quel caso aumento un po' il grado alcolico aggiungendo qualche goccia di alcol etilico. Ho scelto questo metodo perchè mi sembra il più economico e ordinato (in qualunque laboratorio analisi si trovano facilmente anche i supporti in polistirolo per tenere in piedi le provette)... e spero che si dimostri anche valido nel tempo.
_________________ Maura (Mitakuye oyasin)
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f.izzillo
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Inviato: 29/08/2012, 13:16 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Maura ha scritto: Anche io sto stoccando insetti da determinare con calma nei lunghi mesi invernali... anche se non so di quale anno  ... quindi, in previsione di una conservazione a tempo indeterminato, ho adottato la tecnica dell'aceto e sale al 9% in semplici provette come quelle usate per gli esami delle urine. In ogni provetta metto ovviamente tutti gli esemplari raccolti lo stesso giorno nella medesima località: sono sempre pronti per essere preparati (basta avere l'accortezza di risciacquarli altrimenti quando si asciugano possono formarsi piccoli cristalli di sale) e il contenuto delle provette è abbastanza visibile così che si possa rintracciare un esemplare che ci interessa con facilità. Gli insetti raccolti già da mesi si stanno conservando bene (l'unico problema l'ho avuto con degli immaturi di forficula che si sono praticamente dissolti). Quelli presi in trappole dolci possono tendere a fermentare, forse perchè il lavaggio non è stato fatto alla perfezione, in quel caso aumento un po' il grado alcolico aggiungendo qualche goccia di alcol etilico. Ho scelto questo metodo perchè mi sembra il più economico e ordinato (in qualunque laboratorio analisi si trovano facilmente anche i supporti in polistirolo per tenere in piedi le provette)... e spero che si dimostri anche valido nel tempo. Si anche i sotto aceto non sono male...ma io preferisco i sotto olio 
_________________ Francesco Izzillo
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Daniele Maccapani
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Inviato: 29/08/2012, 13:26 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Ci avrei scommesso che l'Izzillo commentava in qualche modo  ! Comunque la tecnica dei sott'aceti mi piace... Soprattutto perchè decisamente più economica dell'uso dell'alcol  ! Però non ho capito se è affidabile con tutti gli insetti, o magari solo con i coleotteri (che poi sono quasi gli unici che raccolgo, quindi il problema mi riguarda relativamente  ). 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Maura
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Inviato: 29/08/2012, 13:55 |
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Iscritto il: 09/07/2011, 13:43 Messaggi: 2210 Località: Marmirolo (MN)
Nome: Maura Bocci
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f.izzillo ha scritto: Si anche i sotto aceto non sono male...ma io preferisco i sotto olio   mi permetto di dissentire... meglio di tutto è in agrodolce  Daniele Maccapani ha scritto: Comunque la tecnica dei sott'aceti mi piace... Soprattutto perchè decisamente più economica dell'uso dell'alcol  ! Però non ho capito se è affidabile con tutti gli insetti, o magari solo con i coleotteri (che poi sono quasi gli unici che raccolgo, quindi il problema mi riguarda relativamente  ). Io ci sto mettendo di tutto (tranne ovviamente i lepidotteri, e i curculionidi più pulverulenti... che non ho comunque capito come si faccia a prepararli senza rovinare la copertura polverosa). Comunque anche di questo si era parlato estesamente in qualche altra discussione.
_________________ Maura (Mitakuye oyasin)
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f.izzillo
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Inviato: 29/08/2012, 14:08 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Maura ha scritto: f.izzillo ha scritto: Si anche i sotto aceto non sono male...ma io preferisco i sotto olio  mi permetto di dissentire... meglio di tutto è in agrodolce  Daniele Maccapani ha scritto: Comunque la tecnica dei sott'aceti mi piace... Soprattutto perchè decisamente più economica dell'uso dell'alcol  ! Però non ho capito se è affidabile con tutti gli insetti, o magari solo con i coleotteri (che poi sono quasi gli unici che raccolgo, quindi il problema mi riguarda relativamente  ). Io ci sto mettendo di tutto (tranne ovviamente i lepidotteri, e i curculionidi più pulverulenti... che non ho comunque capito come si faccia a prepararli senza rovinare la copertura polverosa). Comunque anche di questo si era parlato estesamente in qualche altra discussione. La famosa terza via  va bè, de gustibus... 
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 29/08/2012, 14:42 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maura ha scritto: i curculionidi più pulverulenti... che non ho comunque capito come si faccia a prepararli senza rovinare la copertura polverosa). Per quelli ci vorrebbe la telecinesi. Basta toccarli e perdono il colore!
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eurinomio
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Inviato: 29/08/2012, 15:15 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Apoderus ha scritto: Appena raccolti li ho messi, come sono solito fare, in flaconi col tappo a vite (alcuni col doppio tappo) contenenti sughero e poche gocce di etere. Alcuni li ho aperti per preparare gli esemplari nei giorni seguenti. Altri li sto aprendo in questi giorni: gli esemplari sono perfettamente morbidi e, anzi, più facili da preparare perchè meno elastici. Uso da sempre questo sistema, mi è capitato di preparare esemplari anche dopo molti mesi senza mai riscontrare muffe o danni agli insetti. il sistema delle bustine, secondo me e specialmente per le bestie più grandi, ha il vantaggio di favorire la fuoriuscita di grasso e porcherie varie e di favorire, quando si decide di preparare gli insetti, un'essiccazione velocissima,,,cosa che non può avvenire con esemplari freschi (che spesso, mentre seccano, tendono anche a "muoversi") Maura ha scritto: ...ho adottato la tecnica dell'aceto e sale al 9% in semplici provette come quelle usate per gli esami delle urine.... gli esemplari tenderanno probabilmente, una volta tolti dai flaconi, ad evidenziare delle fastidiose incrostazioni di sale, difficili da togliere alle specie più piccole e delicate...dovrai spennellarle a lungo con prodotti tipo etere acetico. piuttosto del sale aggiungerei dell'acetone all'aceto (favorendo così anche lo sgrassamento). 
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Julodis
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Inviato: 29/08/2012, 15:30 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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eurinomio ha scritto: spesso, mentre seccano, tendono anche a "muoversi" Zombiebug! eurinomio ha scritto: fastidiose incrostazioni di sale, difficili da togliere alle specie più piccole e delicate E' sufficiente tenerle per un po' immerse in abbondante acqua, meglio se tiepida.
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eurinomio
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Inviato: 29/08/2012, 16:36 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Julodis ha scritto: ... Zombiebug!  Julodis ha scritto: E' sufficiente tenerle per un po' immerse in abbondante acqua, meglio se tiepida. non funziona sempre...su alcuni esemplari di Trechini rimasti per 2/3 mesi nell'acqua salata delle trappole, non puliti adeguatamente prima della preparazione, ho dovuto (ultima ratio) dopo infinite spennellate ed immersione in vari liquidi tra cui anche acqua tiepida, togliere le incrostazioni di sale dalla base delle antenne con spilli 00, rischiando pure di fare danni...altri li ho lasciati come erano per non romperli. c'è da dire che la maggior parte delle suddette incrostazioni si vedono bene solo al microscopio. 
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Julodis
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Inviato: 29/08/2012, 17:17 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Se erano così dure da togliersi, credo che non fossero semplici incrostazioni di sale (inteso come cloruro di sodio), perchè questo in acqua calda dovrebbe sciogliersi facilmente. Più probabile che fossero di carbonato di calcio o di qualche altro sale che si è formato per reazione tra le sostanze presenti nella trappola (comprese quelle contenute negli insetti). Probabilmente si è formato qualche sale insolubile, o pochissimo solubile. In quei casi si può fare un tentativo con breve immersione in normale acido cloridrico commerciale (anche noto come acido muriatico), e successivo lavaggio in acqua. Non ne sono sicuro, ma mi pare che gli insetti si liberino dell'azoto sotto forma di acido urico, come i rettili e gli uccelli. Questo, in soluzione nel liquido della trappola, potrebbe magari formare degli urati che cristallizzano, e dovrebbero essere poco solubili.
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Sleepy Moose
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Inviato: 29/08/2012, 17:37 |
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Iscritto il: 21/05/2010, 23:05 Messaggi: 2978 Località: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
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Maura ha scritto: ... quindi, in previsione di una conservazione a tempo indeterminato, ho adottato la tecnica dell'aceto e sale al 9% in semplici provette come quelle usate per gli esami delle urine.......... Giusto per evitare errori, la percentuale giusta dovrebbe essere del 9 per mille (e non 9%). Infatti vanno messi 9 gr. per litro di aceto. 
_________________ Carlo Massarone
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