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Nomas
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Inviato: 15/09/2012, 15:01 |
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Iscritto il: 17/07/2011, 15:03 Messaggi: 411 Località: Abbiategrasso
Nome: Renato Regalin
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Velvet Ant
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Inviato: 15/09/2012, 15:38 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Un passo davvero importante che, prima o poi, anche le altre riviste scientifiche di settore dovranno a mio avviso compiere. Mi chiedo però quanto sia...indolore e quali effetti provocherà nel medio-lungo periodo. Mi spiego. La società entomologica italiana conta, fra i suoi abbonati, moltissimi "dilettanti" (o "non strutturati", come preferisco chiamarli), sparsi in tutta la penisola e isole comprese La quota sociale che ciascuno degli iscritti versa ogni anno è stata fino ad oggi, per così dire, "ricompensata" dall'uscita del bollettino (e delle Memorie) che solo i soci ricevevano periodicamente. Ma ora che tutti gli articoli possono essere liberamente consultabili e scaricabili on line questa esclusiva in qualche modo si perde. Dunque, a meno di non essere così fortunati come il nostro Giovanni ( Pactolinus) che, abitando a Genova, può partecipare alle riunioni settimanali della Società e consultarne la magnifica Biblioteca, oltre ad incontrarsi con tanti cari amici entomologi che in quella magnifica città pure vivono, per il socio distante qualche centinaio (o un migliaio  ) di chilometri non resta che soffrire in silenzio. Naturalmente questa mia riflessione va estesa a tutte le altre piccole o grandi realtà di questo tipo presenti in Italia e che sopravvivono grazie soprattutto alle quote sociali versate dagli iscritti. Chi pagherà i costi di questa, ormai inarrestabile, rivoluzione tecnologica?
_________________ Marcello Romano
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Mimmo011
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Inviato: 15/09/2012, 16:18 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Velvet Ant ha scritto: Chi pagherà i costi di questa, ormai inarrestabile, rivoluzione tecnologica? Secondo me bisogna fare due conti! La stampa e la spedizione delle copie ha un certo costo, quanti dei non strutturati invece non si iscriverà più? Se le perdite della mancata iscrizione supera il risparmio per la stampa e spedizione.........allora è stata una scelta giusta! Perchè penso che gli entomologi strutturati continuino ad iscriversi! Però avendo tutto open-access hai una visibilità molto maggiore!! Potrebbero mettere ben in evidenza sul sito la possibilità di fare delle donazioni volontarie per aiutare l'associazione! Io una 10 euro l'anno la potrei dare volentieri!
_________________ Saluti Mimmo
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Hemerobius
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Inviato: 15/09/2012, 16:42 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Finalmente  , erano anni che battevo 'sto chiodo. Si vede che la nuova dirigenza ha finalmente compreso che era un passo necessario. Perché ci si dovrebbe iscrivere? Intanto per poter pubblicare! Esistono nel mondo esempi "preclari" di società floride con "journals" super-prestigiosi. Basta guardare la Entomological Society of Florida a cui mi sono iscritto anche io (40$ annui non molto) per poter pubblicare sul Florida Entomologist (pagando anche una quota supplettiva) che, pur essendo un giornalaccio (  ), possiede un Impact Factor alto. Sto parlando della Florida, non degli interi USA la cui Società Entomologica produce alcune delle riviste più prestigiose ed importanti al mondo, più un bellissimo Bollettino per i soci di tipo più divulgativo, discorsivo, esplicativo o che affronta problemi generali (etici, terminologici, organizzativi). Pochi giorni fa sconsigliavo ad un amico di scegliere la SEI per pubblicare un articolo. Oggi non forse non lo farei più! Ciao Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Velvet Ant
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Inviato: 15/09/2012, 16:52 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:30 Messaggi: 7102 Località: Capaci (Pa)
Nome: Marcello Romano
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Hemerobius ha scritto: Perché ci si dovrebbe iscrivere? Intanto per poter pubblicare! Faccio l'avvocato del diavolo, anche se sono felicissimo pure io per questa saggia decisione della SEI e continuerò ad esserne Socio a vita Dal sito della SEI: Linee guida per gli autori La Società Entomologica Italiana pubblica contributi scientifici originali su Arthropoda, con particolare riferimento alle forme terrestri e d’acqua dolce, presentati da membri della Società. Potranno essere accolti lavori di non soci se giudicati di particolare interesse.
_________________ Marcello Romano
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Hemerobius
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Inviato: 15/09/2012, 17:21 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Speriamo leggano questa tua segnalazione ! Magari il segretario, che ogni tanto passa anche di qui  ! Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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hutia
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Inviato: 15/09/2012, 18:19 |
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si è giusto mettere le opere elettroniche ma se si perde il cartaceo totalmente io non ho più vantaggi e mi cancello dalla SEI...che vantaggio ho a pagare se poi non ricevo nulla?
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Nomas
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Inviato: 15/09/2012, 18:45 |
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Iscritto il: 17/07/2011, 15:03 Messaggi: 411 Località: Abbiategrasso
Nome: Renato Regalin
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Heterobius ha detto: "un bellissimo Bollettino per i soci di tipo più divulgativo, discorsivo, esplicativo o che affronta problemi generali (etici, terminologici, organizzativi)". Chiedo venia ma non ho ancora imparato ad inserire la finestella con le citazioni Roberto hai messo il dito nella piaga, ciò che manca realmente in Italia è un periodico di tipo più divulgativo. Uno strumento di divulgazione seria per gli entomologi più giovani, dilettanti, curiosi di cose entomologiche, naturalisti, ecc. ecc. Che parli sì dei problemi generali, ma soprattutto del variegato mondo dell’entomologia in forma divulgativa. Un periodico ricco d’informazioni pratiche per la raccolta, la preparazione, lo studio degli insetti, tecniche fotografiche e molto altro. Naturalmente il tutto arricchito da una bell’iconografia. In Italia le riviste che pubblicano articoli scientifici entomologici non mancano di certo, anche se negli ultimi anni alcune hanno dovuto cessare le pubblicazioni a causa degli elevati costi di stampa e di spedizione. Manca il periodico divulgativo e di tale mancanza ne approfittano anche certe riviste pseudo-scientifiche che si trovano in edicola con articoli spesso scritti dalle loro stesse redazioni, farciti di vere boiate, oppure tradotti male dagli articoli originali in lingua. Alla lacuna di una rivista divulgativa sopperisce per molti versi il FEI, con animo nobile, ma l’esigenza di un periodico divulgativo è veramente sentita da più fronti.
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Mimmo011
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Inviato: 15/09/2012, 19:07 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Nomas ha scritto: Uno strumento di divulgazione seria per gli entomologi più giovani, dilettanti, curiosi di cose entomologiche, naturalisti, ecc. ecc. Che parli sì dei problemi generali, ma soprattutto del variegato mondo dell’entomologia in forma divulgativa. Un periodico ricco d’informazioni pratiche per la raccolta, la preparazione, lo studio degli insetti, tecniche fotografiche e molto altro. Naturalmente il tutto arricchito da una bell’iconografia.
A grandi linee è la descrizione di questo forum!!!! Con l'aggiunta della Check-list questo forum è quasi perfetto!! 
_________________ Saluti Mimmo
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Hemerobius
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Inviato: 15/09/2012, 19:34 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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hutia ha scritto: si è giusto mettere le opere elettroniche ma se si perde il cartaceo totalmente io non ho più vantaggi e mi cancello dalla SEI...che vantaggio ho a pagare se poi non ricevo nulla? Data per irreversibile (come spero vivamente) la scelta dell'on-line, anche questa tua affermazione (e la conseguente risposta) dovrebbe essere una delle preoccupazioni della dirigenza SEI. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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Hemerobius
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Inviato: 15/09/2012, 19:44 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Nomas ha scritto: ... Manca il periodico divulgativo e di tale mancanza ne approfittano anche certe riviste pseudo-scientifiche che si trovano in edicola con articoli spesso scritti dalle loro stesse redazioni, farciti di vere boiate, oppure tradotti male dagli articoli originali in lingua. Alla lacuna di una rivista divulgativa sopperisce per molti versi il FEI, con animo nobile, ma l’esigenza di un periodico divulgativo è veramente sentita da più fronti. Ci penso spesso, parliamone tutti insieme, ma non a Modena dove siete tutti "aquilati" (dall'inglese eager  ) per gli insetti in vendita/scambio. Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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hutia
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Inviato: 15/09/2012, 20:11 |
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Hemerobius ha scritto: anche questa tua affermazione (e la conseguente risposta) dovrebbe essere una delle preoccupazioni della dirigenza SEI dovrebbe visto che già lo sanno ma tanto stai tranquillo che la mia è una battaglia contro i mulini a vento
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marsal
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Inviato: 06/11/2012, 17:30 |
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Iscritto il: 31/12/2009, 1:47 Messaggi: 900 Località: Bellano (LC)
Nome: Martino Salvetti
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Per quanto riguarda la possibilità di pubblicare su una rivista anche articoli di carattere più divulgativo, oltre che quelli più scientifici, mi permetto di segnalare la rivista degli amici romagnoli: il Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna e il relativo Notiziario della SOCIETA' PER GLI STUDI NATURALISTICI DELLA ROMAGNA , che a mio avviso sono IMPAREGGIABILI e anche migliori di periodici più blasonati, specialmente per gli articoli che trattano di ecologia o semplicemente articoli "leggeri" ma comunque seri dal punto di vista scientifico. Provare per credere 
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dorbodervus
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Inviato: 07/12/2012, 15:35 |
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Iscritto il: 02/10/2009, 17:40 Messaggi: 924 Località: Osimo
Nome: Alberto Strocchi
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Ottima iniziativa annunciata e finalmente realizzata. A suo tempo venne chiesto un parere sull'iniziativa ed io espressi il mio favorelissimo per i mille vantaggi (non solo economici) per la Società e soprattutto per gli usufruitori. Espressi altresì parere favorevole al mantenimento della forma cartacea per altri mille motivi. - La carta, se tenuta bene, è quasi eterna. - I computer e periferiche varie, cambiano rendendo inleggibili i documenti vecchi; i CD si deteriorano e si rendono inleggibili o irriconoscibili, i sftware sono in continua espansione e a volte danno problemi; ... Oltre a ciò speravo anche che - vista la disponibilità di spazio virtuale a costo 0, si arrivasse finalmente a vedere gli articoli scritti su due colonne: una in inglese e l'altra in ITALIANO ... (per gli "ignoranti" come me) Sarà ... io continuo a sperare. Alberto
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