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Cebrio (Tibesia) elenae Fairmaire, 1882 (cf.) - Elateridae Cebrioninae

VII.2013 - TUNISIA - EE, Cap Serrat


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MessaggioInviato: 08/07/2014, 17:36 
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Nome: Guido Sabatinelli
Caro Roberto a tutti questi Cebrio che raccolgo al nord in Tunisia si riesce a dare un nome?
Gli esemplari te li ho gia' inviati in studio l'altro anno.
Ciao, Guido


15 mm.JPG


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Guido Sabatinelli
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 Oggetto del messaggio: Re: Cebrio - Tunisia
MessaggioInviato: 08/07/2014, 17:59 
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57
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Guido Sabatinelli ha scritto:
Caro Roberto a tutti questi Cebrio che raccolgo al nord in Tunisia si riesce a dare un nome?

Ciao Guido, si riesce ma con difficoltà; come ti avevo accennato in privato tempo fa si tratta probabilmente di Cebrio elenae Fairmaire, 1882. Per esserne sicuro vorrei però visionare il materiale tipico. La specie è stata descritta di Gammarth, quindi a circa 20 km a nord di Tunisi. La località non dista tantissimo da Cap Serrat, siamo a un centinaio di chilometri in linea d’aria e anche l’ambiente, in prossimità del mare e con zone umide, pare equiparabile. Ho qualcosa di affine dalla zona di Hammamet ma in pochi esemplari e non so se si tratti di una specie riferibile a C. elenae o qualche altra cosa.
Invece altre specie che ho di Tunisia, ben diverse da questa e probabilmente inedite, sono presenti in alcune località nel Governatorato di Kasserine (quindi una zona interna, al confine con l'Algeria).
In conclusione direi di taxarlo come Cebrio elenae Fairmaire, 1882 (cf.).

Forse non è inutile spendere qualche parola sul personaggio a cui la specie venne dedicata: contrariamente a quanto si potrebbe intuitivamente pensare non si tratta di una donna, ma di Pier Francesco Elena, avvocato ed entomologo che lavorava a Tunisi e che nei dintorni di tale città raccolse materiale zoologico dal 1882 al 1884. Morì prematuramente per un incidente. Su questo personaggio ci offre qualche notizia Raffaello Gestro che così scrive:

«Una delle ultime conoscenze fatte a Tunisi fu quella di F. P. Elena che esercitava colà con successo l’avvocatura. L’incontro di quel giovane simpatico piacque molto a Doria, che era legato al suo distintissimo padre Senatore Domenico Elena e ricordava con gratitudine che, essendo Sindaco di Genova, si era mostrato benevolo pel nuovo Museo. Elena divenne presto uno dei suoi affigliati, ma non contento del gusto di raccogliere Coleotteri, volle anche dedicarsi al loro studio. Tosto si procurò le principali opere per incamminarsi su questa via e io conservo una voluminosa corrispondenza in cui mi chiede sovente consigli e aiuti. Attivo raccoglitore, era pure accuratissimo nel preparare e conservare e i suoi esemplari si presentavano sotto il migliore aspetto.
Egli avrebbe certamente portato un forte contributo alla fauna tunisina se non fosse troppo presto mancato e pur troppo in un modo tragico, perché recatosi a fare una gita nella rada di Tunisi, la barca si capovolse e morì vittima di un pescecane! Questo avveniva nell’Agosto del 1884. La sua bella collezione fu donata al Museo dal fratello e si conserva come un caro ricordo di quell’amico studioso
» (1).

(1) Gestro, R. - Ricordo biografico di Giacomo Doria, in: Annali del Museo Civico di Storia Naturale "Giacomo Doria", L (1921), pp. 1-78.

:hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Cebrio - Tunisia
MessaggioInviato: 08/07/2014, 18:38 
 
vediamo se ci sono ufficialmente attacchi di squali con morti in quell'anno (e quella zona) nel mediteranneo,
magari risolviamo un cold case :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Cebrio - Tunisia
MessaggioInviato: 08/07/2014, 18:44 
 
mi spiace ma la casistica dell'ISAF che ho parte dal 1899


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 Oggetto del messaggio: Re: Cebrio - Tunisia
MessaggioInviato: 08/07/2014, 23:28 
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Nome: Guido Sabatinelli
Grazie Roberto.
1. Un pescecane??? Mi sembra impossibile nel mediterraneo ma se lo scrivono...
2. Conosco bene Gammart locus typ di Cebrio elenae che è a circa 2 km da casa mia. Potrei farci un salto a cacciare al lume una sera uno di questi giorni. Comunque tieni presente che Gammart non ha nulla a che vedere con la località di Cap Serrat. Innanzi tutto sono lontane e differenti ecologicamente. Devi anche tenere presente che fino in epoca romana la laguna a nord di Cartagine separava molto questa zona dal nord. Guarda la carta topografiche dell'epoca romana ricostruite che allego qua sotto. Come vedi Gammart che è sul promontorio di Cartagine è veramente isolata e senza vegetazione arborea incrementata oggi da pineta.
Per gli scarabeidi le specie delle 2 zone non hanno nulla in comune. Ma naturalmente gli scarabeidi sono un'altra cosa.


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Guido Sabatinelli
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Ultima modifica di Guido Sabatinelli il 08/07/2014, 23:42, modificato 1 volta in totale.
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 Oggetto del messaggio: Re: Cebrio - Tunisia
MessaggioInviato: 08/07/2014, 23:40 
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Nome: Stefano Ziani
Fumea crassiorella ha scritto:
Pier Francesco Elena, entomologo che lavorava a Tunisi e che nei dintorni di tale città raccolse materiale zoologico
...se non fosse mancato e pur troppo in un modo tragico, perché recatosi a fare una gita nella rada di Tunisi, la barca si capovolse e morì vittima di un pescecane!


Vedo inquietanti analogie con un amico che proprio ora sta lavorando a Tunisi...


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 Oggetto del messaggio: Re: Cebrio - Tunisia
MessaggioInviato: 08/07/2014, 23:56 
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Creedence ha scritto:
Fumea crassiorella ha scritto:
Pier Francesco Elena, entomologo che lavorava a Tunisi e che nei dintorni di tale città raccolse materiale zoologico
...se non fosse mancato e pur troppo in un modo tragico, perché recatosi a fare una gita nella rada di Tunisi, la barca si capovolse e morì vittima di un pescecane!


Vedo inquietanti analogie con un amico che proprio ora sta lavorando a Tunisi...

E che ora si sta grattando 'o tegmen.....


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MessaggioInviato: 09/07/2014, 0:22 
 
beh, attacchi a bagnanti, subacquei o a chi è finito in mare, ci sono stati alcuni e, persino mortali


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 Oggetto del messaggio: Re: Cebrio - Tunisia
MessaggioInviato: 09/07/2014, 9:14 
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Guido Sabatinelli ha scritto:
tieni presente che Gammart non ha nulla a che vedere con la località di Cap Serrat

Come non detto. Da google earth non sono riuscito ad avere una idea chiara. Penso che tra Ottocento e Novecento la zona dovesse essere un po' più selvaggia.
Guido Sabatinelli ha scritto:
Conosco bene Gammart locus typ di Cebrio elenae che è a circa 2 km da casa mia. Potrei farci un salto a cacciare al lume una sera uno di questi giorni

Sarebbe fantastico :birra: !
Guido Sabatinelli ha scritto:
Devi anche tenere presente che fino in epoca romana la laguna a nord di Cartagine separava molto questa zona dal nord. Guarda la carta topografiche dell'epoca romana ricostruite che allego qua sotto

Urca, senz'altro un mutamento geomorfologico notevole! :o

:hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Cebrio - Tunisia
MessaggioInviato: 09/07/2014, 12:48 
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Fumea crassiorella ha scritto:
Guido Sabatinelli ha scritto:
Devi anche tenere presente che fino in epoca romana la laguna a nord di Cartagine separava molto questa zona dal nord. Guarda la carta topografiche dell'epoca romana ricostruite che allego qua sotto

Urca, senz'altro un mutamento geomorfologico notevole!

1500 anni fa lo spostamento a sud del corso del fiume Medjerda ha riempito di detriti la laguna del la parte nord del golfo di Tunisi (Cartagine) in cui in epoca romana Utica e Cartagine erano citta' sulla punta di penisole. La Medjerda si e' poi riposizionata piu' a nord.


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Cita:
Guido Sabatinelli
1. Un pescecane??? Mi sembra impossibile nel mediterraneo ma se lo scrivono...


non per allarmare qualche "amico entomologo al lavoro in quel di Tunisi (e che ora si sta grattando 'o tegmen.....)" :lol: ma nel Mediterraneo gli squali sono ben rappresentati sia quantitativamente che qualitativamente ed in passato (prima dell'inquinamento massivo e ben prima della pesca intensiva) la situazione doveva essere sicuramente migliore... (per i Selacidi... non certo per chi finiva in mare...)
non so se il record permane tutt'ora ma fino a qualche anno fa il più grosso squalo bianco mai catturato era stato preso a Malta e nelle tonnare siciliane era cliente abituale al seguito dei tonni...
il Sacro Pachypus pare fornisca protezione adeguata da questo e da altri pericoli comunque... tu li hai sempre al collo nei contenitori d'oro, se non ricordo male, giusto?
:hi:
Cesare

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sono l'asociale più socievole che conosca...


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Nome: Guido Sabatinelli
cesare RBO ha scritto:
Cita:
Guido Sabatinelli
1. Un pescecane??? Mi sembra impossibile nel mediterraneo ma se lo scrivono...


non per allarmare qualche "amico entomologo al lavoro in quel di Tunisi (e che ora si sta grattando 'o tegmen.....)" :lol: ma nel Mediterraneo gli squali sono ben rappresentati sia quantitativamente che qualitativamente ed in passato (prima dell'inquinamento massivo e ben prima della pesca intensiva) la situazione doveva essere sicuramente migliore... (per i Selacidi... non certo per chi finiva in mare...)
non so se il record permane tutt'ora ma fino a qualche anno fa il più grosso squalo bianco mai catturato era stato preso a Malta e nelle tonnare siciliane era cliente abituale al seguito dei tonni...
il Sacro Pachypus pare fornisca protezione adeguata da questo e da altri pericoli comunque... tu li hai sempre al collo nei contenitori d'oro, se non ricordo male, giusto?
:hi:
Cesare
bravo Cesare che conosci il mio amuleto. Me ne sono fatto fondere uno in oro con gli occhietti in diamante! :gh:


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