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Laccophilus minutus (Linnaeus, 1758) cf. Dettagli della specie

7.V.2015 - ITALIA - Marche - PU, Pesaro


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MessaggioInviato: 23/05/2015, 10:03 
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Nome: Marco Paglialunga
Grazie alla tensione interfacciale definita come l'energia addizionale per unità di area a seconda che in P prevalga in modulo il risultante delle forze di coesione, F_c, (normale alla tangente al profilo del liquido in P e rivolto verso l'interno), oppure il risultante delle forze di adesione, F_a, (normale alla superficie solida rivolto verso di essa).
Dette S_{LG}, S_{SL} e S_{SG}, rispettivamente le superfici di separazione liquido/gas, solido/liquido e solido/gas, e indicate con \gamma_{LG}, \gamma_{SL}, \gamma_{SG} le loro energie libere, l'energia libera totale è:
F=\gamma_{LG}\cdot S_{LG}+\gamma_{SL}\cdot S_{SL}+\gamma_{SG}\cdot S_{SG}.
Il liquido si dispone in modo da minimizzare l'energia libera totale delle superfici (è trascurabile, per piccoli volumi, il termine gravitazionale dell'energia \rho\cdot V\cdot g \cdot z_G rispetto a quello superficiale \gamma_{LG} \cdot S). Un'utile espressione dell'angolo di contatto \theta è fornita dalla condizione di equilibrio, data dall'equazione di Young:

\gamma_{LG}\cos(\theta)=(\gamma_S-\gamma_{SL})-(\gamma_S-\gamma_{SG})\cong \gamma_{SG} -\gamma_{SL}.

Soltanto \gamma e \theta sono determinabili sperimentalmente, si trovano tuttavia nella letteratura scientifica delle relazioni sperimentali per il calcolo di \gamma_S e \gamma_{SL}, come ad esempio la legge di Girifalco e Good (1957-60):

\gamma_{SL}=\gamma_S+\gamma_{LG}-2\phi\cdot\sqrt{\gamma_S\cdot\gamma_{LG}},

con

\phi=\frac{4\sqrt[3]{V_S\cdot V_L}}{(\sqrt[3]{V_S}+\sqrt[3]{V_L})^2}

e V_S e V_L volumi molari di solido e liquido.

Le condizioni limite \theta=0 e \theta=\pi esprimono rispettivamente:

bagnabilità completa con la formazione di uno strato di liquido di spessore molecolare;
totale assenza di bagnabilità.

In conclusione, la bagnabilità, favorita da basse energie interfacciali, elevate energie superficiali \gamma_S e modeste tensioni superficiali, a parità di liquido bagnante (\gamma_{LG}) e di tipo di materiale solido, risulta fortemente influenzata dallo stato di levigatezza e dalla presenza di impurità sulla superficie del materiale stesso: ciò è osservabile sperimentalmente anche sotto forma di menisco.

E' ovvio che deve esistere la forza per unità lineare che tiene uniti i lembi di un ipotetico taglio praticato sulla superficie libera del fluido, ovvero:

\gamma= \frac{ d\textbf{F}_S}{d l} ,

dove d l è la lunghezza di un tratto infinitesimo del taglio e d\textbf{F}_S è la forza infinitesima perpendicolare al taglio giacente sulla superficie.

Si può ricavare la stessa definizione tenendo conto del fatto che una lamina liquida tende spontaneamente a raggiungere la configurazione di minima superficie, per cui la tensione superficiale si definisce come:

\gamma= \frac{d W}{d A}

dove d W è il lavoro elementare compiuto contro le forze di tensione superficiale per ottenere un aumento infinitesimo d A della superficie della lamina.

Detto ciò, mi sembra chiaro che la grandissima scoperta stà nel sofisticato e complicatissimo metodo di ingrandimento che ho apportato alla mia già complessa attrezzatura :lol1:
P1230163......JPG


Questo aveva perso il corso del fiume Foglia, transitando in via Montenevoso :mrgreen:


smile-01.jpg


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MessaggioInviato: 23/05/2015, 11:05 
 
secondo me c'è qualche problemino a livello di chakra ed energie sottili...detto questo bella foto :ok: :ok: :ok: :ok:


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MessaggioInviato: 23/05/2015, 12:12 
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Se tu fossi stato più giovinastro ti avrei detto "Poche donne dalle tue parti....." :lol1: :lol1: :lol1:

:lov2:

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MessaggioInviato: 23/05/2015, 14:36 
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Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo!

Altro che tensione superficiale; gli è partita la brocca! :no1:

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MessaggioInviato: 23/05/2015, 17:22 
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Nome: Alessio Morelli
Mi ricorda la famosa superc...ola del film "Amici miei" :lol1:

oppure, più semplicemente...

Il principio di galleggiabilità del Paglia:

Un Paglia immerso in un fluido (l'acqua di questi giorni) riceve una spinta a scrivere certe cose pari alla quantità di fluido caduto.

:lov2: :lov2: :lov2:


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MessaggioInviato: 23/05/2015, 18:17 
 

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Nel concordare pienamente con gli interventi precedenti sarebbe stato interessante provare con una goccia di liquido più nobile, che so, Albana o Trebbiano, di quelli buoni! ;)
:hi:


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MessaggioInviato: 23/05/2015, 18:28 
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Chalybion ha scritto:
Nel concordare pienamente con gli interventi precedenti sarebbe stato interessante provare con una goccia di liquido più nobile, che so, Albana o Trebbiano, di quelli buoni! ;)
:hi:


Di questi liquidi più nobili ho l'impressione che non ne fosse rimasta in giro nemmeno una goccia, quando il Paglia ha fatto il suo esperimento :D

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MessaggioInviato: 23/05/2015, 19:16 
 

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Non mi resta che concordare anche con Marcello! Che avarizia però!! Almeno una goccia, per la Scienza! :lol:


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MessaggioInviato: 24/05/2015, 16:01 
 
Paglia io non ho ben capito la tua formula non è che me la spiegheresti di nuovo :mrgreen: :mrgreen:
[ssssszzzzz Paglia, in realtà è il forum che mi ha chiesto di chiedertelo :gh: ]


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MessaggioInviato: 25/05/2015, 16:44 
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Nome: Marco Paglialunga
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Siete troppo forti!!
:lov2: :lov2: :lov2:

Certo Hutia :mrgreen: che ci vuole :ok: , in realtà è tutto partito da quella che il nostro CocciProf ha ben individuato come Tensione Superficiale, di cui non avevo fatto menzione in premessa, dunque:

La tensione superficiale è definibile nel modo più elementare dal punto di vista meccanico come la forza per unità lineare che tiene uniti i lembi di un ipotetico taglio praticato sulla superficie libera del fluido, ovvero:

\gamma= \frac{ d\textbf{F}_S}{d l} ,

dove d l è la lunghezza di un tratto infinitesimo del taglio e d\textbf{F}_S è la forza infinitesima perpendicolare al taglio giacente sulla superficie.

Dal punto di vista termodinamico può essere definita come il lavoro necessario per aumentare la superficie del continuo di una quantità unitaria. Il paracoro (detto anche paraculo) è una grandezza che esprime il volume molare dei liquidi corretto considerando l'effetto della tensione superficiale.

Si può ricavare la stessa definizione tenendo conto del fatto che una lamina liquida tende spontaneamente a raggiungere la configurazione di minima superficie, per cui la tensione superficiale si definisce come:

\gamma= \frac{d W}{d A}

dove d W è il lavoro elementare compiuto contro le forze di tensione superficiale per ottenere un aumento infinitesimo d A della superficie della lamina.

Così è più chiaro, vero?? :ok:

Ah dimenticavo alcune fotine del bagarozzo astemio :mrgreen:
P1230144.JPG

Laccophilus hyalinus (DeGeer, 1774) .JPG

P1230167.JPG

P1230170.JPG


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MessaggioInviato: 25/05/2015, 16:54 
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Paracoro! Sai che cosa mi è uscito dal trochetto con i Pyrrhidium che mi avevi portato tempo fa a Modena? Xylotrechus stebbingi! :P

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MessaggioInviato: 25/05/2015, 18:09 
 
si grazie Paglia :ok: , cosi inizio un po' a capire, io e [il forum] te ne siamo grati :lov2: :lov2:


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MessaggioInviato: 26/05/2015, 0:02 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
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Nome: Giorgio Pezzi
Mi sa che il Paglia ha provato con una goccia di vino sulla panza ma il furbastro se l'è bevuta quasi tutta. Ben gli sta! Però sta bene, pare molto rilassato!
Passando alla formula, l'ho proposta al computer e...s'è spento! :dead:
Riprovo domani.
:hi:


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