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Da dove arrivano e dove vanno i Morimus?



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MessaggioInviato: 21/04/2016, 17:19 
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Iscritto il: 06/05/2015, 23:19
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Nome: Andrea Mattevi
Ciao a tutti! Ho appena ritrovato, a pochi centrimetri di distanza dalla postazione da cui sto scrivendo ora, un esemplare di Morimus asper (allego foto, ma sono sicuro al 99% che sia lui, ormai lo riconosco). Quest'anno è il primo e spero non l'ultimo, ma l'anno scorso ne avevo trovati tre (+ un Cerambyx scopolii) e tutti sempre in questa stanza.
Ora a me risulta che la larva mangi legno morto (l'adulto invece non so); premesso questo, e visto che:
a) la porta del giardino è a circa 50 metri da qui, e non penso che tutti gli esemplari che ho trovato si siano fatti tutta quella strada per arrivare tutti "coincidentalmente" nello stesso posto (almeno non senza "aiuto" da parte dei gatti, ma lo escludo perché gli esemplari erano sempre tutti in ottimo stato e i gatti, quando li incontravano, non sembravano intenzionati a toccarli - anzi, stavolta sono entrambi a ronfare sonoramente da tutt'altra parte);
b) la stanza in cui mi trovo ha le pareti in perline di legno e anche il soffitto in legno intarsiato;
è possibile che ci sia un nido di Morimus qui dentro? Dietro le perline, ad esempio. E in qualsiasi caso, faccio bene a portare gli esemplari fuori in giardino, dopo averli trovati?

Grazie,
Andrea


DSCF4551.JPG


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Andrea
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MessaggioInviato: 21/04/2016, 17:26 
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Nome: Marco Villani
Non è che hai altra legna, ad esempio quella del caminetto? Sia Cerambyx scopolii che Morimus asper si sviluppano nel legno morto o morente di varie latifoglie (i Morimus anche si conifere).


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MessaggioInviato: 21/04/2016, 18:12 
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Località: Segonzano (TN)
Nome: Andrea Mattevi
No. Per la verità in casa d'inverno scaldiamo a legna, ma ormai è già più di un mese che abbiamo smesso e comunque teniamo la legna altrove e quella che portiamo in casa la bruciamo il giorno stesso. L'unico legno morto che c'è in casa è il mobilio e, in questa stanza, le pareti, ecco perché pensavo a qualche anfratto (è una casa vecchia).

Al di là della provenienza delle bestie, che mi piacerebbe comunque scoprire, quello che mi preme di più è sapere se faccio bene a portarli in giardino o meno.

Andrea

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Andrea
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MessaggioInviato: 21/04/2016, 21:02 
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59
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Nome: Carlo Arrigo Casadio
Ciao Andrea, per esperienza personale so che i Morimus riescono a svernare, quindi potrebbero aver trovato un anfratto in cui passare l'inverno per uscire con i primi caldi; potrebbero anche esserti nati dalla legna ed essere arrivati in casa perché fuori la notte è ancora troppo freddo, considera che sono ottimi camminatori, però non so dirti perché tutti in quella stanza.
Comunque fai bene a metterli in giardino, sicuramente è un ambiente più consono alle loro esigenze, se invece vuoi provare a tenerli in un terrario li puoi alimentare con pezzetti di mela.

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Carlo Arrigo

"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
Alfred Russel Wallace


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MessaggioInviato: 21/04/2016, 21:06 
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Nome: Maurizio Gigli
Premesso che i Morimus, ed i Cerambycidae in generale, non fanno il nido, non credo che vengano dal soffitto in legno intarsiato, e nemmeno dalle pareti o dai mobili.

Da quel che hai scritto, la cosa più probabile, per me, è che siano arrivati con uno dei pezzi di legno che avevate portato in casa durante l'inverno. Nel tempo che hanno trascorso in casa, magari vicino al camino/stufa (magari qualche pezzo che non avete bruciato il giorno stesso ma poco dopo), il cambiamento di temperatura li ha fatti sfarfallare, poi si sono ritrovati a temperatura più bassa, e si sono nascosti da qualche parte, dietro un mobile o chissà dove, e sono usciti ora, con le temperature in aumento.

Per quanto riguarda sapere se fai bene a metterli in giardino, a loro fai bene di sicuro. Per il resto, visto che è una specie in passato molto comune, ma ora molto meno, tanto che è indicata come vulnerabile nella lista rossa dei coleotteri saproxilici italiani, meglio così.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 21/04/2016, 21:29 
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Località: Segonzano (TN)
Nome: Andrea Mattevi
Grazie a tutti per le spiegazioni, più che esaurienti :)

Ora però ho un altro dubbio XD leggendo il documento ho visto che il Morimus asper è "Minor preoccupazione (LC)", ed è il Morimus funereus ad essere vulnerabile. Pensavo già che @Julodis si fosse confuso, ma dato che è ben più probabile che mi confonda io: questo è un asper o un funereus? Dalle foto che trovo online il funereus è più chiaro e le macchie nere sul dorso si notano molto di più, però vattelapesca.

Andrea

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MessaggioInviato: 21/04/2016, 21:45 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Nome: Francesco Izzillo
Syrio ha scritto:
Grazie a tutti per le spiegazioni, più che esaurienti :)

Ora però ho un altro dubbio XD leggendo il documento ho visto che il Morimus asper è "Minor preoccupazione (LC)", ed è il Morimus funereus ad essere vulnerabile. Pensavo già che @Julodis si fosse confuso, ma dato che è ben più probabile che mi confonda io: questo è un asper o un funereus? Dalle foto che trovo online il funereus è più chiaro e le macchie nere sul dorso si notano molto di più, però vattelapesca.

Andrea

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MessaggioInviato: 21/04/2016, 21:58 
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Nome: Maurizio Gigli
Ovviamente Morimus asper.
Morimus funereus, che Sama e Rapuzzi, 2011, considerano Morimus asper funereus Mulsant, 1862, è noto, per l'Italia, solo di Friuli Venezia Giulia, per cui è molto marginale per la fauna italiana.

Comunque hai ragione, su quella lista è il funereus ad essere considerato vulnerabile, e l'asper a minor preoccupazione. Lapsus mio.

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MessaggioInviato: 21/04/2016, 22:40 
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Località: Segonzano (TN)
Nome: Andrea Mattevi
Ok grazie :)

'notte a tutti!

Andrea

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MessaggioInviato: 04/05/2016, 19:47 
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Nome: Marcello Benelli
Julodis ha scritto:
Ovviamente Morimus asper.
Morimus funereus, che Sama e Rapuzzi, 2011, considerano Morimus asper funereus Mulsant, 1862, è noto, per l'Italia, solo di Friuli Venezia Giulia, per cui è molto marginale per la fauna italiana.

Comunque hai ragione, su quella lista è il funereus ad essere considerato vulnerabile, e l'asper a minor preoccupazione. Lapsus mio.


mah... il funereus dove c'è è infestante come l'asper...semmai saranno gli ambienti in cui si sviluppa che possono subire una minaccia... ma da parte di quello stesso uomo che con leggi ipocrite li protegge!

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Marci
"S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo,
S'i fosse vento, lo tempesterei,
S'i fosse acqua, i' l'annegherei
s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).


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MessaggioInviato: 04/05/2016, 20:03 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
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Nome: Marco Villani
Entomarci ha scritto:
Julodis ha scritto:
Ovviamente Morimus asper.
Morimus funereus, che Sama e Rapuzzi, 2011, considerano Morimus asper funereus Mulsant, 1862, è noto, per l'Italia, solo di Friuli Venezia Giulia, per cui è molto marginale per la fauna italiana.

Comunque hai ragione, su quella lista è il funereus ad essere considerato vulnerabile, e l'asper a minor preoccupazione. Lapsus mio.


mah... il funereus dove c'è è infestante come l'asper...semmai saranno gli ambienti in cui si sviluppa che possono subire una minaccia... ma da parte di quello stesso uomo che con leggi ipocrite li protegge!


Sono dello stesso parere. Il M. asper asper in quella lista non ci dovrebbe essere. Forse, sapendo che il funereus è meno comune da noi, unito al fatto che da alcuni autori è considerato sinonimo dell'asper tipico, hanno creduto di fare bene aggiungendo genericamente Morimus asper. Bho! Se in alcune zone d'Italia l'asper asper è raro è perché non è il suo ambiente, non certo per qualche fattore antropico, anzi! Pensate che sull'argine del Senio è frequente nonostante la zona sia sfalciata poiché le larve riescono a sopravvivere all'interno dei ceppi larghi meno di 10 cm delle robinie e degli ailanti. Penso che, piuttosto, queste ultime due piante stiano agevolando l'asper.


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