Benvenuto Ospite

Forum Entomologi Italiani

www.entomologiitaliani.net/forum
 
Oggi è 17/05/2025, 21:36

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Cimatica, scienza delle onde applicata al campo agricolo.



nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo
Pagina 1 di 3 [ 35 messaggi ]
Autore Messaggio
MessaggioInviato: 22/04/2016, 11:12 
 

Iscritto il: 09/04/2016, 18:01
Messaggi: 43
Località: Palermo
Nome: Francesco La Corte
Buon giorno.
Quando esprimo il concetto che, specialmente in Francia, s'impiegano i rumori per combattere gl'insetti nocivi, a cominciare dai tarli, mi ritrovo immerso in un certo scetticismo collettivo eppure, stamane, ho <<scoperto>> questo:

<<Le intuizioni del fisico francese Joel Sternheimer riguardo ai "proteodi" (musicalita'-suoni-frequenze delle proteine), hanno portato una serie di sperimentazioni che hanno confermato le sue intuizioni (la musica modifica gli esseri viventi, vegetali, animali, umani), per cui e’ stato brevettato il sistema.
Ormai anche in ambito agricolo e’ iniziata la cura dei campi di vigneti, frutteti, orti, ecc. per evitare i trattamenti chimici ed OGM.
Dagli esperimenti si e' anche confermato che non solo si curano le malattie e si evitano i parassiti, ma la crescita delle piante viene stimolata in qualita' e quantita'>>.

Questo scritto è estratto da http://www.mednat.org/new_scienza/cimatica.htm ma possibile che nel nostro Paese nessun esperto del settore ne sappia nulla?

Buona giornata.

Francesco La Corte


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 13:33 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Francesco La Corte ha scritto:
Questo scritto è estratto da http://www.mednat.org/new_scienza/cimatica.htm ma possibile che nel nostro Paese nessun esperto del settore ne sappia nulla?

Per fortuna, aggiungerei io! Nel tempo ho imparato a diffidare di quelle teorie o quelle persone che mettono assieme un'accozzaglia di citazioni prese dai campi più disparati e completamente scollegate tra loro per giungere a conclusioni sconvolgenti, citando studi e prove in modo vago e mai un dato certo.

Francesco La Corte ha scritto:
Ormai anche in ambito agricolo e’ iniziata la cura dei campi di vigneti, frutteti, orti, ecc. per evitare i trattamenti chimici ed OGM.
Dagli esperimenti si e' anche confermato che non solo si curano le malattie e si evitano i parassiti, ma la crescita delle piante viene stimolata in qualita' e quantita'>>.

Qualcuno, da qualche parte nel mondo, ha mai dimostrato una cosa del genere? A me non risulta. Quali esperimenti? Fatti da chi e come?

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 16:07 
 

Iscritto il: 09/04/2016, 18:01
Messaggi: 43
Località: Palermo
Nome: Francesco La Corte
La <<dritta>> sull'utilizzo di suoni in un meleto della Francia mi è stata data, ieri, da un mio conoscente che a sua volta l'aveva ascoltata di recente da un programma di una Tv francese. Naturalmente con ciò, sul piano scientifico, non si dimostra un bel nulla però, per chi almeno ne abbia la possibilità di contatto, forse sarebbe il caso di chiedere lumi a qualche entomologo francese. Se la storia dei metronomi impiegati al Louvre come <<antitarlo>> potrebbe non essere vera però, in questo caso, già saremmo in presenza di due circostanze nelle quali si utilizzino i suoni contro gli insetti e, mi ripeto, si potrebbe riuscire a saperne fattivamente qualcosa di più? Grazie.

Francesco La Corte


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 20:25 
Avatar utente

Iscritto il: 14/03/2009, 12:59
Messaggi: 3201
Località: Milano
Nome: Gabriele Franzini
Cita:


Scusa eh, ma se questi già cannano alla prima riga della home page :no: :no: sull'autore della frase che usano come "tagline", figurati cosa c'è scritto nel resto...

:hi: :hi: G.


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 20:50 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Francesco La Corte ha scritto:
La <<dritta>> sull'utilizzo di suoni in un meleto della Francia mi è stata data, ieri, da un mio conoscente che a sua volta l'aveva ascoltata di recente da un programma di una Tv francese.

Pensa quindi che fonte autorevole!

Francesco La Corte ha scritto:
Se la storia dei metronomi impiegati al Louvre come <<antitarlo>> potrebbe non essere vera però, in questo caso, già saremmo in presenza di due circostanze nelle quali si utilizzino i suoni contro gli insetti

Che si utilizzino suoni contro gli insetti, o meglio, contro alcuni insetti, poiché la capacità di percepire suoni non è propria di tutti, ma solo di alcuni (da qualche parte abbiamo una discussione proprio su questo argomento) è possibile, ma da qui a sostenere, come in quel sito che di scientifico non ha nulla, che coi suoni si possono far crescere le piante di più e meglio, senza insetticidi e OGM (che chissà perché vanno comunque demonizzati anche senza sapere cosa sono), ce ne corre.

Per quanto riguarda il Louvre, è possibile che i ticchettii regolari possano distrurbare i tarli, che usano suoni simili per comunicare tra i sessi, un po' come le luci artificiali disturbano le lucciole, che usano la luce per comunicare tra i sessi, ma non ho lavori che trattino di questo, per cui non ti posso aiutare.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 20:55 
 

Iscritto il: 09/04/2016, 18:01
Messaggi: 43
Località: Palermo
Nome: Francesco La Corte
Ok ma la questione principale rimane legata al comprendere perché se, ad esempio, i dissuasori sonori applicati per contrastare la presenza degli uccelli, e i fischietti a ultrasuoni adoperati per i cani, determinano degli effetti su tali animali e, invece, sugli insetti ciò non potrebbe accadere. D'accordo gli insetti non hanno le orecchie ma sappiamo benissimo, e io lo so anche per un'esperienza personale con le Vanesse Atalanta, che sentono i rumori sebbene, per l'appunto, non di certo con un apparato uditivo simile al nostro o a quello degli uccelli o dei cani.

Francesco L. C.


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 21:05 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Infatti non ho detto che i suoni non abbiano effetto sugli insetti, ma che probabilmente ce l'hanno solo su alcuni.

Comunque, il fatto che una parte degli insetti percepisca i suoni, non equivale automaticamente a dire che ci siano suoni che li tengano lontano, o che li danneggino, o che interferiscano con la loro riproduzione. E' possibile, ma non posso dire altro.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 21:23 
Avatar utente

Iscritto il: 08/11/2010, 12:40
Messaggi: 1722
Località: Brescia
Nome: Mauro Agosti
Lasciando perdere le idee fantasiose e poco scientifiche, in effetti si stanno studiando alcune applicazioni dei "suoni" o meglio delle vibrazioni per il contrasto di alcuni parassiti. Per quella che è la mia conoscenza limitata in questo campo così specifico, so che ci sono studi abbastanza avanzati sul Cicadellide Scaphoideus titanus vettore di una pericolosa fitoplasmosi della vite e che anche per Halyomorpha halys sono state registrate delle vibrazioni che la femmina produce per attirare il maschio in vista del l'accoppiamento. Questi studi comunque sono ancora a livello sperimentale e non mi risulta ci siano applicazioni pratiche al momento.
Da qui a dire che con i suoni si possono combattere in modo efficace i parassiti però ce ne vuole...


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 21:39 
 

Iscritto il: 09/04/2016, 18:01
Messaggi: 43
Località: Palermo
Nome: Francesco La Corte
Purtroppo, nella scaletta delle risposte credo di essersi generata un po' di confusione. Comunque la risposta precedente faceva riferimento al messaggio di Fabrizio mentre, adesso, provo a rispondere a Maurizio. Trovo già non semplice affrontare la tematica inerente agli insetti e nemmeno mi pongo l'idea di discutere la questione relativa alle piante sebbene, nei limiti delle mie scarsissime conoscenze specifiche, provo ad interessarmi pure di queste ultime. Sappiamo, infatti, del grande collegamento esistente, quasi sempre, tra le piante con il mondo degli insetti.
In quanto ai rumori percepiti dai vari insetti, in effetti si va un po' nei gineprai (giusto per collegarmi all'aspetto precedente) poiché, per esempio, sembrerebbe non assolutamente noto se i Lyctus ricorrano al mezzo sonoro per cercare l'anima <<gemella>> per l'accoppiamento oppure no. In quanto alla questione del Louvre, seppure non semplice sto provando ad acquisire notizie alla fonte e, sempre che possa avere lumi al riguardo, informerò in merito. Comunque, ora che mi ricordo, una piccola curiosità: qualche tempo fa ho visto un servizio televisivo dove un allevatore di mucche faceva ascoltare della musica classica ai suoi animali in quanto, asseriva, producevano più latte. Dato il tema, vi sarebbe da ritenerla un'autentica bufala ma sappiamo che, a volte, la bellezza della natura possa essere legata anche a quello che, di primo acchito, quanto meno potrebbe sembrare privo di ogni senso di... logicità.

Buona serata.

Francesco


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 22:18 
Avatar utente

Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
Messaggi: 5005
Località: Castel Mella (Brescia)
Nome: Livio Mola
Francesco La Corte ha scritto:
Dato il tema, vi sarebbe da ritenerla un'autentica bufala ma sappiamo che, a volte, la bellezza della natura possa essere legata anche a quello che, di primo acchito, quanto meno potrebbe sembrare privo di ogni senso di... logicità.

Nulla di illogico.
Sarebbe successo anche se alle sue vacche, quell'allevatore, avesse fatto ascoltare musica rock, jazz o pop.
Andava bene anche il lisssio ...
A basso volume, s'intende!
Il fatto è che "musica classica" fa più chic.
La spiegazione è tanto semplice quanto banale: in parole mooolto semplici, gli animali si abituano al suono continuo e sono più calmi, percependo meno altri stimoli.
Si fa la stessa cosa in suinicoltura.
Basta sintonizzare su una qualsiasi stazione radio ;)
"Cosette"che il giornalista, ammesso che ne fosse a conoscenza, ha accuratamente evitato di citare ;)
Ergo, lascia perde la "tele" come fonte ... ehm ... scientifica!

_________________
L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


Top
profilo
MessaggioInviato: 22/04/2016, 22:37 
Avatar utente

Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
Messaggi: 5642
Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Ma che carota c'entra l'uso di segnali sonori specie-specifici nell'ambito della lotta biologica con l'influenza del suono sui sitemi organici? Per favore non facciamo confusione. Il suono è uno dei canali di comunicazione che alcuni gruppi di insetti utilizzano, altri si servono dei colori (canale di comunicazione visivo) o degli odori (canale di comunicazione chimico-olfattivo). Determinati segnali sonori causano risposte in determinate specie che a quei segnali hanno evolutivamente imparato a rispondere. La cimatica mi sembra basata su ben differenti, affascinanti e apparentemente non scientifiche premesse (o per lo meno non ancora delineate scientificamente). Cosa c'è da discutere? A meno che non si voglia discutere di cimatica.
R


Top
profilo
MessaggioInviato: 23/04/2016, 10:39 
 

Iscritto il: 09/04/2016, 18:01
Messaggi: 43
Località: Palermo
Nome: Francesco La Corte
L'uso di segnali sonori specie-specifici nell'ambito della lotta biologica con l'influenza del suono sui sistemi organici in effetti vi entra, in pratica, nulla e infatti avevo premesso la nota attraverso una semplice <<curiosità>>.
L'affermazione relativa alla musica classica era stata fatta dall'allevatore e non dal giornalista e ho evitato di riportare che, in maniera particolare, ascoltassero musica di Mozart. Quest'ultimo particolare potrebbe fare sganasciare dalle risa ma il fatto è che, ad esempio, pure un certo Fulvio Pratesi si è interessato a questo aspetto http://www.fulcopratesi.it/2010/11/11/m ... le-mucche/ Comunque, con ciò vorrei evitare la creazione di vespai poiché il tema interessantissimo di base permane quello relativo ai suoni percepiti dagli insetti. Un particolare che, almeno sino ad ora, non si è sottolineato sarebbe, ad esempio, quello di conoscere se la percezione dei suoni si abbia in tutte le fasi di sviluppo di certi insetti oppure solo in alcune di esse ossia: ammesso che un insetto formato possa percepire i rumori ma ciò accadrebbe pure durante, ad esempio, il suo stato larvale?


Top
profilo
MessaggioInviato: 23/04/2016, 10:59 
Avatar utente

Iscritto il: 06/02/2009, 9:01
Messaggi: 5005
Località: Castel Mella (Brescia)
Nome: Livio Mola
Caro Francesco, non v'è nulla di polemico nelle mie risposte.
Permettimi un ultimo O.T.
L'utilizzo della musica in zootecnia l'avevo studiato a suo tempo, piuttosto a fondo, e sperimentato direttamente in grossi allevamenti in diverse occasioni.
E questo in Italia (Brescia e Cremona) ;)
La "cosetta", tra l'altro, era stata seguita (seriamente!) da medici veterinari e tecnici specializzati.
Ua stupidaggine può essere sostenuta anche dalla figura più autorevole di questa terra, ma stupidaggine rimane.
Pare che anche il Papa non sia più infallibile ...
Ogni informazione, quindi, va (andrebbe) analizzata e meditata.
Ciao, e con questo chiudo l'O.T.
Sòri.

_________________
L'oca è ritenuto l'animale simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.


Top
profilo
MessaggioInviato: 23/04/2016, 11:44 
 

Iscritto il: 09/04/2016, 18:01
Messaggi: 43
Località: Palermo
Nome: Francesco La Corte
<<Da anni, dopo essermi documentato su pubblicazioni scientifiche di ogni tipo, vado illustrando l’enorme importanza della musica classica nei confronti del benessere, non solo umano.
E’ ormai scientificamente accertato che, ascoltando la serena e sublime musica di Mozart (ma suppongo anche di Haydn, Telemann, Bach, e altri giganti del Barocco) le mucche producano più latte, le galline più uova, la vigna dia una maggior produzione, i neonati crescano meglio e così via>>.

Sarei tentato di chiedere al dottor Fulvio Pratesi, ossia il fondatore del WWF Italia, quel <<scientificamente accertato>> citato nell'articolo da lui firmato da dove lo abbia preso ma, come già accennato, ho riferito la questione come curiosità e non come fondamento scientifico di valore assoluto. Il vero guaio è che, a volte, la linea che separa una verità da una balla permane molto sottile e, a tal punto mi sorge spontaneo chiedermi se dobbiamo scrivere su argomentazioni scientificamente dal significato incontrovertibile oppure se si possa, magari un tantino, spostarsi da tale solco. Adesso, con l'augurio che il piccolo esempio non sia fonte di fraintendimenti, anche il buon Colombo era convinto di arrivare in Asia navigando ad occidente e attraverso un percorso marino molto più breve di quello che fosse nella realtà. Finirà, senza nemmeno saperlo, con lo scoprire l'America ossia rimane pur vero che, a volte, si parta da considerazioni inesatte sul piano logico/scientifico ma ciò può permettere ugualmente il raggiungimento di risultati finali apprezzabili.


Top
profilo
MessaggioInviato: 23/04/2016, 14:28 
Avatar utente

Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Non per togliere nulla a Fulco (non Fulvio) Pratesi, pur essendo stato il fondatore del WWF Italia, nonché deputato, di formazione è un architetto, e come definito da Wikipedia "è un ambientalista, giornalista, illustratore e politico italiano", per cui, con l'entomologia, e con l'effetto dei suoni sugli insetti, o su altri animali, o sulle piante, che c'azzecca?

E' verissimo che a volte, studiando qualcosa per scoprire certe cose, se ne scoprono di altre che neanche si sospettavano, ma questo non vuol dire che sia quindi consigliabile investire risorse in campi che più che nella scienza rientrano nelle credenze popolari o leggende metropolitane. Almeno, a mio modo di vedere.

Francesco La Corte ha scritto:
Il vero guaio è che, a volte, la linea che separa una verità da una balla permane molto sottile e, a tal punto mi sorge spontaneo chiedermi se dobbiamo scrivere su argomentazioni scientificamente dal significato incontrovertibile oppure se si possa, magari un tantino, spostarsi da tale solco.

Proprio perché ora chiunque può scrivere su tutto e di tutto senza alcun controllo, sfruttando la rete, soprattutto, bisogna stare molto attenti e, in una pubblicazione scientifica, basarsi solo su dati certi e documentati. Poi, si possono anche fare ipotesi e inventarsi teorie, azzardate quanto si vuole, ma va ben specificato che lo sono. In caso contrario, non si tratta di pubblicazioni scientifiche ma di tutt'altra cosa.

_________________
Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/


Top
profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
nuovo argomento
rispondi
Vai alla pagina 1, 2, 3  Prossimo
Pagina 1 di 3 [ 35 messaggi ]

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a: